Località di
Partenza: Bellagio metri 205
Località di Arrivo: Passo del Ghisallo metri
754
Lunghezza: 10,5 Km
Dislivello: 587m
Pendenza Media: 5,6%
Pendenza Massima: 14%
Grado di Difficoltà: impegnativo
Percorso affrontato il: 6 Giugno 2004
Descrizione: Già,
siamo all'università del ciclismo, perchè la salita del
Ghisallo, nonostante la statura non certo eccelsa (solo 754 metri)
ha fatto la storia del ciclismo. Il Ghisallo, infatti, stà al
Giro di Lombardia come il Muro di Grammont stà al Giro delle
Fiandre o come la Cote de la Redoute sta alla Liegi - Bastogne -
Liegi.
La salita, nel suo versante nobile, parte da Bellagio, importante
centro turistico sul Lago di Como. Raggiunta la strada statale n
583 si seguono le indicazioni per Asso - Ghisallo e, da Bellagio,
dopo circa 1.5 Km inizia la salita vera. Il primo troncone è
anche il più impegnativo: dalla localita' Mulini del Perlo, 3 km
con una pendenza media del 9% e una punto del 14%. Durissimo!!!
Un cartello segnala la presenza di 8 tornanti che risulteranno
utilissimi per poter rifiatare. Questo tratto, risulta veramente
spettacolare, e la cornice del lago lo rende caratteristico. La
strada, in perfette condizioni, non concede tregua ed occorre una
buona preparazione e tanta tenacia per proseguire senza intoppi.
Al Km 6,0 la strada concede un lungo tratto di tregua; il secondo
troncone 3 km circa, è infatti pianeggiante (questo il motivo
per cui la pendenza media media dell'ascesa non impressiona): si
attraversa il paese di Civate. Da qui si possono godere belle
viste sul ramo di Lecco in particolare sui massicci prealpini che
lo circondano.
Al Km 9,0 eccoci pronti a compiere il balzo finale: ci aspetta il
terzo e ultimo tratto lungo 1.5 Km con una pendenza media del 8.5%.
Ancora una volta la salita diventa difficile e cattiva ma
nuovamente una serie di tornanti ci verranno in aiuto. L'ultima
rampa al 10% impegna ancora il ciclista e quasi non ci si accorge
che in alto, sulla sinistra, appare il celebre santuario con il
suo caratteristico campanile.
Se si decide di affrontare la salita di domenica, magari in una
soleggiata mattina di tarda primavera, ci si ritroverà
letteralmente circondati da ciclisti: chi si riposa sulle
panchine, chi sta "parcheggiando" la bicicletta, chi
risale in sella o chi si aggira tra le bancarelle dei ricordini.....
sembra di essere su uno degli storici passi alpini che hanno reso
grande il ciclismo e dove la bicicletta è la degna regina. (se
il lettore ha avuto la fortuna di essere sullo Stelvio o sul
Pordoi, o meglio ancora sull'Izoard o sul Galibier penso possa
ben capire a cosa intendo riferirmi).
La Madonna del Ghisallo è riconosciuta come la protettrice dei
ciclisti e nel santuario si possono mirare maglie e biciclette
donate dai grandi del pedale quali Bartali, Binda, Motta, Gimondi,
Moser, Bugno e Indurain. Presente anche un monumento dedicato a
Fausto Coppi e un busto alla memoria di Gino Bartali. Il
Santuario venne creato da Don Ermelindo Viganò, il quale notò
che durante il Giro di Lombardia alcuni ciclisti si facevano il
segno della croce una volta giunti sulla cima della salita.
Magnifico, inoltre, è il panorama che si gode dalla balconata a
lato della chiesa con viste sulla Grigna.
Diverse sono le possibilità per inserire l'itinerario in un
anello; ecco alcuni suggerimenti:
* proseguire per Asso / Valbrona e scendere fino al lago
chiudendo il circuito a Bellagio su questo tracciato in localita'
Maisano si trova la deviazione per la salita all'Alpe Oneda
* salire alla Colma di Sormano (km 9.5 dal versante di Maglio) e scendere a Nesso
sul lago, ramo di Como, e quindi terminare il circuito
* Salire al Monte San Primo attraverso il Piano del Rancio (deviazione
sulla destra dopo lo scollinamento)
* salire alla Conca di Crezzo seguire le segnalazioni per Barni o
Lasnigo
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