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Ansaldo FIAT M13/40 prima serie
Il modello

Volevo fare qualcosa sulla Campagna di Grecia, e volevo fare qualcosa che raccontasse la guerra come freddo, fame e paura, e non con il solito ufficiale, con i pantaloni con la riga, che scruta intrepido l'orizzonte, o soldati che balzano all'attacco con eroico coraggio sotto il fuoco avversario.
Chi conosce un poco la storia sa molto bene che la guerra, tutte le guerre, non sono nulla di tutto ciò.

Non ho trovato nulla di già pronto e soddisfacente in 1/72 che potesse giustificare l'acquisto di una scatola, ho deciso nuovamente di farmi tutto da solo. La documentazione non è stata un problema,ho trovato dei disegni corretti e fra rete e libri le immagini del carro abbondano, ma senza l'aiuto di Carlo Cucut, Stefano Scarletti e Paolo Crippa , forumisti come me su Mezzi Militari , non avrei mai trovato l'immagine che cercavo, e che ha fatto partire la costruzione del modello ed illustra la pagina di apertura.

Sono partito dallo scafo, tagliando nel plasticard i pezzi principali che ho tracciato prima su cartoncino (se vi interessa ho usato quello di una scatola di cereali vuota), poi riporato ed incollato, lo spessore varia da 0,5 a 0,3 dipende dalle esigenze di montaggio. La casamatta invece e stata prima delineata leggermente sottodimensionata nelle sue parti principali, poi sopra ho piazzato le vere "lamiere", il tutto per avere uno scheletro robusto e una buona superfice di incollaggio per le piastre definitive. La solita abbondante passata di stucco a portato scalini e aperture alla ragione, le foto sono sotto.
Lo scafo con lo scheletro della casamatta La casamatta quasi finita, manca la piastra frontale
Mi andava anche di fare il motore, mentre ho trovato diversi diagrammi in grado di darmi gli ingombri principali, è stato difficoltoso avere ottime foto di esso. Risolto lo scoglio, plasticard e filo elettrico hanno risolto ogni problema, ho fatto diverse prove a secco della sua installazione prima di incollarlo al carro, per evitare brutte sorprese ed per evitare di ammazzarmi in particolari che poi sarebbero stati visibili solo al Padreterno. La corsa al superdettaglio non mi piace, trovo inutile riprodurre anche la cartaccia caduta dentro al vano motore se poi non si vede.
Il motore grezzo Le prove di alloggiamento
A questo punto ho riportato i portelli principali, le griglie del motore con lamierino di rame, filo elettrico, e plasticard, sempre con il lamierino ho realizzato la parte anteriore dello scafo e i due portelli superiori e sono passato alla tediosa opera di rivettatura. Il 13/40 è ben rivettato e nelle immagini le teste dei bulloni sono molto evidenti, non potevo accontentarmi della solita goccia di vinavil e qui sono entrati in ballo Gabriele Zenoni (maestro non son degno ma mi permetto di citarla) e, al solito, Silvano Mussone con scambi epistolari sulle tecniche di rivettatura. Ho usato a seconda delle esigenze quella proposta da Silvano sul suo sito o quella di Gabriele (risparmio il maestro se no si monta....).
ILa tecnica di Gabriele che ho provato ed usato con soddisfazione, consiste nel tagliare "a salamino" del plastirod (ad esempio quelli ottimi della Evergreen) o dello sprue filato, incollarlo allo scafo, e una volta asciutto, bagnare il tutto con la colla liquida, per conferire "rotondita" al rivetto, dopo una carteggiata pareggia e mette a posto tutto.

Devo dire che il treno di rotolamento è stato una partitaccia, non tanto per le ruote anteriori e posteriori, ma i rulli mi hanno fatto dannare parecchio, alla fine mi sono reso conto che per avere un risultato appena accettabile, ogni rullo sarebbe dovuto essere composto di 29 pezzi, sono stati i rulli senza ombra di dubbio, la parte piu' difficile. I cingoli invece non hanno creato soverchie difficoltà. è pastato un foglio di carta millimetrata per prendere le misure, tanti (ma tanti!) pezzetti di plasticard tagliati a misura, sprue filato e tanta "manina santa".

La torretta è stata semplice, data anche la conformazione originaria del carro, sono partito tagliando nel plasticard da 0,5, la base ed il cielo. ho poi aggiunto una piastra alla volta le pareti laterali, la solita stuccata a pareggiato tutto, sono stati poi aggiunti rivetti e portelli. Il cannone invece date anche le dimensioni in scala, dopo svariati tentativi è stato realizzato con il classico sprue filato. A proposito del cannone, all'inizio ho fatto un pò di confusione, avendo sul tavolo i disegni sia in 35 che in 72, ho perso una serata per fare uno splendido cannone, peccato che ho preso le misure sbagliate, alla fine guando l'ho appaggiato sulla torretta, ho ottenuto uno splendido M13/40 con un cannone degno di 120 ad anima liscia di un Leopard 2! L'ho conservato, hai visto mai mi servisse veramente per un Leopard. Per la cronaca, l'avevo ottenuto tornendo il corpo di un AIM9 Sidewinder, preso dalla scatola degli avanzi ,in 1/72, a mano........
Nell'immagine del modello verniciato con la prima mano ed appoggiato all'abbozzo di base, sembra lucido, niente paura, è lucido, il verde della Gunze che ho usato è semilucido, tanto poi come da mia abititudine, opacizzo il tutto. Ho scelto in questo caso di colorare il mezzo dopo averlo assemblato.

L'invecchiamento del mezzo e stato ottenuto con il mio solito metodo personale a base di lavaggi successivi del pezzo con varie tinte di marrone acrilico diluito in acqua e drybrush. Il terreno e stato ottenuuto con della carta di giornale bagnata in acqua e vinavil, ho steso poi una mano di vinavili su tutta la base e l'ho spolverata con del comune talco, il tutto e stato poi verniciato ed invecchiato. Qualche rametto e dei sassolini hanno fatto il resto.

Bibliografia:
N.Pignato/F.Cappellano - Gli autoveicoli da comabattimento dell’Esercito Italiano dalle origini al 1945- Ed.USSME 2002
U.Barzoletti/G.Pirella - Mezzi dell'Esercito Italiano 1939/1945 - Ed.Olimpia 1986

Siti internet di interesse:
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Modellismo Statico Tecniche di realizzazione dei rivetti
Panzer Panic Fotografie.