GIRO DEL LAGO D'ORTA

Località di Partenza: Sesto Calende metri 210
Località di Arrivo: Sesto Calende metri 210
Distanza: 83 Km
Grado di Difficoltà:
facile
Percorso affrontato il:
14 Settembre 2003

La salita:
Omegna - Sella di Nonio
Lunghezza: 5,5 Km
Dislivello: 170 m
Pendenza Media: 3 %

Descrizione: Questa volta il giro descritto non prevede lunghe salite, dislivelli importanti o pendenze proibitive! L'itinerario proposto, il giro del Lago d'Orta, è privo di vere asperità e porta alla scoperta di località pittoresche e suggestive. Il ciclista che però non vorrà rinunciare alla salita potrà comunque trovare pane per i sui denti sulle dure rampe del Mottarone, dell'Alpe Quaggiona o della Val Strona!!!
Oggi siamo in otto, tutti pronti e ansiosi di prendere il via. Partiamo da Sesto Calende e superato il ponte sul Ticino voltiamo a destra per Castelletto Ticino. Dino, che conosce perfettamente la zona, si porta in testa per farci strada; seguiamo le indicazioni per Borgomanero. Un ampio e lungo falsopiano ci porta a Gattico dove scolliniamo dopo avere superato 500 metri al 6/8%. Ci tuffiamo poi in fila indiana verso Borgomanero dove giungiamo al 15 Km. Ancora una volta Dino ci fa da guida e ben presto ci lasciamo alle spalle il dedalo di vie della cittadina.
Superiamo poi Gozzano e dopo una nuova ripida discesa di 1Km circa arriviamo finalmente sulla sponda orientale del lago d'Orta. La giornata è perfetta e la definizione di "il più romantico dei laghi italiani" sembra proprio azzeccata!
La sede stradale è ampia e fiancheggia la sponda. Si viaggia tra i 36 e i 38 Km/h superando piccole spiagge, splendide ville, e gustando splendidi panorami prealpini. Giungiamo a Orta descritta magicamente da Piero Chiara come "... acquarello di Dio, sembra dipinta sopra un fondale di seta, col suo Sacro Monte alle spalle, la sua nobile rambla fiancheggiata da chiusi palazzi, la piazza silenziosa con le facciate compunte dietro le chiome degli ippocastani, e davanti l'isola di San Giulio... " e poi eccoci a Omegna (Km 40), splendido borgo che si affaccia sull'estrema punta del lago. Siamo al giro di boa. La sponda occidentale è però più impervia, caratterizzata da saliscendi e soprattutto non si costeggia il lago anche se lungo il percorso se ne avranno numerosi scorci.
Percorriamo ora una facile salita di 5 chilometri circa con pendenze modeste e che ci porta a conquistare la Sella di Nonio. Si procede sgranati, ma allo scollinamento, dopo il rifornimento siamo di nuovo compatti.
Superato il bivio per la Colma ci inoltriamo entro una gola di rocce molto singolare e sempre a gran velocità superiamo boschi e prati fino a Alzo dominato dal bianco Santuario della Madonna del Sasso da cui si può godere una splendida vista.
Raggiungerlo non è però certo facile visto che si affrontano 4 duri chilometri in salita con pendenze fino al 12%. (il culmine dell'ascesa è posto ai 956 metri della Colma di Valpiana). Noi tiriamo dritto alla volta di Gozzano per terminare idealmente l'anello e immetterci ancora sulla statale 229 per Borgomanero.
Ripercorriamo nel senso contrario la medesima strada dell'andata per arriavre infine a Sesto Calende.

 

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