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Casale M.to, 22/10/97
NO ALLA NUOVA "SUPERSTRADA"
Il Circolo Verdeblù  Legambiente di Casale esprime il suo totale dissenso in merito al progetto di realizzazione della superstrada di collegamento tra le statali 31 e 457 per i seguenti motivi:
1. non risulta che i dati relativi al traffico siano tali da giustificare la necessità un nuovo collegamento stradale tra Casale e Asti;
2. la superstrada passerebbe attraverso le colline con viadotti e gallerie e avrebbe sicuramente un forte impatto ambientale, che non ci risulta sia stato minimamente valutato;
3. esiste già un collegamento tra Casale e Asti, alternativo a quello che interessa i Comuni di Casale, San Giorgio e Ozzano: la strada che da Morano attraversa il Po sul ponte di Pontestura e prosegue per Moncalvo e Asti.
4. la superstrada non aiuterebbe il turismo, ma, al contrario, lo allontanerebbe, dirigendo il flusso verso altre mete (Astigiano, Langhe). Il Monferrato casalese non ha bisogno di opere "pesanti" per riqualificarsi: la superstrada potrebbe rendere inutile lo sforzo di chi (operatori turistici, agenzie, enti di promozione) si batte per caratterizzare il territorio collinare in modo da renderlo interessante per un turismo "dolce", compatibile con l'ambiente.
Per queste ragioni chiediamo con forza a tutte le Amministrazioni locali interessate, alle forze politiche della zona, alle associazioni e ai cittadini (che già stanno esprimendosi contro, raccogliendo firme a Pozzo S. Evasio e al Chiabotto) di riconsiderare le proprie posizioni verificando l'effettiva necessità e la compatibilità ambientale della superstrada in base ad un'analisi del rapporto tra costi (ecologici, economici e sociali) e benefici, e di riflettere sulla qualità del turismo che vogliamo per le nostre zone.Finora solamente il Consiglio Comunale di San Giorgio, dopo aver preso seriamente in considerazione tutti gli elementi del problema, all'unanimità ha pronunciato un deciso no alla superstrada.
La politica delle grandi opere pubbliche , spesso inutili, ha devastato il territorio italiano e gli esempi sono, purtroppo innumerevoli. Di questo ci sembra abbiano preso coscienza i cittadini: infatti tra la popolazione è aumentata la sensibilità per la conservazione dei delicati equilibri ambientali e territoriali. Ma purtroppo molti amministratori sembrano non essersene accorti.