5.17 - Alles gut!

L'importanza del cronometraggio manuale può essere ben descritta da un episodio avvenuto nell'estate del '90. Quell'anno il Gran Sasso fu colpito da totale mancanza di neve. A consentirci di non far arrugginire le nostre apparecchiature arrivarono alcune gare di Sci d'Erba organizzate negli impianti di Tricaiolo. Tra le gare in programma ci fu anche una gara di Coppa Europa, con atleti di varie nazioni europee ed extraeuropee.
Giudice arbitro era Herr Pimper, un austriaco inflessibile. Erano appena iniziate le prime discese, quando Pimper si avvicinò e chiese (in tedesco) di verificare il cronometraggio manuale. Avevo raccomandato ai due addetti di prestare la massima attenzione ed essi fecero del loro meglio. Fatti i dovuti calcoli, risultò una differenza di soli due centesimi di secondo tra il tempo manuale e quello automatico. Poteva trattarsi di un caso. Ripetemmo i calcoli con un altro concorrente e questa volta lo scarto fu di un solo centesimo. Chiesi a Pimper se voleva fare altri riscontri. "Nein, danke!", disse il Giudice Arbitro. Poi, allontanandosi, aggiunse "Alles gut!". Più tardi Riccardo Tanghetti, responsabile FISI per lo Sci d'Erba, mi disse "E' la prima volta che vedo Pimper firmare le classifiche senza prima aver verificato tutti i dati".
Il nostro perfetto cronometraggio manuale era servito molto più delle complesse strumentazioni automatiche a convincere l'austriaco della nostra professionalità.