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Mac Robertson Air Race - 1934 -

Nel 1930, la città australiana di Melbourne, nello stato di Victoria, stava pensando di organizzare un grande evento per celebrare degnamente il centenario della sua fondazione, che sarebbe venuto dell'ottobre di quattro anni dopo, e si stava muovendo per tempo in tal senso. Il governatore dello stato, Lord Harold Smith, pensò ad una gara aerea fra Inghilterra ed Australia, appoggiato nell'idea, dall'industriale del settore alimentare, Sir Macpherson Robertson, da cui il trofeo prese il nome.
Il RAC, assicurò la supervisione e l'organizzazione logistica, e fu deciso di dividere la gara in due classi: velocità pura ed handicap. Il limite di tempo massimo per portare a termine il percorso, fu fissato in 16 giorni, per ognuna delle due classi. La rotta seguita da Jim Mollison nel 1931, per il suo volo fra Inghilterra ed Australia, fu scelta come percorso di gara, si snodava per 21000 Km ed era divisa in cinque tappe, gli equipaggi erano liberi di scegliere la loro rotta fra queste cinque "tappe obbligate", furono inclusi anche 22 "chek-point". Il RAC si preoccupò di ottenere i permessi di sorvolo dai vari stati inclusi nel percorso, e di attrezzare gli aeroporti, la Shell Oil e la Stanavo, fornirono gratuitamente carburante ed oli lubrificanti, agli equipaggi fu garantito un confortevole pernottamento in qualsiasi tappa. Riguardo agli aerei che potevano essere utilizzati, non furono imposti limiti di potenza, numero di motori, tipo e membri d'equipaggio. Fu stabilito che, durante la gara, gli equipaggi non potessero essere cambiati o scambiati fra diversi aerei, e gli aerei non potessero ricevere nuove parti o cambiare i motori.
La dotazione obbligatoria d'ogni aereo doveva comprendere razioni alimentari per tre giorni, giubbotti salvagente, candelotti fumogeni, radio di bordo e strumentazione per volo in bassa visibilità.
Ogni aereo partecipante doveva essere certificato come idoneo dal proprio Aeroclub nazionale, rispettando quindi gli standard di sicurezza minimi, richiesti all'epoca dall'ICAN (International Convention of Air Navigation). Questa regola però, metteva in crisi i potenziali concorrenti provenienti dagli Stati Uniti, la FAA prevedeva delle certificazioni separate per aerei civili e da corsa, la prima avrebbe svantaggiato troppo le macchine, la seconda non possedeva i requisiti minimi. Il problema fu risolto dal RAC, con un compromesso sul regolamento, il certificato americano per i "racers" sarebbe stato valido purché all'iscrizione, una verifica da parte dei commissari del RAC, stabilisse che l'aereo rispettasse i requisiti ICAN.
L'industria aeronautica inglese, fino al Gennaio del 1934, non aveva nessuna macchina in grado di partecipare alla gara con reali possibilità di successo, ma in quel mese, Sir Geoffry De Havilland, annunciò la sua volontà di progettare e costruire un velivolo capace di almeno 350 Kmh di velocità ed un'autonomia di 4500 Km, ad un prezzo competitivo, ricevette subito tre ordini, l'aereo fu battezzato DH 88 Comet. Il via fu fissato per l'alba del 20 Ottobre del 1934, la gara prometteva d'essere spettacolare e molto seguita dal pubblico. Vi furono ben 64 pre-iscrizioni da tredici nazioni diverse, poi il campo si restrinse a 20 partenti effettivi, i Loyd's di Londra davano 1 a 12 le probabilità che qualche equipaggio rimanesse ucciso in un incidente.

Primo giorno

Circa 60.000 persone sono presenti sul campo di Mildenhall, 100 km a nord di Londra alle 6.30 di mattina il 20 Ottobre 1934, alla partenza della gara. Gli aerei sono allineati in due file, la prima appartiene agli equipaggi che gareggiano nella classe di velocità assoluta, la seconda per la gara a handicap, e vanno dal monomotore di Wright-Polando, un Monocoupe definito dai giornali "un aperto invito al suicidio" al grande DC2 "Uiver" della compagnia nazionale olandese, KLM.
Il via è rinviato per tre volte, fino a quando finalmente si riesce ad allontanare il pubblico ad una distanza accettabile dalla pista, gli aerei decollano ad intervalli di 45 secondi.
I primi a decollare soni i coniugi Mollison, sul loro DH88 nero/oro "Black Magic", sono i favoriti, seguiti dal fiammante Boeing 247 di Roscoe Turner, sponsorizzato dalla Warner Bros, altro favorito.
I tre DH88 fanno rotta verso Bagdad, Turner sceglie Atene, cosi come il DC2 della KLM.
Il DC2 è ai comandi di Koene Dirk Parmentier e J.J. Moll, piloti espertissimi e veterani della rotta Amsterdam-Batavia, che è equivalente al percorrere tre quarti del percorso di gara.
L'equipaggio americano di Jackie Cochrane e Wes Smith, punta su Bucarest, il resto dei partenti, soprattutto sui piccoli aerei puntano su Marsiglia o Roma.
Cochrane e Smith hanno subito vari problemi meccanici, alle valvole dei serbatoi ai flap e addirittura non riuscirono a chiudere il canopy, e abbandonano la gara a Bucarest.
I Mollison commettono qualche errore di navigazione ed arrivano a Bagdad dopo l'altro DH88 il rosso "Grosvenor House" ed il DC 2 della KLM, riforniscono e puntano su Karachi, il Monocoupe di Wright-Polando, non raggiunge Marsiglia ma atterra a Lione a corto di carburante, proseguendo poi per Roma dove si ferma per la notte.

Secondo giorno

I Mollison con il loro "Black Magic" stabiliscono un nuovo record di velocità sulla tratta Londra Karachi, raggiungendo la città Indiana alle 10 di mattina, seguiti dal "Grosvenor House" di Scott-Campell Black che atterra dopo meno di tre minuti. Cercano di ripartire immediatamente ma hanno un problema al sistema di retrazione del carrello, che li costringe a tornare indietro e gli farà perdere diverse ore. Mentre il Black Magic è fermo, atterra "Uiver" il DC2 della KLM, che riparte dopo meno di un'ora. L'altro concorrente olandese, il trimotore Panderjager, atterra senza che il carrello si sia completamente estratto, ma riporta miracolosamente lievi danni e nessun ferito a bordo. Il terzo Comet, atterra in tarda serata, lamentando una perdita d'olio.
Si ritira ad Aleppo in Siria il Lockeed Vega di Woods-Bennett iscritto dall'Australia, Scott-Campell Black, con il loro "Grosvenor House" puntano dritti su Singapore attraverso il golfo del Bengala.
Nonostante una tempesta di sabbia che gli ha fatto perdere la rotta, arriva anche il Boeing di Turner, ora terzo dopo Scott-Cambell Black ed il DC2 della KLM, grazie anche ai problemi degli altri due Comet.
Attraversando un violento temporale, Scott-Campell Black raggiungono Singapore, riforniscono e fanno subito rotta per Darwin. Il DC2 invece fa tappa a Calcutta e prosegue per Rangoon, riesce a decollare da Karachi il Black Magic, ma atterra subito dopo a Jobbolpore, per mancanza di carburante……….si sono dimenticati nella foga di rifornire. Non trovando benzina avio, provano a rifornire con della normale benzina locale, il carburante inadatto provoca la rottura di un pistone, e finisce la gara del Black Magic.

Terzo giorno

Scott-Campell Black atterrano a Singapore e sono primi assoluti, il DC2 della KLM atterra secondo ad otto ore di distacco, rifornisce in appena 30 minuti e riparte cercando di colmare il distacco.
Mentre attraversa il Mare di Timor, il rosso Comet di Scott-Cambell Black, accusa un serio problema al motore di destra, la pressione dell'olio scende a zero e poco dopo pianta di netto.
Riescono a raggiungere in ogni modo la costa, atterrare ed a rimettere in sesto il motore, raggiungono Darwin, dove i meccanici rimettono a posto il motore in modo, sembra, definitivo.
Ripartono per Charleville, ma il vantaggio sul DC2 Olandese è sceso ad appena 2 ore e 30 minuti, in più il motore ricomincia a fare capricci, sono costretti a tornare indietro e perdono altre due ore, ripartono per Melbourne alle 11 a.m. con appena venti minuti di vantaggio sul DC2.
Il Boeing di Turner è terzo, un migliaio di miglia dietro gli Olandesi, il Comet superstite è saldamente quarto e sta attraversando il Golfo del Bengala. Alle 15.33 del pomeriggio il De Havilland Comet G-ACSS "Grosvernor House" di Scott-Campell Black, atterra primo a Melbourne, cosi il giornalista locale Alan Dawes dello "Star", descrive l'evento:
"…….. Come un enorme proiettile scarlatto, il Comet di C.W.A, Scott e T.Campell-Black, picchia e passa attraverso la linea del traguardo, a Flemington alle 15.33 di oggi, vincitore della Gara Aerea del Centenario. Hanno volato dall'Inghilterra a Melbourne in due giorni, 23 ore e 18 secondi. Forti acclamazioni salgono dalla folla assiepata a bordo pista quando appare all'orizzonte un puntino, che ingrandendo prende la forma della sagoma inconsueta del Comet e si avventa ruggendo sul traguardo….."

Mentre il vincitore atterrava, Turner decollava da Darwin e il DC2, aveva il suo bel daffare ad uscire fuori di un improvviso e violentissimo temporale sopra Albury. Con la visibilità ridotta a zero, l'esperto Pamentier, ai comandi del DC2, prende contatto via radio con le autorità di Albury, con appello per radio trovano diversi volontari che schierandosi con le loro auto ai bordi del rettilineo del locale autodromo, improvvisano un campo d'atterraggio segnato dai loro fari, Parmentier vede il sentiero d'atterraggio improvvisato e prende terra felicemente nell'attesa che la tempesta passi.
Turner invece atterra a Pangborn con un motore che sputa olio, olio che si ferma dentro la cappotta del motore, chiede il permesso di terminare la gara senza la cappotta, il permesso è accordato, purché il Boeing atterri a Melbourne portando i cofani con se!
Turner smonta i cofani, li mette nella fusoliera e riparte con il motore sputacchiante e fumante, sperando di riuscire a sorpassare gli Olandesi.

Epilogo

Il DC2 atterra secondo a Melbourne, gli Olandesi definiti come eroi dalla stampa locale, sono letteralmente assaliti dalla folla, e si rifugiano dentro gli uffici della KLM, protetti dalla polizia, gli agenti proteggono anche 'Uiver' dall'assalto dei cacciatori di souvenir. Gli Olandesi hanno avuto il loro bel daffare per decollare da Ausbury, il DC2 era affondato nel fango, ancora una volta grazie alle braccia degli abitanti della cittadina, il DC2 è tirato fuori dei guai.
La posta e i tre passeggeri che trasportava, arrivano a Melbourne via treno.
Le speranze di Turner di sorpassare il DC2 svaniscono ad appena 60 Km dal traguardo, il motore zoppicante pianta del tutto, e il Boeing arriva miracolosamente a Melbourne ma 30 minuti dopo il DC2. Ma la fortuna non ha abbandonato Turner, il DC2 era iscritto in entrambe le categorie, sia in quella assoluta dove è secondo, sia in quella ad handicap, dove è vincitore. La Klm deve scegliere, o una o l'altra, ovviamente ad essere scelto è il primo posto nella classifica ad handicap, così il Boeing di Turner è classificato secondo nella classifica di velocità. Il giorno dopo, 25 Ottobre, arriva quarto il Comet superstite, nei dieci giorni successivi arriveranno alla spicciolata altri cinque aerei, MacGregor-Walker su di un Miles Hawk , il solitario Jimmy Melrose sul suo Puss Moth, i Danesi sul "Desolther" ed il Dragon Rapide della Nuova Zelanda. L'Inghilterra è soddisfatta della sua vittoria assoluta, il Comet vincitore comincerà un lungo tour d'esibizioni in Australia, prima di tornare a casa, il DC2 Olandese, imbarcherà posta e passeggeri e tornerà tranquillamente in Olanda.
Forse Parmentier e la KLM, sono i veri vincitori morali della gara, con un aereo di linea, hanno perso per un soffio ed un po' di sfortuna contro macchine progettate appositamente per la gara.
L'industria Americana gongola, con il secondo posto del Boeing di Turner, ed il primo di classe del Douglas, gli americani si candidano come i veri leader nel settore della progettazione e costruzione di velivoli commerciali, pur dovendo un enorme debito di riconoscenza alla KLM e ai suoi equipaggi.