~ VITA QUOTIDIANA E CULTURA ~

 

 

I costumi islamici in Sicilia si diffusero rapidamente. Appaiono i primi minareti, da cui sembra che derivi il campanile, e le prime moschee. I nuovi quartieri s'ispiravano allo stile moresco: case bianche con piccole finestre. All'interno si trovava il patio, un cortile con fontane e piante, circondato da un porticato. Le pareti  erano arricchite con gli "azulejos" piccole piastrelle che formavano mosaici, il pavimento era ricoperto da tappeti.

I Musulmani amavano molto la vita sociale infatti,  si riunivano ogni venerdì. A queste riunioni partecipavano solo uomini, che gustavano sciroppi di frutta e tè portati dalla Cina da alcuni mercanti.

Amavano molto la musica e la danza, con cui concludevano i banchetti. Gli strumenti musicali erano cinque: arpa, oboe, liuto, tamburo e chitarra.

  

Amavano le buone maniere e il loro comportamento a tavola era ineccepibile: mangiavano a piccoli bocconi, masticavano bene, non mangiavano aglio e cipolla, non si leccavano le dita e non usavano gli stuzzicadenti. I gentiluomini si lavavano ogni giorno, si profumavano con acqua di rose e si vestivano con eleganza, il loro passatempo preferito era la lotta dei galli, gli scacchi e la caccia. 

A Palermo sorsero scuole arabe dove si insegnava la sfericità della Terra e i punti cardinali. Lo studio degli astri era molto diffuso e molti termini astronomici sono attribuiti a loro: azimut, zenit, nadir, ecc…..  

 

La moneta del califfato fatimita era il Dinar che aveva corso in tutta l'Italia meridionale.

Alcuni vocaboli arabi sono entrati a far parte della lingua italiana:

Alambicco- Algebra- Almanacco- Ammiraglio- Arabesco- Arancio- Arsenale- Azimut- Azzurro- Barca- Bazar- Caffè-Caraffa- Carovana- Cassero- Cavo- Chitarra-Cifra- Cubo- Damasco- Darsena- Dogana-Elisir- Fregata- Fustagno- Gelsomino- Giara- Gibilterra- Intarsio- Limone- Liuto- Logaritmo- Magazzino- Materasso- Moschea- Mussolina- Nadir- Razzia- Rischio- Salamelecco- Satin- Scialuppa- Sciroppo- Sofà- Sorbetto- Spinaci- Tamburo- Tariffa- Tarsia- Traffico- Zafferano- Zenit- Zero- Zucchero.  

 

 

 

~ LA CUCINA ARABA ~

L’alimentazione araba è molto ricca e varia, così come diversi sono i paesi che appartengono al mondo arabo. Si può dividere questa cultura in  tre grandi regioni ognuna delle quali esprime attraverso la cucina le proprie tradizioni.

L'ospitalità è ben nota, oltre al the e al caffè, gli Arabi offrono sempre del cibo che viene preparato in abbondanza nel caso arrivasse qualche ospite. L'arabo non mangia quasi mai da solo, nelle famiglie tutti si riuniscono attorno ad un tavolo basso rotondo, e attingono da un unico grande piatto. Non si usano posate, i bocconi si prendono servendosi del pane, è quindi importante lavarsi le mani prima di mangiare. All'inizio e al termine del pasto si ringrazia Dio, "bismi Allah", per il cibo che viene così reso sacro.

Le "Kafta" sono polpette di carne, aromatizzate con le spezie: zafferano, cumino, cardamomo, cannella che ricordano l'intensa attività commerciale di un tempo. I dolci sono a base di mandorle e miele, aromatizzati con essenze come la rosa e il fiore d'arancio, tuttora utilizzati in alcuni paesi arabi per aromatizzare l'acqua che serve alla preparazione di altri piatti.

 I "falafel" sono polpettoni di fave o di ceci, molto popolari in Egitto, e forse già conosciute ai tempi dei Faraoni. La grande maggioranza degli arabi si sottopongono alle regoli alimentari imposte dal Corano, non mangiano carne di maiale e carne non "halal" ovvero proveniente da animali non sgozzati. Durante il Ramadan, mese in cui si pratica il digiuno dall'alba fino al tramonto, importante è il "khushaf" una macedonia egiziana di frutta secca, e l'hariramarocchina e algerina, zuppa con carne e legumi secchi.

INGREDIENTI

 

FALAFEL

 

 Ceci, 400 g

Preparazione:

Scolare e togliere le bucce ai ceci dopo averli lasciati in ammollo per 24 ore. Trasferire nel frullatore i ceci, la cipolla, l'aglio, il prezzemolo, il coriandolo (semi) macinato, il cumino, un pizzico di pepe e il sale; frullare per 20 secondi fino ad ottenere un impasto fine ed omogeneo.

Lasciare riposare in frigo per 1 ora. Con il composto formare quindi, delle polpette medie e dorarle nell'olio bollente, girandole dolcemente, per 4 minuti circa. Quando le polpette sono ben colorite toglietele e asciugatele con la carta assorbente. I falafel vanno serviti a scelta caldi o freddi su un letto di verdura oppure su del pane tostato con verdure.

 Quando non si riesce a formare le polpette perché il composto risulta troppo liquido e non compatto, si può aggiungere un poco di farina.

 Cipolla tritata, 1

 Prezzemolo, 1 mazzo tritato

 Spicchi d'aglio, 2

 Cumino, 2 cucchiaini

 Coriandolo macinato,1 cucchiaino

Olio per friggere

 Sale, q.b.

 

 

 

 

 

 

 

La cucina marocchina è la più vicina a noi. Alcune ricette hanno origini molto antiche.

I piatti più noti sono:

 

 

 

COUSCOUS:

Il couscous si fa risalire ai Berberi, il popolo che abitava il Maghreb prima della conquista araba.

 E’una semola, fatta a mano, la cui preparazione richiede abilità e pazienza.

 

 

Ingredienti:

 Couscous (semola di Couscous)

 1Kg

 Carne grassa di montone (spalla o sella) o di manzo (collo, petto, spalla, garretto)

 1,5Kg

 Cavolo verza

 1 medio

 Cipolle

 500 g

 Zucca rossa

 500 g

 Carote

 500 g

 Pomodori spellati e senza semi

 250 g

 Rape piccole

 250 g

 Patate

 250 g

 Ceci lasciati in ammollo la sera prima

 250 g

 Coriandolo fresco ( o prezzemolo )

3 rametti legati   insieme

 Peperoncini piccanti

 1 oppure 2

 Garofano

 4 chiodi

 Pepe

 1 cucchiaino

 Zafferano

 Un pizzico

 Succo di limone

 1 cucchiaio

 Burro

 150 g

 Olio d'oliva

 1 bicchiere

 Acqua

 6 litri circa

Preparazione:

Lavare e far sgocciolare la carne, tagliata accuratamente in 10 pezzi uguali. Togliere il torsolo e il cuore del cavolo incidendo profondamente con un coltello appuntito. Mettere la carne nella pentola della cuscussiera, il cavolo, 2 cipolle dove verranno inseriti 2 chiodi di garofano ciascuna, i ceci, lo zafferano, il pepe, il sale, l'acqua e far cuocere a fuoco vivo. Mettere il couscous nella parte superiore della cuscussiera e posarla sulla pentola in ebollizione. Il vapore deve uscire solo dall'alto, si consiglia quindi di legare le due parti con un tessuto umido o con della stagnola evitando così la fuoruscita di vapore. Continuare la cottura per mezz’ora.Togliere il couscous, metterlo in un grande piatto fondo, separare i grani sfregandoli tra le palme delle mani aiutandosi con un mestolo. Innaffiare con 2 o 3 mestoli di acqua fredda leggermente salata,separare nuovamente i grani e lasciar riposare per 15 minuti.

 

Aggiungere al bollito le cipolle, i pomodori, le rape, le carote e dopo 10 minuti anche le patate e la zucca tagliati a pezzi, il coriandolo o il prezzemolo legati e i peperoncini rossi. Si consiglia di non togliere la scorza alla zucca altrimenti si spappola. Quando il brodo è di nuovo bollente, rifare l'operazione precedente con il couscous, ma questa volta aggiungere l'olio d'oliva al posto dell’acqua. Rimettere il couscous una terza volta nella parte alta della cuscussiera e cuocere ancora per 5 minuti dalla fuoruscita del vapore. Separare nuovamente il couscous. Verificare la cottura della carne, dei legumi e correggere eventualmente il grado di salatura.

Disporre il couscous a forma di cono in grande piatto, far un buco al centro, metterci la carne e i legumi, innaffiare di brodo e lasciare assorbire. Servire il restante brodo in modo che ognuno ne possa aggiungere a piacere.

 

  “tagine”

E’ un piatto a base di carne o pesce con verdure, prende il nome dalla pentola in terracotta dove viene cucinato.

Ingredienti per 4 persone:

 Spalla di agnello tagliata a pezzi

 750 g

 Prugne lavate e gonfiate nell'acqua

 250 g

 Cipolla

 1 media

 Mandorle pelate e fritte

 50 g

 Aglio

 2 spicchi

 Cannella

 1 bastoncino

 Cannella in polvere

 1/2 cucchiaino

 Grani di sesamo

 1/2 bicchierino

 Zenzero in polvere

 1/2 cucchiaino

 Zafferano

 Un pizzico

 Zucchero

 2 cucchiai e mezzo

 Olio d'oliva

 3 cucchiai

 Sale

 1 cucchiaino

 

 

Preparazione:

In una pentola a pressione mettere la carne tagliata a pezzi, il sale, l'olio, le spezie, mezza cipolla e l'aglio tritati.

Mescolare con cura, lasciare insaporire poi coprire d'acqua, chiudere il coperchio e far cuocere per 20 minuti a fuoco moderato.

Prendere poi due mestoli di questo brodo, metterli in una casseruola e far cuocere le prugne.

Quando sono quasi cotte aggiungere 1 cucchiaio di zucchero, mezzo cucchiaino di cannella e lasciare cuocere a fuoco lento. Aggiungere la carne, la mezza cipolla tritata, spolverare con il rimanente zucchero e terminare la cottura (15 minuti circa ) mescolando spesso.

 Nel frattempo pelare, friggere, scolare le mandorle e grigliare leggermente i semi di sesamo in una padella asciutta.Mettere la carne con sopra le prugne in un piatto di portata, condire con la salsa e decorare con le mandorle dorate e il sesamo.

 

 

 

I dolci, molto zuccherati, a base di mandorle e miele, datteri e canditi sono spesso aromatizzati con essenze floreali.

Rosa e arancio sono tra i preferiti.

(nella foto a fianco: i BACLAWA, dolci tipici di origine araba)

 

 

 

 

 

I Siciliani subirono la dominazione araba ma non l'accettarono, prova ne sono le cinque insurrezioni (849, 912, 936, 989, 1038) che fecero traballare la potenza musulmana. Il tema preferito nelle popolarissime pitture, che ornano i carretti siciliani, è ancora quello della lotta contro i Saraceni, come venivano chiamati nel gergo popolare (nelle foto, un particolare della sponda e un carretto decorato).

 

 

ESCI

 

Scuola Media Statale "G.Verga"  Barrafranca (Enna) - Progetto Comenius - Anno Scolastico 2002 /2003