Morpheus: Immagino che in questo momento
ti sentirai un po' come Alice che ruzzola nella tana del Bianconiglio. Agente Smith rivolto a Morpheus: "Desidero condividere con te una geniale intuizione che ho avuto, durante la mia missione qui. Mi è capitato mentre cercavo di classificare la vostra specie. Improvvisamente ho capito che voi non siete dei veri mammiferi. Tutti i mammiferi di questo pianeta d'istinto sviluppano un naturale equilibrio con l'ambiente circostante, cosa che voi umani non fate. Vi insediate in una zona e vi moltiplicate... vi moltiplicate finché ogni risorsa naturale non si esaurisce. E l'unico modo in cui sapete sopravvivere è quello di spostarvi in un'altra zona ricca. C'è un altro organismo su questo pianeta che adotta lo stesso comportamento. E sai qual'è? Il virus. Gli esseri umani sono un'infezione estesa, un cancro per questo pianeta, siete una piaga, e noi siamo la cura." Morpheus rivolto a Neo: "Devi lasciarti tutto dietro, Neo: paura, dubbio, scetticismo. Sgombra la tua mente!" "Hai mai fatto un sogno tanto realistico da sembrarti vero? E se da una sogno così non ti potessi più svegliare, come potresti distinguere il mondo dei sogni da quello della realtà?" "Io posso solo mostrarti la soglia, ma sta a te oltrepassarla" “Che vuol dire reale, dammi una definizione di reale? Se ti riferisci a quello che percepiamo, guardiamo, odoriamo, quel reale sono semplici segnali elettrici interpretati dal cervello" "Matrix è un sistema. E quel sistema è nostro nemico. Ma quando ci sei dentro, che cosa vedi? Uomini d'affari, insegnanti, avvocati, falegnami. Le proiezioni mentali delle persone che vogliamo salvare. Ma finchè non le avremo salvate faranno parte di quel sistema e questo le rende nostre nemiche. La maggior parte di loro non è pronta per essere scollegata, è talmente assuefatta e dipendente dal sistema che combatterebbe per difenderlo...." "Capirai col tempo, come ho fatto anch'io, che un conto è conoscere il cammino ed un conto è intraprenderlo". Oracolo:
"...Ti inviterei a sederti, ma so che tanto non lo farai. E non
preoccuparti del vaso." L'ultima scena del film. La voce di Neo dice: "So che mi state ascoltando, avverto la vostra presenza. So che avete paura di noi; paura di cambiare. Io non conosco il futuro, non sono venuto qui a dirvi come andrà a finire. Sono venuto a dirvi come comincerà. Adesso appenderò il telefono e farò vedere a tutta questa gente quello che non volete che vedano. Mostrerò loro un mondo senza di voi. Un mondo senza regole e controlli, senza frontiere e confini, un mondo in cui tutto è possibile. Quello che accadrà dopo dipenderà da loro."
Sia Matrix che Trinity che Morpheus sono nomi di sintetizzatori musicali realmente esistenti. I sintetizzatori ricreano il suono di strumenti musicali reali oppure suoni completamente nuovi. Ritroviamo perciò, il concetto della simulazione della realtà. Anche 101 e 303 (i numeri delle stanze che compaiono nel film) sono nomi di sintetizzatori. Quando Trinity sfonda la finestra del palazzo e atterra sulle scale, ciò che rimane della finestra assomiglia ad un orologio che segna le 3 in punto. Nelle scene iniziali la stanza dove si trova Trinity è la numero 303. La stanza di Neo è la 101. In 1984 di George Orwell, la Stanza 101 era quella dove le persone venivano rinchiuse e torturate fino a che si convincevano di qualcosa che non era vero (come le persone all'interno di Matrix credono in una realtà non vera). La musica che si sente in sottofondo durante la scena dell'Oracolo è "I'm Beginning to See the Light" (Comincio a vedere la luce) di Duke Ellington. La musica nella discoteca è un pezzo di Rob Zombie dal titolo "Dragula". Il primo verso recita: "Dead, I am the One . . .". Il brano seguente è "Mindfields" (Campi Mentali) dei Prodigy. Due dei brani originali composti per il film si intitolano: "Bow Whisk Orchestra" e "Switch or Break Show". Entrambi sono anagrammi di "Wachowski Brothers" (i registi). Altri brani sono "Threat Mix" e "Exit Mr. Hat": entrambi sono anagrammi di "The Matrix". Il brano che suona con i titoli di coda si intitola "Wake up" (Svegliatevi). Come a rafforzare il messaggio che Neo ha appena pronunciato, rivolto indirettamente agli spettatori. Alla fine del film, l'elicottero atterra sul grattacielo "MMI" ossia 2001 in numeri romani. Quando Trinity estrae la cimice da Neo, la pioggia sul finestrino dell'auto assomiglia molto al codice di Matrix (i numeri e simboli verdi che scorrono verticalmente sullo schermo). Lo stesso accade sui vetri del palazzo che vengono puliti dagli operai all'esterno (curiosità: quei due operai sono i registi stessi, i fratelli Wachowski). Anche la cravatta di Morpheus e i quadri all'interno del palazzo dove lavora Neo ricordano molto questa immagine. In molti passaggi del film quando un personaggio è davanti ad uno specchio o un vetro la sua immagine si muove un po' più lentamente della persona. Ci sono moltissime scene in cui i protagonisti sono riflessi in specchi o oggetti riflettenti (occhiali, maniglie, cucchiai, vetri, il siero che l'Agente Smith inietta a Morpheus ecc...). I registi spiegano che tra l'altro lo specchio rappresenta un mondo dentro a un altro mondo. Tutti gli Agenti hanno occhiali da sole di forma quadrata mentre i "ribelli" hanno occhiali tondeggianti. Da quando Cypher decide di tradire i compagni usa anch'egli occhiali quadrati. Il tondo è una forma molto più comune in natura del quadrato (più artificiale). Nella scena della "Donna in rosso", ci sono moltissimi gemelli, come se il programma Struttura non avesse creato individui tutti diversi ma avesse creato dei doppioni. Forse un riferimento all'omologazione delle nostre vite, tutte uguali. Mouse e Cypher hanno delle orecchie "a sventola" nel mondo reale, mentre dentro a Matrix sono normali. Il numero del fascicolo riguardante Thomas Anderson che l'Agente Smith gli mostra è 3809940TAA. La targa della macchina di Apoc è invece AA034. "AA" è un tipo molto comune di batterie (le cosiddette pile stilo). Nelle prime scene quasi tutte le battute pronunciate dagli amici di Neo sono in qualche modo profetiche: Choi dice: "...si chiama mescalina, è l'unico modo per volare"; poco dopo: "Esci dal buco", "Hai bisogno di staccare la spina", oltre alla già citata: "Sei il salvatore, il mio Gesù Cristo personale". Anche il suo boss afferma: "Tu forse pensi di essere speciale, che le regole non si applicano a te..." Tra i vari programmi di addestramento "caricati" nel cervello di Neo ci sono Ju Jitzu, Karate, Kembo e Drunken Boxing (Boxe da ubriaco). Non è uno scherzo, però: è realmente il nome di un'arte marziale cinese. La battuta più divertente: "Schiva questa" dice Trinity puntando la pistola alla tempia dell'Agente. La vicenda inizia e finisce nella camera 303 dell'hotel Heart. Le prime e ultime scene del film mostrano un cursore su uno schermo di computer e un telefono che suona. I personaggi principali rappresentano ognuno
un numero diverso:
La prima volta che vediamo Neo, egli sta dormendo: la sua Coscienza dorme, la sua Essenza prigioniera dorme. Questo è lo stato iniziale in cui tutti quanti ci troviamo all'inizio del Cammino. Abbiamo una domanda nella testa che ci porta a cercare. Per la maggior parte del tempo dormiamo, siamo addormentati. Pensiamo che perché il corpo è sveglio lo siamo anche noi, ma non è affatto così. Siamo identificati in tutto ciò che ci circonda, siamo identificati con la nostra collera, con il nostro orgoglio, con l'ingordigia ed il bisogno di affermarci, di scalare la vetta, di diventare importanti, di essere apprezzati da tutti, ma soprattutto siamo meccanici, siamo macchine umane. Subiamo l'influenza esterna incapaci di vedere la realtà perché siamo addormentati. Siamo privi della capacità di 'fare', giriamo intorno alle cose, subendo accidentalmente la vita e così facendo ci accadono sempre le stesse cose. Ci toccano un pulsante emotivo e saltiamo come il giocattolo fuori dalla scatola. Siamo pieni di preconcetti, di opinioni sbagliate a cominciare dall'idea che abbiamo di noi stessi, su cosa siamo su ciò che siamo. Siamo molto di più di quello che crediamo di essere, ma non lo sappiamo più. Siamo pieni di buchi come il povero Neo quando viene scollegato. Meccanici ed addormentati ed è così che inizia la nostra storia perché è proprio da questo sonno che ci vogliamo risollevare. Matrix ha te. E tu devi uscirne. Più sarai schiavo della società, dei condizionamenti
sociali, del giudizio altrui, delle regole e più dovrai avere una buona
immagine di te stesso. Più dovrai avere una buona immagine di te stesso
e più giudicherai e sarai disturbato dagli atteggiamenti del tuo prossimo.
Ma quegli stessi atteggiamenti in realtà sono in te, loro sono solo il
tuo specchio. Finirai per comportarti come un complessato e continuerai
ad essere comunque uno schiavo. "Come tutti gli altri sei nato
in catene in una prigione
che non ha sbarre, che non ha odore. Una prigione per la tua mente.",
dice Morpheus. E' dentro te stesso, nella tua stessa mente che le regole
devono essere abbattute. Chi combatte fuori di se contro i mulini a vento
è destinato a fallire. Ma se comprendiamo, allora tutto cambia perché
quel lavoro comincia ad avere un senso ed un significato: palestra psicologica,
terreno di gioco, paesaggio psicologico esteriore. Il mondo fuori di noi
è il risultato del nostro stato interiore è la proiezione dei nostri schemi
mentali, è la proiezione delle nostre idee purtroppo spesso sbagliate
su di noi e su gli altri. Noi attraverso la nostra mente influenziamo
la realtà. La verità è che il cucchiaio non esiste; ad un livello profondo
siamo tutti una cosa sola, dunque non esiste un cucchiaio separato ed
esterno a me, siamo un tutt'uno con il resto del Creato. Quando è esortato a saltare tra i due grattacieli Neo cade clamorosamente, ma Cypher commenta "la prima volta cadono tutti"; questo a mostrarci non solo il cinismo e l'invidia di Cypher, ma anche il fatto che chi compie l'Opera è veramente chiunque. Egli cade come tutti perché tutti hanno la possibiltà di diventare l'eletto, e tutti cadono come Neo quando stanno cominciando a muoversi nel cammino.
Naturalmente, agli albori del nuovo millennio, una vicenda basata sulle filosofie e religioni occidentali e orientali non sarebbe stata accolta favorevolmente dal grande pubblico. La patina fantascientifica che avvolge Matrix è confezionata in maniera ideale per essere recepita da un pubblico moderno ed è nello stesso tempo resa ancor più appetibile da effetti speciali innovativi. Ma spero di aver dimostrato che Matrix
non è solo un bel film di fantascienza. Ci si può fermare ad ammirare
la storia coinvolgente e la realizzazione impeccabile ed innovativa. Ma
la Matrice va ben oltre; va interpretata. I personaggi non volano né fermano
pallottole solo per il gusto di farlo. Non corrono sui muri solo per dimostrare
l’efficacia degli effetti speciali. Non scappano appesi al filo di un
elicottero solo perché è una scena ad alto impatto visivo. Riprendiamo in mano la nostra vita.
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