1.6 - Il cronometraggio manuale
Sin dalla metà degli anni 30, si sperimentavano già in Italia le tecniche, di cronometraggio automatico. Nella nostra provincia, un po' per la minore rilevanza delle competizioni, un po' per la difficoltà della Federazione nel fornire di attrezzature costose i numerosi gruppi di cronometristi sorti in Italia e un po' per la probabile ritrosia di alcuni dei cronometristi a modificare consolidate abitudini, il cronometraggio continuava ad essere di tipo manuale e tale rimase fino alla fine degli anni '50
Il cronometraggio era di tipo diretto, quando partenza ed arrivo erano entrambi a vista, oppure per differenza di tempi, quando partenze e arrivi avvenivano in posti lontani tra loro. In questo caso i cronometristi sincronizzavano i loro cronometri prima della gara e poi si recavano alle postazioni rilevando l'ora di partenza e di arrivo dei concorrenti, che veniva trascritta sui rispettivi cronologici. Al termine della gara si calcolavano i tempi netti dei vari concorrenti e si compilava la classifica