1927 Officina per la produzione del gas, Como
1932/36 Casa del Fascio, Como
1933/35 Casa Rustici, Milano
1936/37 Villa per un floricoltore, Rebbio Como
1936/37 Villa Bianca, Seveso Milano
Terragni Futuro
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"Chi vuole ribellarsi in termini architettonici,
assume il ruolo non dell'avversario aperto,
ma del traditore;
finge di servire la comittenza per sabotare gli obiettivi "
da Bruno Zevi, Giuseppe Terragni, Zanichelli Editore, Bologna 1998 p.9
Architetti alienati rispetto al loro tempo, pazienti e silenziosi,
sono giunti attraverso la definizione di nuovi linguaggi ad una tecnologia che muta
secondo le modalità d'espressione. Chi si aspettava, nell'ormai presente "futuro",
macchine volanti, grandi spazi contenitore e quant'altro la fantascienza aveva previsto nei sogni, è stato sorpreso dall'ironia del destino.
Il più grande, l'imponente, l'immenso si è trasformato nel più piccolo, nell'invisibile nano-architettura dei frammenti elettronici, capaci di generare programmi
che hanno permesso di creare e controllare forme complesse allargando il campo d'azione, difficile da concepire, soltanto pochi anni fa.
Quale sarà allora l'architettura nel prossimo futuro?
Forse quella delle "macchine" volanti.
chi e l'uomo che guarda? 2
concept 2
Chi è l'uomo che guarda?
David Baron, 1967.
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Approfondimento
La storia del TELAIO, una continua liberazione.
1° significato: costruttivo
2° significato: percettivo "fisico"-TELAIO PROSPETTICO
3° significato: percettivo "mentale"-ROTTURA
4°significato: stratificazione-SEQUENZA DI ELEMENTI PLASTICI
5°significato: volume negato-MASSA & VOLUME
6° significato: funzionale
Quante relazioni espresse da questo semplice elemento architettonico!
E' proprio nella capacità di esprimere e comunicare fortemente, NUOVI
e diversi SIGNIFICATI della propria architettura che un architetto può essere
considerato un innovatore, un precursore del linguaggio
del suo tempo,
un UOMO DEL FUTURO, un personaggio che alla CRISI risponde
cercando di trovare SOLUZIONE.
TELAIO-PROGRESSIVA LIBERAZIONE
Queste 2 parole mi fanno pensare che Terragni, finalmente è riuscito ad
ESPRIMERSI
a fare un passo in avanti, forse come quando abbiamo
la sensazione di essere pieni di qualcosa che non riesce ad uscire da noi,
e finalmente si riversa all'esterno in un grido liberatorio.
E' proprio così, l'elemento matrice della sua architettura si libera
progressivamente dalla materia, dalla struttura, dal volume,
dallo spazio, dal tempo.
1° significato: costruttivo
Nell'Officina del Gas aveva fatto la sua prima comparsa nel retro qui
non vi è la separazione tra telaio ed edificio
Nella Casa del Fascio ha diversi significati:
_"fisico"-TELAIO PROSPETTICO, in quanto esso è il simbolo
della visione prospettica (finestra, bucatura)
Quadrato e prisma sono canoni del purismo corbusieriano,
ma qui esso viene contestato poichè il volume non è sospeso su pilotis,
e le facciate non sono libere rispetto all'intelaiatura strutturale, anzi vi si
coinvolgono per estrarne una stratificata profondità.
MASSA & VOLUME-STRATIFICAZIONE
Il telaio da l'idea di volume, di volume come leggerezza, smaterializzazione
dinamica ed astratta. E' elemento che risolve il problema della stratificazione
FUORI E DENTRO l'edificio.
Casa Rustici, prima opera delle case milanesi ad essere progettata da
Terragni con Lingeri,
si serve dell'ossatura a telaio che diventa sul prospetto
di Corso Sempione un grande bow-window che si appende al di sopra
del seminterrato e del primo piano.
Il telaio assolve in questo progetto a due compiti:
-unire le due ali edificate a quella vuota
-evidenziare pur schermando le diverse profondità dell'edificio.
"Questo elemento che caratterizza il fronte, però
non trova nel resto dell'edificio
nè un sommesso controcampo, nè un coinvolgente motivo antagonista".
Villa per il floricoltore, il telaio consente di avere una doppia parete:
una sul fronte esterno (a protezione dalla luce e che delimita logge o portici)
e l'altra, più arretrata,che raccoglie gli infissi.
La parete stessa racchiude il volume, qui Terragni elabora il tema della doppia
parete e del telaio.
Invece del motivo a loggiato, l'architetto inventa un telaio gigante che raccoglie
tutta la costruzione.
Nella Villa Bianca l'obiettivo di aggredire la scatola edilizia per dissolverla ed
evidenziare il "dietro della facciata" è abbandonato.
Occorre un movimento, uno scatto dall'interno verso l'atmosfera circostante,
qui
il telaio diviene elemento antagonista dell volume pieno,
un pezzo di struttura sbilanciata nello spazio.
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