HOME Modellismo- Auto

Ferrari 312 - 1967

Click per ingrandire Mi ci sono voluti 18 mesi per questo pezzo, terminato nell'aprile del 2000, normalmente sarebbe bastato un terzo del tempo, ma il tempo libero è quello che è.
Il modello ritrae la Ferrari 312 di Lorenzo Bandini impegnata nel GP di Montecarlo del 1967, mentre transita sul rettilineo del porto.
La base di partenza e la scatola 1/43 della "JRC Models" , della quale ho utilizzato senza modifiche di sorta, solo i cerchi e la parte inferiore della scocca. Il musetto proposto dalla scatola è corretto come forma e dimensione ma purtroppo non va bene per il GP di Montecarlo, dato che veniva montato un muso tipo "corto", quindi è stato usato come base per ottenere dei pezzi stampati in plasticard termoformato, che sono stai poi pazientemente elaborati.

Bello il radiatore anteriore, si potrebbe montare cosi com'è, ma poi se si guardano le fotografie, si finisce com il solito taglia là, aggiungi quà e in pratica si autocostruisce il tutto. L'abitacolo è privo di buona parte del dettaglio, ma considerato che il figurino del pilota avrebbe finito per nascondere tutto, ho ignorato qualsiasi modifica e superdettaglio. Sul motore stendiamo un velo, il monoblocco è di fantasia, i trombocini cosi' cosi', gli scarichi da buttare via. Le scelte sono due, ho buttatte via tutto e autocostruite, oppure fate finta di niente e assemblate il tutto cosi' com'è, magari prestando attenzione alla colorazione, a meno che non troviate il solito pazzo che và in giro con il calibro in tasca ed i piani costruttivi della 312 nel portafoglio che vi dirà che il motore è tutto sbagliato, non se ne accorgerà nessuno e voi vi sarete divertiti lo stesso. La base del diorama è stata ispirata da tutta una serie di fotografie dell'epoca, ed è fatta di legno compensato, tutti i particolari provengono da scarti di legno e plastica elaborati, ad esempio i "bidoni" della BP, sono dei flaconcini di medicinale usati, tagliati allo scopo, dipinti di bianco e poi foderati con il logo ricavato stampandone una serie con una stampante a colori. Il logo a fianco è già in scala 1/43, basta salvarlo e stamparlo. Il rosso Ferrari è stato ottenuto con il Red XF-7 Tamya opaco, lucidato poi con due mani di trasparente lucido sempre della Tamya,

UN PO' DI STORIA

La 312 del '67 era stata affidata a Lorenzo Bandini e Chris Amon, e fece il suo debutto nella gara non titolata di Brands Hatch, gara vinta da Gurney sulla sua Eagle con Bandini secondo a soli quattro decimi. Questo risultato, canditava automaticamente Bandini e la Ferrai come favoriti per il mondiale di F1 del 1967.
La vettura era per l'epoca ad un elevato standard tecnico, il telaio, monoscocca, era di infiammabilissimo magnesio come i cerchi delle ruote, il motore era dodici cilindri con tre valvole per cilindro, gli scarichi piazzati all'interno della V formata dai cilindri, formavano un complicato intrico di tubi che valse alla vettura il soprannome di "spaghetti".
Il 7 Maggio si disputò il GP di Montecarlo che fu funestato dal tragico incidente occorso alla 312 di Bandini che urto' le barriere della Saint-Devote, all'epoca non esisteva ancora la chicane ed era il punto piu' veloce di tutto il circuito, all'ottantatreesimo giro dei cento in programma quando era all'iseguimento di Hulme, leader della gara. L'auto si rovesciò e prese fuoco, Lorenzo mori' quattro giorni piu' tardi in ospedale a causa delle ustioni riportate. L'incidente fu' causato da un errore del pilota, probabilmente stanco per la assurda durata della gara, l'anno succesivo si decise di ridurre il numero dei giri da percorrere a 80.Bandini durante il GP di Montecarlo
L'incidente di Bandini risvegliò il senso di responsabilità dell'ambiente, in molti circuiti comparvero pompieri in tuta di amianto. la necessità di avere estintori automatici a bordo fu esaminata a fondo, ma l'industria chimica fece di piu', creando il tessuto ignifugo Nomex per le tute dei piloti, prodotto dall'americana Dupont. Il resto della stagione con Amon affiancato da Parkes e da Scarfiotti non fu' esaltante, anzi Parkes fu vittima a Spa di un grave incidente con diverse fratture alle gambe che ne stroncarono la promettente carriera, Franco Lini allora DS della scuderia di Maranello e Mauro Forghieri il progettista, passarono momenti difficili.

L'arrivo di Le Mans del 1963, Bandini festeggia la vittoria con Amon sulla 250Bandini aveva esordito in F1 nel GP d'Italia del 1961 su di una Cooper T81-Maserati della scuderia "Sant'Ambroeus" a Monza dove termina la gara ottavo, tre gare nel 1962 sulla ferrari 156, in cui spicca il terzo posto a Monaco, forse il suo circuito preferito, nel 1963 tre gare su una BRM della scuderia "Centro-sud" poi il resto della stagione sulla Ferrari, ma senza risultati significativi, nel 1964 di spalla a Surtees Campione del Mondo, e vince il GP d'Austria a Zeltweg. Nei due anni successivi gareggia sempre per il Cavallino, cogliendo due secondi posti a Montecarlo fino all'epilogo del 1967. Pilota completo, fu anche un ottimo stradista e passista vincendo in coppia con Amon sia la 24h di Le Mans che una Targa Florio.Lorenzo Bandini

Le Gare

GP Pos Pilota Vettura
Sudafrica-Kylami 1 Rodriguez P. Cooper - Maserati
2 Love Cooper - Climax
3 Surtees Honda
Montecarlo 1 Hulme Brabham - Repco
2 Hill G. Lotus - BRM
3 Amon Ferrari
Rit. Bandini Ferrari
Olanda-Zandvoort 1 Clark Lotus - Ford
2 Brabham Brabham - Repco
3 Hulme Brabham - Repco
4 Amon Ferrari
5 Parkes Ferrari
Spa-Belgio 1 Gurney Eagle-Weasleake
2 Stewart BRM
3 Amon Ferrari
11 Scarfiotti Ferrari
R. Parkes Ferrari
Le Mans-Francia 1 Brabham Brabham-Repco
2 Hulme Brabham - Repco
3 Stewart BRM
R. Amon Ferrari
Silverstone-Gran Bretagna 1 Clark Lotus-Ford
2 Hulme Brabham - Repco
3 Amon Ferrari
Nurburgring-Germania 1 Hulme Brabham-Repco
2 Brabham Brabham - Repco
3 Amon Ferrari
Mosport-Canada Brabham Brabham-Repco
2 Hulme Brabham - Repco
3 Gurney Eagle-Weasleake
6 Amon Ferrari
Monza-Italia 1 Surtees Honda
2 Brabham Brabham - Repco
3 Clark Lotus-Ford
7 Amon Ferrari