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Gp di Montecarlo - 17 Aprile 1932 - quarta edizione

Montecarlo è insieme alla 24h di Le Mans e a Monza una delle gare che mi affascinano di piu', lo scenario in cui si trovano a gareggiare macchine e uomini è unico.

Immaginate per un attimo di voler raccontare una storia e che decidiate di ambientarla a Montecarlo in una domenica di sole dell'Aprile 1932. Prendete come primo attore il pilota piu' famoso di tutti i tempi, Tazio Nuvolari, mettetegli come spalla una monoposto rossa con un nome famoso Alfa Romeo P3, e come altri protagonisti nomi altrettanto famosi come la Bugatti Type 51 pilotata dal monegasco Chiron, otterrete un condensato di leggenda, è questa la sintesi del diorama.

I modelli sono in 1/43 in metallo bianco, l'Alfa è della ABC, la Bugatti mi è pervenuta per vie traverse senza scatola e con un foglio di istruzioni molto approssimativo, comunque tutti e due sono pezzi validi. La P3 e dotata di cofano apribile e riproduzione del motore, con delle buone foto e pazienza si potra ottenere un lavoro superbo, le ruote a raggi sono semplicemente perfette. La Bugatti e meno raffinata dell'altra protagonista, ma la sagoma è catturata in pieno, con le solite foto si potranno correggere certe "licenze poetiche" sulla sistemazione dei leveraggi esterni. Attenzione, il modello riproduceva una versione "civile" e non da pista, quindi foto alla mano bisogna chiudere tutti i buchi dove venivano montati i parafanghi, eliminare gli attacchi dei fari e della targa, rifare il parabrezza, tutti interventi abbordabilissimi. Sono inoltre presenti ben sei cerchi, quattro di un tipo, completamente di fantasia, e due di un altro, corretti come forma e dimensioni. Ho usato i due cerchi esatti, per ottenere un master di gomma siliconica e stampare un'altra coppia di cerchi in resina.
I modelli sono stati colorati con una leggerissima mano di bianco opaco molto diluito, poi ho usato gli acrilici Tamya opachi, il RED XF7 per l'Alfa e lo Sky Blue XF14 per la Bugatti, che sono stati lucidati con due leggere mani di acrlico trasparente lucido, ed infine lavati e lumeggiati ad olio e tempere per simulare grasso e polvere. Attenzione! Se trovate delle foto d'epoca (vi rimando alla mia pagina dei link ) osservatele molto attentamente, finirete per accorgevi che durante le gare di allora le macchine si sporcavano come carri armati ed i piloti come carristi.....
I figurini dei piloti sono Denitzen, ditta inglese che mi risulta venda anche per corrispondenza anche se io li ho trovati nel mio solito negozio, decisamente ben fatti, ho dovuto faticare un pò per trovare la giusta postura e per evitare che sembrassero fratelli gemelli. Prestate molta cura nella colorazione delle tute dei piloti, erano delle autentiche primedonne e ognuno aveva la sua "fissa", ad esempio Nuvolari che era molto superstizioso indossava sempre qualcosa di giallo, preferibilmente la maglia che doveva rimanere in vista durante la corsa, e se poteva faceva dipingere di giallo anche la vettura o qualche particolare di essa come ad esempio i cerchi, Chiron aveva la mania della tuta candida come neve, anche se alla fine delle gare doveva essere tutt'altro che candida.
L'ambientazione ha richiesto piu' tempo di quello necessario per l'assemblaggio dei modelli, in quanto sono partito da una vera foto dell'epoca ed ho cercato di riprodurre tutti gli elementi scenici il piu' fedelmente possibile, attingendo al modellismo navale per le colonnine del marciapiede ed il lampione. Le foto gridano vendetta, un giorno spero di riuscire ad avere qualche scatto piu' decente e farvi vedere qualcosa di piu'.

Le Vetture

La 93 esposta nel museo Alfa Romeo di AreseComunemente conosciuta come P3 pur non avendo mai ricevuto questa denominazione ufficiale, l'Alfa Romeo Tipo B 8C2600 è forse il capolavoro progettuale di Vittorio Jano. Debuttò nel Gp d'Italia del 1932 nelle mani di Nuvolari e dominò tutta la stagione, scomparve dalle piste nel 1933 quando l'Alfa si ritirò dalle competizioni per ritornarvi nel 1934 affidate alla neonata Scuderia Ferrari.

Una Bugatti Type 51 ripresa a Donnington nel 1999







La Bugatti Type 51 si era costruita una solida fama negli anni precedenti vincendo gare su gare condotta anche dallo stesso Nuvolari. Ettore Bugatti aveva disegnato una vettura fantascientifica per quegli anni, le linee pulite, l'estrema leggerezza accoppiate ad un motore di 8 cilindri 2300 turbocompresso, ne facevano un autentico purosangue, venne venduta a moltissimi gentlemen driver dell'epoca.

La gara

Nuvolari affronta la curva riprodotta dal diorama, il cartello veniva appeso dai commissari solo quando mancavano cinque giri alla fine....... Nel 1932 il Gp di Montecarlo si sviluppava su 100 giri per complessivi 318 Km, e fu vinto Tazio Nuvolari su Alfa Romeo P3 alla media di 79,294 Kmh. Non sorridete, la media era del tutto rispettabile se considerate almeno 7 od 8 soste ai box per rifornire di benzina, acqua e olio, nonchè provvedere al cambio delle gomme, che duravano pochi giri. Queste operazioni dovevavno essere compiute esclusivamente dal pilota, pena la squalifica, in caso di cambio gomme poteva disporre dell'aiuto di un meccanico munito di sollevatore, quindi le soste duravano minuti.......

Al via Chiron e Williams scattano in testa con le due Bugatti ufficiali, seguiti dal conte Czaikowski su una Bugatti privata, Nuvolari è solo nono, Varzi addirittura quattordicesimo sulle due uniche Alfa. Al nono giro Nuvolari è già secondo, Varzi quinto, al 25 giro pressato da Tazio nel doppiare la Bugatti di Czaikowski, Chiron leader della gara e pilota di casa,si infila nei sacchetti di sabbia lasciando via libera a Nuvolari e Varzi che concludono la gara nell'ordine, con qualche batticuore negli ultimi giri a causa di problemi al pescaggio della benzina. (la cronaca della gara è stata tratta da l'Auto Italiana, n. 11, 20 Aprile 1932, pag.126)