6.6 - Ancora bocciature
Vittorio De Petris
Il 95 fu caratterizzato da una serie di avvenimenti poco piacevoli: De Petris. ricevette una inaspettata lettera dalla Presidenza Nazionale, in cui ... lo si ringraziava per l'opera prestata. Il Consiglio Federale aveva deciso improvvisamente di accorpare la carica di Delegato Provinciale con quella di Presidente di Associazione. Gianfranco Cioni divenne perciò titolare di entrambe le cariche e De Petris si ritrovò da un momento all'altro senza alcuna carica, né associativa né federale (a parte quella tecnica di Commissario Federale per gli Sport Invernali). In precedenza era stato costretto a rinunciare alla funzione di Istruttore Tecnico Federale, dichiarata incompatibile con quella di Delegato Provinciale, che ora gli veniva ritirata.
C'era da rinnovare la carica di Presidente Regionale. Questa volta Pasquale Bucciarelli non era più candidato. De Petris presentò la propria candidatura, ma le altre associazioni gli preferirono il Prof. Franco Sciullo dell'Ass.ne di Sulmona. Analogo insuccesso ebbe il successivo tentativo di presentare la propria candidatura a Consigliere Federale, per la quale le preferenze andarono al Prof. Francesco Cacciagrano di Pescara. In entrambe le occasioni erano riemersi i pregiudizi campanilistici da parte di alcune Associazioni Abruzzesi, che usavano una sorta di conventio ad escludendum nei confronti dei candidati aquilani. Contrariamente a Tuccella, che aveva presentato le sue dimissioni, De Petris decise di continuare a collaborare con la propria Associazione, per realizzare un programma di potenziamento.
Gianfranco Cioni