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30-04-2004 - da
"virtus.it"
Quarti
di finale play-off gara-3: Pavia-FuturVirtus 66-93
Quarti
di finale play-off gara-3: Pavia-FuturVirtus 66-93 - Tabellini:
Brunson 22, Smith 16, Podestà
12, Niccolai 11, Li
Vecchi 10, Williams 10, Zanus Fortes 6, McCormack 4, Pelussi 2, Venturoli.
Con una gara alle
soglie della perfezione, la Virtus chiude 3-0 la serie
con l'Edimes, sbancando Pavia con una vera e propria
prova di forza. A testimoniarlo bastano l'eloquente
scarto finale (+27), i 66 punti lasciati all'attacco
pavese, e lo confermano anche le statistiche: 122 a 55 la
valutazione, 76% da due e 62% dal campo per le Vu nere.
Fin dai primi minuti la Virtus aveva messo in campo ogni
risorsa tecnica e mentale, attaccando ottimamente nel
primo quarto (28 punti) ed impedendo, nel secondo, il
sorpasso alla squadra di Martellossi. Menzione speciale
per Brunson, 21 punti nel primo tempo e vero mattatore
della gara, nell'ambito di una prestazione collettiva di
grandissima qualità. Nei quarti di finale, la Virtus
affronterà la vincente della sfida tra Fabriano e
Ferrara, in vantaggio 2-1 nella serie.
Brunson, Li Vecchi, Podestà, Williams e Charlie Smith
compongono il quintetto bianconero. E' Rick Brunson a
ispirare la Virtus nei primi minuti: sono suoi 7 dei
primi 9 punti della gara, e anche l'assist dell'11-5
finalizzato da Podestà. La squadra spinge
sull'acceleratore, recuperando palloni e tirando in modo
eccellente, e si arriva così al 20-10 al 6'. I mori
pavesi tengono Pavia a contatto, ma Brunson e soci
rispondono colpo su colpo, fino al 28-19 di fine primo
quarto. Percentuali virtussine impressionanti, con 11/12
da 2 e 2/4 da 3. Pavia ha uno scatto d'orgoglio, firmato
Gatto-Conte-Gregory, un 12-4 che riapre i giochi a 5'dall'intervallo,
quando il numero 9 pavese impatta a quota 32. Il momento
di smarrimento bianconero sembra preludere al sorpasso
dei padroni di casa, che però non riescono mai a mettere
il naso avanti, complice anche la latitanza di Dixon (3
punti, 1/8 dal campo a fine quarto). Poi, comincia il
secondo show di Brunson, che inizia col cesto del 37-35,
e, intervallato da una tripla di Niccolai e un appoggio
di Carter, termina sulla sirena: 10 punti in 4' che
lanciano la Virtus sul 48-37 all'intervallo, con l'ex
Bulls a quota 21 punti, con 6/6 da 2 e 3/6 da tre. Palla
a due ancora della Carisbo e Dixon seduto in avvio di
terzo quarto. Gregory mette il primo canestro dei
rossoneri, ma è ancora la Virtus a spezzare la gara, per
l'ennesima volta, affidandosi ad una difesa asfissiante,
che per 8 minuti lascia a secco Pavia. Dopo il 48-39 di
Gregory, l'Edimes mette a segno un solo canestro, con
Parente, al 28', mentre gli ospiti si scatenano: in
maglia bianconera vanno a segno un po' tutti, da Niccolai
a Brunson, da Williams a Smith, con tanto di spettacolare
alley-oop schiacciato da Smith. 22-4, recita il parziale
del terzo quarto, per un 70-41 che, a 10' dalla fine,
sembra una sentenza. Pavia si spegne lottando, ma il
vantaggio della squadra di Bucci si incrementa
continuamente, arrivando fino al +36, sull'86-48 a 4'30".
C'è spazio anche per il giovane Emanuele Venturoli, in
quella che, da trasferta-verità si trasforma in
imperiosa cavalcata verso la semifinale.
Le parole di Bucci:"
Abbiamo vinto contro un'ottima squadra che ha fatto una
grande stagione, ed era il cliente che non volevo nei
playoff. A noi è riuscito tutto bene, contro la squadra
che temevo più di tutte, tanto che infatti eravamo
finiti pari in classifica. Abbiamo giocato bene tutti e 3
gli incontri, rispettando al massimo gli avversari, e
giocando nella maniera giusta. Era chiaro che se avessimo
fatto un mezzo break, era facile che Pavia crollasse
psicologicamente e così è successo dopo il nostro
parziale nel secondo quarto. Il punteggio ha punito
oltremodo Pavia: si è vista una bella pallacanestro,
come al ritorno in campionato, quando giocammo un'altra
partita bellissima, punto a punto, al supplementare."
28-04-2004 - da "La
Repubblica"
Williams
diverte, la Virtus allunga
di M.
Martelli
Piu´ duramente di
quanto esalano le cifre, arriva la doppietta Carisbo. Che
soffre a lungo, contro la zona pavese, e quando la palla
non entra si riscopre dura in difesa, come domenica, più
di domenica. Subisce nulla nel terzo quarto, poi lascia
zompare Anthony Williams, splendido ieri a rimbalzo,
diventato all´improvviso operaio, che si danna dietro e
prende il suo davanti.
Sulle sue spalle, la Virtus ha retto il duello dei
lunghi, fiocinata prima da un felino Gatto (scontata), e
poi chiudendo su Carter, che iniziava a far male. Dopo, l´attacco
è venuto da sé. Ieri è bastato; in trasferta, dove
solitamente la difesa s´annoda, si vedrà venerdì. Si
prevede calura, figliata da ciò che leggete in coda.
Nelle prime battute, rispetto a gara 1, non s´era visto
nulla di nuovo: Carisbo subito 6-0, esponendosi al tiro
di Pavia, che continua a non entrare, ma trovando buoni
pertugi in attacco. Poi, la prima scorribanda di Dixon,
penetrazione e tripla, iscrive ufficialmente l´Edimes al
playoff. Così la Carisbo soffre, trovando poca regia da
Brunson, poca polpa da Podestà, e quando Gatto comincia
ad infilarla dalla lunga cominciano i dolori. Pavia
sorpassa anche (12-13 al 6´), prima che Charles Smith
prenda in mano la baracca: 8 punti con 3 tiri, scavando
il break (24-17) che rinfranca la Vu a fine primo quarto.
Subito match-up, per Bucci, nel secondo, cavando le
volate che paiono inginocchiare Pavia (33-22). Ariosa in
attacco, dove trova un paio di triple da Smith e
Niccolai, la Virtus si ferma contro la 3-2 di Martelossi:
tutti buoni tiri, costruiti con giudizio e 3 metri per
prenderseli, ma dopo il primo centro (ancora Nick),
arrivano 5 padelle in 3´. Dal 42-25, la Virtus non si
schioda, mentre Dixon, in striscia di 7 errori filati,
trova punti dalla lunetta, servendo poi Carter, che la
infila di straccio. Il 10-0 con cui Pavia chiude il
quarto è tutto loro; e, a occhio, pure l´inerzia.
Ripresa. Continua la siccità con la zona, ma sta dietro:
nel periodo, Pavia tira il 25% (4/16), affacciandosi al
massimo a - 6 (51-45 al 24´), su tripla di Conte. Di
triple, di qua, nemmeno l´ombra: 0/6, ma Brunson prima,
in solitario, e Smith dopo, cercato in taglio da
Williams, fanno saltare qualche certezza all´Edimes.
Arriva il break, questa volta decisivo: il parziale è di
9-1, toccando il +13 all´ultima pausa, ispirato da uno
schiaccione d´altri tempi di T-Will. Passata la paura,
anche il paniere diventa più largo: Li Vecchi infila la
prima tripla da tempo immemorabile, poi fa festa anche
Brunson, che da qualche minuto bisticciava con
chicchessia. Ne fa troppa, però, perché lancia occhiate
di sfida alla panchina pavese, chiudendo con un orrendo
dito medio sotto il naso di Martelossi. Cartellino rosso,
se lo Stile Virtus va ricostruito. Sulla gara contento
Bucci: «Dietro, bravi noi, li abbiamo contenuti»
LE PAGELLE
BRUNSON 6.5. Dà l´impressione di fare
meglio quando conclude in proprio. Non il massimo per un
play, ma produce nel delicato terzo quarto. Poi i
dispetti... In 30´ 4/6, 2/6,, 4 perse, 4 assist.
SMITH 7. Primo quarto da padrone
assoluto, poi col passare dei minuti, si normalizza. In
35´ 7/16, 2/7, 8 rimbalzi.
LI VECCHI 6.5. Buone scelte, a volte
sfortunato. In 23´ 2/4, 1/3.
WILLIAMS 7.5. Miglior rimbalzista e
passatore, non male per uno che passa come affamato di
tiri. In 32´ 3/4, 4 recuperi, 5 assist, 15 rimbalzi.
PODESTA´ 6. Giocate di destrezza e
potenza, purtroppo, però, non in serie. In 20´ 4/5, 3
rimbalzi, 4 perse.
ZANUS FORTES 5.5. Non brillante. In 12´
1/2, 3 rimbalzi.
NICCOLAI 6. Infila i primi due confetti,
poi ne stecca quattro. Coinvolto, comunque. In 18´ 2/6
da 3.
MCCORMACK 6. Dirige discretamente. In 15´
0/2.
PELUSSI 6. Rapidissimo nei cambi
difensivi, mette il suo. In 15´ 1/3, 7 rimbalzi.
27-04-2004 - da "virtus.it"
Quarti
di finale play-off gara-2: FuturVirtus-Pavia 82-69
Quarti
di finale play-off gara-2: FuturVirtus-Pavia 87-66 - Tabellini:
Smith 25, Brunson 16, Li Vecchi 11, Podestà 9, Niccolai 8, Williams 8, Zanus Fortes 3, Pelussi 2, McCormack, Venturoli ne.
La Virtus doma per la
seconda volta in due giorni l'Edimes Pavia, vincendo 82-69,
e andrà a Pavia venerdì per tentare di chiudere la
serie. La gara è stata più aperta rispetto a quella di
domenica, grazie anche ad un impatto migliore degli
ospiti nel primo parziale; già nel secondo, però, la
Virtus ha messo l'acceleratore ed è scappata fino al +17.
Pavia ha cercato di rientrare, ricucendo fino al -6, ma
senza mai dare l'impressione di poter raddrizzare le
sorti della gara. Nelle fila dei bianconeri, grande prova
di Tony Williams(32 di valutazion) e del solito Charlie
Smith, ma soprattutto sprazzi di ottimo gioco collettivo
in attacco e in difesa. Per gli ospiti, con Dixon ancora
opaco (4/21 al tiro, 19%), ottima gara di Gatto, 11
rimbalzi e 23 punti, con 32 di valutazione.
Li Vecchi, Podestà e i tre mori sono i 5 scelti da Bucci
per la palla a due. Si parte con un illusorio 6-0 Virtus,
con Pavia che sbaglia subito due triple e perde il primo
pallone. Malik Dixon però mostra subito di non avere
intenzione di lasciar scappare i bianconeri, e infila 5
punti di seguito, poi è Gatto a pareggiare dopo 5' di
gioco. Il primo vantaggio pavese della serie è il 13-12
siglato dalla lunetta da Carter, sul 13-12. La Virtus
riprende la testa della partita, poi chiude il quarto con
una raffica di Charlie Smith: prima canestro più fallo e
libero realizzato, poi una bomba delle sue sulla sirena,
(dodicesimo punto in 10'), per il 24-17 di fine primo
periodo. Ivan Gatto tiene a galla l'Edimes dino al 28-22,
ma il break è nell'aria: prima Brunson, poi Smith e 2
volte Niccolai puniscono la difesa pavese dalla lunga
distanza, e il 14-3 in 4'lascia gli ospiti a -17 a 3'20"
dall'intervallo. La svolta, però, è anche nella difesa
disposta da Bucci, che non lascia spiragli alle
scorrazzate di Dixon; poi anche Martellossi ordina una
zona che mette in difficoltà Smith e soci. Risultato, un
10-0 per Pavia, con due bombe di Carter e 4 liberi di
Malik, e il vantaggio a metà gara assotigliatosi a sole
7 lunghezze. Martellossi mantiene la zona anche dopo la
pausa, e la circolazione di palla delle Vu nere ne
risente vistosamente, anche se un paio di iniziative di
Brunson mantengono le distanze immutate. Una tripla di
Conte riavvicina i suoi a -6, ma lentamente la Carisbo
riprende a macinare gioco e piazza un 9-2 che la proietta
di nuovo sul +13 al 30'. Dixon apre l'ultimo periodo con
il cesto del -11, ma alla Virtus basta un altro parziale
schiacchiante per fiaccare la resistenza avversaria: 12-2
in 5' di nervi piuttosto tesi, e la Carisbo vola fino al
+21. Bucci può permettersi anche di tenere a sedere per
quasi tutto il quarto tempo Tony Williams, autore di una
prestazione ottima, con soli 8 punti ma anche 14 rimbalzi
e 31 di valutazione. Si chiude senza patemi, con Pavia
che si avvicina ma solo fino al -13 finale.
Le parole di Bucci:
"La partita per noi era molto difficile perchè
venivamo dalla vittoria di domenica e c'era il rischio di
essere mentalmente troppo rilassati; invece abbiamo
giocato con un'ottima intensità soprattutto in difesa.
Forse potevamo chiudere la gara già sul finire del primo
tempo ma abbiamo sbagliato alcuni tiri da tre punti nati
da una buona circolazione di palla. Sono contento per
l'approccio mentale alla partita anche se in realtà in
casa abbiamo sempre disputato delle buone gare. La cosa
veramente importante è che il gruppo è molto compatto e
c'è tanta voglia di fare bene. Questa sera voglio
elogiare Williams che ha dato un grande contributo e,
soprattutto, nel periodo in cui è rimasto in tribuna non
ha mai smesso di allenarsi con impegno. Siamo contenti di
essere sul 2-0 nella serie ma ora ci aspetta una gara
difficilissima venerdì a Pavia."
26-04-2004 - da "La
Repubblica"
Virtus,
buona la prima, anzi ottima
di M.
Martelli
Finisce come non ci si
attendeva, almeno da una squadra che limiti caratteriali
ne aveva fin qui mostrati. Finisce in vendemmiata una
partita mai in discussione, aperta chiudendo le porte e
infilandola da vicino e lontano, spegnendo dall´inizio
le bocche da fuoco pavesi e amministrandosi poi in vista
di domani, quando già si replica (20.30, diretta RaiSat).
Il gol dell´1-0 arriva forte e chiaro, sulle ali di
Charles Smith, chirurgico nella prima parte, ma
soprattutto rispolverando una difesa che negli ultimi
mesi s´era eclissata: così, sul 9/36 di Pavia nel primo
tempo lo zampino è molto dei neri, col Ragno a braccare
Dixon e Li Vecchi, alla prima in quintetto, spedito sulle
orme di Gregory. Ha funzionato tutto, trovando un ottimo
equilibrio fra tiri da due (47) e da tre (19), ma non c´è
da pensare a una serie in discesa, specie ricordando le
nefandezze da trasferta. E lo 0-0 da cui si riparte
domani. Intanto, però, il play-off è roba tosta:
chiedere a Ferrara, battuta in casa da Fabriano, e anche
a Jesi, che solo a 5´ dalla fine ha sorpassato Scafati.
A Casalecchio invece è stata liscia fin dall´inizio,
pur annotando, nel prepartita sotto il tunnel, visi
pallidi e tirati. Momenti da playoff, niente di che. Alla
presentazione, in curva si srotola il bandierone d´ordinanza
delle partite clou, ma anche un trio di striscioni per
dare la sveglia alla squadra. Che ha risposto, già nelle
prime battute, togliendosi la patina della tensione con
scorribande in contropiede: 8-0 in 2´, azzerando Pavia
in difesa (0/4). Il primo canestro pavese arriva al 3´ (Carter),
quando inizia l´unico digiuno Carisbo: 2´40´´ senza
segnare, roba da mangiarsi il vantaggio, che solo le mani
ghiacciate dell´Edimes non vogliono scalfire. Dal 10-4,
con Pavia a 2/11, la Virtus riparte in velocità,
trovando buone cose a rimbalzo da Williams e soprattutto
in difesa da Smith, sul folletto Dixon, tenuto a terra.
Un parziale di 10-2 dà il +14 (20-6), poi, dopo la prima
pausa (Pavia a 4/20), uno di 15-0 manda in orbita la Vu:
nel mezzo, mettendo a sedere Brunson, moscio e poco
coinvolgente, Bucci pesca 4 minuti d´oro da McCormack,
che prosegue il lavoro di Smith su Dixon e in attacco dà
quella profondità che l´ex Chicago non poteva (può?).
Nella bora bianconera, la tripla del +22 (34-12 al 14´)
è proprio del newyorkese, poi ne infila una anche Smith
ed è Brunson, al rientro, a firmare il tennistico 40-15.
Pavia non s´è più avvicinata, neppure nel secondo
tempo. Smith ha ripreso il filo, dopo uno sprazzo
lombardo, poi anche Brunson ha fatto bottino, in un largo
garbage time in cui Gregory ha piazzato gli zompi più
interessanti, Gatto impilava una sporta di rimbalzi (17,
7 in attacco) e Dixon metteva le cifre a posto, atto non
quotato dagli allibratori. Contento, ma coi piedi per
terra, Bucci, alla fine: «Era importante partire forti e
aggressivi: ma la prossima sarà diversa, se pensiamo a
questo +20 sbagliamo tutto. Il 50% è stato merito
nostro, il 50% demerito loro. Sabatini in panchina? C´è
sempre stato vicino, ora l´ha ribadito. E non è una
novità: il primo scudetto lo vinsi con Porelli vicino».
LE PAGELLE
BRUNSON 6. Cifre a posto nella ripresa,
dopo un avvio in pantofole. Attacca a testa bassa, ne
cava 9 falli. In 33´, 4/9, 1/3, 8 assist.
SMITH 7.5. Avvio devastante, duro pure
dietro. Ha 17 punti dopo 15´, Dixon infila il primo all´11´.
In 27´, 6/10, 5/6, 3 assist, 3 recuperi, valutazione 31.
LI VECCHI 6. Chiude subito Gregory. In
21´, 1/4, 0/1, 5 rimbalzi.
WILLIAMS 6.5. Dà il meglio a rimbalzo (11).
In 23´, 2/5, 0/2.
PODESTA´ 7. Oscura Carter, svetta,
insacca. In 25´, 7/9, 8 rimbalzi.
NICCOLAI 5.5. Scentrato. In 22´, 1/6 da
tre.
MCCORMACK 6.5. Frizzante davanti e
ringhioso su Dixon. In 15´, 0/1, 1/1, 2 assist.
ZANUS FORTES 6. Impacciato davanti. In
12´, 1/4, 3 rimbalzi.
PELUSSI 6.5. Ultimo lungo ad entrare,
non fa calare l´intensità. Recupera di tutto. In 18´,
3/5, 3 recuperi.
25-04-2004 - da "virtus.it"
Quarti
di finale play-off gara-1: FuturVirtus-Pavia 87-66
Quarti
di finale play-off gara-1: FuturVirtus-Pavia 87-66 - Tabellini:
Smith 28, Brunson 20, Podestà
16, Pelussi 7, Niccolai 5, Williams 4, McCormack 3, Li Vecchi 2, Zanus
Fortes 2, Venturoli ne.
Buonissima la prima,
per la Virtus Carisbo che ingrana la marcia giusta nella
serie con l'Edimes Pavia, battendola 87-66. Una gara che
le Vu nere hanno affrontato con il piglio giusto fin
dalle prime battute, mentre Pavia faticava a trovare la
via del canestro. Ottima la gara di Smith, che ha
viaggiato ad un punto al minuto, con 28 punti in 27' e 5/6
dalla lunga distanza; hanno convinto anche Podestà (16 +
8) e Brunson, 20 punti e 8 assist. Pavia ha tirato molto
male nella prima metà della partita, abusando del tiro
dalla lunga distanza (6/33, 18% alla fine), e mostrando
un Dixon poco incisivo quando contava, a dispetto dei 22
punti finali. Come ha sottolineato anche Bucci, martedì
c'è da ripartire da zero, con la grinta e la
concentrazione che hanno caratterizzato la Virtus di
questo pomeriggio.
La Virtus, che gioca in maglia nera, parte con Brunson,
Smith, Williams, Podestà e Ago LiVecchi. L'avvio
bianconero è lanciato; vengono serviti sin dall'inizio i
lunghi e il risultato è 8-0 dopo 2', con 4 di Podestà.
Pavia tira con medie rivedibili e trova il primo cesto
solo dopo 3', il secondo a metà quarto, il terzo all'8':
dall'altra parte Charlie Smith si mete in moto, e il suo
nono punto vale il 20-6. Si chiude 20-8, con 28-6 di
valutazione e un 4/20 degli ospiti al tiro, con 0/7 da
tre. Nel secondo quarto Pavia manda a segno per la prima
volta il suo cannoniere Dixon all'11, ma le polveri dei
lombardi restano troppo bagnate di fronte a una Virtus
spumeggiante: Smith e Podestà ispirano un break che,
complice un tecnico alla panchina pavese, proietta le Vu
nere sul 37-12 al 15'. Dopo il 15-0 subito, Pavia affonda
fino a -28, ricevendo pochissimo da Dixon (4 punti in 17')
e segnando la prima bomba dopo 14 errori con Conte, per
il 48-23 di metà gara. Dopo la sosta negli spogliatoi,
la Virtus rallenta il ritmo, segnando 6 punti in 5'.
Pavia inizia a carburare, ma non trova l'apporto di Malik
Dixon e riesce ad arrivare solo a -19 sul 52-33, per poi
farsi respingere sul -24 da un lampo di Brunson. Piccole
emozioni negli ultimi 10" del terzo periodo: Smith
spara una tripla da 7 metri e mezzo, Dixon risponde sulla
sirena, per il 69-49 del 30'. Pavia deve affrontare un
altro momento di digiuno in avvio di ultimo quarto,
rompendolo solo sopo dopo 4'45 con un'entrata di Gatto;
intanto la Virtus ha piazzato un 8-0 e proposto un
Pelussi monumentale in fase difensiva. WIlliams commette
il 5'fallo a 4'30", rimpiazzato da LiVecchi. Il
resto è garbage, caratterizzato da un impeto di orgoglio
di Dixon, che rimpingua il suo bottino portandolo a 22
punti. Gara 1 è archiviata con la soddisfazione del
pubblico del PalaMalaguti, in attesa del secondo
appuntamento, fra 48 ore.
Le parole di
Bucci
"Abbiamo sicuramente giocato una buona
partita; siamo stati molto aggressivi in difesa e da ciò
è nato tutto il resto. Ovviamente era importantissimo
partire con il piede giusto, tuttavia dobbiamo
dimenticare in fretta quanto fatto oggi: martedì sarà
una nuova partita, si partirà di nuovo da 0-0. Domani
sarà molto importante far capire ai ragazzi che quello
che abbiamo fatto oggi non conta più, che dovremo
ripartire da zero con la stessa aggressività in difesa.
Martedì non ci saranno cambiamenti nella squadra: con
tutto il rispetto che nutro per Cummings credo che in
questo momento dei playoff l'assetto migliore sia quello
proposto questa sera. La presenza del presidente in
panchina è stata molto positiva, ci ha dato una grande
carica."
25-04-2004 - da "La
Repubblica"
Forza
vecchia Virtus, ora o mai più
di M.
Martelli
Eccola qui, l´ora del
vincere o morire. Finalmente, viene da pensare, dopo un´angosciante
regular season di 32 partite, giocate talune bene, altre
benino, parecchie da dimenticare. Diciannove vittorie,
tredici sconfitte: un bilancio modesto, per un gruppo che
ha cambiato tutto e quasi tutti, che è stato in testa
solo alla prima giornata e che ha ondeggiato a mezz´aria
per tutto il resto della stagione, vincendo in casa e
perdendo fuori, mai centrando più di tre colpi a fila,
toccando tre volte l´ottavo posto e sfiorando al massimo
un terzo, in coabitazione con Ferrara e Montecatini: fu
il 25 gennaio, quando la Carife cadde a Casalecchio.
Ma il bilancio che ha scolpito l´insipido quinto posto
delle Vu nere non conta già più, dopo aver consegnato
una quarta piazza nella griglia play-off, ossia il
vantaggio del campo solamente nel primo turno. Di fronte,
la Virtus ha ora l´Edimes Pavia, che sette mesi fa ne
inaugurò la stagione: non c´erano gli Smith e i Podestà,
ma i Noferini e i Barlera (che potrebbe tornare presto in
palestra, e questa è la miglior notizia). Ne uscì una
vittoria insperata, anzi un miracolo, visto a posteriori,
che porta ancora la firma di Giampiero Ticchi.
Ticchi non c´è più da un pezzo, ora c´è Bucci e un
gruppo dal potenziale ancora inespresso. Alberto dovrà
guidarlo, trovando il modo migliore per gestire il
fastidioso turnover, che scosse telluriche, e non
necessariamente positive, ne ha già prodotte: oggi, e
probabilmente anche martedì, a meno di bruschi rovesci,
ci sarà spazio per Anthony Williams, al ritorno dopo due
gare di stop. Bocciato quindi Cummings, con la speranza
di contenerne il malumore per l´esclusione, e tenerlo più
agiatamente in naftalina per il futuro.
Il coah pavese Martelossi non avrà Bellina, infortunato,
almeno per le prime due gare: meglio per la Carisbo, che
dal friulano subì 19 punti all´andata e una tripla
devastante al ritorno. Senza capitan Bellina, il peso
dell´attacco sarà ancora più nelle mani del «Mago»,
Malik Dixon, terzo bomber della Lega (26 di media) e
terzo assistman (5.2, 20 in due gare contro Bologna): su
di lui, Bucci spedirà in missione Charles Smith. Per
Dixon, la Virtus aveva anche fatto un sondaggio qualche
mese fa, mentre setacciava il parco dei play: quello
pescato poi, Rick Brunson, verrà oggi dirottato sull´esterno
meno pericoloso del trio Edimes, Gil o Conte che sia:
proprio Luca Conte, reggiano di 24 anni, al ritorno ne
fece 19, suo high in LegaDue, in una stagione da 7.4 di
media.
Ma oltre che con Pavia, e fors´anche di più, la Virtus
avrà da fare i conti con se stessa. E con la pressione,
stavolta davvero tutta sulla schiena: ne ha due da
vincere, in fila e in casa, per non affacciarsi spalle al
muro alle prossime trasferte. Già oggi, come ribadisce
Sabatini, la partita è senza domani: la Virtus l´affronterà
con la divisa nera, sfidando così la cabala del colore,
tenendo la bianca per la vernice Rai di Gara 2, martedì.
Quisquilie, perché ora c´è da imboccare un play-off,
la parte di stagione che solitamente stuzzica gli
americani. Proprio questo potrebbe far impennare la
Carisbo, che sulle ali dei suoi mori potrebbe dare lo
strappo decisivo. Negli Stati Uniti, qualcuno dice che la
regular season è solo il warm-up della vera stagione,
quella dei playoff: se così è, i colored avranno da
battere un colpo. Ma anche gli italiani, dal pedigree
troppo vistoso per non essere citato: Niccolai conta tre
promozioni nei suoi play-off, giocati a qualsiasi livello
(oltre a uno scudetto con Treviso), Podestà ha due
finali di A2 (perse), Zanus Fortes con Varese ne ha viste
tante. Su il sipario, dunque, sulla stagione che conta
veramente. Che duri più possibile, è la speranza della
Virtus. Che diventi convinzione, è la parte più oscura.
20-04-2004 - da "La
Repubblica"
Parola
a Claudio Sabatini
di Walter Fuochi
Sabatini, alla
fine la Virtus è arrivata quinta e ha davanti un bel
play-off in salita. Francamente, non s´aspettava di più?
«No, m´aspettavo questo. Io non lo scordo dov´era la
Virtus. Morta. Sparita. Volevamo i play-off. Qui siamo».
Già, qui siamo. E dove andiamo?
«Anche a vincerli. Se questa squadra si dimostra un
gruppo di uomini, se si vuole bene, va su tranquillamente.
Sennò, andrà al mare».
Chi era domenica a Montecatini avrà pensato
proprio a quello: prenotare Riccione.
«E´ stata una prova assolutamente indecorosa, ma la mia
fede non vacilla. Vinceremo questi play-off. Dopo la gara
ci siamo confrontati con molta franchezza con Bucci: e
abbiamo convenuto che, con la serenità e col lavoro,
questa squadra non fallirà. In più, le do una notizia.
Mi tessero».
Che fa, si mette pure lei a tirare da tre?
«Lasciamo perdere. Mi tessero, da accompagnatore, per
andare in panchina, perché credo in questo progetto e
adesso entrerò e uscirò insieme alla squadra, accanto
al tecnico. Se si beccano i fischi, li beccherò per
primo».
Già, a Montecatini è finita con un bel sonoro.
«Non c´ero più, ero uscito a un minuto dalla fine,
piuttosto nero. Ma se sapevo, sarei rimasto. ?Andate a
lavorare´ è un coro che non mi piace: capisco l´amarezza
e il disappunto dei tifosi, ma garantisco che questi
ragazzi stanno lavorando. Il play-off è addentabile,
siamo certamente più forti di Pavia e Ferrara. Chiedo
solo alla gente di starci vicino. A Ferrara potremmo
giocare in campo neutro. C´è prima Pavia? Se perdiamo
con Pavia non ci meritiamo nulla».
Passo indietro: nel gruppo s´è vista una
costante elettricità.
«Giriamola in positivo: come in amore, se si litiga c´è
passione. Se un mio giocatore dà di matto perché sta
fuori, significa che ci tiene a giocare».
Giriamola così, intanto è successo di tutto. E
siamo al dunque d´una stagione costata tanto. Anzi,
quanto?
«Tre milioni spesi, due presi. Come da preventivo,
spallando al più d´un 10%. Tornando spesso sul mercato
era inevitabile. Poi c´è stata l´operazione Messina: i
100.000 euro d´acconto sui diritti, l´ingaggio di Li
Vecchi? Serviva farla, del resto. Come tante altre
operazioni, non strettamente economiche. Come quando, a
settembre, conveniva lasciar fallire la Virtus e invece
la salvammo. Spendendo, ma tenendo vivo il rapporto col
nostro più grande patrimonio: il pubblico».
Insomma, lo rifarebbe. E cosa non rifarebbe?
«Gli errori sono stati tanti, ma in buonafede. Ho pagato
l´inesperienza, spero m´assolva l´entusiasmo. Sono
entrato nel basket pagando i debiti di una società che,
per tutto il basket, non esisteva più. Pensavo di
ricavarne un credito, da più parti ho ricevuto calci nei
denti. Ma non volevo strascichi intorno alla Virtus e
sono contento così. Non ho soci occulti, solo gente che
mi dà fiducia: le decisioni però spettano a me».
Rifarebbe pure gli abbonamenti a un euro in più
della Fortitudo?
«Non lo so, ogni giorno ricevo mail da tifosi disturbati
da questo e quello. Abbiamo fatto tante cose in fretta,
tutte in buonafede. Ripeto: il mio errore principale è
stato pensare che la concretezza dei fatti, offerta da un
imprenditore non importante, ma sano, avrebbe fatto
centro. Continua invece a giocare gente piena di debiti.
Però lavoro sodo e posso dirlo: un anno fa questa società
aveva 14 milioni di debiti, ora ha un attivo in banca di
uno e mezzo. E anche i 100.000 euro versati a Messina,
una partita che ora seguiranno i miei avvocati, li metto
fra i crediti».
Auguri. Piuttosto, la racconti questa caccia al
diritto di A1.
«Premessa. Io credo in questa Virtus e resto certo che
può salire dal campo. Ma devo pure pianificare le
stagioni future e si sa che il mercato si fa adesso e non
a giugno, quando finirà l´A2. Così, ho iniziato a
farlo. E ho preso contatti, anche speso soldi, perché
investire oggi può significare risparmiare domani,
considerando che, a seconda di dove saremo, balleranno
pure i diritti di due stagioni di Eurolega. Ho trattato
con Messina, ma anche con altre 5 società. Alcune m´hanno
poi usato per rilanciare le loro partite in sede locale.
Non mi scandalizzo, conosco il gioco. Con Messina siamo
andati oltre: 100.000 euro due mesi fa, altri soldi al 30
marzo, se a fine stagione, a salvezza raggiunta, ci
avessero ceduto i diritti. Il 30 marzo, silenzio su tutta
la linea. E non è più girato un euro».
Continuando così, Messina avrà poca A1 da
cedere. Una curiosità: la domenica sera, chiede prima il
risultato della Fortitudo, della Virtus 1934 o di
Messina?
«Di Messina. Se la Fortitudo fa una buona stagione, sono
il primo a rallegrarmi, soprattutto per Giorgio Seragnoli.
Credo che l´idea che, se perdono loro, noi abbiamo
vinto, sia superata. Non vorrei più, entrando in un
palasport, sentire inni all´odio: in questo, rientra
pure la campagna che abbiamo lanciato fra i tifosi
virtussini».
Della fusione con la 1934 di Francia le importa
poco.
«No, no, m´importa tantissimo. Però, ripeto: ognuno
paga i suoi debiti di quest´anno e si mette a zero. Non
mi faccio carico delle passività della 1934, come m´è
stato richiesto. Quanto al vivaio, siamo sempre
disponibili. Poi, sono i genitori a decidere sui loro
figli, noi offriremo solo un luogo dove allevare giovani
perbene e non giocatori e basta».
Torno al mercato dei diritti. Non è
frastornante, per una squadra che si gioca l´A1, avere
un presidente che va in giro a comprare i diritti dell´A1?
«Se ci facciamo frastornare da ?ste cose, il più
suonato di tutti sono io, con quel che è capitato dal 5
agosto in poi. Storie atipiche, diciamo così».
Facciamo il quadro peggiore. La Virtus non va su
ai play-off, nessuno le cede i diritti. Lei che fa?
«Un altro anno di LegaDue. Serenamente».
E crede che il pubblico che ha accettato la
stagione di purgatorio dopo aver visto la dannazione
eterna, che col ?salvatore´ Sabatini ci ha fatto perfino
una luna di miele, vorrà prolungarla?
«Io credo che questo pubblico è abituato bene e ne
incontro tanti che mi dicono: se torniamo su, rifaccio l´abbonamento.
Li capisco, non cavalco l´onda emotiva, sennò aprivo la
campagna il giorno dopo il fallimento evitato e facevo
duemila tessere in più, anziché regalare le prime 4
partite. Io gioco pulito, non prometto, e ai miei motti m´affeziono:
male non fare, paura non avere. Se poi qualcuno, tra Fip,
Lega e altri club, volesse prender nota che questa è una
Virtus seria, senza debiti, decisa a fare il passo lungo
come la gamba, tanto meglio. Lo sport è sull´orlo del
vulcano, può esplodere tutto. Se non ci rimettiamo a
spendere quel che incassiamo, ogni estate il miliardario
di turno dovrà staccare l´assegno o si vedranno altre
penose collette. Com´è affondata la Virtus si sa:
settant´anni di storia per un giocatore non pagato. Io
non so se l´anno prossimo faremo l´A1 o l´A2. So solo
che robe così non ne accadranno più».
19-04-2004 - da "La
Repubblica"
Netto ko a Montecatini, quinto posto
finale
di Marco Martelli
Come a Jesi, peggio
che a Jesi, il tempo s´è fermato. Nulla è cambiato,
anzi, i passi sono tremendamente all´indietro. Segni di
svolta non se ne vedono ed è pure difficile prevederli,
se quel che è uscito dall´ennesima sconcertante
trasferta è la fotocopia, ancor più spiegazzata, di
tante altre volte. Montecatini ha fatto il suo, e l´ha
fatto bene, adagiandosi sui canali che più le garbano:
il fuoco e l´esaltazione, ad esempio, che la Carisbo
avrebbe dovuto annacquare, in avvio, invece di sifonare.
Il dominio dei toscani passa sempre da mani e gambe del
suo terribile macinatore: Valerio Spinelli, immarcabile
per chiunque e, contro Bologna, infallibile anche da
lontano (11/15 in tre gare, 73%). Dunque, ai play-off
toccherà Pavia, e un po´ si sapeva. Le prime due in
casa, domenica e martedì. Da non perdere, ovvio, contro
gente che sta filando forte.
In Toscana c´era il solito bell´ambiente, con luci
spente e occhio di bue ad accogliere i beniamini,
dirigibile in aria e colonna sonora da kolossal. Ma non
è solo cornice: dentro l´arena, l´Agricola parte
subito e la Carisbo rimane in partita per i primi 2´,
con triple in corsa di Smith. Bucci, su Spinelli, manda
Brunson, e non il mastino Cummings, designato su Hoover:
Rick ondeggia, poi deraglia, mentre Tigo spende falli
altrove, levandosi da solo. Dal 7-6 del 2´, la Virtus
piglia un 11-2, con 3´ senza cesti: ne trova uno
Brunson, e quando una tripla di Smith dà un incredibile
-4, si potrebbe pure pensare che mezza buriana è passata.
Invece no. 4 liberi danno a Montecatini il +8 alla prima
pausa (37-6 la valutazione, 5 sottozero per Bologna),
poi, dopo un tiro da 4 di Niccolai, Bucci va a zona,
cavandone il break. Degli altri. 4/5 toscano, con
canestri dal post anche per l´imberbe Banti, e 13-2 in
un amen, mentre cresce qualche tensione tra i tifosi.
Anche sul -15, nessun segnale: Podestà sbaglia da un
metro, Brunson va di testa sua. A metà corsa,
Montecatini è a +16 giocando in punta di piedi: di là,
gli 8 rimbalzi d´attacco sono l´unica voce amica. Il
secondo tempo non cambia nulla: nel finale, ci sono
giusto tre triple sul ferro per il potenziale -9, ma si
parla di niente. Chi parla, anzi urla, alla fine, sono i
tifosi: i berci arrivano, chiari e forti, all´uscita dei
bianconeri.
LE PAGELLE
BRUNSON 4.5. Non tiene nessuno,
figuriamoci Spinelli. Travolto nel primo break, confuso
davanti, dove gioca alla rovescia. Aggiusta le cifre nel
finale. In 31´, 7/10, 0/4, 2 assist.
CUMMINGS 5. Subito due falli, al rientro
prova qualcosa, ma con poca mira. Bottino nell´ultimo
quarto. In 25´, 3/6, 2/4, 5 perse.
SMITH 5.5. Ne fa 13 (su 16) nel primo
quarto, tutti in assolo. Ingiudicabile poi, tranne 10 in
fila nel terzo. In 37´, 5/7, 4/9.
PELUSSI 4.5. Fiocinato da Monzecchi (tripla),
due falli in 4´ lo levano di torno. Falloso anche dopo.
In 9´, -3 di valutazione.
PODESTA´ 4.5. A farfalle contro
Edwards, parte male e non si raddrizza, fallendo colpi da
un metro. In 36´, 3/8, 11 rimbalzi.
LI VECCHI 6. Qualche zompo in 33´ (2/4,
1/4), giusto per rimetterlo in piedi. Anche 7 rimbalzi.
NICCOLAI 5. Apatico, ma soprattutto mai
cercato. Ignorandolo, poi si raffredda. In 14´, 1/3 da
tre.
MC CORMACK 5.5. Si sbatte, la qualità
è pochina. In 8´, 0/2.
18-04-2004 - da "virtus.it"
Campionato:
Montecatini-FuturVirtus 86-77
Campionato: Montecatini-FuturVirtus
86-77
- Tabellini: Smith 23, Cummings 16, Brunson 16,
Podestà 8, Li Vecchi 7, Niccolai 4, McCormack
2, Pelussi 1, Zanus Fortes, Venturoli ne.
L'Agricola Montecatini
si conferma bestia nera della Virtus, battendola per la
terza volta su tre in stagione, e questa volta senza
appello. 86 a 77 il finale, che consente ai toscani di
piazzarsi al quarto posto, relegando al quinto la Virtus,
che nei quarti di finale playoff incontrerà l'Edimes
Pavia. Molto buona, soprattutto sotto il profilo della
concentrazione, la gara dei padroni di casa, ispirati dal
solito Spinelli (22) vera anima della squadra; con lui,
hanno girato molto bene anche Edwards (17) che ha
dominato sotto canestro, e Shumpert (14). La Virtus,
invece, ha tirato troppo da 3, specie nella prima parte
di gara, sbagliando molti liberi (13/21) e chiudendo con
un 107-69 il computo della valutazione complessiva.
I tre americani, Pelussi e Podestà sono i 5 scelti da
Bucci per la prima frazione di gara, che inizia con un
piazzato di Edwards. Smith segna due triple, intervallate
da una bomba di Spinelli, per il 6-5 Carisbo; poi
Montecatini mette la freccia, ispirata dai piccoli e
supportata da Shumpert e Edwards, e vola sul 18-9 al 6'.
Brunson, che pure tenta in avvio di imbeccare Podestà,
rompe un lungo digiuno bianconero, e avvia un 7-2 che
riporta i suoi a -4 a 1'15": la rimonta è
vanificata nel finale di primo quarto, quando un 4/4
dalla lunetta rilancia i toscani sul 24-16. Valutazione
37-6 per i termali. Capitan Niccolai indovina il gioco da
4 a inizio secondo periodo, ma il fratello Gabriele
replica dall'altra parte e si torna subito a -7; preludio
di una sbandata che, in 5 minuti, lascia la Virtus a -15,
sul 37-22. I lunghi avversari dilagano, Spinelli impera,
Smith segna solo 2 punti nei secondi 10', e si arriva
fino al +17 a 1'30 dall'intervallo. La squadra di Bucci
va al riposo con 16 punti da recuperare, e torna in campo
con qualche timido segnale di risveglio, cercando di
incrementare la circolazione di palla e opponendo una
zona aggressiva agli avversari. Dapprima Shumpert e
Spinelli vanificano gli sforzi virtussini, poi una tripla
di Smith e una schiacciata di Li Vecchi smuovono la
squadra fino al -14, ma una fiammata di Hoover catapulta
i rossoblù verso il massimo vantaggio, +21 al 26'. Due
bombe di Cummings permettono alla Virtus di risalire fino
al -16 a fine primo quarto.
Nei primi minuti dell'ultimo quarto, Montecatini diventa
meno fluida in fase di circolazione, in concomitanza con
il calo fisico di Spinelli, la Virtus si riaffaccia sul -12
a 3'40"dal termine, con qualche buona giocata di
Brunson e LiVecchi. Cummings, Li Vecchi e Smith,
nell'ordine, sparano sul ferro la palla del possibile -9
a 2'55". Poi, è proprio Spinelli a chiudere la gara
a 2', con una tripla da quasi 9 metri allo scadere dei 24",
per l'82-67 che non lascia più speranze alla Virtus.
Le parole di
Alberto Bucci a fine partita:
"Non sono contento della partita, nessuno può
essere soddisfatto di quello che è successo oggi. Come
al solito in trasferta abbiamo dei problemi, si abbassano
le percentuali di tiro e difendiamo peggio. In generale,
in trasferta, l'approccio alla partita è sbagliato, in
casa giochiamo meglio. Quanto ai singoli, a Brunson manca
la condizione, e questo ha creato problemi nella difesa
contro Spinelli, che avevo disposto per far marcare
Hoover, pericoloso da 3, a Vonteego Cummings. Poi abbiamo
provato la zona ma abbiamo comunque continuato a subire.
Alla fine abbiamo tentato di rientrare in partita, ma a
quel punto il match aveva già preso una brutta piega.
Per i playoff deve necessariamente cambiare qualcosa; in
allenamento lavoriamo molto e i ragazzi giocano anche
bene di squadra. Purtroppo in partita qualcosa ci
impedisce di replicare quello che di buono facciamo in
palestra."
09-04-2004 - da "La
Repubblica"
La
Virtus impatta alla sirena, poi i due punti al
supplementare
di M. Martelli
Rimessa in piedi a 3´´
dal gong una partita che non avrebbe mai meritato (alla
maniera del Maccabi), la Virtus l´ha dovuta rivincere
pure all´overtime. Anche lì, vola sotto di 4 (86-90):
poi fa un 9-0, con 4 di Cummings, prima di schifezze
assortite che rischiano di ributtarla. Scafati, a 1´, è
ancora a - 1 (tripla Stanic: replica Brunson, da tre,
ignorantissimo). Ma non è finita fino al quadruplo zero,
quando Zanus Fortes lancia la palla in curva, urlando la
sua liberazione.
E´ stata brutta, molto brutta, la Virtus, che ha giocato
in 7, mozzata pure della presenza di Niccolai, svenuto
quando provava a corricchiare. Alla fine l´ha vinta, con
qualche colpo di fortuna che mai aveva avuto, e anche con
qualche fischio che si vorrebbe sempre avere. Non c´era
nemmeno troppo pubblico: spettacolo modesto, da vedere in
diretta, specie se in tv c´era un´ultima notte d´Eurolega
da godersi. Ovattata l´atmosfera, pure l´avvio è stato
molliccio. Ci ha però messo del suo Scafati, regalando
palle anche sulle rimesse.
L´Eurorida avanza con le triple: ne ha 3 (su 3) quando
dopo 4´ si trova avanti 10-15, prima che qualche
fischiettino ridia fiato alla Virtus. Brunson sbaglia
molto, poi poggia sui centri: bene Podestà, bene anche
Pelussi. Arriva il sorpasso sul finir di quarto, ma già
nel secondo il primo vero sprint è dei campani. Sugli
zompi di Powell e le corse di Collins, arriva il 21-28,
quando anche la Virtus comincia a cambiare, dopo 13´ di
5-uomini-5. Dentro Zanus Fortes per Pelussi, poi è
Scafati a mandare su Corvo (terzo di Collins): Smith può
così crescere, ne fa 9 in 3´ e, dopo un pareggio con
tripla (31-31, 14´), arriva pure un buon vantaggio, sul
38-33, quando bagna il piede anche McCormack.
Al riposo sul + 4 (46-42), la Carisbo viene subito
ripresa. Rimonta Collins (49-49), prima di un doppio
parziale di 10-0, che porta Scafati a +5 e poi ci issa di
nuovo la Virtus (65-60), con altre due triple di Rick.
Una sporta di fiducia dovrebbe poi arrivare dal quarto di
Powell: dovrebbe, perché si mette a far male Masper, e
pure tanto. A cavallo degli ultimi due quarti, ne fa 10,
mangia in testa a Pelussi, infila cesti improbabili: solo
che Scafati non difende, toccando solo un +5 (69-74, 32´).
E allora, Brunson riapre i giochi: boccia sempre sotto,
Smith non la vede mai, ma funziona, perché funziona
Podestà. Sono suoi tutti i canestri da rimonta, inclusi
i liberi del pareggio a 1´01´´. Scafati fa due pali da
3, ma piglia il rimbalzo e la terza (Collins) va dentro:
+3 a 30´´. Brunson due liberi (a 13´´), Brantley
anche (a 10´´). Pareggia Smith, da 3, ad altezze
tremende. Poi il supplementare. Già raccontato.
LE PAGELLE
BRUNSON 6.5. Fatica dietro, davanti
prima sbaglia molto, poi molto serve. Fiammata nel terzo
quarto (10, 4/5), qualche azzardo, ma dentro la tripla
della staffa (98-93). In 43´, 4/9, 3/7, 6/7 liberi, 6
assist.
CUMMINGS 5.5. Non la mette mai, ma serve
tante palle giuste (8 assist). Punti pesanti nell´overtime,
ma pure vaccate che gridano vendetta. In 37´, 3/7, 0/3,
5/7 liberi.
SMITH 6. Svogliato, molto spesso
anticipato. Canta contro Corvo (11 nel secondo quarto),
tace quando c´è Collins (2 nel primo, 0 nel terzo). L´unico
cesto della sua ripresa vale il supplementare. In 43´, 5/7,
2/11, 8 perse.
PELUSSI 6.5. Pochi centimetri da opporre
a Powell e Masper, ma energia che recupera di tutto (8
palle). Qualche piazzato, fuori per falli nel finale. In
27´, 4/7, 8 recuperi.
PODESTA´ 7.5. Diventato la prima
opzione, imbuca e schiaccia di tutto. Momento
straordinario per l´ex trevigiano. In 44´, 10/16, 12
rimbalzi.
ZANUS FORTES 6. Discreto approccio,
parte centrale molto fiacca: poi sale in difesa. In 18´,
2/4, 4 recuperi.
MC CORMACK 6. Una botta in faccia lo
rimette a terra. Prima aveva messo pressione su Stanic.
In 11´, 2/3, 0/1.
08-04-2004 - da "virtus.it"
Campionato:
FuturVirtus-Scafati
101-97 dts
Campionato:
FuturVirtus-Scafati
101-97 dts - Tabellini: Podestà 26, Brunson
23, Smith 19, Cummings 11, Pelussi 8, McCormack 7, Zanus
Fortes 7, Niccolai ne, Venturoli ne, Ceresi ne.
Alla Virtus serve un
tempo supplementare per avere ragione di Scafati, per 101-97.
I tempi regolamentari avevano sentenziato un 86-86 preso
per i capelli, con bomba di Smith allo scadere, mentre
l'overtime è stato tutto delle Vu nere, trascinate da 5
punti di Cummings e 5 di Brunson. Grande protagonista
della gara è stato comunque Samuele Podestà, 26 punti,
12 rimbalzi e 7 schiacciate, condite da un 34 di
valutazione. Collins (22) Ruiz Moreno (18) e Powell (17)
hanno trainato i campani alle soglie del "colpaccio",
che avrebbe significato la prima sconfitta interna della
Virtus nel 2004. Così non è stato, e la Virtus può
affrontare la trasferta di Montecatini con maggiore
serenità, nell'attesa di recuperare gli infortunati e
l'influenzato Niccolai, che oggi non è sceso in campo.
Pelussi, Podestà, Smith, Brunson e Vonteego Cummings
compongono il quintetto mandato in campo da Bucci, che
solo all'ultimo minuto ha inserito nei 10 capitan
Niccolai, influenzato. Incoraggiante la partenza
bianconera, con Podestà che si fa notare in attacco, con
5 dei primi 7 punti della Carisbo. Stanic impiega qualche
minuto a carburare, ma presto inizia a far girare la
squadra, con Ruiz Moreno, Collins e Powell a finalizzare.
Scafati va anche a più 5, poi, ispirata dal Gringo
Pelussi, la Virtus rientra e sorpassa a 10" dalla
prima sirena. Collins con un gran canestro chiude il
primo quarto (22-21 per gli ospiti), e segna altri 4
punti in avvio di secondo, mentre è Powell l'autore del
21-28, massimo vantaggio ospite al 12'. La Virtus si
riaccende lentamente, continuando a sbagliare molto da
lontano (1/8 da 3 a fine tempo) e lucrando liberi, grazie
a penetrazioni più frequenti: a pareggiare la gara è
Smith, a quota 31. Poi, break di 7-2, per il massimo
vantaggio delle Vu nere, sul 38-33. Mentre Bucci è
costretto ad usare McCormack in posizione di guardia a
causa dell'indisponibilità di Niccolai, Perazzetti tira
fuori dal cilindro Masper, che con 6 punti in due minuti
riavvicina i suoi a -1. E'proprio McCormack a mettere a
segno il 2+1 che fa allungare la V, che chiude così i
primi 20' sul 46-42. Si torna in campo e la Virtus pare
in grado di scappare con un 6-1 propiziato da due assist
di Cummings. Ma sul 55-50, gli ospiti si rivitalizzano, e
inizia una girandola di break e controbreak: il 10-0 di
Scafati è seguito da un 10-0 bianconero che vede
protagonista Brunson. Poi, nuovo 5-0 per i gialloblù,
che ristabiliscono l'equilibrio assoluto a 65 punti,
riuscendo infine ad arrivare a fine terzo periodo sopra
di 2. L'attacco bianconero non trova sbocchi per i primi
3' dell'ultimo quarto, e Scafati, che pure fatica, ne
approfitta tornando a +5 grazie a due cesti di Masper.
Pelussi prima e McCormack poi riportano a -1 la Carisbo,
ma Ryan è costretto a lasciare il campo per un duro
colpo al viso a 4'50". Scafati è ancora a + 3 a 2'50.
Podestà tiene a galla la Virtus con due schiacciate di
fila, l'ultima a 1'40", ma Scafati è ancora sopra
di 2, 81-79, a 1'. Podestà fa 2/2 a 55", ed è
parità. Collins bomba a 15", Brunson va in lunetta
a 11", insaccando entrambi i liberi. La Virtus
commette subito fallo su Brantley; 2/2 e ultimo tiro in
mano di Smith da 7 metri: cesto, e supplementare. Pelussi
e Collins escono quasi subito per 5 falli, seguiti da
Powell a metà overtime. Scafati segna 4 punti di fila, e
va 90-86 a 3'50", ma è la Virtus ad ingranare la
marcia in più per fare propria la gara con un 9-0, per
il 95-90 a 1'23. Due falli su tiro da tre di Cummings
fanno sussultare il pubblico del PalaMalaguti, ma lo
schiaccione di Podestà, il settimo della serata, regala
i due punti, sudatissimi, alla Virtus.
Le parole di
Alberto Bucci:
"Abbiamo avuto l'impatto sbagliato sulla partita,
eravamo condizionati dalla panchina corta e per questo
avevamo paura di fare fallo; tutto ciò ci ha portato a
giocare in modo troppo nervoso e siamo stati costretti ad
inseguire per quasi tutta la gara. Non è stata una bella
partita, abbiamo giocato male; anche quando abbiamo
schierato la difesa a zona abbiamo subito. L'ultimo
schema era stato disegnato per Smith anche se fino a quel
momento aveva tirato male; fortunatamente ha fatto
canestro e poi nel supplementare siamo riusciti,
soffrendo, a vincere la partita. Podestà ha fatto
un'ottima gara ed in generale quando abbiamo iniziato a
servirlo con più continuità abbiamo iniziato anche a
giocare un po' meglio. Anche McCormack ha giocato bene
fino al suo infortunio, mentre Brunson ha ancora bisogno
di un po' di tempo per abituarsi al nostro gioco ed al
campionato italiano. Credo che nei playoff sarà
fondamentale per tutti riuscire a vincere in trasferta:
infatti la formula mette molta pressione sulla squadra
che ha il vantaggio del fattore campo obbligandola a
giocare in casa le prime due partite."
05-04-2004 - da "La
Repubblica"
Sulla Virtus ridiscende l'inverno
di M. Martelli
Quaranta minuti di
apnea, di sofferenza e sottomissione, ricacciano la
Virtus a terra, se mai si fosse realmente alzata. L´impressione
è impietosa, almeno per quanto visto: da dicembre a
ieri, il tempo s´è fermato. S´è persa e mai
ritrovata, la Carisbo, contro una Sicc operaia, che ha
perso in settimana il play titolare di una stagione, che
ieri ha giocato in 5 e mezzo (Montonati 10´, Salvi 40´´),
ma che ha mostrato un sistema, gli attributi, e coesione
difensiva anche quando, davanti, faceva fatica a metterla.
Già non era nata sotto la miglior stella. Il caso
Cummings, esploso proprio alla vigilia, non poteva non
condizionare il gruppo, in un modo o nell´altro: di
positivo, non s´è incanalato proprio nulla, ammesso che
potesse essere possibile. Intanto, a ieri sera, del
giocatore non v´erano notizie. C´era stato, nella notte
di sabato, il tentativo di ricomporre la frattura: la
Virtus, tramite l´agente del giocatore, Luigi
Bergamaschi, si era accordata con Cummings per farlo
comunque scendere a Jesi, con partenza alle 10, in
compagnia del dottor Venturoli, per raggiungere i
compagni in trasferta. Ma Vonteego, che a detta di
Bergamaschi aveva capito l´errore e si sarebbe
presentato, ha tirato il pacco. E al turnover, s´è pure
temuto un guaio per Smith, con una botta alla coscia, poi
rientrata: il primo quarto di Charlie è stato però
molto fiacco.
Jesi invece partiva a schioppo, alternando 3-2 e uomo in
difesa e costruendo sulla sua coppia di lunghi uno
splendido primo quarto: Rocca e Singleton fanno 8/9, di là
i bianconeri non la mettono da fuori (2/9) e la scatola
si apre solo poggiandosi su Podestà, enorme, che finirà
senza errori (ma 5 falli). Subito un 11-2, poi 20-10, poi
25-15: bella Jesi, brutti segni di qua, e il -8 della
prima pausa (25-17) è anche generoso. Qualcosa cambia
nel secondo quarto. Una scavigliata leva Singleton dal
campo: non che Montonati non faccia male (subito tripla),
ma almeno è un fusto più agibile. Smith trova due
siluri da fermo e improvvisamente un 8-0 Virtus, che sul
28-21 passa anche lei a zona, riapre tutto. Come non
detto: come fu a dicembre, alla prima parità subìta
Jesi ritrova lo scatto. Qualcosa da Blizzard, fin lì
orrendo, e il rientro di Singleton ridanno il volante
alla Sicc: chiude Rossini, da 3, per il +10 all´intervallo.
Gresta smette poi di alternare le difese: il terzo quarto
è tutto a 3-2, e la Virtus ci sbatte per davvero. Poca
circolazione, e se arriva è solo perimetrale, costruendo
pochi tiri: quelli buoni, li cicca; figuriamoci quelli
difficili. Mentre impazza Rocca, troppo veloce per Podestà,
troppo sveglio per Zanus Fortes, solo qualche sporadica
fiondata lascia qualche speranza. Poi sopita, da colpi
falliti quando si poteva riaprirla: McCormack un
possibile -4 a fine terzo quarto (Blizzard, invece,
sparava dentro alla sirena), Brunson un -5 al 36´ (mentre
Jesi boccheggiava), Smith il -6 a 2´ (dopo un tecnico a
Rossini). Troppi se, e francamente non l´avrebbe
meritata, questa Virtus, superata soprattutto nelle
piccole cose, palle vaganti e gomiti alti. Male non fare,
in queste partite, vittoria non avere.
LE PAGELLE
BRUNSON 5.5. Dura, per un uomo assist,
trovare uomini contro la zona. In difesa, Blizzard (4/14)
lo grazia; davanti però, lui non lo punisce, cannando
anche qualche scelta. Di tiro, e non solo di tiro.
Insomma, dopo i subitanei innamoramenti della prima
notte, passo indietro anche per l´ultimo arrivato. In 38´,
1/3, 3/10, 0 assist.
SMITH 5. Cifre aggiustate nel finale,
attivo solo nel secondo quarto, dove peraltro segna o da
fermo o rubando il pallone in difesa. Male contro l´indiavolato
Rossini, nel secondo tempo. In 35´, 4/8, 4/12, 7
rimbalzi, 6 perse.
NICCOLAI 5. Tiri comodi, epperò mira
pessima. In 37´, 2/2, 1/8, 3 perse.
WILLIAMS 5. Il vincitore del turn over
vince quello e poco altro. Parte motivato, Rocca lo
stoppa subito. E Singleton, dietro, lo devasta a
piacimento. In 21´, 1/4, 7 rimbalzi.
PODESTA´ 6. Infallibile davanti, ma i
falli lo limitano. Oltre a Rocca, che lo punge da lontano
e da vicino, costringendo Bucci a levarlo. In 21´, 7/7,
4 rimbalzi, 2 stoppate.
PELUSSI 5.5. Non può reggere contro
Singleton, eppure qualche gol di rapina lo piazza. In 18´,
3/4, 5 rimbalzi.
ZANUS FORTES 5.5. Anche lui soffre
Rocca, ma qualche buona difesa è sua. Quando la vede,
davanti sbaglia. Invero la vede pochissimo. In 18´, 1/3.
MC CORMACK 5. Unico esterno dalla
panchina, dà qualche minuto a Brunson: malino,
sbagliando una tripla importante, presa con fretta. E fa
ripensare che un Cummings non si possa regalare così a
cuor leggero. In 8´, 1/1, 0/2.
04-04-2004 - da "virtus.it"
Campionato: Jesi-FuturVirtus 83-72
Campionato: Jesi-FuturVirtus
83-72
- Tabellini: Smith 22, Podestà 17, Brunson
12, Niccolai 9, Pelussi 6, McCormack 2, Zanus Fortes 2,
Williams 2, Venturoli ne, Ceresi ne.
Come già era accaduto
altre volte in questa stagione, la Virtus non riesce ad
andare oltre le tre vittorie di fila: la squadra di Bucci
cade a Jesi, soccombendo 83-72, e viene agganciata in
quarta posizione da Montecatini.
Una partita che la Sicc ha giocato con un altro passo
nonostante la panchina corta, riuscendo anche, con una
zona molto aggressiva, a mettere in seria difficoltà la
circolazione di palla bianconera, come testimoniano le 20
palle perse. Sei gli uomini jesini a referto, tutti in
grande giornata, specialmente Robinson e Lupo Rossini.
Per la Virtus, 22 di Charlie Smith (più 7 rimbalzi), 17
di Samuele Podestà.
Alberto Bucci schiera Brunson, Smith, Williams, Niccolai
e Podestà. I primi cesti sono di Singleton, mentre gli
attacchi bianconeri sono subito imbrigliati dalla zona
disposta da Gresta fin dalla palla a due: Jesi ne
approfitta e va 11-2 in 3'50. Bucci tenta di correre ai
ripari con un time out, e la Carisbo si riavvicina sul 14-9,
ma Jesi sofdera un Rocca in gran forma,che ricaccia la
Virtus sul 20-10 all 8'. Si chiude il primo quarto con 25
punti subiti e 17 realizzati, ma le maglie si stringono
nel secondo: Podestà segna 6 punti di fila, Jesi inizia
a subire la difesa aggressiva virtussina, e con un 8-0
tutto targato Charlie Smith si arriva al pari a quota 31,
a 5' dall'intervallo. Ma Jesi si scuote di nuovo: bomba
di Robinson prima, di Blizzard poi, e ancora cesto di
Jamal, per un 8-0 in 2'. Da questo break la Virtus non
riesce a riprendersi in tempo utile, e grazie alla bomba
finale di Lupo Rossini, Jesi va al riposo sul 47-37.
Al rientro dagli spogliatoi, Tony Williams mette a
referto i primi 2 punti del suo match. La Sicc si
appoggia ai suoi lunghi, che dominano le plance,
specialmente Rocca, protagonista del break che dà ai
gialloverdi il massimo vantaggio della gara, sul 57-44 al
23'. Le Vu nere faticano a girar palla e perdono troppi
palloni, e solo 8 punti di fila di Brunson con 2 triple
tengono in gara la squadra di Bucci, che torna a -7 al 28'.
Singleton e un 2+1 di Blizzard fissano il punteggio sul
66-55 al 30'.
L'ultimo parziale si apre con un 6-2 bianconero, che a 7'
consente ancora di tentare l'impresa, sul 68-61. Il
quinto fallo di Podestà pare un brutto segno, visti
anche i 5 punti filati della Sicc, che torna a +12 al 35'.
Le ultime speranze bianconere sono legate ad un tecnico
fischiato a Rossini a 2'dalla fine; al libero non segnato
da Niccolai e al possesso non sfruttato dalla Virtus,
segue la bomba di Montonati che chiude, di fatto, la
contesa, sull'80-68 a 1'.
01-04-2004 - da "La
Repubblica"
Brunson
c'è e fa la differenza
di M.
Martelli
Presa per mano dall´ultimo
arrivato, dopo un avvio piuttosto sonnecchiante, e una
pausa che, a cavallo degli ultimi due quarti, poteva
farla crepare, la Virtus piazza il colpo di reni e piega
Fabriano, incassando la terza vittoria filata di questo
suo orologio: la metà morbida del calendario è stata
virata, ora arriva quella più complicata. Si parte
domenica, a Jesi, contro una Sicc che ha fatto il
colpaccio, sotto nel primo tempo, riesumando i fantasmi
reggiani.
Qualche fantasma l´ha visto anche la Carisbo, partita
moscia e mai svegliatasi in difesa. Poca voglia di
sbattersi, in avvio, scoperta a rimbalzo d´attacco
contro il duro Antonio Smith, lenta nel recuperare sui
ribaltamenti fabrianesi e graziata, sui pick and roll
Morri-Barac, dalla mano fredda del lungo croato.
Nonostante tutto, la difesa patisce meno del patibile, e
sulle spalle dei lunghi, Podestà e Pelussi (9 dei primi
14 punti locali), l´attacco riesce a rimanere a galla,
contro una Fabriano costantemente a 2-3. Si tocca al
massimo un - 3 (14-17), mentre sul 10-13 era già entrato
Rick Brunson, partito dalla panchina come previsto, e
buttato dentro dopo 7´ per sbrigare Cummings del compito
di pilota. Subito due falli, poi Brunson infila i guanti
vellutati per servire i compagni: prima Smith, poi due
volte Pelussi, e la Virtus sprinta avanti, godendo sui
tanti errori marchigiani (Morri più Nicholas, 2/13 in 20´).
Dal 20-19 di inizio secondo quarto, Smith ne fa 9 in 3´,
poi Brunson 6 in 2´ dando un comodo 37-25. Ancora
Charlie, da 3, infila il massimo vantaggio del primo
tempo (42-27, +15), firmando il 12esimo filato, senza
errori, del suo secondo quarto.
Ripresa. Arriva il drammatico terzo di Brunson, dentro ci
va Mc Cormack. C´è tempo per il +19, poi arriva il
blackout: 5 punti in 5´, mentre di là Nicholas prende
fuoco, sifonando il 4-19 che rimette in strada Fabriano.
La zona imbriglia la Carisbo, poco ci capisce McCormack e
gli unici tiri puliti arrivano da Pelussi (ma sono ferri).
A fine terzo periodo, 62-58.
Ultimo, mentre Bucci rimanda dentro Brunson. Barac
arriva, con tripla, al - 1 (65-64). Podestà fa +3,
Brunson stoppa Cinciarini va di là e la mette da 3 (70-64).
Morri va dentro nel burro (70-66), di là replica di
nuovo Rick, guidando il 12-0 in 2´ che chiude tutto. 82-66,
con tre triple di Niccolai, due volte armato dal nuovo
compagno. Finita, ma con tanta fatica.
LE PAGELLE
CUMMINGS 6. Male davanti, ma dietro
tiene alla grande Nicholas (1/7 nel primo tempo, primo
cesto al 15´). Lo fa meno dopo, e non si rivede nel
finale. In 26´, 2/5, 0/2, 2 perse.
SMITH 6.5. Partenza moscia, poi spara
tutto nel secondo quarto (14). Inizia bene anche il
terzo, poi cala come tutti. In 36´, 4/12, 3/7, 9
rimbalzi, 7 recuperi, 4 assist.
NICCOLAI 6. Soffre per 35´, con 5 ferri.
Una tripla di straccio lo sblocca (importante, il +9 a 4´45´´),
poi recupero e immediata tripla in tuffo. In 24´, 0/1, 4/9,
4 recuperi.
PELUSSI 6.5. Soffre Barac, poi, con
Brunson, vede tante palle da farsi ingolosire. Infatti,
spara tutto verso l´anello. Nel finale, qualcosa entra.
In 34´, 4/8, 6 rimbalzi, 5 recuperi, 3 assist.
PODESTA´ 8. Gigante tra i bambini,
partenza in quarta e prosieguo identico. Mangia in testa
a Smith, imbuca bene gli assist. Una delle migliori in
bianconero. In 33´, 12/13, 8 rimbalzi (6 offensivi).
BRUNSON 8. Esordio col botto. Entra e
scarta gioielli per chiunque, dopo due falli di
ambientamento. Il suo terzo fallo è tremendo: quando
rientra, poi, la vince. Mettendoci pure le bollicine. In
24´, 4/4, 1/3, 6 rimbalzi, 8 assist.
ZANUS FORTES 6. Imbuca due palle del
suddetto. In 7´, 2/2.
BRKIC 5.5. Qualche buona manata, ma
anche errori risibili. Ko tecnico (caviglia sinistra) a
fine terzo quarto. In 5´ 0/1, 0/1.
MC CORMACK 5. Entra sul +19, esce
fagocitandone 15. 1/1 in 7´.
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