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La
strana leggerezza dell'olio di semi
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Articolo
tratto da:
105
INTERCITY
n°105
del 06/11/98 |
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"N.B.:
Al di là dell'ironia questo non è un articolo terroristico,
ma una debole fiamma affinchè siate coscienti di quello che mettete
nello stomaco!.
Vado
matto per le patate fritte, specie quelle della friggitoria che non ti
lasciano l'odore di fritto per la casa, anche se ho sempre saputo che non
utilizzavano altro che olio di semi. Sono sempre rimasto affascinato dalle
persone che usano l'olio di semi vari o di soia solo per friggere e che
a fine frittura lo buttano, scolando ed asciugando per bene le pietanze,
anche se poi consideravo uno spreco gettare via dell'olio, io l'avrei messo
volentieri da parte per farvi del sapone, ma poi ho scoperto che con l'olio
di semi è impossibile fare il sapone, oggi ne conosco il motivo
e sinceramente butterei via volentieri olio e patatine…
Per ottenere
sia l'olio di semi che di sansa di oliva, bisogna utilizzare della benzina
come solvente. La benzina riesce a portare via dai semi non solo l'olio,
ma produce anche altre sostanze non accettate dal corpo umano come gomme
e resine. Direi un prodotto ottimo per impregnare il legno, efficace come
antitarme e antimuffa. Un ulteriore trattamento serve a desolventificare
l'olio, dopodichè vi è un aggiunta di acido fosforico per
togliere le gomme che la benzina ha trascinato dall'olio. Dopo questo trattamento
l'olio risulta molto acido, può essere usato eventualmente per tirare
a lucido: oggetti in rame, in ottone, in bronzo e argento. Per ridurre
l'acidità, si fa uso della soda caustica, eccolo diventato un ottimo
bagnoschiuma per pelli secche. |
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Da
questo momento non è più possibile fare il sapone con quest'olio.
Un trattamento con acqua tecnologica elimina la saponificazione. L'olio
che ora abbiamo di fronte ha un odore, un colore ed una densità
molto simile ad un olio tirato fuori da un motore. Adesso si procede alla
decolorazione per mezzo di terre attivate da un'aggiunta di acido cloridrico
o meglio conosciuto come acido muriatico. In piccola parte durante la digestione
esso è un componente dei succhi gastrici. Quando la persona è
inquieta, agitata, produce scariche di succhi gastrici che possiamo avvertire
come acidità di stomaco, ma a lungo andare lo stomaco si autodigerisce
producendo ulcera che può persino essere perforante. Un ulteriore
filtraggio separa i fanghi colorati. Adesso finalmente il colore e la consistenza
si avvicina a quella dell'olio, ma l'odore e il sapore sono dei più
ributtanti. La deodorazione annienta il tanfo e l'acido citrico elimina
il saporaccio ed eventuali tracce residue di sapone, che precipitando sul
fondo origina qualcosa come: Nelsen piatti, Svelto o Last al limone. Tolta
questa posa ecco finalmente l'olio di semi. Questo accade al di là
del cartello che recita: VIETATO L'ACCESSO AI NON ADDETTI AI LAVORI. È
più semplice andare al distributore, farsi dare un litro di nafta,
friggerci e poi versarlo nel serbatoio di un diesel. Ah dimenticavo, l'olio
così ottenuto è perfettamente a NORMA delle VIGENTI LEGGI.
…" |
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Le
olive sono costituite da tre componenti, in media suddivise in : 17% di
olio, 35% in sansa e 48% in parte acquosa.
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