CAP 9 - IL TERREMOTO DEL 2009

1.1- Da un "terremoto" virtuale ad uno reale.
 
Nel gennaio 2009 un piccolo "terremoto" aveva modificato gli assetti interni dell'Associazione: un gruppo di cronometristi, capitanato da Franco Centi, aveva criticato la gestione di Rino Lepidi, sostenuto a sua volta da altri cronometristi. Si erano create due vere e proprie fazioni, in lotta l'una contro l'altra. Nell'assemblea si giunse al verdetto: il primo gruppo prevalse per una manciata di voti, eleggendo Silvio Piccinini alla Presidenza della Kronaq, affiancato da un nuovo gruppo dirigente, composto da Flaviano Zaini, Franco Centi, Giulio Vanziro e Franco De Luca. Il gruppo di cronometristi soccombente assunse un atteggiamento di non cooperazione con il nuovo gruppo, fino ad arrivare (per alcuni di loro, tra cui lo stesso Lepidi) alla rinuncia all'iscrizione. Fu necessario procedere ad un nuovo corso per allievi cronometristi per far fronte all'improvvisa carenza di organico, al termine del quale  13 nuovi cronometristi furono rapidamente posti in attività.
Le "scosse di assestamento" andarono avanti per un bel po', e non si sa quando la situazione potrà normalizzarsi.
Ma un terremoto di ben altra portata doveva arrivare a sconvolgere non solo la vita dell'Associazione, ma quella dell'intero territorio in cui essa si trovava ad operare. Preceduta da una serie di scosse  che durava ormai da oltre quattro mesi, la notte del 6 aprile 2009 una scossa di magnitudo 5.9 della scala Richter danneggiò seriamente la quasi totalità delle abitazioni della città e dei paesi limitrofi, in un raggio di oltre 30 km, Il sisma causò la morte di  308 persone, costringendo  la gran parte dei sopravvissuti ad abbandonare le proprie abitazioni trasferendosi nelle varie tendopoli allestite dalla Protezione Civile o negli alberghi della costa.
I cronometristi aquilani non ebbero fortunatamente nessuna vittima, né fra di loro, né nelle loro famiglie, ma anch'essi furono soggetti all'esodo nelle tende o sulla costa. Non fu facile continuare ad assicurare i servizi di cronometraggio, con la sede inagibile e i cronometristi in gran parte irrintracciabili.
Per "fortuna" ... le gare su neve erano ormai giunte a fine stagione e, in ogni caso,  il sisma aveva provocato l'interruzione di tutte le  altre  attività sportive.