VERDE IN CITTA': ALCUNE PROPOSTE
In questi giorni assistiamo ad una vivace polemica tra cittadini e
Amministrazione comunale a proposito del verde pubblico danneggiato da tagli le cui
motivazioni appaiono, ai più, evanescenti.
Prendiamo atto della dichiarazione dell'Assessore al Verde Pubblico Calvi dell'assenza da
parte del suo assessorato di una volontà "albericida", ma le perplessità in
merito alla gestione del verde urbano restano.
Legambiente era già intervenuta a proposito del problema quando, con la passata
Amministrazione, erano state effettuate potature che ci sembravano sbagliate ed eccessive.
Purtroppo dobbiamo osservare che passano gli anni, ma la situazione non cambia.
Avevamo denunciato allora e lo ribadiamo oggi, che per il verde pubblico è necessaria una
progettazione a breve, medio e lungo termine, di cui la cittadinanza sia messa a
conoscenza, previo un censimento del patrimonio esistente.
Solamente dopo avere effettuato un tale studio è possibile procedere a tagli di alberi
che si rendano necessari e a nuove piantumazioni.
E' necessario anche riflettere sulle competenze che la progettazione del verde urbano
richiede. Riteniamo che occorrano più figure tecniche che sappiano affrontare il problema
sotto vari aspetti. Ma occorre anche personale adeguato alle necessità.
Quello che ci preme comunque sottolineare è che il verde urbano deve essere considerato
uno degli indicatori più importanti dello stato di salute di una città, anche di una
piccola come la nostra. Lo standard richiesto dal DM 1444/68 è di 9 mq per abitante, che
non è molto se pensiamo che nel 1915 l'architetto tedesco Martin Wagner affrontando il
tema del "verde sanitario" (verde con funzione benefica sulla salute), proponeva
la quantità di almeno 19,5 mq per abitante.
Qual è la situazione di Casale? Il verde pubblico usufruibile dai cittadini aumenta o
diminuisce? A quando la realizzazione del parco della Cittadella? Sono domande che
attendono risposta.La cittadinanza dovrebbe essere messa costantemente a conoscenza dello
stato dell'ambiente in cui vive.
Oltre alla quantità, però, deve essere sviluppata una ricerca sulla qualità e la cura
del patrimonio verde esistente, attività che attualmente ci sembra carente perché
affidata a interventi estemporanei e dettati da una politica del "giorno per
giorno".
Sul problema del verde pubblico la nostra associazione, insieme ad altre associazioni
ambientaliste e alla lista Città Insieme, ha indetto un incontro pubblico per venerdì 18
aprile alle ore 21 presso il salone S. Bartolomeo in piazza Baronino.
Legambiente chiederà, al più presto, un incontro all'Amministrazione per discutere non
solo del problema del verde (compreso il parco della Cittadella), ma anche delle altre
questioni ambientali che richiedono attenzione, progetti e investimenti: bonifica
dell'amianto, raccolta differenziata dei rifiuti, qualità dell'acqua che beviamo,
traffico e parcheggi, rumore, e altro ancora. Vorremo un confronto vero e serio per
ragionare sull'ecosistema urbano di Casale perché, come più volte abbiamo sostenuto, è
necessario passare dalla politica delle emergenze alla politica dei progetti, tanto meglio
se condivisi.
Pensiamo che questo confronto costituisca una buona occasione anche per gli
amministratori: solo approntando un vero e proprio Bilancio ecologico territoriale sarà
possibile costruire un rapporto più trasparente e proficuo con i cittadini.
A tutto vantaggio della nostra salute e dell'ambiente.