2.7 - La fotocellula Pantecne sostituisce il traguardo a filo

Fotocellula Pantecne anni 50-60
Agli inizi degli anni 60 il traguardo a filo fu sostituito dalle fotocellule. Il primo modello fu una fotocellula realizzata dalla Pantecne di Roma. Un faretto (una normale lampada a batteria) illuminava la fotocellula attraverso il traguardo, eccitando un elemento fotosensibile che, tramite un relé, manteneva aperti i contatti. Al passaggio del concorrente la fotocellula scattava, inviando un segnale di chiusura alle boccole esterne, trasmesso al solito Coffret, per mezzo di un cavetto.
A volte il segnale risultava troppo breve o debole per riuscire a far scattare efficacemente il martelletto del Coffret. Diventava quindi molto importante il cronometraggio manuale, per coprire i non infrequenti "buchi" nel rilevamento mediante la fotocellula.
Nel 1965 fu acquistato un prolungatore d'impulsi realizzato dai cronometristi di Forlì, che ovviava in parte ai problemi di sensibilità del Coffret collegato alla fotocellula e garantiva un buon segnale anche nel caso in cui veniva usato un cavo di collegamento tra partenza ed arrivo, con notevole perdita di segnale. Il congegno era artigianale, tanto che il suo contenitore era una semplice scatoletta da viaggio per saponette.