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RILASCIATA L’AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE (A.I.A.)

Al via l’ampliamento dell'Acciaieria Arvedi di Cremona

Il Gruppo Arvedi comunica di aver ottenuto l’Autorizzazione Integrata Ambientale (A.I.A.) relativa all’ampliamento dell’impianto dell’Acciaieria Arvedi S.p.a di Cremona. L’autorizzazione è stata rilasciata dalla Regione Lombardia con parere favorevole di tutti gli enti locali, espresso nella conferenza dei servizi svoltasi lo scorso 26 novembre. Si tratta di un provvedimento che autorizza l'esercizio di un impianto o di parte di esso a determinate condizioni in conformità ai requisiti del decreto legislativo 18 febbraio 2005 , n. 59, in recepimento della direttiva comunitaria 96/61/CE, relativa alla prevenzione e riduzione integrate dell'inquinamento (IPPC). Il provvedimento, che prevede tra l’altro il rispetto dei limiti di emissioni nell’atmosfera e degli scarichi idrici stabiliti a livello Comunitario e Nazionale, dovrà essere rinnovato ogni sei anni avendo l’Acciaieria Arvedi S.p.A, come del resto tutte le aziende del Gruppo Arvedi (Arvedi Tubi Acciaio S.p.A e Ilta Inox S.p.A.) già ottenuto la Certificazione Ambientale UNI EN ISO 14001:04.
Adesso il Gruppo Arvedi può procedere alla messa in esercizio del nuovo impianto che sorgerà a Cremona e nel contiguo comune di Spinadesco e "che garantirà, grazie alla tecnologia brevettata Arvedi ESP, oltre ad altissime performance produttive, elevati standard di rispetto ambientali e un considerevole aumento dei posti di lavoro nell’ordine di oltre 500 unità".
"L’ampliamento dello stabilimento dell’Acciaieria Arvedi conferma l’intenzione del Gruppo Arvedi di continuare ad investire nel territorio cremonese con un impianto, unico al mondo, che permetterà di produrre oltre 2 milioni di tonnellate all’anno di acciaio laminato a caldo. E’ nostra convinzione che la produzione industriale debba essere accompagnata dal rispetto dell’ambiente e delle persone che vivono e lavorano a contatto degli impianti ". Così ha dichiarato Luciano Manini Amministratore Delegato di Acciaieria Arvedi Spa, che ha inoltre aggiunto: "Gli investimenti compiuti fino ad oggi per rispondere alle sfide internazionali di un mercato complesso come quello siderurgico e la necessità di tutela della salute degli individui e dell’ambiente hanno permesso di brevettare, unici al mondo, una tecnologia capace di sviluppare elevati livelli produttivi mantenendo gli standard ambientali ben al di sotto dei limiti imposti dalla legge”.

• Il Tar di Brescia è intervenuto in merito ai tre ricorsi presentati dai Comitati Ambientalisti Lombardia in ordine alle decisioni della Regione Lombardia per la VIA, contro i i titoli edilizi rilasciati dal Comune di Cremona e contro il piano attuativo dell'area industriale approvato dal Comune di Spinadesco. Ed ha deciso di fissate per il 20 marzo l'udienza di discussione definitiva. I comitati ambientalisti in un comunicato hanno espresso soddisfazione al riguardo.


Reti idriche: interventi su tutto il territorio, ma in un quadro di assieme



A breve un piano da 550 milioni di euro curato dal neo presidente Pieremilio Bergonzi, nella foto


La i è l’obiettivo di breve termine che il presidente Pieremilio Bergonzi del Il neo nato Consorzio “Autorità d’Ambito Cremonese” (ex Autorità Territoriale Ottimale – Ato) si è da subito posto il problema del reperimento delle risorse necessarie per la definizione di interventi prioritari a livello di captazione idrica, adduzione, depurazione e reti. Ne parla il neo presidente Pieremilio Bergonzi.
“La trasformazione dell’Ato in Consorzio non rappresenta solo un passaggio formale dettato dalla legge, ma una opportunità per il territorio, attraverso una realtà consortile che si occuperà del miglior uso di un bene primario per la collettività, quale è l’acqua, raccogliendo le esigenze delle comunità locali tendenti al miglior servizio e alla qualità della risorsa idrica con un costo adeguato e contenuto".
“Tanti sono i nodi da sciogliere ed affrontare insieme a tutti i Sindaci, dalla determinazione della tariffa media dell’acqua, che non può essere solo dettata da questioni normative, ma deve saper rispondere ad un preciso piano d'investimenti" . La scorsa assemblea consortile del 12 novembre ha dato quindi un nuovo input all’Autorità d’Ambito, attraverso l’analisi con gli amministratori comunali, di un primo percorso, che porterà ad investimenti per 550 milioni di euro per adeguare alla vigente normativa gli scarichi nelle acque superficiali degli impianti, che servono i piccoli nuclei abitativi ed i centri delle piccole comunità. Il tutto in un quadro di assieme.


Fino al 30 novembre spandimento di fertilizzanti autorizzato


Prima deroga regionale al divieto invernale di spandimento di fertilizzanti e ammendanti azotati da parte delle aziende agricole. Infatti, con Decreto n° 13642 del 14/11/2007 della Direzione Generale Agricoltura della Regione Lombardia è stato fissato a far data dell’approvazione del provvedimento e fino al 30/11/2007, il periodo utile, ai sensi di quanto disposto dal d.m. 07/04/2006, per lo spandimento di:
concimi azotati, ammendanti organici tra cui i fanghi così come definiti dall’allegato 2 del d.lgs. 29/04/06 n. 217, letami e materiali ad essi assimilati, deiezioni degli avicunicoli essiccate con processo rapido e tenori di sostanza secca superiore a 65%. Per questo materiale limitatamente alle aziende esistenti per il cui adeguamento dei contenitori si applicano le previsioni di cui all’art. 24, comma 2, del d.m. 07/04/2006;
liquami, materiali ad essi assimilati e acque reflue, limitatamente ai terreni con prati cereali autunno vernini, colture ortive, arboree con inerbimento.
Quanto disposto si applica alle aree vulnerabili e non vulnerabili e non si applica al verificarsi di avverse condizioni atmosferiche che non consentono l’utilizzazione agronomica. A tale scopo l’Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e Foreste (Ersaf) predispone periodici bollettini metereologici.


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SMEA ha un nuovo
Consiglio scientifico


Si è da poco insediato il nuovo Consiglio scientifico della SMEA – Alta Scuola in Economia Agro-alimentare dell’Università Cattolica.
Si tratta di un organismo di grande rilevanza perché rappresenta il momento di contatto tra formazione e impresa.
Compito del Consiglio è infatti orientare l’attività formativa di SMEA per mantenere costantemente elevato il grado di sovrapposizione tra l’esigenze delle imprese e formazione dei futuri manager.
Una funzione confermata dalla composizione del consiglio, data da accademici di elevato livello e dai massimi rappresentanti del mondo economico e imprenditoriale del settore agro-alimentare.
Ne fanno parte: dott. Gian Domenico Auricchio, Presidente Federalimentare; dott. Franco Bettoni, Presidente Unioncamere Lombardia; prof. Dario Casati, Prorettore Università Statale di Milano; dott. Carlo Petrobelli, Presidente Gruppo Virgilio; prof. Renato Pieri, Direttore SMEA; dott. Gianluigi Zenti, Presidente e Amministratore Delegato, Accademia Barilla S.p.A.


Ufficiale: il Salame Cremona è IGP!



Il Salame Cremona è ufficialmente IGP, Indicazione Geografica Protetta, termine che indica un marchio di origine che viene attribuito a quei prodotti agricoli e alimentari per i quali una determinata qualità, la reputazione o un'altra caratteristica dipende dall'origine geografica, e la cui produzione, trasformazione e/o elaborazione avviene in un'area geografica determinata. Per ottenere la IGP quindi, almeno una fase del processo produttivo deve avvenire in una particolare area. Chi produce IGP deve attenersi alle rigide regole produttive stabilite nel disciplinare di produzione, e il rispetto di tali regole è garantito da uno specifico organismo di controllo.
La notizia è statata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale Europea ed è stata comunicata al Sindaco Gian Carlo questa mattina, nel corso di un incontro che si è svolto a Palazzo Comunale, da Francesco Negroni, Presidente del Consorzio Salame Cremona, accompagnato da Massimiliano Cagnana, Vice Presidente del Consorzio Salame Cremona, e da Umberto Cirzella, in rappresentanza dell'Istituto Salumi Italiani Tutelati (ISIT). All'incontro era presente Carlo Dal Conte nella sua veste di Assessore alle Attività Produttive.
"Con questo riconoscimento - ha spiegato Francesco Negroni - il Salame Cremona è ora tutelato sull'intero territorio nazionale ed europeo: si tratta di un risultato molto atteso e positivo che valorizza una delle eccellenze, in capo alimentare, del nostro territorio, che può costituire anche una boccata di ossigeno alla filiera suinicola che sta attraversando una crisi piuttosto seria". Il Vice Presidente Cagnana ha dal canto suo ricordato che il Salame Cremona è prodotto utilizzando materia prima di suini allevati nella Pianura Padana, gli stessi che forniscono la carne per la produzione del prosciutto di Parma e di San Daniele. Umberto Cirzella ha infine dichiarato che d'ora in poi, grazie al riconoscimento IGP, il salame Cremona, forte di una sua specifica tradizione, non avrà più modo di essere contestato come prodotto tipico del nostro territorio e come tale in tutta Italia ed Europa.
Il Sindaco Gian Carlo Corada, dichiarando la propria soddisfazione per l'ambizioso risultato conseguito, ha manifestato la piena disponibilità dell'Amministrazione Comunale a lavorare in stretta sinergia con il Consorzio del Salame Cremona per la valorizzazione di un prodotto che rappresenta una delle principali eccellenze in campo alimentare della nostra terra. Il Sindaco ha inoltre prospettato ai suoi interlocutori la possibilità di organizzare insieme un evento o comunque un'inizitiva mirata per dare il maggiore risalto possibile a questo riconoscimento, frutto del lavoro in cui sanno bene incimentarsi i cremonesi.

Nella foto: Carlo Dal Conte, Umberto Cirzella, Francesco Negroni, Gian Carlo Corada e Massimiliano Cagnana.

La caduta di Mario Maestroni per molti è inevitabile, ma lui sta manovrando per il suo "scudiero"


Il cremasco Cesare Pasquali presidente, forse di passaggio, della "Libera"


Molti fanno il nome di un oppositore, Pierluigi Gerevini - Sembra invece caduta la ipotesi Antonio Piva



Lo "scudiero" Cesare Pasquali che Mario Maestroni spera di collocare al suo posto


La caduta di Mario Maestroni dalla Presidenza della Libera vien data per scontata. Ma, a quanto pare, è ancora apertissima la battaglia per la successione di questo presidente storico e controverso della Libera associazione Agricoltori di Cremona, un ruolo di potere perché - anche se il carisma dei padroni della terra è di molto diminuito - passa per le decisioni del Presidente della "Libera" la linea politico economica del quotidiano locale "la Provincia", abilitato dagli agrari, in 58 anni di vita, ad incidere fortemente per modificare gli equilibri politici e no, per trattenere o esaltare le posizioni personali, le decisioni strategiche e le controversie nel territorio cremonese.
Pare che Mario Maestroni abbia ancora qualche carta da manovrare, legata ad una operazione che gli viene fortemente contestata ma che avrebbe coinvolto anche qualche suo avversario. La soluzione che per ora si prospetta, dovrebbe essere una presidenza di passaggio in attesa delle elezioni rituali. In effetti si fa molto fatica a penetrare in un mondo che tiene la bocca cucita, anche in seguito alla serie di decisioni trasversali che hanno in Mastroni il capintesta ma che metterebbero in gioco altri nomi di rilievo dell'Associazione. Ad ogni modo, e molti segnali da tempo lo confermano, sembra caduta la ipotesi di una Presidenza di Antonio Piva che ha infatti ritrovato il suo posto d'onore sul quotidiano locale.
Per la Presidenza di passaggio ( che potrebbe avere anche un seguito, evidentemente, dopo il voto), si fa adesso il nome di un fedele scudiero di Mario Maestroni, l'ex presidente della Banca Popolare di Crema Cesare Pasquali. Maestroni, se proprio deve cadere, rivolgerebbe proprio su Cesare Pasquali, in poltrona come lui da anni, l'appoggio dei molti che ha sistemato in posizioni collaterali di rilievo e quindi tremano per un possibile cambio di linea della Associazione..
Ma qualcuno non si è piegato alla politica di Mario Maestroni. Ed ecco sgorgare un altro nome che rappresenterebbe invece la più completa smentita al Presidente contestato. Parliamo di Pierluigi Gerevini che è stato tra i membri più attivi ed anche aggressivi del direttivo prima delle elezioni di fine 2005. Pierluigi Gerevini, come vice presidente, fino al 4 dicembre 2005 aveva la delega completa su argomenti fondamentali come ambiente, acque, piani regolatori, piano di coordinamento provinciale, eccetera.
Fu fatto fuori, inesorabilmente, da Mario Maestroni e collocato in un Consiglio che in pratica ha poco o nessun potere effettivo sulle decisioni fondamentali.
"Ha fatto ombra a Maestroni - fu il parere corrente - perciò è stato tranciato e tolto dalle liste preferenziali" che determinano l'esito finale delle elezioni". Una spiegazione decisamente troppo elementare.
Gerevini, richiesto di chiarire l'enigma, affermò che i tempi non erano ancora maturi per dare una spiegazione esauriente. Il che accrebbe la sensazione che a dettare la sua eliminazione potesse esserci stata una pesante difformità di pareri su qualcosa di grosso e che stava assai a cuore del presidente rientrante.
Gerevini negò comunque l'ipotesi di costituire una alternativa ad un Presidente che continuava con pervicacia a riunire in sè un enorme potere con il gran cumulo di cariche e che si garantiva l'appoggio distribuendo a sua volta incarichi di rilievo, spesso ben remunerati.
Un fatto è certo: Pierluigi Gerevini non raccolse a cuor leggero la eliminazione. Va ricordato che Gerevini ricopre un ruolo in città anche in club come il Lions Cremona Stradivari di cui è socio fondatore ed in molti altri settori.

Tromba d'aria agosto 2007: rimborsi alle aziende agricole


Le aziende agricole ubicate nei comuni di Isola Dovarese, Ostiano, Pessina Cremonese e Volongo che hanno subito danni alle strutture in occasione della tromba d’aria dell’8 agosto 2007 potranno chiedere provvidenze per far fronte ai danni stessi.
Sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica, serie generale n. 238 del 5 dicembre è infatti pubblicato il Decreto 20 novembre 2007 del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali con il quale vengono aperti i termini di presentazione delle domande.
I modelli di domanda dovranno pervenire, interamente compilati, alla Provincia di Cremona – Settore Agricoltura Caccia e Pesca – via Dante 136, Cremona, entro il 18 gennaio 2008.
Per ottenere le provvidenze si deve fare riferimento al Decreto Legislativo 29 marzo 2004 n. 102.
Si precisa che per avere diritto ai benefici della legge le aziende devono avere subito danni alle strutture non inferiori al 30% della Produzione Lorda Vendibile. Sono esclusi dal calcolo dell’incidenza sulla produzione lorda vendibile le produzioni zootecniche.




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di Gio, 20 dic 2007