<BGSOUND SRC="../../Mid/Imagine.mid" LOOP="infinite">
Le Molle



ESPERIMENTO NUMERO 1

Materiale usato:
- 4 pesi differenti: 1 = 21 g; 2 = 20 g; 3 = 8 g; 4 = 15 g;
- 4 molle uguali;
- 1 canna.

Agganciando ogni peso ad una molla e infilandole una alla volta nella canna abbiamo impresso una forza e ottenuto i seguenti risultati:
1. 43 oscillazioni al minuto;
2. 44 oscillazioni al minuto;
3. 63 oscillazioni al minuto;
4. 48 oscillazioni al minuto.
Il peso maggiore compie meno oscillazioni perché pur essendo attratto maggiormente dalla forza di gravità a causa del suo maggiore peso, viene richiamato dalla forza della molla che lo tira a se perciò:
- peso maggiore oscillazioni più ampie ma minori di numero,
- peso minore oscillazioni più corte ma maggiori di numero.



ESPERIMENTO NUMERO 2 - LA RISONANZA

Per entrare in risonanza bisogna cercare un ritmo ed una forza tali che la spinta venga data nel momento in cui la molla è più corta;
in tal modo le onde si amplificano.

RISONANZA CON DUE PESI DIVERSI
Il movimento era in risonanza solo con uno dei due pesi, allora aggiungiamo al peso maggiore un’altra molla affinché aumenti la resistenza, in questo caso abbiamo avuto la risonanza.
Ai due pesi aggiungiamo un terzo peso con due molle di resistenza, anche in questo caso siamo riusciti ad entrare in risonanza.



ESPERIMENTO NUMERO 3

Uniamo 2 molle e le agganciamo alla parete;
facendo dei movimenti non ampi ma veloci si creano dei nodi, prima due e poi tre.
L’onda provocata dal primo movimento, incontrando il muro quale ostacolo tornava indietro con maggiore potenza.
Interrompendo il movimento anche l’onda perdeva forza.



ESPERIMENTO NUMERO 4

Abbiamo legato a due ganci gli estremi di una molla avendo cura di tenderla l’abbiamo pizzicata e abbiamo osservato che il movimento della spirale andava su e giù come se all’interno della molla ci fosse una pallina.



ANCORA A PROPOSITO DI ONDE 1

Come abbiamo già visto nell’acqua quando l’onda si propaga sulla superficie dell’acqua di fatto non si sposta; in altre parole un’onda può viaggiare nell’acqua, ma, dopo che è passata ogni goccia d’acqua rimane dove era prima.
Altri esempi di onde: una bandiera che sventola.
Le increspature si propagano lungo il tessuto, ma i singoli punti sul tessuto della bandiera conservano la loro posizione mentre passa l’onda.
Nelle molle elicoidali, dando un impulso l’onda percorre tutta la molla.
Se lego un nastro alla molla e do un impulso, vedo il nastro muoversi su e giù mentre passa l’impulso ma non si muove nella direzione dell’impulso.
Potendo suddividere il movimento in fotogrammi vedrei l’impulso così:

Onde 1



ANCORA A PROPOSITO DI ONDE 2

Ogni impulso si muove senza subire deformazioni, a velocità costante, lungo la molla e che la molla stessa si muove soltanto perpendicolarmente alla direzione dell’impulso.
Secondo la figura, il punto A è un punto momentaneamente rispetto all’impulso che la molla subisce.
Cosa avviene quando due impulsi si incontrano?
Abbiamo due impulsi uno da destra verso sinistra e l’altro da sinistra verso destra.
Essi percorrono la molla normalmente fino a quando si intersecano generando forme complicate;
dopodiché riassumono le forme iniziali e si propagano lungo la molla come se nulla fosse accaduto.
In effetti due impulsi passano l’uno attraverso l’altro senza subire alterazioni.

Onde 2

I N D I E T R O