1.5 - Cronografi e contasecondi

In base al regolamento, i cronometristi hanno l'obbligo di possedere un cronometro personale. Tale norma operò per molti anni una selezione tra gli aspiranti cronometristi, che non sempre potevano permettersi l'acquisto di un cronometro. Furono pertanto raggiunti accordi con alcune case produttrici, per forniture di cronometri a prezzi agevolati e per acquisti rateali.
I primi cronometri usati negli anni '30 e '40 raggiungevano la precisione di 1/5 di secondo, ritenuta allora più che sufficiente per discriminare i concorrenti in base al tempo impiegato.
Cronografo Omega
al 1/5 di secondo
Contasecondi Lemania
al 1/10 di secondo
A sinistra vediamo un Cronografo Omega al 1/5 di secondo, degli anni 30-40. La lancetta rossa dei secondi, sdoppiante-rattrappante può essere arrestata, mentre una seconda lancetta nera continua a girare, segnando il tempo a correre.
Il cronografo è dotato anche delle lancette delle ore e dei minuti, per segnare l'ora solare. Tale ora è puntabile e consente di registrare l'ora esatta in cui avviene una partenza, un arrivo o un transito. Era usato soprattutto nelle gare motoristiche e negli sport invernali.
A destra vediamo un Contasecondi Lemania al 1/10 di secondo, che in seguito prese direttamente il marchio Omega, con l'aggiunta dello scudetto FICr per i modelli destinati ai nostri federati.
Il contasecondi era meno costoso del cronografo, ma nella nostra provincia si preferiva acquistare quest'ultimo, più adatto alle gare di sci.