home page  rifiuti

INCENERIRE I RIFIUTI DI CASALE A VERCELLI? PERCHE' DICIAMO NO (CASALE, 14/02/94)

Il Circolo Verdeblu  di Legambiente, unitamente a Legambiente Piemonte, è intervenuto circa due mesi fa con un comunicato e con una conferenza stampa per precisare la posizione dell'associazione in merito alla discarica in zona Bazzani.
In quell'occasione abbiamo affermato che:
- lo smaltimento dei rifiuti è un problema che va affrontato a monte con una minor produzione di imballaggi, con l'utilizzo di contenitori a rendere o in materiale riciclabile;
- la raccolta differenziata (carta , vetro, alluminio, plastica, pile, medicine, la divisione secco - umido e il compostaggio) rappresenta l'intervento nel quale investire risorse ed energie per far diminuire drasticamente il peso e il volume dei rifiuti da smaltire;
- non si può fare a meno di tecnologie come le discariche, gli impianti di compostaggio o di combustione;
- il Consorzio per i rifiuti solidi urbani ed il Comune di Casale hanno ampiamente dimostrato la volontà di seguire procedure corrette e trasparenti nella localizzazione del sito per la discarica; è però necessaria una verifica rigorosa ed immediata del livello di massima escursione della falda del sito prescelto ;
- incenerire il rifiuto tal quale, bruciando la frazione organica insieme alla frazione combustibile non è soltanto un nonsenso tecnologico, ma uno spreco energetico e una fonte di rischio ambientale per la difficoltà di gestione degli impianti.

Purtroppo il Comune di Terruggia, come abbiamo appreso da dichiarazioni apparse sui giornali locali, si limita a prendere in considerazione solo la parte del documento che gli interessa e cioè la richiesta di un'ulteriore verifica geologica e ignora la posizione di Legambiente sul conferimento dei rifiuti all'inceneritore, tant'è vero che propone decisamente di portare i rifiuti all'impianto di incenerimento di Vercelli, cosa che viene considerata "una grande opportunità".
Ci sorge il dubbio che il Comune di Terruggia abbia "studiato a lungo l'uso possibile dell'inceneritore di Vercelli", dimenticando o rimuovendo particolari secondo noi di primaria importanza.
L'incenerimento è, a nostro parere, una tecnologia inadeguata e dannosa all'ambiente e alla salute. L'idea che bruciando i rifiuti si risolva il problema è piuttosto primitiva, "magica" : non si può infatti dimenticare che nei processi di incenerimento si formano scorie, polveri ed emissioni gassose. Le ceneri di combustione ammontano al 30 - 40 % in peso ed al 10 - 15 % in volume del materiale in entrata nell'impianto, mentre le polveri rappresentano il 3 % in peso. In esse viene confinata la gran parte dei materiali tossici, prodotti dai processi di incenerimento. Generalmente, perciò, le ceneri devono essere smaltite in impianti per rifiuti tossici e nocivi. Inoltre nei processi di combustione si sviluppano gas ad alta temperatura contenenti vapore acqueo e di anidride carbonica (che, come si sa, va ad incrementare l'"effetto serra"). Particolarmente problematica appare l'emissione di acido cloridrico, di diossine e di furani; una concentrazione di grandi quantità di sostanze organiche, che contengono molta acqua, potrebbe far scendere la temperatura dell'inceneritore al di sotto dei 1050 gradi necessari a impedire la fuoriuscita di diossine.
Questi sono solo alcuni dei problemi generali correlati al funzionamento di impianti di incenerimento .
Ma ci sono problemi specifici riguardo l'inceneritore di Vercelli che, secondo il Comune di Terruggia,"... è stato nel passato al centro di polemiche e vicende giudiziarie, ma ora è un impianto modello che funziona perfettamente."
A noi risulta invece che tale impianto non funzioni poi così bene se è vero che il Politecnico di Torino non lo considera ancora del tutto affidabile, dopo che sono stati spesi miliardi per il suo adeguamento alla normativa vigente; il problema delle scorie, poi, è tanto rilevante che occorreranno circa 80 miliardi al Comune di Vercelli per bonificare l'area circostante l'impianto dove sono state interrate le scorie, che come abbiamo già detto, sono considerate rifiuti tossici e nocivi. A mettere in dubbio anche il discorso della "convenienza" economica di tale impianto per i Comuni del Consorzio per i rifiuti del Casalese, c'è la scelta di molti Comuni del Vercellese di non portarvi i loro rifiuti per l'elevato (nonostante il prezzo politico attuato) costo del servizio.
Insomma parlare dell'inceneritore di Vercelli e della discarica privata di Alice Castello (duramente contestata dalle popolazioni locali) come soluzioni avanzate ci pare per lo meno avventato.
Per concludere ricordiamo ancora una volta la nostra posizione che non può essere usata a spizzichi e bocconi, a seconda delle convenienze:
- vogliamo che venga attuata una politica dei rifiuti che, attraverso una sempre più efficace raccolta differenziata, riduca la quantità di rifiuti da smaltire in discarica;
- riteniamo che vada al più presto effettuata una perizia geologica sul sito Bazzani per dirimere il contenzioso sorto tra Consorzio e Associazione per la difesa dell'ambiente di regione Bazzani;
- ribadiamo con convinzione il giudizio positivo sul metodo seguito dal Consorzio casalese per arrivare alla scelta di tale sito e condividiamo la politica attuata dal Comune di Casale sulla raccolta differenziata dei RSU;
- riteniamo importante che il Consorzio si stia muovendo per attuare la bonifica dell'area su cui sorge la discarica del Baraccone, a S. Maria del Tempio.