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CARTA DELL’AMBIENTE
L'attuale società civile ha ormai maturato un'attenzione per le esigenze dell'ambiente che non può essere ulteriormente sottovalutata o addirittura negata; ha compreso che le ripercussioni dell'incuria, del degrado e dell'inquinamento ambientale influiscono negativamente e gravemente sulla salute umana e sulla qualità della vita.
La classe politica non può quindi che prenderne atto ed assumersi precise responsabilità in merito. L'opinione pubblica valuterà i programmi politici nella loro valenza ambientale e giudicherà successivamente la coerenza dimostrata durante la fase di governo.
Le istanze provenienti dalla società civile particolarmente sensibile alle problematiche ambientali, non possono più essere accolte con distacco o sussiego a livello istituzionale, come fossero marginali, da accontentare con qualche gentile concessione, per lo più occasionale e slegata da programmi organici e contesti di più ampio respiro: occorre compiere un salto di qualità nel concepimento della vita politica e della gestione della cosa pubblica partendo dal presupposto che le esigenze dell'ambiente devono avere sempre la priorità.
Infatti, ogni atto che si compie si ripercuote sull'ambiente in cui viviamo, ed è pura saggezza applicata alla vita quotidiana far precedere le scelte importanti da una valutazione d’impatto ambientale e da un consapevole e responsabile coinvolgimento dell'opinione pubblica.
I cittadini hanno il diritto di essere informati e coinvolti nelle decisioni in materia ambientale.
Le forze sociali, politiche ed istituzionali ad ogni livello di rappresentanza pubblica sono invitate ad aderire a questa carta dei principi ambientali, che si sviluppa su 10 punti essenziali di seguito elencati in forma semplificata, ma che saranno approfonditi nelle sedi opportune.

  1. Programmare, completare ed eseguire le bonifiche di tutti i siti inquinati individuati (tetti, sottotetti, manufatti in amianto), coinvolgendo tutti i livelli istituzionali competenti.
  2. Monitorare costantemente l'ambiente in tutte le sue componenti (aria, acqua, suolo) e presidiarlo avvalendosi anche della collaborazione del volontariato qualificato.
  3. Organizzare un coordinamento istituzionale interforze per garantire la massima vigilanza ambientale a scopo di deterrenza e repressione degli illeciti.
  4. Favorire il diritto all'informazione ambientale della popolazione, rendendo pubblici i dati in possesso agli enti preposti alla vigilanza e promuovendo la cultura della prevenzione.
  5. Incrementare la raccolta differenziata dei rifiuti ed il loro recupero.
  6. Intervenire per ridurre il traffico veicolare in città e l'inquinamento acustico, rivedendo inoltre la programmazione urbanistica, arrestando il consumo del territorio, recuperando e riqualificando il tessuto urbano esistente e ampliando lo spazio dedicato al verde pubblico e la qualità della sua gestione e fruizione.
  7. Porre attenzione ai problemi degli animali d’affezione e più in generale agli animali che vivono nell’ambiente urbano.
  8. Attuare politiche in campo energetico tese al risparmio e all’uso di energie rinnovabili.
  9. Concepire la priorità delle esigenze dell'ambiente fin dall'impostazione del bilancio preventivo, inserendo anche specifiche voci d'investimento ambientale.
  10. Fornire maggior peso politico e dotazione finanziaria e strumentale all’Assessorato all'Ambiente, che non può più essere considerato marginale.

Tutti coloro che si identificano in questa carta dei principi ambientali, si sentono di diffonderla, sottoscriverla, promuoverla o integrarla, sono invitati a partecipare alle occasioni d'incontro e di lavoro. La carta, pur essendo redatta in Casale Monferrato, ha un valore universale che la rende applicabile ovunque. Tuttavia, il fatto che sia stata concepita in una città in grave emergenza ambientale, assume inoltre un profondo significato simbolico d'incoraggiamento a cogliere negli eventi negativi e devastanti lo spunto per promuovere opportunità di reazione e di sviluppo positivo, apprendendo dall'esperienza propria ed altrui.
Casale Monferrato, maggio 1999
LA Carta dell’ambiente E’ PROMOSSA DA: WWF, LEGAMBIENTE, GEVAM, IL PANIERE, AGESCI, LIPU di Casale Monferrato