AMORI MUSICALI (A CURA DELLA DOTTORESSA (ROSA DI GUIDA)
 

AMORI MUSICALI
A CURA DELLA DOTTORESSA
(ROSA DI GUIDA)
BENVENUTI NELLA MIA RUBRICA.....
 
Ciao! ed eccoci al nostro primo e vero appuntamento,cercherò di essere il più semplice e rilassante possibile così da poter trascorrere qualche minuto in serena compagnia ….Devo confessarvi che sono una vera amante di Renato Zero, credo che nel panorama dei cantautori italiani sia uno dei migliori,lo trovo un uomo molto sensibile e le sue canzoni sono poesie in musica.
Nel mio lavoro mi trovo spesso a confrontarmi con gli anziani e i disabili e in quei momenti mi viene sovente da canticchiare una canzone di Zero intitolata “Nei giardini che nessuno sa”.
Questa canzone ha come tema portante proprio l’emarginazione delle persone più deboli della nostra società: gli anziani, i disabili, gli ammalati.
Credo che sia capitato un po’ a tutti essere scocciati da alcuni comportamenti dei nostri nonni che all’improvviso diventano più bambini dei bambini, quante volte abbiamo sbuffato dinanzi a qualche loro strana pretesa, quante volte li abbiamo azzittiti perché non capaci di capire come si vive nei tempi moderni….a me è successo molte volte anzi troppe, fino a quando non persi mia nonna, l’unica che avevo, e un giorno ripensando ai miei comportamenti nei suoi confronti mi venne all’improvviso in mente che io ero un anziana del futuro…. Quanti rimorsi mi assalirono e se avessi potuto tornare indietro invece di arrabbiarmi per i suoi comportamenti l’avrei coccolata proprio come si fa con i bambini…
Discorso simile ma con altre sfumature è per i disabili e gli ammalati perché queste persone ci spaventano, ci spaventano le loro difficoltà, le loro sofferenze del corpo e dell’anima, preferiamo non vederli magari evitarli….a me è successo molte volte anzi troppe.
Vi confesso che ancora oggi nonostante la mia volontà di cambiare atteggiamento a volte ho timore di avvicinarmi a queste persone per delle mie stupide ristrettezze mentali ma ogni volta cerco di tenere a mente che in qualsiasi momento potrei diventare una di loro.
Sono arrivata alla conclusione che la diversità qualunque essa sia ci spaventa.
E’ arrivato il momento dei saluti, vi lascio con un pezzo della canzone di Renato e invito voi e anche me ad offrirci un po’ di più agli altri perché gli altri potremmo essere noi…..Ti darei gli occhi miei per vedere ciò che non vedi,l’energia , l’allegria per strapparti ancora sorrisi dirti si sempre si e riuscire a farti volare dove vuoi dove sai senza più quel peso sul cuore nasconderti le nuvole e quell’inverno che ti fa male curare le ferite e poi qualche dente in più per mangiare…. Siamo noi gli inabili che pur avendo non diamo.
 
 
 
al prossimo mese !