2.11 - Le Olimpiadi di Roma. Il caso Larson-Devitt

Giuseppe Fioravanti (indicato dalla freccia)
alle Olimpiadi di Roma del 1960
Nel 60 due cronometristi aquilani (fra cui lo stesso Fioravanti) parteciparono all'Olimpiade di Roma.
Fioravanti fece parte dell'équipe assegnata alla Piscina Olimpica. Proprio nel nuoto si verificò l'episodio (finito sulle pagine di tutti i giornali italiani e stranieri) del contrasto tra i cronometristi che avevano rilevato un tempo di 55"1 per l'americano Larson e 55"2 per l'australiano Devitt e la giuria, che assegnò la vittoria a Devitt e il secondo posto a Larson, con relativo scambio dei tempi assegnati dai cronometristi. Allora non c'erano piastre all'arrivo e il cronometraggio era effettuato mediante un apparecchio scrivente Omega Swim-O-Matic. Il tempo di ogni concorrente veniva preso da tre cronometristi mediante pulsanti collegati all'apparecchio. Le riprese cinematografiche dettero in seguito ragione ai cronometristi, ma il parere della giuria era stato determinante, così come prevede il regolamento.
Altre manifestazione di rilievo, in cui prestarono servizio i nostri cronometristi, furono i Campionati Italiani Universitari a L'Aquila e i Giochi del Mediterraneo a Napoli, entrambi nel 1963.