APRILE 2004

 

30-04-2004 - da "virtus.it"

Quarti di finale play-off gara-3: Pavia-FuturVirtus 66-93

Quarti di finale play-off gara-3: Pavia-FuturVirtus 66-93 - Tabellini: Brunson 22, Smith 16, Podestà 12, Niccolai 11, Li Vecchi 10, Williams 10, Zanus Fortes 6, McCormack 4, Pelussi 2, Venturoli.

Con una gara alle soglie della perfezione, la Virtus chiude 3-0 la serie con l'Edimes, sbancando Pavia con una vera e propria prova di forza. A testimoniarlo bastano l'eloquente scarto finale (+27), i 66 punti lasciati all'attacco pavese, e lo confermano anche le statistiche: 122 a 55 la valutazione, 76% da due e 62% dal campo per le Vu nere. Fin dai primi minuti la Virtus aveva messo in campo ogni risorsa tecnica e mentale, attaccando ottimamente nel primo quarto (28 punti) ed impedendo, nel secondo, il sorpasso alla squadra di Martellossi. Menzione speciale per Brunson, 21 punti nel primo tempo e vero mattatore della gara, nell'ambito di una prestazione collettiva di grandissima qualità. Nei quarti di finale, la Virtus affronterà la vincente della sfida tra Fabriano e Ferrara, in vantaggio 2-1 nella serie.
Brunson, Li Vecchi, Podestà, Williams e Charlie Smith compongono il quintetto bianconero. E' Rick Brunson a ispirare la Virtus nei primi minuti: sono suoi 7 dei primi 9 punti della gara, e anche l'assist dell'11-5 finalizzato da Podestà. La squadra spinge sull'acceleratore, recuperando palloni e tirando in modo eccellente, e si arriva così al 20-10 al 6'. I mori pavesi tengono Pavia a contatto, ma Brunson e soci rispondono colpo su colpo, fino al 28-19 di fine primo quarto. Percentuali virtussine impressionanti, con 11/12 da 2 e 2/4 da 3. Pavia ha uno scatto d'orgoglio, firmato Gatto-Conte-Gregory, un 12-4 che riapre i giochi a 5'dall'intervallo, quando il numero 9 pavese impatta a quota 32. Il momento di smarrimento bianconero sembra preludere al sorpasso dei padroni di casa, che però non riescono mai a mettere il naso avanti, complice anche la latitanza di Dixon (3 punti, 1/8 dal campo a fine quarto). Poi, comincia il secondo show di Brunson, che inizia col cesto del 37-35, e, intervallato da una tripla di Niccolai e un appoggio di Carter, termina sulla sirena: 10 punti in 4' che lanciano la Virtus sul 48-37 all'intervallo, con l'ex Bulls a quota 21 punti, con 6/6 da 2 e 3/6 da tre. Palla a due ancora della Carisbo e Dixon seduto in avvio di terzo quarto. Gregory mette il primo canestro dei rossoneri, ma è ancora la Virtus a spezzare la gara, per l'ennesima volta, affidandosi ad una difesa asfissiante, che per 8 minuti lascia a secco Pavia. Dopo il 48-39 di Gregory, l'Edimes mette a segno un solo canestro, con Parente, al 28', mentre gli ospiti si scatenano: in maglia bianconera vanno a segno un po' tutti, da Niccolai a Brunson, da Williams a Smith, con tanto di spettacolare alley-oop schiacciato da Smith. 22-4, recita il parziale del terzo quarto, per un 70-41 che, a 10' dalla fine, sembra una sentenza. Pavia si spegne lottando, ma il vantaggio della squadra di Bucci si incrementa continuamente, arrivando fino al +36, sull'86-48 a 4'30". C'è spazio anche per il giovane Emanuele Venturoli, in quella che, da trasferta-verità si trasforma in imperiosa cavalcata verso la semifinale.

Le parole di Bucci:" Abbiamo vinto contro un'ottima squadra che ha fatto una grande stagione, ed era il cliente che non volevo nei playoff. A noi è riuscito tutto bene, contro la squadra che temevo più di tutte, tanto che infatti eravamo finiti pari in classifica. Abbiamo giocato bene tutti e 3 gli incontri, rispettando al massimo gli avversari, e giocando nella maniera giusta. Era chiaro che se avessimo fatto un mezzo break, era facile che Pavia crollasse psicologicamente e così è successo dopo il nostro parziale nel secondo quarto. Il punteggio ha punito oltremodo Pavia: si è vista una bella pallacanestro, come al ritorno in campionato, quando giocammo un'altra partita bellissima, punto a punto, al supplementare."


28-04-2004 - da "La Repubblica"

Williams diverte, la Virtus allunga

di M. Martelli

Piu´ duramente di quanto esalano le cifre, arriva la doppietta Carisbo. Che soffre a lungo, contro la zona pavese, e quando la palla non entra si riscopre dura in difesa, come domenica, più di domenica. Subisce nulla nel terzo quarto, poi lascia zompare Anthony Williams, splendido ieri a rimbalzo, diventato all´improvviso operaio, che si danna dietro e prende il suo davanti.
Sulle sue spalle, la Virtus ha retto il duello dei lunghi, fiocinata prima da un felino Gatto (scontata), e poi chiudendo su Carter, che iniziava a far male. Dopo, l´attacco è venuto da sé. Ieri è bastato; in trasferta, dove solitamente la difesa s´annoda, si vedrà venerdì. Si prevede calura, figliata da ciò che leggete in coda.
Nelle prime battute, rispetto a gara 1, non s´era visto nulla di nuovo: Carisbo subito 6-0, esponendosi al tiro di Pavia, che continua a non entrare, ma trovando buoni pertugi in attacco. Poi, la prima scorribanda di Dixon, penetrazione e tripla, iscrive ufficialmente l´Edimes al playoff. Così la Carisbo soffre, trovando poca regia da Brunson, poca polpa da Podestà, e quando Gatto comincia ad infilarla dalla lunga cominciano i dolori. Pavia sorpassa anche (12-13 al 6´), prima che Charles Smith prenda in mano la baracca: 8 punti con 3 tiri, scavando il break (24-17) che rinfranca la Vu a fine primo quarto. Subito match-up, per Bucci, nel secondo, cavando le volate che paiono inginocchiare Pavia (33-22). Ariosa in attacco, dove trova un paio di triple da Smith e Niccolai, la Virtus si ferma contro la 3-2 di Martelossi: tutti buoni tiri, costruiti con giudizio e 3 metri per prenderseli, ma dopo il primo centro (ancora Nick), arrivano 5 padelle in 3´. Dal 42-25, la Virtus non si schioda, mentre Dixon, in striscia di 7 errori filati, trova punti dalla lunetta, servendo poi Carter, che la infila di straccio. Il 10-0 con cui Pavia chiude il quarto è tutto loro; e, a occhio, pure l´inerzia.
Ripresa. Continua la siccità con la zona, ma sta dietro: nel periodo, Pavia tira il 25% (4/16), affacciandosi al massimo a - 6 (51-45 al 24´), su tripla di Conte. Di triple, di qua, nemmeno l´ombra: 0/6, ma Brunson prima, in solitario, e Smith dopo, cercato in taglio da Williams, fanno saltare qualche certezza all´Edimes. Arriva il break, questa volta decisivo: il parziale è di 9-1, toccando il +13 all´ultima pausa, ispirato da uno schiaccione d´altri tempi di T-Will. Passata la paura, anche il paniere diventa più largo: Li Vecchi infila la prima tripla da tempo immemorabile, poi fa festa anche Brunson, che da qualche minuto bisticciava con chicchessia. Ne fa troppa, però, perché lancia occhiate di sfida alla panchina pavese, chiudendo con un orrendo dito medio sotto il naso di Martelossi. Cartellino rosso, se lo Stile Virtus va ricostruito. Sulla gara contento Bucci: «Dietro, bravi noi, li abbiamo contenuti»

LE PAGELLE
BRUNSON 6.5. Dà l´impressione di fare meglio quando conclude in proprio. Non il massimo per un play, ma produce nel delicato terzo quarto. Poi i dispetti... In 30´ 4/6, 2/6,, 4 perse, 4 assist.
SMITH 7. Primo quarto da padrone assoluto, poi col passare dei minuti, si normalizza. In 35´ 7/16, 2/7, 8 rimbalzi.
LI VECCHI 6.5. Buone scelte, a volte sfortunato. In 23´ 2/4, 1/3.
WILLIAMS 7.5. Miglior rimbalzista e passatore, non male per uno che passa come affamato di tiri. In 32´ 3/4, 4 recuperi, 5 assist, 15 rimbalzi.
PODESTA´ 6. Giocate di destrezza e potenza, purtroppo, però, non in serie. In 20´ 4/5, 3 rimbalzi, 4 perse.
ZANUS FORTES 5.5. Non brillante. In 12´ 1/2, 3 rimbalzi.
NICCOLAI 6. Infila i primi due confetti, poi ne stecca quattro. Coinvolto, comunque. In 18´ 2/6 da 3.
MCCORMACK 6. Dirige discretamente. In 15´ 0/2.
PELUSSI 6. Rapidissimo nei cambi difensivi, mette il suo. In 15´ 1/3, 7 rimbalzi.


27-04-2004 - da "virtus.it"

Quarti di finale play-off gara-2: FuturVirtus-Pavia 82-69

Quarti di finale play-off gara-2: FuturVirtus-Pavia 87-66 - Tabellini: Smith 25, Brunson 16, Li Vecchi 11, Podestà 9, Niccolai 8, Williams 8, Zanus Fortes 3, Pelussi 2, McCormack, Venturoli ne.

La Virtus doma per la seconda volta in due giorni l'Edimes Pavia, vincendo 82-69, e andrà a Pavia venerdì per tentare di chiudere la serie. La gara è stata più aperta rispetto a quella di domenica, grazie anche ad un impatto migliore degli ospiti nel primo parziale; già nel secondo, però, la Virtus ha messo l'acceleratore ed è scappata fino al +17. Pavia ha cercato di rientrare, ricucendo fino al -6, ma senza mai dare l'impressione di poter raddrizzare le sorti della gara. Nelle fila dei bianconeri, grande prova di Tony Williams(32 di valutazion) e del solito Charlie Smith, ma soprattutto sprazzi di ottimo gioco collettivo in attacco e in difesa. Per gli ospiti, con Dixon ancora opaco (4/21 al tiro, 19%), ottima gara di Gatto, 11 rimbalzi e 23 punti, con 32 di valutazione.
Li Vecchi, Podestà e i tre mori sono i 5 scelti da Bucci per la palla a due. Si parte con un illusorio 6-0 Virtus, con Pavia che sbaglia subito due triple e perde il primo pallone. Malik Dixon però mostra subito di non avere intenzione di lasciar scappare i bianconeri, e infila 5 punti di seguito, poi è Gatto a pareggiare dopo 5' di gioco. Il primo vantaggio pavese della serie è il 13-12 siglato dalla lunetta da Carter, sul 13-12. La Virtus riprende la testa della partita, poi chiude il quarto con una raffica di Charlie Smith: prima canestro più fallo e libero realizzato, poi una bomba delle sue sulla sirena, (dodicesimo punto in 10'), per il 24-17 di fine primo periodo. Ivan Gatto tiene a galla l'Edimes dino al 28-22, ma il break è nell'aria: prima Brunson, poi Smith e 2 volte Niccolai puniscono la difesa pavese dalla lunga distanza, e il 14-3 in 4'lascia gli ospiti a -17 a 3'20" dall'intervallo. La svolta, però, è anche nella difesa disposta da Bucci, che non lascia spiragli alle scorrazzate di Dixon; poi anche Martellossi ordina una zona che mette in difficoltà Smith e soci. Risultato, un 10-0 per Pavia, con due bombe di Carter e 4 liberi di Malik, e il vantaggio a metà gara assotigliatosi a sole 7 lunghezze. Martellossi mantiene la zona anche dopo la pausa, e la circolazione di palla delle Vu nere ne risente vistosamente, anche se un paio di iniziative di Brunson mantengono le distanze immutate. Una tripla di Conte riavvicina i suoi a -6, ma lentamente la Carisbo riprende a macinare gioco e piazza un 9-2 che la proietta di nuovo sul +13 al 30'. Dixon apre l'ultimo periodo con il cesto del -11, ma alla Virtus basta un altro parziale schiacchiante per fiaccare la resistenza avversaria: 12-2 in 5' di nervi piuttosto tesi, e la Carisbo vola fino al +21. Bucci può permettersi anche di tenere a sedere per quasi tutto il quarto tempo Tony Williams, autore di una prestazione ottima, con soli 8 punti ma anche 14 rimbalzi e 31 di valutazione. Si chiude senza patemi, con Pavia che si avvicina ma solo fino al -13 finale.

Le parole di Bucci:
"La partita per noi era molto difficile perchè venivamo dalla vittoria di domenica e c'era il rischio di essere mentalmente troppo rilassati; invece abbiamo giocato con un'ottima intensità soprattutto in difesa. Forse potevamo chiudere la gara già sul finire del primo tempo ma abbiamo sbagliato alcuni tiri da tre punti nati da una buona circolazione di palla. Sono contento per l'approccio mentale alla partita anche se in realtà in casa abbiamo sempre disputato delle buone gare. La cosa veramente importante è che il gruppo è molto compatto e c'è tanta voglia di fare bene. Questa sera voglio elogiare Williams che ha dato un grande contributo e, soprattutto, nel periodo in cui è rimasto in tribuna non ha mai smesso di allenarsi con impegno. Siamo contenti di essere sul 2-0 nella serie ma ora ci aspetta una gara difficilissima venerdì a Pavia."


26-04-2004 - da "La Repubblica"

Virtus, buona la prima, anzi ottima

di M. Martelli

Finisce come non ci si attendeva, almeno da una squadra che limiti caratteriali ne aveva fin qui mostrati. Finisce in vendemmiata una partita mai in discussione, aperta chiudendo le porte e infilandola da vicino e lontano, spegnendo dall´inizio le bocche da fuoco pavesi e amministrandosi poi in vista di domani, quando già si replica (20.30, diretta RaiSat). Il gol dell´1-0 arriva forte e chiaro, sulle ali di Charles Smith, chirurgico nella prima parte, ma soprattutto rispolverando una difesa che negli ultimi mesi s´era eclissata: così, sul 9/36 di Pavia nel primo tempo lo zampino è molto dei neri, col Ragno a braccare Dixon e Li Vecchi, alla prima in quintetto, spedito sulle orme di Gregory. Ha funzionato tutto, trovando un ottimo equilibrio fra tiri da due (47) e da tre (19), ma non c´è da pensare a una serie in discesa, specie ricordando le nefandezze da trasferta. E lo 0-0 da cui si riparte domani. Intanto, però, il play-off è roba tosta: chiedere a Ferrara, battuta in casa da Fabriano, e anche a Jesi, che solo a 5´ dalla fine ha sorpassato Scafati.
A Casalecchio invece è stata liscia fin dall´inizio, pur annotando, nel prepartita sotto il tunnel, visi pallidi e tirati. Momenti da playoff, niente di che. Alla presentazione, in curva si srotola il bandierone d´ordinanza delle partite clou, ma anche un trio di striscioni per dare la sveglia alla squadra. Che ha risposto, già nelle prime battute, togliendosi la patina della tensione con scorribande in contropiede: 8-0 in 2´, azzerando Pavia in difesa (0/4). Il primo canestro pavese arriva al 3´ (Carter), quando inizia l´unico digiuno Carisbo: 2´40´´ senza segnare, roba da mangiarsi il vantaggio, che solo le mani ghiacciate dell´Edimes non vogliono scalfire. Dal 10-4, con Pavia a 2/11, la Virtus riparte in velocità, trovando buone cose a rimbalzo da Williams e soprattutto in difesa da Smith, sul folletto Dixon, tenuto a terra. Un parziale di 10-2 dà il +14 (20-6), poi, dopo la prima pausa (Pavia a 4/20), uno di 15-0 manda in orbita la Vu: nel mezzo, mettendo a sedere Brunson, moscio e poco coinvolgente, Bucci pesca 4 minuti d´oro da McCormack, che prosegue il lavoro di Smith su Dixon e in attacco dà quella profondità che l´ex Chicago non poteva (può?).
Nella bora bianconera, la tripla del +22 (34-12 al 14´) è proprio del newyorkese, poi ne infila una anche Smith ed è Brunson, al rientro, a firmare il tennistico 40-15. Pavia non s´è più avvicinata, neppure nel secondo tempo. Smith ha ripreso il filo, dopo uno sprazzo lombardo, poi anche Brunson ha fatto bottino, in un largo garbage time in cui Gregory ha piazzato gli zompi più interessanti, Gatto impilava una sporta di rimbalzi (17, 7 in attacco) e Dixon metteva le cifre a posto, atto non quotato dagli allibratori. Contento, ma coi piedi per terra, Bucci, alla fine: «Era importante partire forti e aggressivi: ma la prossima sarà diversa, se pensiamo a questo +20 sbagliamo tutto. Il 50% è stato merito nostro, il 50% demerito loro. Sabatini in panchina? C´è sempre stato vicino, ora l´ha ribadito. E non è una novità: il primo scudetto lo vinsi con Porelli vicino».

LE PAGELLE
BRUNSON 6. Cifre a posto nella ripresa, dopo un avvio in pantofole. Attacca a testa bassa, ne cava 9 falli. In 33´, 4/9, 1/3, 8 assist.
SMITH 7.5. Avvio devastante, duro pure dietro. Ha 17 punti dopo 15´, Dixon infila il primo all´11´. In 27´, 6/10, 5/6, 3 assist, 3 recuperi, valutazione 31.
LI VECCHI 6. Chiude subito Gregory. In 21´, 1/4, 0/1, 5 rimbalzi.
WILLIAMS 6.5. Dà il meglio a rimbalzo (11). In 23´, 2/5, 0/2.
PODESTA´ 7. Oscura Carter, svetta, insacca. In 25´, 7/9, 8 rimbalzi.
NICCOLAI 5.5. Scentrato. In 22´, 1/6 da tre.
MCCORMACK 6.5. Frizzante davanti e ringhioso su Dixon. In 15´, 0/1, 1/1, 2 assist.
ZANUS FORTES 6. Impacciato davanti. In 12´, 1/4, 3 rimbalzi.
PELUSSI 6.5. Ultimo lungo ad entrare, non fa calare l´intensità. Recupera di tutto. In 18´, 3/5, 3 recuperi.


25-04-2004 - da "virtus.it"

Quarti di finale play-off gara-1: FuturVirtus-Pavia 87-66

Quarti di finale play-off gara-1: FuturVirtus-Pavia 87-66 - Tabellini: Smith 28, Brunson 20, Podestà 16, Pelussi 7, Niccolai 5, Williams 4, McCormack 3, Li Vecchi 2, Zanus Fortes 2, Venturoli ne.

Buonissima la prima, per la Virtus Carisbo che ingrana la marcia giusta nella serie con l'Edimes Pavia, battendola 87-66. Una gara che le Vu nere hanno affrontato con il piglio giusto fin dalle prime battute, mentre Pavia faticava a trovare la via del canestro. Ottima la gara di Smith, che ha viaggiato ad un punto al minuto, con 28 punti in 27' e 5/6 dalla lunga distanza; hanno convinto anche Podestà (16 + 8) e Brunson, 20 punti e 8 assist. Pavia ha tirato molto male nella prima metà della partita, abusando del tiro dalla lunga distanza (6/33, 18% alla fine), e mostrando un Dixon poco incisivo quando contava, a dispetto dei 22 punti finali. Come ha sottolineato anche Bucci, martedì c'è da ripartire da zero, con la grinta e la concentrazione che hanno caratterizzato la Virtus di questo pomeriggio.
La Virtus, che gioca in maglia nera, parte con Brunson, Smith, Williams, Podestà e Ago LiVecchi. L'avvio bianconero è lanciato; vengono serviti sin dall'inizio i lunghi e il risultato è 8-0 dopo 2', con 4 di Podestà. Pavia tira con medie rivedibili e trova il primo cesto solo dopo 3', il secondo a metà quarto, il terzo all'8': dall'altra parte Charlie Smith si mete in moto, e il suo nono punto vale il 20-6. Si chiude 20-8, con 28-6 di valutazione e un 4/20 degli ospiti al tiro, con 0/7 da tre. Nel secondo quarto Pavia manda a segno per la prima volta il suo cannoniere Dixon all'11, ma le polveri dei lombardi restano troppo bagnate di fronte a una Virtus spumeggiante: Smith e Podestà ispirano un break che, complice un tecnico alla panchina pavese, proietta le Vu nere sul 37-12 al 15'. Dopo il 15-0 subito, Pavia affonda fino a -28, ricevendo pochissimo da Dixon (4 punti in 17') e segnando la prima bomba dopo 14 errori con Conte, per il 48-23 di metà gara. Dopo la sosta negli spogliatoi, la Virtus rallenta il ritmo, segnando 6 punti in 5'. Pavia inizia a carburare, ma non trova l'apporto di Malik Dixon e riesce ad arrivare solo a -19 sul 52-33, per poi farsi respingere sul -24 da un lampo di Brunson. Piccole emozioni negli ultimi 10" del terzo periodo: Smith spara una tripla da 7 metri e mezzo, Dixon risponde sulla sirena, per il 69-49 del 30'. Pavia deve affrontare un altro momento di digiuno in avvio di ultimo quarto, rompendolo solo sopo dopo 4'45 con un'entrata di Gatto; intanto la Virtus ha piazzato un 8-0 e proposto un Pelussi monumentale in fase difensiva. WIlliams commette il 5'fallo a 4'30", rimpiazzato da LiVecchi. Il resto è garbage, caratterizzato da un impeto di orgoglio di Dixon, che rimpingua il suo bottino portandolo a 22 punti. Gara 1 è archiviata con la soddisfazione del pubblico del PalaMalaguti, in attesa del secondo appuntamento, fra 48 ore.

Le parole di Bucci
"Abbiamo sicuramente giocato una buona partita; siamo stati molto aggressivi in difesa e da ciò è nato tutto il resto. Ovviamente era importantissimo partire con il piede giusto, tuttavia dobbiamo dimenticare in fretta quanto fatto oggi: martedì sarà una nuova partita, si partirà di nuovo da 0-0. Domani sarà molto importante far capire ai ragazzi che quello che abbiamo fatto oggi non conta più, che dovremo ripartire da zero con la stessa aggressività in difesa. Martedì non ci saranno cambiamenti nella squadra: con tutto il rispetto che nutro per Cummings credo che in questo momento dei playoff l'assetto migliore sia quello proposto questa sera. La presenza del presidente in panchina è stata molto positiva, ci ha dato una grande carica."


25-04-2004 - da "La Repubblica"

Forza vecchia Virtus, ora o mai più

di M. Martelli

Eccola qui, l´ora del vincere o morire. Finalmente, viene da pensare, dopo un´angosciante regular season di 32 partite, giocate talune bene, altre benino, parecchie da dimenticare. Diciannove vittorie, tredici sconfitte: un bilancio modesto, per un gruppo che ha cambiato tutto e quasi tutti, che è stato in testa solo alla prima giornata e che ha ondeggiato a mezz´aria per tutto il resto della stagione, vincendo in casa e perdendo fuori, mai centrando più di tre colpi a fila, toccando tre volte l´ottavo posto e sfiorando al massimo un terzo, in coabitazione con Ferrara e Montecatini: fu il 25 gennaio, quando la Carife cadde a Casalecchio.
Ma il bilancio che ha scolpito l´insipido quinto posto delle Vu nere non conta già più, dopo aver consegnato una quarta piazza nella griglia play-off, ossia il vantaggio del campo solamente nel primo turno. Di fronte, la Virtus ha ora l´Edimes Pavia, che sette mesi fa ne inaugurò la stagione: non c´erano gli Smith e i Podestà, ma i Noferini e i Barlera (che potrebbe tornare presto in palestra, e questa è la miglior notizia). Ne uscì una vittoria insperata, anzi un miracolo, visto a posteriori, che porta ancora la firma di Giampiero Ticchi.
Ticchi non c´è più da un pezzo, ora c´è Bucci e un gruppo dal potenziale ancora inespresso. Alberto dovrà guidarlo, trovando il modo migliore per gestire il fastidioso turnover, che scosse telluriche, e non necessariamente positive, ne ha già prodotte: oggi, e probabilmente anche martedì, a meno di bruschi rovesci, ci sarà spazio per Anthony Williams, al ritorno dopo due gare di stop. Bocciato quindi Cummings, con la speranza di contenerne il malumore per l´esclusione, e tenerlo più agiatamente in naftalina per il futuro.
Il coah pavese Martelossi non avrà Bellina, infortunato, almeno per le prime due gare: meglio per la Carisbo, che dal friulano subì 19 punti all´andata e una tripla devastante al ritorno. Senza capitan Bellina, il peso dell´attacco sarà ancora più nelle mani del «Mago», Malik Dixon, terzo bomber della Lega (26 di media) e terzo assistman (5.2, 20 in due gare contro Bologna): su di lui, Bucci spedirà in missione Charles Smith. Per Dixon, la Virtus aveva anche fatto un sondaggio qualche mese fa, mentre setacciava il parco dei play: quello pescato poi, Rick Brunson, verrà oggi dirottato sull´esterno meno pericoloso del trio Edimes, Gil o Conte che sia: proprio Luca Conte, reggiano di 24 anni, al ritorno ne fece 19, suo high in LegaDue, in una stagione da 7.4 di media.
Ma oltre che con Pavia, e fors´anche di più, la Virtus avrà da fare i conti con se stessa. E con la pressione, stavolta davvero tutta sulla schiena: ne ha due da vincere, in fila e in casa, per non affacciarsi spalle al muro alle prossime trasferte. Già oggi, come ribadisce Sabatini, la partita è senza domani: la Virtus l´affronterà con la divisa nera, sfidando così la cabala del colore, tenendo la bianca per la vernice Rai di Gara 2, martedì.
Quisquilie, perché ora c´è da imboccare un play-off, la parte di stagione che solitamente stuzzica gli americani. Proprio questo potrebbe far impennare la Carisbo, che sulle ali dei suoi mori potrebbe dare lo strappo decisivo. Negli Stati Uniti, qualcuno dice che la regular season è solo il warm-up della vera stagione, quella dei playoff: se così è, i colored avranno da battere un colpo. Ma anche gli italiani, dal pedigree troppo vistoso per non essere citato: Niccolai conta tre promozioni nei suoi play-off, giocati a qualsiasi livello (oltre a uno scudetto con Treviso), Podestà ha due finali di A2 (perse), Zanus Fortes con Varese ne ha viste tante. Su il sipario, dunque, sulla stagione che conta veramente. Che duri più possibile, è la speranza della Virtus. Che diventi convinzione, è la parte più oscura.


20-04-2004 - da "La Repubblica"

Parola a Claudio Sabatini

di Walter Fuochi

Sabatini, alla fine la Virtus è arrivata quinta e ha davanti un bel play-off in salita. Francamente, non s´aspettava di più?
«No, m´aspettavo questo. Io non lo scordo dov´era la Virtus. Morta. Sparita. Volevamo i play-off. Qui siamo».
Già, qui siamo. E dove andiamo?
«Anche a vincerli. Se questa squadra si dimostra un gruppo di uomini, se si vuole bene, va su tranquillamente. Sennò, andrà al mare».
Chi era domenica a Montecatini avrà pensato proprio a quello: prenotare Riccione.
«E´ stata una prova assolutamente indecorosa, ma la mia fede non vacilla. Vinceremo questi play-off. Dopo la gara ci siamo confrontati con molta franchezza con Bucci: e abbiamo convenuto che, con la serenità e col lavoro, questa squadra non fallirà. In più, le do una notizia. Mi tessero».
Che fa, si mette pure lei a tirare da tre?
«Lasciamo perdere. Mi tessero, da accompagnatore, per andare in panchina, perché credo in questo progetto e adesso entrerò e uscirò insieme alla squadra, accanto al tecnico. Se si beccano i fischi, li beccherò per primo».
Già, a Montecatini è finita con un bel sonoro.
«Non c´ero più, ero uscito a un minuto dalla fine, piuttosto nero. Ma se sapevo, sarei rimasto. ?Andate a lavorare´ è un coro che non mi piace: capisco l´amarezza e il disappunto dei tifosi, ma garantisco che questi ragazzi stanno lavorando. Il play-off è addentabile, siamo certamente più forti di Pavia e Ferrara. Chiedo solo alla gente di starci vicino. A Ferrara potremmo giocare in campo neutro. C´è prima Pavia? Se perdiamo con Pavia non ci meritiamo nulla».
Passo indietro: nel gruppo s´è vista una costante elettricità.
«Giriamola in positivo: come in amore, se si litiga c´è passione. Se un mio giocatore dà di matto perché sta fuori, significa che ci tiene a giocare».
Giriamola così, intanto è successo di tutto. E siamo al dunque d´una stagione costata tanto. Anzi, quanto?
«Tre milioni spesi, due presi. Come da preventivo, spallando al più d´un 10%. Tornando spesso sul mercato era inevitabile. Poi c´è stata l´operazione Messina: i 100.000 euro d´acconto sui diritti, l´ingaggio di Li Vecchi? Serviva farla, del resto. Come tante altre operazioni, non strettamente economiche. Come quando, a settembre, conveniva lasciar fallire la Virtus e invece la salvammo. Spendendo, ma tenendo vivo il rapporto col nostro più grande patrimonio: il pubblico».
Insomma, lo rifarebbe. E cosa non rifarebbe?
«Gli errori sono stati tanti, ma in buonafede. Ho pagato l´inesperienza, spero m´assolva l´entusiasmo. Sono entrato nel basket pagando i debiti di una società che, per tutto il basket, non esisteva più. Pensavo di ricavarne un credito, da più parti ho ricevuto calci nei denti. Ma non volevo strascichi intorno alla Virtus e sono contento così. Non ho soci occulti, solo gente che mi dà fiducia: le decisioni però spettano a me».
Rifarebbe pure gli abbonamenti a un euro in più della Fortitudo?
«Non lo so, ogni giorno ricevo mail da tifosi disturbati da questo e quello. Abbiamo fatto tante cose in fretta, tutte in buonafede. Ripeto: il mio errore principale è stato pensare che la concretezza dei fatti, offerta da un imprenditore non importante, ma sano, avrebbe fatto centro. Continua invece a giocare gente piena di debiti. Però lavoro sodo e posso dirlo: un anno fa questa società aveva 14 milioni di debiti, ora ha un attivo in banca di uno e mezzo. E anche i 100.000 euro versati a Messina, una partita che ora seguiranno i miei avvocati, li metto fra i crediti».
Auguri. Piuttosto, la racconti questa caccia al diritto di A1.
«Premessa. Io credo in questa Virtus e resto certo che può salire dal campo. Ma devo pure pianificare le stagioni future e si sa che il mercato si fa adesso e non a giugno, quando finirà l´A2. Così, ho iniziato a farlo. E ho preso contatti, anche speso soldi, perché investire oggi può significare risparmiare domani, considerando che, a seconda di dove saremo, balleranno pure i diritti di due stagioni di Eurolega. Ho trattato con Messina, ma anche con altre 5 società. Alcune m´hanno poi usato per rilanciare le loro partite in sede locale. Non mi scandalizzo, conosco il gioco. Con Messina siamo andati oltre: 100.000 euro due mesi fa, altri soldi al 30 marzo, se a fine stagione, a salvezza raggiunta, ci avessero ceduto i diritti. Il 30 marzo, silenzio su tutta la linea. E non è più girato un euro».
Continuando così, Messina avrà poca A1 da cedere. Una curiosità: la domenica sera, chiede prima il risultato della Fortitudo, della Virtus 1934 o di Messina?
«Di Messina. Se la Fortitudo fa una buona stagione, sono il primo a rallegrarmi, soprattutto per Giorgio Seragnoli. Credo che l´idea che, se perdono loro, noi abbiamo vinto, sia superata. Non vorrei più, entrando in un palasport, sentire inni all´odio: in questo, rientra pure la campagna che abbiamo lanciato fra i tifosi virtussini».
Della fusione con la 1934 di Francia le importa poco.
«No, no, m´importa tantissimo. Però, ripeto: ognuno paga i suoi debiti di quest´anno e si mette a zero. Non mi faccio carico delle passività della 1934, come m´è stato richiesto. Quanto al vivaio, siamo sempre disponibili. Poi, sono i genitori a decidere sui loro figli, noi offriremo solo un luogo dove allevare giovani perbene e non giocatori e basta».
Torno al mercato dei diritti. Non è frastornante, per una squadra che si gioca l´A1, avere un presidente che va in giro a comprare i diritti dell´A1?
«Se ci facciamo frastornare da ?ste cose, il più suonato di tutti sono io, con quel che è capitato dal 5 agosto in poi. Storie atipiche, diciamo così».
Facciamo il quadro peggiore. La Virtus non va su ai play-off, nessuno le cede i diritti. Lei che fa?
«Un altro anno di LegaDue. Serenamente».
E crede che il pubblico che ha accettato la stagione di purgatorio dopo aver visto la dannazione eterna, che col ?salvatore´ Sabatini ci ha fatto perfino una luna di miele, vorrà prolungarla?
«Io credo che questo pubblico è abituato bene e ne incontro tanti che mi dicono: se torniamo su, rifaccio l´abbonamento. Li capisco, non cavalco l´onda emotiva, sennò aprivo la campagna il giorno dopo il fallimento evitato e facevo duemila tessere in più, anziché regalare le prime 4 partite. Io gioco pulito, non prometto, e ai miei motti m´affeziono: male non fare, paura non avere. Se poi qualcuno, tra Fip, Lega e altri club, volesse prender nota che questa è una Virtus seria, senza debiti, decisa a fare il passo lungo come la gamba, tanto meglio. Lo sport è sull´orlo del vulcano, può esplodere tutto. Se non ci rimettiamo a spendere quel che incassiamo, ogni estate il miliardario di turno dovrà staccare l´assegno o si vedranno altre penose collette. Com´è affondata la Virtus si sa: settant´anni di storia per un giocatore non pagato. Io non so se l´anno prossimo faremo l´A1 o l´A2. So solo che robe così non ne accadranno più».


19-04-2004 - da "La Repubblica"

Netto ko a Montecatini, quinto posto finale

di Marco Martelli

Come a Jesi, peggio che a Jesi, il tempo s´è fermato. Nulla è cambiato, anzi, i passi sono tremendamente all´indietro. Segni di svolta non se ne vedono ed è pure difficile prevederli, se quel che è uscito dall´ennesima sconcertante trasferta è la fotocopia, ancor più spiegazzata, di tante altre volte. Montecatini ha fatto il suo, e l´ha fatto bene, adagiandosi sui canali che più le garbano: il fuoco e l´esaltazione, ad esempio, che la Carisbo avrebbe dovuto annacquare, in avvio, invece di sifonare. Il dominio dei toscani passa sempre da mani e gambe del suo terribile macinatore: Valerio Spinelli, immarcabile per chiunque e, contro Bologna, infallibile anche da lontano (11/15 in tre gare, 73%). Dunque, ai play-off toccherà Pavia, e un po´ si sapeva. Le prime due in casa, domenica e martedì. Da non perdere, ovvio, contro gente che sta filando forte.
In Toscana c´era il solito bell´ambiente, con luci spente e occhio di bue ad accogliere i beniamini, dirigibile in aria e colonna sonora da kolossal. Ma non è solo cornice: dentro l´arena, l´Agricola parte subito e la Carisbo rimane in partita per i primi 2´, con triple in corsa di Smith. Bucci, su Spinelli, manda Brunson, e non il mastino Cummings, designato su Hoover: Rick ondeggia, poi deraglia, mentre Tigo spende falli altrove, levandosi da solo. Dal 7-6 del 2´, la Virtus piglia un 11-2, con 3´ senza cesti: ne trova uno Brunson, e quando una tripla di Smith dà un incredibile -4, si potrebbe pure pensare che mezza buriana è passata. Invece no. 4 liberi danno a Montecatini il +8 alla prima pausa (37-6 la valutazione, 5 sottozero per Bologna), poi, dopo un tiro da 4 di Niccolai, Bucci va a zona, cavandone il break. Degli altri. 4/5 toscano, con canestri dal post anche per l´imberbe Banti, e 13-2 in un amen, mentre cresce qualche tensione tra i tifosi. Anche sul -15, nessun segnale: Podestà sbaglia da un metro, Brunson va di testa sua. A metà corsa, Montecatini è a +16 giocando in punta di piedi: di là, gli 8 rimbalzi d´attacco sono l´unica voce amica. Il secondo tempo non cambia nulla: nel finale, ci sono giusto tre triple sul ferro per il potenziale -9, ma si parla di niente. Chi parla, anzi urla, alla fine, sono i tifosi: i berci arrivano, chiari e forti, all´uscita dei bianconeri.

LE PAGELLE
BRUNSON 4.5. Non tiene nessuno, figuriamoci Spinelli. Travolto nel primo break, confuso davanti, dove gioca alla rovescia. Aggiusta le cifre nel finale. In 31´, 7/10, 0/4, 2 assist.
CUMMINGS 5. Subito due falli, al rientro prova qualcosa, ma con poca mira. Bottino nell´ultimo quarto. In 25´, 3/6, 2/4, 5 perse.
SMITH 5.5. Ne fa 13 (su 16) nel primo quarto, tutti in assolo. Ingiudicabile poi, tranne 10 in fila nel terzo. In 37´, 5/7, 4/9.
PELUSSI 4.5. Fiocinato da Monzecchi (tripla), due falli in 4´ lo levano di torno. Falloso anche dopo. In 9´, -3 di valutazione.
PODESTA´ 4.5. A farfalle contro Edwards, parte male e non si raddrizza, fallendo colpi da un metro. In 36´, 3/8, 11 rimbalzi.
LI VECCHI 6. Qualche zompo in 33´ (2/4, 1/4), giusto per rimetterlo in piedi. Anche 7 rimbalzi.
NICCOLAI 5. Apatico, ma soprattutto mai cercato. Ignorandolo, poi si raffredda. In 14´, 1/3 da tre.
MC CORMACK 5.5. Si sbatte, la qualità è pochina. In 8´, 0/2.


18-04-2004 - da "virtus.it"

Campionato: Montecatini-FuturVirtus 86-77

Campionato: Montecatini-FuturVirtus 86-77 - Tabellini: Smith 23, Cummings 16, Brunson 16, Podestà 8, Li Vecchi 7, Niccolai 4, McCormack 2, Pelussi 1, Zanus Fortes, Venturoli ne.

L'Agricola Montecatini si conferma bestia nera della Virtus, battendola per la terza volta su tre in stagione, e questa volta senza appello. 86 a 77 il finale, che consente ai toscani di piazzarsi al quarto posto, relegando al quinto la Virtus, che nei quarti di finale playoff incontrerà l'Edimes Pavia. Molto buona, soprattutto sotto il profilo della concentrazione, la gara dei padroni di casa, ispirati dal solito Spinelli (22) vera anima della squadra; con lui, hanno girato molto bene anche Edwards (17) che ha dominato sotto canestro, e Shumpert (14). La Virtus, invece, ha tirato troppo da 3, specie nella prima parte di gara, sbagliando molti liberi (13/21) e chiudendo con un 107-69 il computo della valutazione complessiva.
I tre americani, Pelussi e Podestà sono i 5 scelti da Bucci per la prima frazione di gara, che inizia con un piazzato di Edwards. Smith segna due triple, intervallate da una bomba di Spinelli, per il 6-5 Carisbo; poi Montecatini mette la freccia, ispirata dai piccoli e supportata da Shumpert e Edwards, e vola sul 18-9 al 6'. Brunson, che pure tenta in avvio di imbeccare Podestà, rompe un lungo digiuno bianconero, e avvia un 7-2 che riporta i suoi a -4 a 1'15": la rimonta è vanificata nel finale di primo quarto, quando un 4/4 dalla lunetta rilancia i toscani sul 24-16. Valutazione 37-6 per i termali. Capitan Niccolai indovina il gioco da 4 a inizio secondo periodo, ma il fratello Gabriele replica dall'altra parte e si torna subito a -7; preludio di una sbandata che, in 5 minuti, lascia la Virtus a -15, sul 37-22. I lunghi avversari dilagano, Spinelli impera, Smith segna solo 2 punti nei secondi 10', e si arriva fino al +17 a 1'30 dall'intervallo. La squadra di Bucci va al riposo con 16 punti da recuperare, e torna in campo con qualche timido segnale di risveglio, cercando di incrementare la circolazione di palla e opponendo una zona aggressiva agli avversari. Dapprima Shumpert e Spinelli vanificano gli sforzi virtussini, poi una tripla di Smith e una schiacciata di Li Vecchi smuovono la squadra fino al -14, ma una fiammata di Hoover catapulta i rossoblù verso il massimo vantaggio, +21 al 26'. Due bombe di Cummings permettono alla Virtus di risalire fino al -16 a fine primo quarto.
Nei primi minuti dell'ultimo quarto, Montecatini diventa meno fluida in fase di circolazione, in concomitanza con il calo fisico di Spinelli, la Virtus si riaffaccia sul -12 a 3'40"dal termine, con qualche buona giocata di Brunson e LiVecchi. Cummings, Li Vecchi e Smith, nell'ordine, sparano sul ferro la palla del possibile -9 a 2'55". Poi, è proprio Spinelli a chiudere la gara a 2', con una tripla da quasi 9 metri allo scadere dei 24", per l'82-67 che non lascia più speranze alla Virtus.

Le parole di Alberto Bucci a fine partita:
"Non sono contento della partita, nessuno può essere soddisfatto di quello che è successo oggi. Come al solito in trasferta abbiamo dei problemi, si abbassano le percentuali di tiro e difendiamo peggio. In generale, in trasferta, l'approccio alla partita è sbagliato, in casa giochiamo meglio. Quanto ai singoli, a Brunson manca la condizione, e questo ha creato problemi nella difesa contro Spinelli, che avevo disposto per far marcare Hoover, pericoloso da 3, a Vonteego Cummings. Poi abbiamo provato la zona ma abbiamo comunque continuato a subire. Alla fine abbiamo tentato di rientrare in partita, ma a quel punto il match aveva già preso una brutta piega. Per i playoff deve necessariamente cambiare qualcosa; in allenamento lavoriamo molto e i ragazzi giocano anche bene di squadra. Purtroppo in partita qualcosa ci impedisce di replicare quello che di buono facciamo in palestra."


09-04-2004 - da "La Repubblica"

La Virtus impatta alla sirena, poi i due punti al supplementare

di M. Martelli

Rimessa in piedi a 3´´ dal gong una partita che non avrebbe mai meritato (alla maniera del Maccabi), la Virtus l´ha dovuta rivincere pure all´overtime. Anche lì, vola sotto di 4 (86-90): poi fa un 9-0, con 4 di Cummings, prima di schifezze assortite che rischiano di ributtarla. Scafati, a 1´, è ancora a - 1 (tripla Stanic: replica Brunson, da tre, ignorantissimo). Ma non è finita fino al quadruplo zero, quando Zanus Fortes lancia la palla in curva, urlando la sua liberazione.
E´ stata brutta, molto brutta, la Virtus, che ha giocato in 7, mozzata pure della presenza di Niccolai, svenuto quando provava a corricchiare. Alla fine l´ha vinta, con qualche colpo di fortuna che mai aveva avuto, e anche con qualche fischio che si vorrebbe sempre avere. Non c´era nemmeno troppo pubblico: spettacolo modesto, da vedere in diretta, specie se in tv c´era un´ultima notte d´Eurolega da godersi. Ovattata l´atmosfera, pure l´avvio è stato molliccio. Ci ha però messo del suo Scafati, regalando palle anche sulle rimesse.
L´Eurorida avanza con le triple: ne ha 3 (su 3) quando dopo 4´ si trova avanti 10-15, prima che qualche fischiettino ridia fiato alla Virtus. Brunson sbaglia molto, poi poggia sui centri: bene Podestà, bene anche Pelussi. Arriva il sorpasso sul finir di quarto, ma già nel secondo il primo vero sprint è dei campani. Sugli zompi di Powell e le corse di Collins, arriva il 21-28, quando anche la Virtus comincia a cambiare, dopo 13´ di 5-uomini-5. Dentro Zanus Fortes per Pelussi, poi è Scafati a mandare su Corvo (terzo di Collins): Smith può così crescere, ne fa 9 in 3´ e, dopo un pareggio con tripla (31-31, 14´), arriva pure un buon vantaggio, sul 38-33, quando bagna il piede anche McCormack.
Al riposo sul + 4 (46-42), la Carisbo viene subito ripresa. Rimonta Collins (49-49), prima di un doppio parziale di 10-0, che porta Scafati a +5 e poi ci issa di nuovo la Virtus (65-60), con altre due triple di Rick. Una sporta di fiducia dovrebbe poi arrivare dal quarto di Powell: dovrebbe, perché si mette a far male Masper, e pure tanto. A cavallo degli ultimi due quarti, ne fa 10, mangia in testa a Pelussi, infila cesti improbabili: solo che Scafati non difende, toccando solo un +5 (69-74, 32´). E allora, Brunson riapre i giochi: boccia sempre sotto, Smith non la vede mai, ma funziona, perché funziona Podestà. Sono suoi tutti i canestri da rimonta, inclusi i liberi del pareggio a 1´01´´. Scafati fa due pali da 3, ma piglia il rimbalzo e la terza (Collins) va dentro: +3 a 30´´. Brunson due liberi (a 13´´), Brantley anche (a 10´´). Pareggia Smith, da 3, ad altezze tremende. Poi il supplementare. Già raccontato.

LE PAGELLE
BRUNSON 6.5. Fatica dietro, davanti prima sbaglia molto, poi molto serve. Fiammata nel terzo quarto (10, 4/5), qualche azzardo, ma dentro la tripla della staffa (98-93). In 43´, 4/9, 3/7, 6/7 liberi, 6 assist.
CUMMINGS 5.5. Non la mette mai, ma serve tante palle giuste (8 assist). Punti pesanti nell´overtime, ma pure vaccate che gridano vendetta. In 37´, 3/7, 0/3, 5/7 liberi.
SMITH 6. Svogliato, molto spesso anticipato. Canta contro Corvo (11 nel secondo quarto), tace quando c´è Collins (2 nel primo, 0 nel terzo). L´unico cesto della sua ripresa vale il supplementare. In 43´, 5/7, 2/11, 8 perse.
PELUSSI 6.5. Pochi centimetri da opporre a Powell e Masper, ma energia che recupera di tutto (8 palle). Qualche piazzato, fuori per falli nel finale. In 27´, 4/7, 8 recuperi.
PODESTA´ 7.5. Diventato la prima opzione, imbuca e schiaccia di tutto. Momento straordinario per l´ex trevigiano. In 44´, 10/16, 12 rimbalzi.
ZANUS FORTES 6. Discreto approccio, parte centrale molto fiacca: poi sale in difesa. In 18´, 2/4, 4 recuperi.
MC CORMACK 6. Una botta in faccia lo rimette a terra. Prima aveva messo pressione su Stanic. In 11´, 2/3, 0/1.


08-04-2004 - da "virtus.it"

Campionato: FuturVirtus-Scafati 101-97 dts

Campionato: FuturVirtus-Scafati 101-97 dts - Tabellini: Podestà 26, Brunson 23, Smith 19, Cummings 11, Pelussi 8, McCormack 7, Zanus Fortes 7, Niccolai ne, Venturoli ne, Ceresi ne.

Alla Virtus serve un tempo supplementare per avere ragione di Scafati, per 101-97. I tempi regolamentari avevano sentenziato un 86-86 preso per i capelli, con bomba di Smith allo scadere, mentre l'overtime è stato tutto delle Vu nere, trascinate da 5 punti di Cummings e 5 di Brunson. Grande protagonista della gara è stato comunque Samuele Podestà, 26 punti, 12 rimbalzi e 7 schiacciate, condite da un 34 di valutazione. Collins (22) Ruiz Moreno (18) e Powell (17) hanno trainato i campani alle soglie del "colpaccio", che avrebbe significato la prima sconfitta interna della Virtus nel 2004. Così non è stato, e la Virtus può affrontare la trasferta di Montecatini con maggiore serenità, nell'attesa di recuperare gli infortunati e l'influenzato Niccolai, che oggi non è sceso in campo.
Pelussi, Podestà, Smith, Brunson e Vonteego Cummings compongono il quintetto mandato in campo da Bucci, che solo all'ultimo minuto ha inserito nei 10 capitan Niccolai, influenzato. Incoraggiante la partenza bianconera, con Podestà che si fa notare in attacco, con 5 dei primi 7 punti della Carisbo. Stanic impiega qualche minuto a carburare, ma presto inizia a far girare la squadra, con Ruiz Moreno, Collins e Powell a finalizzare. Scafati va anche a più 5, poi, ispirata dal Gringo Pelussi, la Virtus rientra e sorpassa a 10" dalla prima sirena. Collins con un gran canestro chiude il primo quarto (22-21 per gli ospiti), e segna altri 4 punti in avvio di secondo, mentre è Powell l'autore del 21-28, massimo vantaggio ospite al 12'. La Virtus si riaccende lentamente, continuando a sbagliare molto da lontano (1/8 da 3 a fine tempo) e lucrando liberi, grazie a penetrazioni più frequenti: a pareggiare la gara è Smith, a quota 31. Poi, break di 7-2, per il massimo vantaggio delle Vu nere, sul 38-33. Mentre Bucci è costretto ad usare McCormack in posizione di guardia a causa dell'indisponibilità di Niccolai, Perazzetti tira fuori dal cilindro Masper, che con 6 punti in due minuti riavvicina i suoi a -1. E'proprio McCormack a mettere a segno il 2+1 che fa allungare la V, che chiude così i primi 20' sul 46-42. Si torna in campo e la Virtus pare in grado di scappare con un 6-1 propiziato da due assist di Cummings. Ma sul 55-50, gli ospiti si rivitalizzano, e inizia una girandola di break e controbreak: il 10-0 di Scafati è seguito da un 10-0 bianconero che vede protagonista Brunson. Poi, nuovo 5-0 per i gialloblù, che ristabiliscono l'equilibrio assoluto a 65 punti, riuscendo infine ad arrivare a fine terzo periodo sopra di 2. L'attacco bianconero non trova sbocchi per i primi 3' dell'ultimo quarto, e Scafati, che pure fatica, ne approfitta tornando a +5 grazie a due cesti di Masper. Pelussi prima e McCormack poi riportano a -1 la Carisbo, ma Ryan è costretto a lasciare il campo per un duro colpo al viso a 4'50". Scafati è ancora a + 3 a 2'50. Podestà tiene a galla la Virtus con due schiacciate di fila, l'ultima a 1'40", ma Scafati è ancora sopra di 2, 81-79, a 1'. Podestà fa 2/2 a 55", ed è parità. Collins bomba a 15", Brunson va in lunetta a 11", insaccando entrambi i liberi. La Virtus commette subito fallo su Brantley; 2/2 e ultimo tiro in mano di Smith da 7 metri: cesto, e supplementare. Pelussi e Collins escono quasi subito per 5 falli, seguiti da Powell a metà overtime. Scafati segna 4 punti di fila, e va 90-86 a 3'50", ma è la Virtus ad ingranare la marcia in più per fare propria la gara con un 9-0, per il 95-90 a 1'23. Due falli su tiro da tre di Cummings fanno sussultare il pubblico del PalaMalaguti, ma lo schiaccione di Podestà, il settimo della serata, regala i due punti, sudatissimi, alla Virtus.

Le parole di Alberto Bucci:
"Abbiamo avuto l'impatto sbagliato sulla partita, eravamo condizionati dalla panchina corta e per questo avevamo paura di fare fallo; tutto ciò ci ha portato a giocare in modo troppo nervoso e siamo stati costretti ad inseguire per quasi tutta la gara. Non è stata una bella partita, abbiamo giocato male; anche quando abbiamo schierato la difesa a zona abbiamo subito. L'ultimo schema era stato disegnato per Smith anche se fino a quel momento aveva tirato male; fortunatamente ha fatto canestro e poi nel supplementare siamo riusciti, soffrendo, a vincere la partita. Podestà ha fatto un'ottima gara ed in generale quando abbiamo iniziato a servirlo con più continuità abbiamo iniziato anche a giocare un po' meglio. Anche McCormack ha giocato bene fino al suo infortunio, mentre Brunson ha ancora bisogno di un po' di tempo per abituarsi al nostro gioco ed al campionato italiano. Credo che nei playoff sarà fondamentale per tutti riuscire a vincere in trasferta: infatti la formula mette molta pressione sulla squadra che ha il vantaggio del fattore campo obbligandola a giocare in casa le prime due partite."


05-04-2004 - da "La Repubblica"

Sulla Virtus ridiscende l'inverno

di M. Martelli

Quaranta minuti di apnea, di sofferenza e sottomissione, ricacciano la Virtus a terra, se mai si fosse realmente alzata. L´impressione è impietosa, almeno per quanto visto: da dicembre a ieri, il tempo s´è fermato. S´è persa e mai ritrovata, la Carisbo, contro una Sicc operaia, che ha perso in settimana il play titolare di una stagione, che ieri ha giocato in 5 e mezzo (Montonati 10´, Salvi 40´´), ma che ha mostrato un sistema, gli attributi, e coesione difensiva anche quando, davanti, faceva fatica a metterla.
Già non era nata sotto la miglior stella. Il caso Cummings, esploso proprio alla vigilia, non poteva non condizionare il gruppo, in un modo o nell´altro: di positivo, non s´è incanalato proprio nulla, ammesso che potesse essere possibile. Intanto, a ieri sera, del giocatore non v´erano notizie. C´era stato, nella notte di sabato, il tentativo di ricomporre la frattura: la Virtus, tramite l´agente del giocatore, Luigi Bergamaschi, si era accordata con Cummings per farlo comunque scendere a Jesi, con partenza alle 10, in compagnia del dottor Venturoli, per raggiungere i compagni in trasferta. Ma Vonteego, che a detta di Bergamaschi aveva capito l´errore e si sarebbe presentato, ha tirato il pacco. E al turnover, s´è pure temuto un guaio per Smith, con una botta alla coscia, poi rientrata: il primo quarto di Charlie è stato però molto fiacco.
Jesi invece partiva a schioppo, alternando 3-2 e uomo in difesa e costruendo sulla sua coppia di lunghi uno splendido primo quarto: Rocca e Singleton fanno 8/9, di là i bianconeri non la mettono da fuori (2/9) e la scatola si apre solo poggiandosi su Podestà, enorme, che finirà senza errori (ma 5 falli). Subito un 11-2, poi 20-10, poi 25-15: bella Jesi, brutti segni di qua, e il -8 della prima pausa (25-17) è anche generoso. Qualcosa cambia nel secondo quarto. Una scavigliata leva Singleton dal campo: non che Montonati non faccia male (subito tripla), ma almeno è un fusto più agibile. Smith trova due siluri da fermo e improvvisamente un 8-0 Virtus, che sul 28-21 passa anche lei a zona, riapre tutto. Come non detto: come fu a dicembre, alla prima parità subìta Jesi ritrova lo scatto. Qualcosa da Blizzard, fin lì orrendo, e il rientro di Singleton ridanno il volante alla Sicc: chiude Rossini, da 3, per il +10 all´intervallo.
Gresta smette poi di alternare le difese: il terzo quarto è tutto a 3-2, e la Virtus ci sbatte per davvero. Poca circolazione, e se arriva è solo perimetrale, costruendo pochi tiri: quelli buoni, li cicca; figuriamoci quelli difficili. Mentre impazza Rocca, troppo veloce per Podestà, troppo sveglio per Zanus Fortes, solo qualche sporadica fiondata lascia qualche speranza. Poi sopita, da colpi falliti quando si poteva riaprirla: McCormack un possibile -4 a fine terzo quarto (Blizzard, invece, sparava dentro alla sirena), Brunson un -5 al 36´ (mentre Jesi boccheggiava), Smith il -6 a 2´ (dopo un tecnico a Rossini). Troppi se, e francamente non l´avrebbe meritata, questa Virtus, superata soprattutto nelle piccole cose, palle vaganti e gomiti alti. Male non fare, in queste partite, vittoria non avere.

LE PAGELLE
BRUNSON 5.5. Dura, per un uomo assist, trovare uomini contro la zona. In difesa, Blizzard (4/14) lo grazia; davanti però, lui non lo punisce, cannando anche qualche scelta. Di tiro, e non solo di tiro. Insomma, dopo i subitanei innamoramenti della prima notte, passo indietro anche per l´ultimo arrivato. In 38´, 1/3, 3/10, 0 assist.
SMITH 5. Cifre aggiustate nel finale, attivo solo nel secondo quarto, dove peraltro segna o da fermo o rubando il pallone in difesa. Male contro l´indiavolato Rossini, nel secondo tempo. In 35´, 4/8, 4/12, 7 rimbalzi, 6 perse.
NICCOLAI 5. Tiri comodi, epperò mira pessima. In 37´, 2/2, 1/8, 3 perse.
WILLIAMS 5. Il vincitore del turn over vince quello e poco altro. Parte motivato, Rocca lo stoppa subito. E Singleton, dietro, lo devasta a piacimento. In 21´, 1/4, 7 rimbalzi.
PODESTA´ 6. Infallibile davanti, ma i falli lo limitano. Oltre a Rocca, che lo punge da lontano e da vicino, costringendo Bucci a levarlo. In 21´, 7/7, 4 rimbalzi, 2 stoppate.
PELUSSI 5.5. Non può reggere contro Singleton, eppure qualche gol di rapina lo piazza. In 18´, 3/4, 5 rimbalzi.
ZANUS FORTES 5.5. Anche lui soffre Rocca, ma qualche buona difesa è sua. Quando la vede, davanti sbaglia. Invero la vede pochissimo. In 18´, 1/3.
MC CORMACK 5. Unico esterno dalla panchina, dà qualche minuto a Brunson: malino, sbagliando una tripla importante, presa con fretta. E fa ripensare che un Cummings non si possa regalare così a cuor leggero. In 8´, 1/1, 0/2.


04-04-2004 - da "virtus.it"

Campionato: Jesi-FuturVirtus 83-72

Campionato: Jesi-FuturVirtus 83-72 - Tabellini: Smith 22, Podestà 17, Brunson 12, Niccolai 9, Pelussi 6, McCormack 2, Zanus Fortes 2, Williams 2, Venturoli ne, Ceresi ne.

Come già era accaduto altre volte in questa stagione, la Virtus non riesce ad andare oltre le tre vittorie di fila: la squadra di Bucci cade a Jesi, soccombendo 83-72, e viene agganciata in quarta posizione da Montecatini.
Una partita che la Sicc ha giocato con un altro passo nonostante la panchina corta, riuscendo anche, con una zona molto aggressiva, a mettere in seria difficoltà la circolazione di palla bianconera, come testimoniano le 20 palle perse. Sei gli uomini jesini a referto, tutti in grande giornata, specialmente Robinson e Lupo Rossini. Per la Virtus, 22 di Charlie Smith (più 7 rimbalzi), 17 di Samuele Podestà.
Alberto Bucci schiera Brunson, Smith, Williams, Niccolai e Podestà. I primi cesti sono di Singleton, mentre gli attacchi bianconeri sono subito imbrigliati dalla zona disposta da Gresta fin dalla palla a due: Jesi ne approfitta e va 11-2 in 3'50. Bucci tenta di correre ai ripari con un time out, e la Carisbo si riavvicina sul 14-9, ma Jesi sofdera un Rocca in gran forma,che ricaccia la Virtus sul 20-10 all 8'. Si chiude il primo quarto con 25 punti subiti e 17 realizzati, ma le maglie si stringono nel secondo: Podestà segna 6 punti di fila, Jesi inizia a subire la difesa aggressiva virtussina, e con un 8-0 tutto targato Charlie Smith si arriva al pari a quota 31, a 5' dall'intervallo. Ma Jesi si scuote di nuovo: bomba di Robinson prima, di Blizzard poi, e ancora cesto di Jamal, per un 8-0 in 2'. Da questo break la Virtus non riesce a riprendersi in tempo utile, e grazie alla bomba finale di Lupo Rossini, Jesi va al riposo sul 47-37.
Al rientro dagli spogliatoi, Tony Williams mette a referto i primi 2 punti del suo match. La Sicc si appoggia ai suoi lunghi, che dominano le plance, specialmente Rocca, protagonista del break che dà ai gialloverdi il massimo vantaggio della gara, sul 57-44 al 23'. Le Vu nere faticano a girar palla e perdono troppi palloni, e solo 8 punti di fila di Brunson con 2 triple tengono in gara la squadra di Bucci, che torna a -7 al 28'. Singleton e un 2+1 di Blizzard fissano il punteggio sul 66-55 al 30'.
L'ultimo parziale si apre con un 6-2 bianconero, che a 7' consente ancora di tentare l'impresa, sul 68-61. Il quinto fallo di Podestà pare un brutto segno, visti anche i 5 punti filati della Sicc, che torna a +12 al 35'. Le ultime speranze bianconere sono legate ad un tecnico fischiato a Rossini a 2'dalla fine; al libero non segnato da Niccolai e al possesso non sfruttato dalla Virtus, segue la bomba di Montonati che chiude, di fatto, la contesa, sull'80-68 a 1'.


01-04-2004 - da "La Repubblica"

Brunson c'è e fa la differenza

di M. Martelli

Presa per mano dall´ultimo arrivato, dopo un avvio piuttosto sonnecchiante, e una pausa che, a cavallo degli ultimi due quarti, poteva farla crepare, la Virtus piazza il colpo di reni e piega Fabriano, incassando la terza vittoria filata di questo suo orologio: la metà morbida del calendario è stata virata, ora arriva quella più complicata. Si parte domenica, a Jesi, contro una Sicc che ha fatto il colpaccio, sotto nel primo tempo, riesumando i fantasmi reggiani.
Qualche fantasma l´ha visto anche la Carisbo, partita moscia e mai svegliatasi in difesa. Poca voglia di sbattersi, in avvio, scoperta a rimbalzo d´attacco contro il duro Antonio Smith, lenta nel recuperare sui ribaltamenti fabrianesi e graziata, sui pick and roll Morri-Barac, dalla mano fredda del lungo croato. Nonostante tutto, la difesa patisce meno del patibile, e sulle spalle dei lunghi, Podestà e Pelussi (9 dei primi 14 punti locali), l´attacco riesce a rimanere a galla, contro una Fabriano costantemente a 2-3. Si tocca al massimo un - 3 (14-17), mentre sul 10-13 era già entrato Rick Brunson, partito dalla panchina come previsto, e buttato dentro dopo 7´ per sbrigare Cummings del compito di pilota. Subito due falli, poi Brunson infila i guanti vellutati per servire i compagni: prima Smith, poi due volte Pelussi, e la Virtus sprinta avanti, godendo sui tanti errori marchigiani (Morri più Nicholas, 2/13 in 20´). Dal 20-19 di inizio secondo quarto, Smith ne fa 9 in 3´, poi Brunson 6 in 2´ dando un comodo 37-25. Ancora Charlie, da 3, infila il massimo vantaggio del primo tempo (42-27, +15), firmando il 12esimo filato, senza errori, del suo secondo quarto.
Ripresa. Arriva il drammatico terzo di Brunson, dentro ci va Mc Cormack. C´è tempo per il +19, poi arriva il blackout: 5 punti in 5´, mentre di là Nicholas prende fuoco, sifonando il 4-19 che rimette in strada Fabriano. La zona imbriglia la Carisbo, poco ci capisce McCormack e gli unici tiri puliti arrivano da Pelussi (ma sono ferri). A fine terzo periodo, 62-58.
Ultimo, mentre Bucci rimanda dentro Brunson. Barac arriva, con tripla, al - 1 (65-64). Podestà fa +3, Brunson stoppa Cinciarini va di là e la mette da 3 (70-64). Morri va dentro nel burro (70-66), di là replica di nuovo Rick, guidando il 12-0 in 2´ che chiude tutto. 82-66, con tre triple di Niccolai, due volte armato dal nuovo compagno. Finita, ma con tanta fatica.

LE PAGELLE
CUMMINGS 6. Male davanti, ma dietro tiene alla grande Nicholas (1/7 nel primo tempo, primo cesto al 15´). Lo fa meno dopo, e non si rivede nel finale. In 26´, 2/5, 0/2, 2 perse.
SMITH 6.5. Partenza moscia, poi spara tutto nel secondo quarto (14). Inizia bene anche il terzo, poi cala come tutti. In 36´, 4/12, 3/7, 9 rimbalzi, 7 recuperi, 4 assist.
NICCOLAI 6. Soffre per 35´, con 5 ferri. Una tripla di straccio lo sblocca (importante, il +9 a 4´45´´), poi recupero e immediata tripla in tuffo. In 24´, 0/1, 4/9, 4 recuperi.
PELUSSI 6.5. Soffre Barac, poi, con Brunson, vede tante palle da farsi ingolosire. Infatti, spara tutto verso l´anello. Nel finale, qualcosa entra. In 34´, 4/8, 6 rimbalzi, 5 recuperi, 3 assist.
PODESTA´ 8. Gigante tra i bambini, partenza in quarta e prosieguo identico. Mangia in testa a Smith, imbuca bene gli assist. Una delle migliori in bianconero. In 33´, 12/13, 8 rimbalzi (6 offensivi).
BRUNSON 8. Esordio col botto. Entra e scarta gioielli per chiunque, dopo due falli di ambientamento. Il suo terzo fallo è tremendo: quando rientra, poi, la vince. Mettendoci pure le bollicine. In 24´, 4/4, 1/3, 6 rimbalzi, 8 assist.
ZANUS FORTES 6. Imbuca due palle del suddetto. In 7´, 2/2.
BRKIC 5.5. Qualche buona manata, ma anche errori risibili. Ko tecnico (caviglia sinistra) a fine terzo quarto. In 5´ 0/1, 0/1.
MC CORMACK 5. Entra sul +19, esce fagocitandone 15. 1/1 in 7´.


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