A PROPOSITO DEL MONUMENTO ALLE VITTIME DELL'AMIANTO
Fino al 13 aprile il Consiglio di Stato non discuterà il ricorso presentato dalla
ditta esclusa dallappalto per la bonifica dello stabilimento Eternit e questo
ritarderà ulteriormente lintervento. Ci chiediamo se non sia perciò opportuno
attuare da subito lavori necessari alla messa in sicurezza dello stabilimento ormai
fatiscente o almeno al contenimento della probabile diffusione di fibre di amianto.. Ci
chiediamo anche se non sia improrogabile lattuazione di un piano di lavaggio delle
strade, soprattutto nei momenti di scarsa piovosità, al fine di abbassare la quantità di
fibre, o comunque di polveri, disperse nellambiente. Ribadiamo inoltre che
nellambito della lotta per la bonifica del territorio occorre avviare un serio
monitoraggio dellatmosfera cittadina e dellacqua che beviamo al fine, oltre
che di salvaguardare la salute dei cittadini, anche di determinare quali siano i risultati
delle operazioni di bonifica.
La bonifica del territorio dovrebbe diventare loccasione per rilanciare il ruolo di
Casale come città che fa della cura dellambiente e dellecocompatibilità il
suo fiore allocchiello, il suo "monumento". Recentemente, in un dibattito
pubblico, è stata lanciata la proposta di utilizzare finanziamenti europei per
sostituire, là dove è possibile, e soprattutto negli edifici pubblici, le coperture in
amianto con pannelli solari. Si tratta di cogliere loccasione della bonifica anche
per dare segnali nuovi e significativi dal punto di vista della sostenibilità ambientale.
Gli interventi di bonifica, di manutenzione del territorio, di monitoraggio
dellambiente sono senzaltro "segni" che i cittadini apprezzano,
forse prima di un monumento, quello alle vittime dellamianto, della cui necessità
come simbolo non intendiamo comunque discutere.
Casale Monferrato, 23 febbraio 1999