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Una Cattedrale al centro di una Città, i documenti e le cose


Ecco il Carroccio vero, restaurato. Fu tolto dai cremonesi ai milanesi agli inizi del XIII secolo. Sullo schermo la sua ricostruzione virtuale. É stato per secoli un simbolo orgoglioso della potenza dei cremonesi, custodito nei Matronei del Duomo, oggi è l'emblema dello stretto legame che da sempre collega la Cattedrale alla Città. E' la curiosità più spettacolare di una mostra aperta al Museo fino al 17 gennaio, con tre leit motiv: i documenti, alcuni millenari, gli anniversari secolari del Duomo e del Palazzo Comunale, la Cattedrale come riferimento anche urbanistico della nuova Cremona. Una mostra da leggere con calma, ammirando inoltre le straordinarie miniature, i sigilli comunali e quelli imperiali, la produzione libraria legata al grande monumento religioso e civile


L'anno prossimo un'altra grande mostra che narrerà gli eventi nascosti del Duomo

nniversari secolari che ricorrono: l'ottavo centenario della costruzione del palazzo comunale (1206-2006) e il nono centenario della costruzione della Cattedrale (11072007). Nella circostanza il Comune di Cremona, l'Archivio di Stato e l'Archivio Storico Diocesano hanno pensato di allestire una grande mostra che illustri il rapporto tra la Cattedrale e la città, in riferimento, cioè alla vita culturale, alle circostanze politiche e sociali, e agli interessi economici della città.

Alla Cattedrale studiata come luogo di splendida produzione artistica si è voluto presentare una Cattedrale come luogo di produzione e promozione della cultura letteraria e umanistica, come luogo della conservazione della memoria e soprattutto dei diritti della Comunità cittadina nell'Archivio Segreto posto sopra i matronei dell'edificio religioso e nello stesso tempo richiamare lo stretto legame che univa la Cattedrale al Comune che l'ha amministrata attraverso la Fabbriceria di nomina comunale.


Piano della mostra

PRIMA SEZIONE: Il contributo alla vita culturale della città

1. Dallo scriptorium alla biblioteca: i frammenti di codici sopravvissuti

2. Il vescovo Sicardo e la sua produzione libraria

3. I corali quattrocenteschi del Capitolo

SECONDA SEZIONE: La custodia delle memorie della storia politica e amministrativa della città

4. L'Archivio Segreto del Comune sui matronei della Cattedrale

5. Il carroccio

TERZA SEZIONE: I riferimenti per la vita economica della città

6. La piazza “maggiore” centro dei commerci e le devozioni delle Arti in Cattedrale

Museo Civico “Ala Ponzone” (sale espositive) - via Ugolani Dati, 4 - 26100 Cremona

9 novembre 2007 - 17 gennaio 2008

Orari di apertura: da martedì a sabato 9 -18; domenica e festivi 10-18; lunedì chiuso. Ingresso libero

Informazioni: Museo Civico “Ala Ponzone’ - tel. 0372 407768

Visite guidate: Archivio di Stato di Cremona - tel. 0372 25463 - Archivio Storico Diocesano tel. 0372 495024

Questo a partire da un dato: negli archivi cremonesi (soprattutto nell'Archivio di Stato, ma anche nell'Archivio Storico Diocesano) si conservano molti frammenti (riutilizzati da funzionari del Comune o da notai o da addetti della Curia episcopale, come “cartelle” per conservare i registri) provenienti da antichi codici che fin dal IX-X secolo costituivano la ricca e prestigiosa biblioteca annessa alla “scuola vescovile” e conservata, appunto, in Cattedrale.

Questi frammenti (che sono centinaia e centinaia e spesso presentano anche pagine con ricche e preziose miniature) sono stati, da anni, oggetto di studio (per tesi di laurea e anche per qualche parziale pubblicazione) da parte di giovani ricercatori cremonesi.

La prima parte della mostra, quindi, presenta i più belli tra questi frammenti (pagine intere o anche bifogli), così da ricostruire, almeno idealmente, quella che era la biblioteca annessa alla nostra Cattedrale, facendo luce anche sullo scriptorium (un vero e proprio centro di produzione libraria con la trascrizione di codici) che in essa dovette essere attivo tra gli ultimi decenni del XII e i primi anni dei XIII secolo.

A questa prima sezione si accosta una sezione che illustra la figura più prestigiosa legata alla scuola episcopale e allo scriptorium della nostra Cattedrale, e cioè quella del vescovo Sicardo che resse la diocesi di Cremona dai 1185 al 1215 e che scrisse molte opere, tra cui una Cronica, una Summa canonum e il famoso Mitrale.

Una terza sezione,illustrata nelle miniature di questa pagina (escluso il capolettera A del Xii secolo) infine, conclude il panorama della “produzione libraria” legata alla Cattedrale, con una scelta tra i 12 codici riccamente miniati (di grande formato) del XV secolo, che si conservano nei “Tesoro del Duomo”, nel fondo capitolare, approntati espressamente per il Capitolo della Cattedrale di Cremona.

A queste prime tre sezioni fa seguito la sezione appunto dedicata dedicata all'Archivio Segreto, cioè ai fondi di documenti, antichi privilegi, diplomi imperiali e registri che costituivano il fondo documentario dei Comune di Cremona e che vennero conservati, fin dal XII secolo (e fino alla metà del XX) nei matronei della Cattedrale, il cosiddetto “Archivio Segreto” come recita la nota riportata su un registro dell'archivio “In Camera Archivi posita super voitis ecceiesiae Cathedralis”.


Segue una sezione dedicata ai resti del Carroccio di Milano conquistato dai cremonesi agli inizi del XIII secolo, e pure conservato nei matronei della Cattedrale, fino a pochi decenni fa. Questa sezione, oltre a presentare i resti (oggi conservati e restaurati presso il Museo “Ala Ponzone”) vuole proporre anche una ricostruzione virtuale del carroccio stesso ed ha quindi anche una chiara valenza didattica.

Infine, la mostra si conclude con una sezione dedicata alla vita economica, poiché le corporazioni “di arti” avevano i loro altari o il riferimento delle loro devozioni in Cattedrale, soprattutto in rapporto alla “Madonna del Popolo” e all'obbligo del “palio” per l'Assunta. Inoltre la Cattedrale (l'edificio stesso con il portico principale e la piazza “maggiore”) era riferimento per l'economia e i commerci, circondata com'era, tra l'altro, da botteghe e mercati di sorta.


.... E l’anno prossimo un altro evento: I fatti nascosti


Alla presentazione della mostra sono intervenuti il Sindaco Gian Carlo Corada, Carla Di Francesco, Responsabile della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Lombardia, Gianfranco Berneri, Assessore alle Attività Culturali, Angela Bellardi, Direttrice dell’Archivio di Stato di Cremona, Don Andrea Foglia, Direttore dell’Archivio Diocesano, Ivana Iotta, Direttrice del Settore Attività Culturali e Museali del Comune di Cremona.
Nella circostanza Carla di Francesco ha confermato che l’anno prossimo si svolgerà un’altra mostra legata alle celebrazioni della Cattedrale: saranno descritti gli eventi nascosti del massimo tempio cittadino. E non mancherann o le sorprese, anche sensazionali.




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di Gio, 8 nov 2007