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Mamma Lucia

Nel marasma generale  della guerra , una figura          
umile e materna si mette in evidenza per il suo spi-
rito di abnegazione ed altruismo.
Lucia Apicella ,
armata  di una vanga e di un cofano  girovaga sui
monti che circondano Cava alla ricerca dei miseri
resti dei caduti in battaglia, sepolti sotto pochi
centimetri di terra. Coadiuvata da Carmela Passaro
e da giovani volenterosi, l’Apicella raccoglie e ca-
taloga, grazie alle piastrine militari, le ossa dei ca-
duti e, laddove possibile, si mette in contatto con le
madri , senza distinzione di nazionalità, che posso-
no così riavere perlomeno le spoglie dei propri fi-
gli, altrimenti dati per dispersi.
Lucia Apicella per
questa sua attività  sarà conosciuta nel mondo con
l’appellativo di “
Mamma Lucia”. Le urne funerarie
contenenti i resti di caduti non identificati  vengo-
no sistemate nella Chiesa di S. Giacomo. Mamma
Lucia ottiene   la medaglia d’oro capitolina dal
Sindaco di Roma, viene ricevuta in forma privata
dal Papa in Vaticano, Salerno le conferisce la cit-
tadinanza onoraria, la Presidenza della Repubblica 
la Commenda al Merito della Repubblica, la fon-
dazione Motta di Milano  il premio della bontà “
Notte di Natale”. Mamma Lucia muore a Cava il
28 agosto 1982. Il feretro viene esposto nel salone
di ricevimento del Palazzo di Città e onorato  da
migliaia di persone.