SETTEMBRE 2000 30-09-2000 - Da "telebasket.com" Verona-Bologna, il commento di Messina Questo il commento di Ettore Messina dopo il termine della semifinale di andata di SuperCoppa: "Abbiamo offerto una prova di carattere, e dovete anche considerare che non è facile reggere questo ritmo per tutti i 40 minuti quando si hanno problemi di assenze. Poi abbiamo anche avuto problemi coi falli, Ginobili era a sedere a metà del primo tempo, ed io ho dovuto inserire Romboli. Qualche problema l'ho avuto anche con Frosini, che ha accusato un dolore, credo muscolare, alla parte dell'addome, e questo lo mette in forse per il ritorno. Riguardo alla gara, devo dire che la squadra mi è piaciuta, siamo stati aggressivi e veloci a schizzare in contropiede. La cosa più importante è che il contropiede ce lo andiamo a cercare; giochiamo di squadra, i ragazzi hanno mostrato oggi di essere in grado di sopperire ai momenti negativi che alcuni possono accusare nell'arco sei 40 minuti. Dobbiamo trovare continuità, limitare il numero degli errori, anche se devo dire che alcuni errori vengono fatti per inesperienza e gioventù. Verona, poi, è una squadra molto pericolosa, che corre e segna molto e noi domenica dovremo ripartire da zero. I quattro punti di vantaggio sono un'inezia". Messina si esprime anche sul grado di coinvolgimento di Griffith: "Ormai sta raggiungendo un livello costante, anche se è sicuro che possiamo fare meglio. Rashard ha sofferto i pochi minuti giocati da Ginobili, poiché Manu è il nostro migliore tiratore dall'arco. Abbiamo trovato, in qiesto senso, un buon contributo di Smodis, che ha esordito molto bene. Ovviamente deve trovare condizione; lui è un giocatore dalle buone qulità in uno contro uno. Dategli tempo. Sono contento, direi. Soprattutto per come siamo tornati sopra dopo essere andati sotto di quattro. Difesa e contropiede, l'attacco è stato equilibrato; sono cose importanti. Sì, sono soddisfatto, anche se ci sono alcune cose ancora da migliorare. Ci lavoriamo sopra, piano piano". 29-09-2000 Supercoppa, Müller-Kinder 77-81 Supercoppa: Müller Verona - Virtus Kinder Bologna 77-81 (42-45) - TABELLINI: Griffith 17, Ginobili 14, Frosini 13, Jaric 12, Smodis 12, Bonora 11, Sconochini 2, Andersen, Romboli, Brkic n.e. 29-09-2000 - Da "La Repubblica" Supercoppa, la Kinder a Verona di F. Forni Terza contro quarta.
Stasera la Kinder a Verona (20.30) affronterà la
Muller, che la passata stagione arrivò, a sorpresa ma
con pieno merito alle semifinali scudetto, proprio come i
bianconeri. Questa è solo l'andata delle semifinali di
Supercoppa, con in palio l'accesso alle Final Four di
Siena (contro Treviso) nel prossimo weekend: non è la
madre di tutte le partite. Anche se nessuno ci sta a fare
delle figuracce si tratta solo un torneone prestagionale,
ma potrebbe rappresentare una buona cartina tornasole per
testare a che punto stanno i lavori. Messina ha
recuperato Griffith (tracheite), Jaric (caviglia) e
Sconochini (ginocchio) e potrà presentare un organico
perlomeno all'altezza della talentuosa avversaria. Di
quelli ora a Bologna mancherà solo Smodis, che ha
ricominciato a lavorare con la squadra e potrebbe andare
nei dieci domenica. 29-09-2000 - Da "Il Resto del Carlino" Aspettando la "prima" di Smodis di A. Gallo Toccano ferro, i bianconeri, ma oggi - palla a due alle 20,30 per la gara di andata in Veneto - potrebbero avere quasi problemi d'abbondanza. Concetti sconosciuti alla Kinder delle ultime stagioni. A Verona potrebbe debuttare uno dei giocatori più attesi della nuova Virtus, quel Matjaz Smodis che Roberto Brunamonti ha pescato in Slovenia. E' chiaro, però, che l'eventuale impiego del giovanotto del quale si dice un gran bene dovrà essere centellinato. Perché ha pochi allenamenti veri nelle gambe, perché ha una corporatura robusta - che è riuscito comunque ad asciugare in questo periodo di "riposo forzato" - e perché il confronto con la Muller non è certamente il più adatto al rientro di un ex infortunato. Verona fa maledettamente sul serio e arrivata a questo punto - nonostante quattro atleti, almeno tre di umore nero, a Sydney - la Kinder sta cominciando a fare un pensierino a Siena. Lo fa soprattutto Ale Frosini - facile dirlo adesso, ma l'avevamo scritto anche in precedenza: non avrebbe fatto comodo a Tanjevic? - che nella città del palio è nato e cresciuto. E che nella città di Romeo e Giulietta, invece, ha conosciuto la moglie. "Verona? E' una squadraccia - dice Fro buttandola subito sullo scherzo. Parte sempre senza fare grandi promesse ma alla fine si fa sentire. E raggiunge ottimi obiettivi. Battute a parte: la situazione è peggiorata perché in questa stagione hanno alzato le pretese della squadra. E hanno allestito un ottimo gruppo compiendo uno sforzo non indifferenti nel richiamare Williams e nel confermare quel Bullock che faceva gola a molti. E poi..". Già, c'è questa straordinaria coppia di mori, capace di rendersi pericolosa in attacco, e un gruppo assai equilibrato. "Con Camata, Conlon, lo stesso Schmidt e Albano. E' una squadra da rispettare. Noi ci teniamo a far bella figura. Io, poi, in particolare. In tribuna, oltre ai genitori di mia moglie, ci saranno molti amici. Ci tengo anche perché passare il turno significherebbe andare a Siena, la mia città. E' un confronto particolare . «Fro» è il primo a rendersi conto della forza degli scaligeri. "Hanno rifilato quasi trenta punti a Varese, noi abbiamo fatto altrettanto con la Scavolini, finirà in pareggio... Credo che sarà un confronto duro ed equilibrato, aperto a qualsiasi soluzione". Ci saranno scintille soprattutto sotto canestro. La Virtus, dopo due giorni di stop, ha ritrovato i muscoli di Griffith, ma di là ci sarà Camata. "Secondo me è almeno 125-130 chili. E' grande e grosso ma anche noi abbiamo il nostro supermassimo. Dobbiamo stare attenti perché lui diventa pericoloso se riceve il pallone vicino a canestro. Cercheremo di impedirglielo in qualche modo". Non sarà facile perché Griffith, così come Sconochini (reduce da un'infiammazione al ginocchio) e Jaric (vittima di una distorsione alla caviglia), non sarà al meglio della condizione. Ma Frosini ha altre motivazioni. "La nazionale? Cosa dire: dispiace perché si poteva puntare al podio. Le cose sarebbero andate diversamente se mi avessero convocato? E chi lo sa...". 28-09-2000 - Da "Il Resto del Carlino" Danilovic vuole solo chiarezza di A. Gallo «E poi non
sono sicuro di giocare ancora nella Kinder l'anno
prossimo». Non c'è solo questo su Superbasket uscito
ieri in edicola e che riporta un'intervista concessa da
Sasha Danilovic giovedì scorso. Chiamato in causa parla
dall'articolo di Superbasket parla anche il procuratore
dell'asso di Sarajevo, Luciano Capicchioni. «Non è
possibile - dice il manager - che Danilovic si sia
espresso in quei termini. Non credo all'ultimatum, anche
perché c'è un regolare contratto firmato. Certo, a
Sasha piacerebbe tornare al precedente accordo, quello
prima del taglio proposto da Cazzola, ma questa è un'altra
storia e Madrigali non è obbligato a conoscerla.
Danilovic giocherà ancora per la Virtus anche perché
per questo club, tre anni fa, ha rinunciato alla Nba». 27-09-2000 - Da "Superbasket" Intervista allo Zar: Sasha parla del suo futuro Chissà che soprannome
bisognerebbe dargli adesso, a Predrag "Sasha"
Danilovic, dopo che da "Rondine in blue jeans"
era passato anche fin troppo bruscamente a "zar".
Magari la verità stava sempre in mezzo, fra il ragazzo
che sogna e il campione che segna. Quello che si ferma a
parlare con Superbasket è il capitano della Jugoslavia.
Sorride mentre lo dice, sorride di soddisfazione. A lui
farebbe un immenso piacere essere chiamato "capitano",
a 30 anni, dopo che di fatto lo era già a 23, non lo
nasconde. Parola di capitano. Il capitano che ai Giochi si è presentato tirato a lucido e che dopo le partite non si vede più girare con il ghiaccio sulle caviglie come capitava quasi sempre agli Europei '99. Danilovic nella Jugoslavia 2000 gioca molto, sarebbe il primo per minutaggio se Obradovic non l'avesse tolto di squadra dopo soli sei minuti del match con l'Angola, avendolo visto nervoso e avendogli appena visto fischiare un tecnico per proteste (come si dice: il lupo perde il pelo...). E tira bene, soprattutto da due. 27-09-2000 - Da "Il Resto del Carlino" Forza Virtus, tutti in coro con Dalla di A. Gallo Non ci sono Smodis e Sconochini nella seconda amichevole con l'Efes di Mulaomerovic. Ma a queste assenze scontate si aggiungono quelle di Jaric e Griffith. Non dovrebbero esserci problemi particolari, però, perché gli ultimi due dovrebbero recuperare in vista del confronto con la Muller, in programma venerdì a Verona, a partire dalle 20,30. Un match insidioso a giudicare dalla facilità con cui gli scaligeri si sono sbarazzati di Varese. In attesa di conoscere il futuro e di capire se a Siena, il 6 e 7 ottobre, con Paf e Benetton, ci sarà spazio per la Kinder, il presidente bianconero, Marco Madrigali, annuncia una serata a sorpresa, dedicata agli abbonati. La nuova creatura bianconera, compresi i reduci australiani, sarà presentata l'11 ottobre alle 21. Una serata particolare perché non è prevista alcun incontro né tantomeno esibizione. Grande curiosità per scoprire l'ultimo gioiello che i tifosi non hanno ancora visto, Nikola Jestratjevic. Ma anche grande attesa perché, al PalaMalaguti, si esibirà Lucio Dalla. Lucio, grande tifoso bianconero, non è nuovo a exploit canori legati al mondo della pallacanestro. Chi segue la Virtus da tempo ricorderà una sua performance canora, durante il torneo Battilani - un tempo rappresentava il precampionato per la Virtus - e prima di un confronto con Pesaro. Ma in quell'occasione, bisogna tornare indietro di vent'anni, Dalla cantò un brano. L'11 ottobre darà vita a un vero concerto, dopo che Madrigali avrà presentato uno per uno i componenti del club. L'unico modo per assistere al concerto è legato alla tessera: la campagna abbonamenti bianconera resterà aperta fino alla prima gara di campionato in programma al PalaMalaguti il 15 ottobre. Una curiosità legata a Brunamonti. A seguito dell'Efes Pilsen c'è il giornalista Ismet Badem, che cura 'Fanatik Basket', settimanale turco del pallone a spicchi. Ismet ha preteso una foto accanto al suo playmaker preferito. E' passato qualche anno dal suo ritiro, ma il numero uno resta sempre Roberto Brunamonti. 26-09-2000 - Da "Il Resto del Carlino" Bonora, la paura è solo un ricordo di A. Gallo "Mamma li turchi". Al PalaMalaguti sono di scena quelli dell'Efes Pilsen che, non più tardi di due anni fa, sottrassero Savic alla Virtus offrendogli una montagna d'oro (che secondo Zoran non è mai stata completata...). "Mamma li turchi", è il caso di dire, ma Davide Bonora, per tutti molto più semplicemente "Pando", non è tipo da lasciarsi impressionare. Al massimo si resta colpiti vedendo le lunghe ferite (ora rimarginate) che porta a spasso con orgoglio, come un vecchio capo indiano. Sgobba in allenamento, Pando, e cerca la percussione con la sfrontatezza di un bambino. O meglio con la decisione di chi vuol far capire al mondo intero che lui, Bonora Davide da Bologna, non ha paura di nessuno. E questo atteggiamento - musica e parole di Messina - servono a Davide, per ritrovare se stesso, ma anche alla Kinder per ritrovarsi, tra le mani, un playmaker coi fiocchi. Adesso, per di più, gli entra anche il tiro dalla lunga distanza, ma Bonora non è tipo da lasciarsi distrarre da questioni di questo tipo. Tantopiù che in ballo c'è ancora la qualificazione alla "final four" di Supercoppa, trofeo che lui vinse nel 1997, battendo nettamente al PalaVerde quella Kinder che poi avrebbe portato a casa Eurolega e scudetto. Ma Davide preferisce soffermarsi sui compagni e su chi potrebbe sottrargli spazio in questo periodo così importante (almeno per lui e per il suo futuro). "Fantastico Jaric - dice Bonora tornando con la mente al confronto con la Scavolini Pesaro - è stato lui, da solo, a scavare il primo solco. Poi la squadra ha fatto il resto". Conquistando l'accesso alla semifinale. Dall'altra parte dell'oceano, intanto, c'è l'Italia, che procede tra alti e bassi. Un'Italia che avrebbe potuto e dovuto essere sua, se non si fosse rotto un ginocchio a metà dicembre. Il pensiero della nazionale - Davide è stato uno di quelli che vincendo l'oro a Parigi ha permesso alla nazionale di tornare ai giochi olimpici dopo sedici anni di attesa - non lo assilla. In ballo c'è il suo futuro. Messina è contento perché Davide, fermato e rallentato solo dal colpo all'occhio rimediato a Faenza, sta tornando a essere un protagonista. Madrigali, che è il presidente, sponsorizza Davide - "ho sempre fatto parte del partito che spera che resti in bianconero", il giudizio espresso dal numero uno in un'intervista - la stagione potrebbe anche vedere in campo la Virtus in 88 occasioni e allora... Allora meglio premunirsi e se un playmaker di valore lo si ha già in casa... 26-09-2000 Supercoppa, è Verona la prossima avversaria La Kinder, che ieri ha sfidato in amichevole i turchi dell'Efes Pilsen (vittoria bianconera), giocherà giovedì in trasferta e al PalaMalaguti domenica alle 18 contro la Müller Verona. La vincente del doppio confronto prenderà parte alla final four di Supercoppa, che si disputerà a Siena. 24-09-2000 - Da "telebasket.com" Bologna-Pesaro, parlano i protagonisti Marko Jaric - "Abbiamo semplicemente fatto tutto quello che ha detto il coach. Ed è per questo che abbiamo vinto". E' semplice il commento del dopo gara di Marko Jaric, l'eroe della partita. 27 punti, 6/9 da due, 5/6 da tre, ottima difesa, molto bene in regia. Una gara totale la sua, che da subito ha preso per mano la squadra in attacco quando Melvin Booker aveva cominciato a bombardare il canestro bolognese. "E' come ho detto, abbiamo fatto tutto quello che ha detto coach Messina, ed è per questo che abbiamo vinto. Davvero una bella gara, credo che non sia facile battere una squadra come la Scavolini di trenta punti. Loro hanno cominciato a difendere forte su di me da subito, quando hanno visto che la mia giornata era buona. Ma sono stati grandi i miei compagni, che sono stati pronti a giocare con me". Pubblico che ha tributato una vera e propria ovazione a Jaric: "Fa piacere, senza dubbio. Se non giochiamo bene la gente non viene a vederci, è importante dare il massimo per avere la folla attorno". E' più facile giocare con uno come Griffith accanto? Marko Jaric non ha dubbi: "Certamente, hai una sicurazza in più. Puoi difendere più aggressivo, tanto sai che c'è lui dietro a chiudere i buchi. E poi in attacco, ogni volta che gli dai la palla, sai che farà una cosa importante. Possiamo ancora migliorare, possiamo ancora fare bene, e considerate che ci mancano ancora gli Olimpionici. Ma sono ugualmente contento del fatto che in sette, praticamente, abbiamo battuto una squadra come la Scavolini cui va il mio rispetto più totale" Davide Bonora - Dopo la sconfitta di Pesaro avete ritrovato i vostri punti di riferimento in campo; il ritorno è andato decisamente meglio: "Sì, siamo stati soprattutto molto intensi, magari con qualche sbavatura offensiva, però quando sei così intenso in difesa puoi permetterti di fare contropiede e di trovare tanti punti facili. E questo ha fatto la differenza tra noi e loro". In attacco, anche quando non c'era contropiede, siete sembrati molto pazienti anche nella ricerca di Griffith, ed anche Messina ha individuato nella buona circolazione di palla il punto forte della serata: "Sai, Rashard è la nostra prima opzione e tutti i palloni devono passare dalle sue mani a metà campo, mentre in contropiede siamo liberi di fare un po' quello che vogliamo. A difesa schierata Griffith ha dimostrato di essere molto altruista e di cercare sempre il compagno libero. Ogni volta che ha la palla può sempre creare qualcosa di positivo". Grande partita di Jaric: "Marko ci ha dato subito questa impronta di grande aggressività, col tiro ha scavato il primo solco importante e noi siamo stati bravi a stargli dietro". Ettore Messina -
Ettore Messina ha qualche sassolino da togliersi dalle
scarpe. Il coach della Kinder non ha gradito qualche
parola un po' troppo spinta circa la scialba prestazione
di Pesaro. Per l'ex cittì le gare di 23-09-2000 - Da "telebasket.com" Supercoppa, Kinder-Scavolini 89-65 Supercoppa: Virtus Kinder Bologna - Scavolini Pesaro 89-65 - TABELLINI: Jaric 27, Griffith 18, Ginobili 16, Bonora 10, Frosini 7, Romboli 7, Andersen 4, Ghedini, Barlera, Brkic. La Kinder asfalta la Scavolini alla sua maniera, con un terribile parziale ad inizio gara. Il dato della valutazione del primo tempo è emblematico, 74-19, complice l'ottimo 71% al tiro totale dal campo della Kinder e l'orribile 36% (12/33) dei ragazzi di Pillastrini. Eroe della serata Marko Jaric, autore di 27 punti di cui 20 nei in sette minuti incredibili di primo quarto. Fantastico Marko, assolutamente inarrestabile al tiro (6/9 e 5/6 da tre), per lui anche quattro assist. La Kinder soffre all'inizio la precisione dall'arco di Booker, che parte alla grande con 8 punti filati. Sul 7-10 per Pesaro Jaric trova la via del canestro, sorpassa sul 11-10, poi la Virtus non si volterà più indietro a guardare la Scavolini. Pesaro galleggia e dopo il primo parziale della Kinder trova punti con Maggioli sui secondi tiri e con il solito Booker. Ma la difesa Kinder ringhia e Pesaro va in apnea all'inizio del secondo quarto. Dal 26-19 per la Kinder si passa al 52-28, con un parziale terribile di 26-9. La partita è già archiviata, ma la Kinder comincia anche a dare la palla sotto a Griffith, ancora una volta incontenibile in pivot basso. L'assenza di Middleton e quella di De Marco Johnson si faano sentire più di quella di Sconochini, Pesaro non trova la via per portare Griffith, una vera presenza, fuori dall'area colorata. Finisce ancora una volta con i baby in campo per la Virtus; Pesaro paga senz'altro la buona difesa Kinder all'interno dell'area e la giornata scadente al tiro dei suoi esterni. La Virtus va avanti; nelle semifinali ci sarà o Varese o Verona. 22-09-2000 - Da "Il Resto del Carlino" Pesaro-Bologna, commenti e pagelle Messina lancia i fumogeni in campo in questo primo incontro di una certa sostanza, almeno per la Scavolini, di questa Supercoppa. Le nebbie arrivano dal settore regia dove Jaric guida le musica e Bonora spesso si ritrova ala piccola. Dove la formazione bolognese non nasconde assolutamente nulla è sotto canestro perché Griffith dopo 15 minuti di partita mette a sedere il giovane pivot Marco Maggioli con 4 falli. Il negrone della Kinder lascia il segno sotto i rimbalzi mettendo a nudo quelli che potrebbero essere i pericoli reali della squadra di casa, comunque solida nel reparto delle guardie con vecchie volpi come Middleton, la forza fisica di un Traina, la velocità di Zanelli. Se Messina da una parte sperimenta Jaric e deve usare con il contagocce Ginobili subito colpito dai falli, sull'altro versante Pillastrini tiene «buono»» Booker, sicuramente un play di valore assoluto nel campionato italiano, uno insomma che fa danni, e pesanti contro chiunque. Un incontro comunque sul filo dell'equilibrio, ristretto in un fazzoletto, e che trova un mini break solo nel finale del secondo tempo quando il frigorigero Tusek, più veloce, ruba qualche palla a Griffith in schermaglie sotto canestro innestando il contropiede di Pesaro che sale ad un più 7 subito recuperato dalla Virtus. Nella Kinder se Jaric non ha abbagliato rispetto alle sue potenzialità e se Sconochini ha giocato a sprazzi, nella Scavolini molto bene Middleton, mentre Zanelli, giocatore sicuramente di grandi potenzialità, risente, ad un certo livello, della mancanza di pericolosità dal perimetro. Una partita che Pesaro, nel terzo tempo, con Booker in campo cerca di strappare andando anche a nove punti di vantaggio ma alla Kinder con Griffith marcato da Magnifico, basta qualche buon duetto sdotto le plance per non far allargare il divario e contenerlo in termini tali da rischiare il meno possibile sabato sera al Palamalagutti. Lo strano di questo incontro tra una formazione di assoluto livello, la Kinder, la una Scavolini sicuramente di seconda fascia di questo campionato, è che il livello del gioco è stato scadente e pasticciato, l'esatto contrario di quello che dovrebbe regalare al pubblico questa nuova regola di gioco dei quattro tempi dove l'ultimo quarto dovrebbe regalare le cose migliori. Occorre però tenere presente che si è di fronte a due formazioni ancora in stato di incubazione e quindi slegate e comunque con i due tecnici più impegnati a capire uomini e tattica che a cercare sostanza di punti dalla partita. Infatti da una parte Messina lascia nel tempo che conta Griffith a lungo a sedere, così sull'altro fronte Pillastrini con Booker. Tutto questo lasciando stare le assenze pesanti sul fronte Kinder così come, nella sua dimensione, Pesaro che non ha Johnson ed ha anche perso Middleton per una contrattura muscolare. Jaric. L'uomo che
visse due volte nel basket bolognese sembra aver messo su
un fisico niente male. Spalle e muscoli pronunciati e
Messina gli affida la cabina di regia. Lui inizia facendo
una discreta confusione e poi fa fatica a riprendersi.
Eppure dovrebbe spaccare il mondo. Voto 5,5. 21-09-2000 Supercoppa, Scavolini-Kinder 80-73 Supercoppa: Scavolini Pesaro - Virtus Kinder Bologna 80-73 (44-40) - TABELLINI: Griffith 21, Ginobili 12, Frosini 11, Jaric 8, Sconochini 7, Andersen 6, Bonora 6, Romboli 3, Barlera ne, Brkic ne. 21-09-2000 - Da "Il Resto del Carlino" Madrigali: "Virtus pigliatutto? Intanto mi diverte" di A. Gallo Un presidente felice.
Marco Madrigali, dopo il confronto con Imola non usa
tanti giri di parole: «Mi sono proprio divertito». Gli
è piaciuto il gioco di una squadra che corre e diverte. 21-09-2000 - Da "Il Resto del Carlino" Supercoppa, Virtus a Pesaro di A. Gallo Di là mancherà DeMarco Johnson, ma anche la Kinder non scherza perché ai quattro olimpici si aggiungerà l'assenza di Smodis, che così dovrà saltare il faccia a faccia con il connazionale Tusek che, come lui, ha ottenuto la qualifica da comunitario. Giocatore sgraziato Tusek, ma tremendamente efficace, come assicurava non più tardi di due anni fa Nesterovic, che provò a sponsorizzare l'arrivo del connazionale al posto di Paspalj. Altre storie, altra Virtus. Quella di stasera - palla a due al Bpa Palas alle 21 - cercherà di mettere in crisi la banda di Pillastrini, messa in croce, nella gara d'esordio dal Progresso. Rispetto a quel confronto «Pilla» avrà Tusek e Maggioli in più, ma Johnson in meno. Rispetto a dieci giorni fa la Virtus ha una maggiore autonomia nelle gambe e una certa sicurezza nel proprio gioco. Che cerca di coinvolgere con maggiore insistenza i lunghi. Anche perché là sotto, a beneficiare degli assist dei compagni, c'è un certo Griffith. Per la Virtus che ha battuto due volte Reggio Emilia e Imola si tratta del test più severo. La conquista della Supercoppa non è l'obiettivo dichiarato dei bianconeri, ma andare avanti significherebbe rodare i nuovi e offrire maggiori chance a Bonora. La Virtus, che sabato giocherà il ritorno a Casalecchio, ha fissato un'amichevole con l'Efes Pilsen. 20-09-2000 - Da "Il Resto del Carlino" Classe Kinder: Lineltex piegata di A. Gallo «Chi non salta è un Fortitudo», cantano i tifosi a partita ormai chiusa. E Marco Madrigali, camicia arrotolata all'altezza dei gomiti e inappuntabile cravatta gialla, salta e batte le mani, contento. E dalla curva si alza il primo coro per il diciottesimo presidente bianconero. La Kinder, dopo la galoppata di ieri sera, è qualificata. E per giunta a punteggio pieno. Meglio di così - con quattro uomini a Sydney e uno, Smodis, ancora in attesa del debutto - non poteva andare. Anche perché a tratti questa la è irresistibile e lascia solo le briciole agli avversari. Come quella che entra in campo all'inizio - Jaric, Ginobili, Sconochini, Frosini e Griffith - e non dà tregua al centrocampo imolese. Al punto che, dopo poco più di tre minuti, il punteggio è di 17 a 2. E bisogna attendere 3'05" per vedere il primo canestro di Gorenc e della Lineltex. La forbice si allarga fino ai 17, 19 a 2 e, più tardi, 36 a 19, perché Jaric galoppa, Ginobili e soprattutto Sconochini non sono da meno, e Griffith, là sotto, dà più garanzie dei vecchi Bot e Cct. Il suo rendimento è assicurato. Imola, viceversa, fatica perché Esposito e Gorenc non sono in sintonia. Vitucci tenta la carta Pietrini per irretire Griffith, prima di affidarsi, all'inizio del terzo quarto, al quintetto piccolo, con Ambrassa numero quattro. Così Imola riesce a rosicchiare il vantaggio e a portarsi a tre lunghezze in un paio di occasioni - 48 a 45 e 50 a 47 - prima che Griffith, sempre lui, affibbi un'altra pesante spallata alla band di Vitucci. Un paio di azioni scellerate di Andersen - che all'inizio del secondo quarto manda il tilt con il secondo tentativo (fallito!) di schiacciata il tabellone dei 24 secondi - ridanno fiato alla Lineltex perché Frosini e Ginobili sono seduti in panchina con quattro falli sul groppone. Ma ci pensa sempre lui, Rashard, che sotto canestro si fa largo per ricevere gli scarichi dei compagni che vengono tramutati in punti sonanti. Si chiude con un'inutile fallo tecnico a Gorenc che bisticcia con il pubblico del parterre per un altrettanto inutile ma soprattutto pericoloso fallo su Ginobili, che stava schiacciando. Domani trasferta a Pesaro, il ritorno al PalaMalaguti sabato sera, alle 20,30. Sempre con la Scavolini, che batte Rimini e beffa il Progresso. Ginobili: Non ha
le percentuali da favola delle altre serate di Supercoppa
ma la vitalità e la capacità di mettere le mani su ogni
pallone restano enormi (7 recuperi). Anche lui
contribuisce, e non è poco, ad annullare Esposito e
finisce con una devastante schiacciata. 19-09-2000 Supercoppa, Kinder-Lineltex 93-83 Supercoppa: Virtus Kinder Bologna - Lineltex Imola 93-83 (48-42) - TABELLINI: Griffith 29, Ginobili 18, Sconochini 14, Andersen 10, Jaric 9, Bonora 5, Frosini 4, Barlera 2, Brkic 2, Romboli. Nel prossimo turno di Supercoppa - ad eliminazione diretta - la Virtus affronterà la Scavolini. La gara di andata si giocherà a Pesaro giovedì 21, quella di ritorno al PalaMalaguti sabato 23, ore 20:30. 18-09-2000 - Da "La Repubblica" Jaric: "In Virtus per vincere" di V. Desalvo Fuori
dalla Nazionale, dentro alla Virtus. Gli hanno girato il
mappamondo, a Marko Jaric. E non deve essere immediato
abituarsi alle novità. 18-09-2000 - Da "Il Resto del Carlino" Intervista a Ginobili di A. Gallo Ginobili, in
questo momento c'è una Kinder dimezzata. Ma lei, da solo,
vale il prezzo del biglietto. 17-09-2000 - Da "Il Resto del Carlino" Messina ritrova Bonora e Smodis di A.Gallo Ritorno al passato, in casa bianconera. In palestra, forse, avranno pensato al primo successo internazionale della Virtus, quella Coppa Coppe conquistata nel 1990 a Firenze, contro il Real Madrid. In campo c'era Lauro Bon. Che ieri si è allenato con la sua ex squadra per vivacizzare il cinque contro cinque all'Arcoveggio. A parte con il preparatore atletico Francesco Cuzzolin, hanno lavorato Bonora, Andersen e Smodis. "Pandoro" già domani dovrebbe riprendere a correre fermato precauzionalmente dopo il colpo subito all'occhio sinistro a Faenza per essere in campo contro la Lineltex, mentre David attende l'esito di un esame. Perché la sua sublussazione alla spalla sinistra è recidiva e, per questo, più grave. 16-09-2000 - Da "Il Resto del Carlino" Sublussazione per David Andersen di A.Gallo Sublussazione per David Andersen. E per di più recidiva: il cangurino dovrà star fermo fino a lunedì, dopodiché sarà possibile capire i tempi di recupero. Sapere, per esempio, se potrà essere in campo il giorno dopo, con la Lineltex, nel match che può dare alla Kinder la qualificazione ai quarti di finale (ma attenzione alla rabbia agonistica di Vincenzino Esposito che vorrà riscattare la scialba prova confezionata al PalaCattani di Faenza). Fermo David, così come Griffith e Bonora, ai quali sono state prescritte 48 ore di riposo. Da lunedì dovrebbe riprendere anche Matjaz Smodis, il grande assente di questo inizio di Supercoppa. Ma Pandoro è sicuramente il più dispiaciuto anche perché queste prime uscite avevano confermato l'ipotesi formulata dal giovanotto e cioè che le sue condizioni, dopo il grave infortunio, siano in grande crescita. Chi approfitta di ogni partita per dare un saggio delle sue capacità, intanto, è Manu Ginobili. Guidato dalla mano del connazionale Sconochini, Ginobili probabilmente sta andando al di là delle aspettative, perché si è subito calato con entusiasmo nella nuova realtà. La cura Messina gli servirà soprattutto per imparare a gestirsi, a non forzare certe situazioni e per inserirsi in un sistema difensivo del quale la Virtus si è giovata, nelle ultime stagioni, per innescare poi il contropiede. Forse Reggio Emilia non era il test più adatto, ma Ginobili, comunque, si è mangiato tutti gli avversari. Dimostrando altresì che bisogna prestare molta attenzione alla sua mano mancina. Quella con la quale è in grado di confezionare un incredibile numero di magie. 15-09-2000 - Da "Il Resto del Carlino" Reggio Emilia-Bologna, commenti e pagelle di A.Gallo Debutta Jaric che ha il 20 sulle spalle. Lo stesso numero che aveva scelto lo scorso anno, all'All Star Game, quando il 5 era stato scelto da Danilovic. Debutta Marko, si infortuna alla spalla sinistra Andersen rientra negli spogliatoi nel terzo quarto, accompagnato dal masseur Silvano Piazza: lo stesso problema dello scorso anno? e resta fermo Bonora. L'oculista di fiducia della Kinder suggerisce prudenza, e 'Pandoro', che pure avrebbe una voglia matta di giocare per recuperare il tempo perduto, obbedisce e si sistema a fianco della panchina, con Smodis e Griffith. Quintetto obbligato per Messina, mentre dall'altra parte la Bipop, che ha rinunciato a Hamilton, parte con Masoni e Conte. L'inizio bianconero è brillante: Ginobili, da tre, non sbaglia un colpo. In un amen il punteggio è 5-20: la partita sembra chiusa, ma la Virtus si addormenta e consente a Reggio di rientrare in partita. Il canestro in apertura di seconda frazione di Morales porta la truppa di Marcelletti a una sola lunghezza 22-23, ma un canestro di Jaric (con tiro libero addizionale) riallarga la forbice. I reggiani smettono di segnare, la Kinder Messina chiama in causa anche Barlera, ma presto lo richiama in panchina invece trova il canestro anche se Marcelletti prova a intasare l'area dei tre secondi con la zona 2-3. Frosini non trova ostacoli sulla propria strada e Dell'Agnello, dall'altra parte, è troppo solo. A un certo punto c'è quasi una Virtus juniores con Ghedini, Barlera, Brkic e i vecchi Ginobili (23 anni) e Romboli (25), ma riesce ugualmente a giocare in scioltezza. Peccato per l'infortunio di Andersen: le sue condizioni saranno valutate in giornata. Ginobili
8: non ha problemi di falli, può sbizzarrirsi
in attacco.Trenta punti con 4 su 6 da due; 5 su 9 da tre,
7 rimbalzi e 4 assist. Un solo neo: 8 palloni persi. Ma
non bisogna dimenticare che nelle sette stoppate che
colleziona la Virtus, addirittura cinque portano la sua
firma e delle sue straordinarie leve che lo fanno restare
in aria a dispetto della forza di gravità (34 di
valutazione). 14-09-2000 Supercoppa: Bipop-Kinder 71-88 Supercoppa: Bipop Reggio Emilia - Virtus Kinder Bologna 73-86 (28-50) - TABELLINI: Ginobili 30, Frosini 15, Jaric 13, Romboli 9, Andersen 8, Sconochini 5, Brkic 4, Barlera 2, Ghedini 2, Pulvirenti. 14-09-2000 - Da "Il Resto del Carlino" Virtus a Reggio senza Griffith, ma debutta Jaric di A. Gallo Una buona e una cattiva. La buona notizia arriva dalla Fip, nella persona del suo numero uno, Fausto Maifredi. Da ieri Matjaz Smodis è, a tutti gli effetti, un giocatore comunitario. E la Kinder ha così risolto il rebus del numero quattro: lo sloveno l'ecografia di ieri ha dato risposte confortanti: da lunedì riprenderà ad allenarsi con i compagni si alternerà nel ruolo con David Andersen. La cattiva, invece, è legata all'omone nero: un trauma distorsivo riportato da Griffith nel match con Imola ha provocato una tendinite. «Il giocatore dice il medico, Alessandro Lelli dovrà restare a riposo assoluto per almeno 48 ore. Poi valuteremo l'evoluzione». Rashard, non sarà in campo questa sera (palla a due alle 21) al palasport di Reggio Emilia. Per uno che esce un altro che resta (Bonora) e un terzo che potrebbe esordire (Jaric). Davide, superato l'insidioso esame Fazzi, ha smaltito la contusione rimediata all'occhio sinistro: stasera riprenderà il posto in campo. E potrebbe alternarsi, in cabina di regia, con Jaric, che si è allenato. Come si è allenato Barlera, che potrebbe entrare nei dieci. Un'occasione per il giovanotto nato in Liberia. Un'occasione da prendere al volo come ha fatto, per esempio, il baby Ghedini. Che in due partite è rimasto in campo 40 minuti. Non solo le gambe non si sono incrociate per la paura, ma ha fornito prove di personalità. Quella personalità che non difetta a Ginobili che, però, ammette i propri difetti. «Devo imparare a gestirmi in situazioni di emergenza. Messina me l'aveva detto dopo il quarto fallo. Me l'ha ripetuto nello spogliatoio. Mi piace giocare a pallacanestro: per me non è solo un lavoro. Così devo solo ringraziare perché con un allenatore così bravo posso solo migliorare». Passa in rassegna ai compagni, Manu, e si dichiara soddisfatto. «Per 20-25 minuti abbiamo fatto proprio bene. Ma possiamo fare ancora meglio». 13-09-2000 - Da "Il Resto del Carlino" Imola-Bologna, commenti e pagelle di A. Gallo Fuori Ginobili per 5 falli, fuori Bonora per un colpo rimediato all'occhio. La Kinder soffre per un paio di minuti, nell'ultimo quarto, quando Vincenzino dà segni di un timido risveglio. Ma senza quei due ci pensa Sconochini a caricarsi sulle spalle i compagni e a dare alla Virtus il secondo successo in Supercoppa. Pur priva di Smodis e Jaric la Kinder ha una panchina più lunga e sfrutta nel migliore dei modi la serata storta di Esposito, che non s'infiamma e non infiamma. Corre, la Kinder, che non ha paura di affrontare Imola sul suo stesso campo, in velocità, mettendo in crisi un paio di corridori del calibro di Fazzi ed Esposito. Il duello del "Diablo" con Ginobili è uno degli effetti speciali di questo incontro: Manu, fermato presto dai falli, infila comunque 11 punti in sei minuti, e per giunta con solo tre tiri. Ginobili ispiratissimo, Griffith solido e reattivo, Bonora tirato a lucido. A questi tre aggiungiamo Sconochini, che lascia sfogare l'estro del suo connazionale, ma in difesa si fa sentire. E il giovane Ghedini, che non trema quando Messina lo chiama. In difesa si attacca ai polpacci di Esposito e Gorenc - non concedendo loro nemmeno un attimo di respiro - e in attacco si toglie lo sfizio di insaccare la bomba che dà il massimo vantaggio, +21 sul 23-44. La Lineltex - Vitucci ha meno uomini da ruotare -, invece, fatica parecchio. Perché Fazzi non riesce a sbarazzarsi di Bonora, mentre Gorenc appare prigioniero dei propri fantasmi. Oggi, intanto, ecografia per Smodis (potrebbe riprendere lunedì), mentre Jaric potrebbe rientrare domani sera a Reggio Emilia. Il successo con la Lineltex vale praticamente il passaggio del turno, ma Ettore Messina più che alla Super Coppa pensa all'atteggiamento della sua Kinder: «Pensavo che avessimo quindici, venti minuti nelle gambe - ha confessato il coach delle V nere - ed effettivamente nei secondi due quarti eravamo stanchi, ma abbiamo fatto quello su cui stiamo lavorando. Con Ginobili che ha avuto seri problemi di falli devo dire che i giovani (Romboli, Ghedini e Brkic, ndr) si sono comportati bene. La vittoria è importante soprattutto per i giocatori che stanno faticando in palestra, ma anche perché di fronte c'era Imola». Oltre alla fiammata iniziale di Ginobili ha impressionato la mole di Rashard Griffith (14 punti, 14 rimbalzi e 21 di valutazione), ostacolo insormontabile per i lunghi della Lineltex. «Griffith ci deve dare questo e anche di più - conclude Messima - ma bisognerà aspettare che sia al cento per cento. Rashard, comunque, sta dimostrando un ottimo feeling con i compagni». Ginobili 7:
i primi minuti sono da fantabasket. Diverte, segna con
facilità e se impara a gestire il problema dei falli... 12-09-2000 Supercoppa: Lineltex-Kinder 74-86 Supercoppa: Lineltex Imola - Virtus Kinder Bologna 74-86 (33-48) TABELLINI: Griffith 14, Sconochini 13, Ginobili 13, Andersen 12, Bonora 12, Frosini 11, Ghedini 5, Brkic 3, Romboli 3, Bruno n.e. 12-09-2000 - Da "Il Resto del Carlino" Supercoppa, stasera si gioca Imola-Virtus di A. Gallo Stasera si fa sul serio. E non solo perché la Lineltex Imola ha espugnato Reggio Emilia, battendo la Bipop per 83 a 66, dopo che il primo tempo si era chiuso con il minimo scarto, 36 a 34. Si fa sul serio e la Virtus deve fare a meno, ancora una volta, di Marko Jaric. Il giovane serbo di passaporto greco avrebbe dovuto debuttare a Faenza con la nuova casacca, ma la faringite accusata in questi giorni ha suggerito allo staff medico bianconero di lasciare a riposo il giovanotto. Un problema in più per Ettore Messina perché Marko, con le sue lunghe leve, avrebbe potuto far comodo soprattutto nella marcatura di Vincenzino Esposito che, a marzo, con una capigliatura alla Iverson, fece impazzire una Kinder piena di acciacchi. Test interessante per Rashard Griffith, che dall'altra parte del campo, a sgomitare per la migliore posizione sotto canestro, troverà l'esperto Sanders, che potrà avvalersi anche degli aiuti di Conti. Una partita vera, insomma, più vera di quella che giovedì scorso ha visto l'esordio bianconero in Supercoppa. Con qualche allenamento in più, nelle gambe, la Virtus dovrebbe aver migliorato la propria autonomia, ma non sarà facile tener dietro a quel folletto impazzito che risponde al nome di Cristiano Fazzi. Se Sanders rappresenta un buon test per Griffith, Fazzi è sicuramente l'uomo migliore per capire come procede il recupero di un Davide Bonora sin qui soddisfatto dal lavoro svolto. Il quintetto dell'Andrea Costa indisponibili ancora Romboli e M'bahia è completato dallo sloveno Gorenc, che la Virtus prese a gettone, un anno fa, in attesa del recupero di Danilovic. Attenzione anche alla panchina: perché il principe Ambrassa ha scelto Imola per tornare a essere un terminale offensivo importante.Palla a due al PalaCattani di Faenza alle 20,30. Giovedì, invece, trasferta a Reggio Emilia: si comincia mezz'ora più tardi. 11-09-2000 - Da "Telebasket.com" Rinviato l'esordio di Jaric di A. Gallo Marko Jaric non esordirà, come preventivato, sul parquet di Faenza domani sera. Il giocatore è stato colpito già da domenica da una faringite che ne ha sconsigliato l'impiego. Esordio rinviato, dunque; Jaric si era aggregato al resto della squadra nell'immediata vigilia del match casalingo contro Reggio Emilia, ma ora, con ogni probabilità, dovrà stare a riposo qualche giorno. Lo staff medico della Kinder seguirà tutti i miglioramenti della condizione fisica del giocatore, per determinare poi la data del suo rientro. 11-09-2000 - Da "Il Resto del Carlino" Bonora: "Me la gioco fino alla fine" di A. Gallo Si può rompere (un ginocchio), ma
non si piega (alle avversità). Non molla, Davide, non
molla perché vuol giocarsi fino in fondo la possibilità
di restare in bianconero. E' cresciuto nella Virtus,
Bonora, ma per un motivo (prima l'esilio a Verona e il
trasferimento a Treviso) o per l'altro (il terribile
infortunio dello scorso 12 dicembre) non è mai riuscito
a ritagliarsi quello spazio che avrebbe meritato. 10-09-2000 - Da "Il Resto del Carlino" La maglia di Binelli ritirata per sempre? di A. Gallo Una festa bianconera per Augusto? Per ora si tratta solo di voci. Indiscrezioni che, però, hanno già trovato qualche timida conferma. Una festa nella prima decade di ottobre per il Binelli virtussino doc che si dovrebbe consumare e celebrare al PalaMalaguti, su quelle tavole che l'hanno visto protagonista nelle ultime stagioni, dopo una vita passata al PalaDozza. Non si tratterebbe dell'ultima partita perché il giovanotto compirà 36 anni il 23 settembre sta ancora giocando per Castel Maggiore. Né tantomeno della sfida dell'addio perché il futuro non lo si può ipotecare. Chiamiamola allora la partita del ringraziamento, o molto più semplicemente la festa di Augusto. Perché non bisogna dimenticare quello che questo ragazzone, con la zazzera sale e pepe (dove il pepe, per altro, è sempre più scarso), ha fatto con i colori bianconeri addosso. Ha vinto un'Eurolega potendo alzare il trofeo, a Barcellona, da capitano una Coppa delle Coppe, una Supercoppa, 5 scudetti, 5 Coppe Italia, un bronzo agli europei del 1985. Senza dimenticare, poi, quei numeri che fanno parte della storia della V nera: 558 presenze (nessuno come lui), 406 stoppate distribuite, 4.394 punti realizzati, 986 falli subiti (e 1.664 commessi). E ancora 10.341 minuti da protagonista, sempre con la canotta numero 11 sulle spalle. Avete notato, l'altra sera, che nessuno ha indossato la numero 11? Qualcosa, grazie al cielo, è cambiato: la numerazione delle maglie ora può andare dal 4 al 20. Per la Virtus dal 5, dal momento che la prima è appesa lassù, alla volta del PalaMalaguti, con la scritta Brunamonti. Ecco, quel numero 4 potrebbe trovarsi di fianco l'11. Augusto è andato a Castel Maggiore, ma il legame con la società nella quale è diventato uomo è ancora forte. Marco Madrigali, da vero gentleman, qualche tempo fa disse che le bandiere sono fatte per restare nella storia. E allora, forse, quel numero 11 sarà ritirato per sempre. E consegnato a lui, Augusto, l'uomo che adesso vuol far grande Castel Maggiore. 09-09-2000 - Da "Il Resto del Carlino" Ginobili: "Partiti col piede giusto" di A. Gallo Quella canotta rossa che da
lontano sfuma nel color arancio degli ovetti Kinder
ha quantomeno trovato un estimatore. «Non mi
piace spiega Ginobili che la gente si
abitui agli stessi colori». Le nuove maglie, seppur
provvisorie la Champion le ha disegnate solo per
Supercoppa e Coppa Italia , faranno discutere per
un mese. E sicuramente non piaceranno molto all'avvocato
Porelli, presidente onorario, che negli anni Settanta
aveva rinunciato a uno sponsor pur di mantenere il bianco
e nero. 08-09-2000 - Da "La Repubblica" Cioccolato Griffith, subito il più buono di F. Forni Buona la prima. Mezza Virtus è
bastata per domare la Bibop, come da pronostico. Venti
minuti discreti, venti così, classici da preparazione.
Da lontano il rosso vivo delle canotte è diventato un
arancione intenso: proprio come sulle merendine e sulle
barrette. Color Kinder, avete già capito. Leffetto
un po strano della novità è rimasto, ma data
latmosfera soft e la curiosità per Griffith e
Ginobili, i migliori, i mugugni sugli spalti non sono
stati troppi. Sono mancati gli ottoni squillanti della
Kinder Band, mentre il tifo organizzato si è finalmente
potuto sistemare nella curva tanto bramata. Il colpo
docchio al PalaMalaguti era buono, a settembre
iniziato evidentemente la voglia di basket è tanta. 08-09-2000 - Da "Il Resto del Carlino" Supercoppa, commenti e pagelle di A. Gallo Tengono banco le maglie, al
PalaMalaguti, perché tra Virtus e Reggio Emilia non c'è
partita. Gli uomini di Marcelletti hanno un solo sussulto,
nel primo quarto, con un missile che dà il primo e unico
vantaggio alla Bipop, 7-8. Tengono banco le maglie
perché sotto le luci dei riflettori il rosso che il
giorno prima era sembrato acceso, tende all'arancione. La
tonalità degli ovetti Kinder, insomma, diventerà
materia di discussione, al bar, nei prossimi giorni. Ginobili 7:
3 su 6 da due punti, un paio di schiacciate e 6 palloni
recuperati per una valutazione di 18. 07-09-2000 Supercoppa: Kinder-Bipop 77-61 Supercoppa: Virtus Kinder Bologna - Bipop Reggio Emilia 77-61 (41-25) - TABELLINI: Ginobili 21, Griffith 15, Frosini 8, Bonora 8, Sconochini 8, Andersen 7, Romboli 5, Ghedini 3, Brunamonti 2, Bruno. 07-09-2000 - Da "Il Resto del Carlino" Virtus, una signora in rosso di A. Gallo La parola, e soprattutto il
giudizio, ai tifosi. Che stasera, sicuramente, avranno un
sussulto. Già, perché la Virtus scenderà in campo con
una canotta è la proposta Champion per Supercoppa
e Coppa Italia (per incrementare il merchandising)
rossa. Si parte da un nero sfumato sulle spalline (molto
large: segueno la moda a stelle e strisce) e poi via via
verso un rosso acceso. Che culmina, con la stessa
tonalità, nei calzoncini. L'effetto, ieri, nella sala
riunioni Cto, ha fatto pensare al Milan. Già, perché
quei colori, tradizionalmente, appartengono più a
Maldini di quanto possano essere accostati a Frosini e
Sconochini, che si sono improvvisati modelli prima dell'allenamento.Ma
l'effetto migliore lo darà il campo. Intanto c'è il
giudizio di Ettore Messina, chiamato in causa da Paolo
Macchiavelli, direttore sportivo della Virtus. «Maglia
molto bella e particolare. Fa un po' effetto dopo tanti
anni di bianco e nero. Ricorda un po' l'esperienza dei
Chicago Bulls: avevano una maglia bianca e una rossa,
inserirono anche la nera. Speriamo che l'esperienza porti
fortuna pure a noi. E' un segno di apertura, della voglia
di sperimentare. Anche se il bianco e il nero, insieme
con la tradizione sono ben chiari nella testa di tutti
noi». Nuova anche l'altra canotta, bianca, con le
spalline nere (o grigie): completi che saranno utilizzati
solo in Supercoppa e Coppa Italia. Per Eurolega e
campionato, invece, sarà necessario attendere. La terza
maglia, quella rossa appunto, servirà per incrementare
il merchandising (parola di Michela Colombo di Champion)
e per stupire chi, per 129 anni, ha sempre indossato il
bianconero. Anche se poco tempo fa, nell'aula magna di
Santa Lucia, in occasione delle celebrazioni per i 125
anni di storia, sfilò uno stendardo celeste. Ma archivi
alla mano per ritrovare il rosso puro (almeno per quel
che concerne i calzoncini) basta tornare agli anni
Ottanta. A Pesaro la Virtus di Brunamonti si presentò
senza pantaloncini e la Scavolini prestò i suoi. 06-09-2000 Nuove maglie per Supercoppa e Coppa Italia Presentate oggi le maglie che la Virtus Kinder utilizzera' per la Supercoppa (che inizia domani sera contro Reggio Emilia, ore 20:30 a Casalecchio) e per la Final Eight di Coppa Italia. Per esigenze di sponsor, il rosso abbonda, nelle nuove casacche. Fortunatamente, per le partite di Campionato e di Eurolega la maglia dovrebbe tornare ai suoi classici colori, ed essere bianconera al 100%. Potete vedere Frosini e Sconochini in versione bianco-rosso-nero nella sezione "Foto - stagione 2000-01" (foto tratta da "Bianconero") 06-09-2000 - Da "Il Resto del Carlino" Frosini: "Giochero' per me stesso" di D. Baiesi A poco più di 24 ore dall'inizio ufficiale della stagione della Kinder, Alessandro Frosini scalda il motore. E' carico Fro,dopo un'estate passata ad allenarsi con il suo allenatore nella sua Siena. Si aspettava, probabilmente, una chiamata di Tanjevic; chiamata che non è arrivata, lasciandogli il consueto amaro in bocca. Morto un Papa se ne fa un altro, si dice da queste parti. "Vorrà dire che io giocherò per me stesso e per questo club - sintetizza Frosini - la Virtus che ha deciso di aprire un ciclo importante e che vuole vincere il più possibile. Ci tengo davvero". Dopo il campionato dello scorso anno, Frosini si ritroverà accanto un giocatore come Griffith, uno che prende spazio in tutti i sensi. "Ma possiamo giocare assieme" conferma Fro, che poi, sul colored della Virtus aggiunge: "E' grosso, giocandoci contro in allenamento posso dirti che è un giocatore che prende benissimo posizione, che copre l'area. Ovviamente Rashard è un ottimo rimbalzista, e le sue qualità si vedono anche nella metà campo offensiva dove può far male dal post basso. Decisamente una presenza". Virtus non ancora al completo, che domani scenderà in campo contro la Bipop Reggio Emilia per la gara inaugurale del girone di Supercoppa. "Noi ancora siamo indietro, perché non essendo al completo il lavoro svolto è per forza parziale. Grazie all'aiuto degli juniores ci stiamo allenando bene, svolgiamo un discreto lavoro, atletica e palla, e poi stiamo cercando di dare un'impronta a questa nuova squadra, cercando di inserire i nuovi come Smodis, Griffith e Ginobili". La novità con la elle maiuscola saranno i 24 secondi: come vede Frosini la nuova regola? "Dal mio punto di vista significa che bisogna correre di più, e con noi far correre anche la palla senza pensarci troppo. Spero solo che questa nuova regola non induca troppe squadre a mettersi a zona, anche se credo che sarà magari una scelta quasi obbligata per le squadre un attimo più deboli. Non so, in NBA è vero che ci sono regolamenti appositi, ma credo anche che gli Stati Uniti siano una realtà troppo diversa dalla nostra anche dal punto di vista fisico. Vedremo come le squadre decideranno di adeguarsi". 06-09-2000 - Da "Il Resto del Carlino" Kinder, le novita' arrivano via etere di A. Gallo Oggi la Kinder presenterà le
maglie con le quali affronterà la Supercoppa (che la
Champion abbia previsto colori diversi dai tradizionali
bianco e nero ai quali, nelle ultime stagioni, è stato
aggiunto il rosso?). 05-09-2000 - Da "Il Resto del Carlino" Amichevole con Siena di A. Gallo La Kinder scenderà in campo nel pomeriggio in amichevole contro Siena. Ieri, al PalaMalaguti, s'è fermato Sconochini. Infiammazione del muscolo retto laterale della coscia per il Condor, che stasera, comunque, potrebbe giocare qualche minuto. Smodis sarà rivisto da Alessandro Lelli, mentre per Barlera c'è la sospetta lesione del menisco. Dovesse provare ancora dolore Paolo sarà sottoposto a una Tac. In caso di intervento dovrà restare fuori 30 giorni. Da domani sera (dalle 19 alle 20,30), alla gelateria Oliviero, distribuzione degli abbonamenti sottoscritti con il Gruppo Vincere. Sempre domani, infine, chat con Smodis: dalle 15 lo sloveno sarà su Telebasket.com con Daniele Baiesi. 04-09-2000 - Da "Il Resto del Carlino" La Kinder rinnova la sponsorizzazione di M. Becca Accordo annuale con la Kinder. Adesso c'è anche la firma sul contratto. L'accordo è annuale perché, in pratica, è stato portato avanti, con le stesse modalità, quel biennale sottoscritto nella passata stagione dal quale la Ferrero era uscita, il 30 giugno, per il mancato conseguimento della finale scudetto. Identica la cifra: nelle casse bianconere dovrebbero arrivare quattro o cinque miliardi. Prosegue, intanto, la campagna abbonamenti che resterà aperta fino all'inizio del campionato, ma la Kinder potrebbe anche decidere di posticipare il termine a fine ottobre. Da oggi, intanto, la prevendita, nella sede Ebc, dei tagliandi validi per la gara di apertura di Supercoppa, in programma giovedì, tra Virtus e Bipop. Smodis mercoledì è prevista una chat a partire dalle 15 con Telebasket.com e Daniele Baiesi da oggi riprenderà a lavorare in piscina, per non aggravare la sua situazione, ma per mantenersi comunque in allenamento. Potrebbe arrivare anche oggi, intanto, Marko Jaric. E il giovane serbo di passaporto greco, nonostante il lavoro svolto con la rappresentativa nazionale jugoslava, potrebbe riprendere anche subito ad allenarsi. Domani, probabilmente, test a porte chiuse con Siena per valutare l'amalgama di un gruppo che dovrà fare a meno di Smodis, ma che potrà contare sulle lunghe leve e sull'entusiasmo di David Andersen. 03-09-2000 - Da "Il Resto del Carlino" Sconochini: "Paf forte, ma non la temiamo" di M. Becca «Hugo.. Hugo». Risuonerà ancora per tre anni nelle volte del PalaMalaguti l'incitamento per Sconochini che ha saputo come pochi accattivarsi le simpatie dei tifosi. C'era stato qualche dubbio nel corso del mercato estivo, allorchè si era profilata l'ipotesi che tornasse su campi a lui già conosciuti come Reggio C., Milano e soprattutto Roma, ma dopo la firma del conterraneo Ginobili è arrivata la sua. Una proposta contrattuale pluriennale dopo un anno obiettivamente non esaltante che cosa le ha detto? «Mi ha dimostrato molto chiaramente che sia il presidente Madrigali che il coach Messina hanno una grande fiducia nei miei confronti. Mi ha fatto molto piacere, specie pensando che l'anno scorso, a causa di infortuni, non ho potuto dare il meglio. Ora sta a me ripagarli con prove in campo sempre più positive». L'introduzione delle nuove regole produrrà sensibili cambiamenti nel gioco, specie per gli esterni come lei. Cosa ne pensa ? «Le trovo ottime. Ne trarrà vantaggio il gioco che sarà più veloce e spettacolare. Esalteranno chi è dotato di scatto e reattività. La Kinder è ben attrezzata a queste novità, si vede che è stata preparata molto bene a tavolino». Ma anche le altre squadre europee che faranno le Coppe sono state allestite alla grande. Chi teme di più? «E' troppo presto per dare giudizi, anche perché, sinceramente, non ho seguito per ora tutti i cambiamenti a livello europeo». Sicuramente conosce l'organico dei concittadini della Paf che ha in organico un bel gruppo di guardie. Chi è più forte? «Lo dirà il primo derby. E' indubbio che è un team veramente competitivo ed inoltre parte col vantaggio di aver già un notevole amalgama grazie alle partite della nazionale. Ma, come sempre, non temiamo nessuno». Oltre a Ginobili è arrivato a Bologna un altro argentino, Julio Cruz che ha vestito la maglia rossoblù. Lo conosce? «No, non ho mai avuto l'occasione. So che è molto bravo e l'ha già dimostrato segnando subito nella prima partita. Degli amici comuni mi hanno detto che è anche simpatico e stanno organizzando un incontro fra noi tre». Nella mattinata di ieri Messina ha lasciato la palestra dell'Arcoveggio per partecipare quale invitato al raduno degli arbitri e l'allenamento dei bianconeri (tutti presenti tranne ovviamente Smodis)è stato anticipato alle 12 e diretto dai vice Consolini e Molin. I giocatori dopo una pausa di un giorno e mezzo torneranno in palestra all'Arcoveggio lunedì mattina, mentre la seduta del pomeriggio verrà sostenuta al PalaMalaguti che li vedrà scendere in campo per la prima partita ufficiale giovedì contro la Bibop per la prima gara della SuperCoppa. 02-09-2000 - Da "Il Resto del Carlino" Smodis infortunato, fuori per tre settimane di M. Becca I controlli sanitari effettuati a Smodis, dopo l'infortunio occorsogli nel corso dell'allenamento pomeridiano, hanno purtroppo confermato che si tratta, come ci ha precisato il dottor Troccoli, fisiatra componente lo staff medico della Virtus, di uno stiramento con una piccola lesione muscolare al retto femorale della gamba destra. Dopo le ecografie la prognosi dei medici è di tre settimane. Dopo la pausa precauzionale concessa nei giorni scorsi a Ginobili e Griffith, il coach Messina si ritrova ad una settimana dal primo appuntamento agonistico ufficiale (giovedì 7 si giocherà la gara interna di SuperCoppa contro la Bipop) senza uno dei giocatori più attesi. Martedì o mercoledì dovrebbe rientrare Jaric. 02-09-2000 - Da "Il Resto del Carlino" Bonora: "Voglio giocarmi tutte le chance" di M. Becca E' il più a rischio di taglio, o
meglio, di temporaneo trasferimento ad altra squadra.
Davide Bonora lo sa, ma sembra che non lo preoccupi. Dopo
il suo tanto agognato ritorno nella città dove era nato
e dove aveva praticato il basket giovanile, quando si
apprestava a guidare la squadra degli amati colori
bianconeri, ha dovuto prima assistere al rientro nel team
di Rigaudeau , quindi subire un infortunio gravissimo al
ginocchio ed infine quest'anno si è visto arrivare in
squadra un esterno come Jaric, che già in tempi passati
e allorchè indossava un'altra maglia è stato indicato
dai tecnici giocatore con le caratteristiche del play del
futuro prossimo. Si profila dunque per lui la
possibilità di lasciare un'altra volta la divisa della
Kinder. 01-09-2000 - Da "La Repubblica" Ginobili, un funambolo per la Virtus di F. Forni Emanuel Ginobili, un po come
Griffith, è un altro elemento che il tifoso della Virtus
aspettava da un po. Dopo lomone il funambolo:
veloce, saltatore, luomo delluno contro uno e
del tiro da tre in faccia al difensore. Non è che
Messina sia impazzito: Manu oltre a questo si è fatto
notare per essere già un ottimo giocatore, sulla carta
tagliato su misura dal sarto per il gioco più veloce e
diretto imposto dai 24 secondi. «Aspetto solo di
cominciare a giocare. Per me la Kinder rappresenta il
salto di qualità definitivo. Se sono davvero bravo devo
dimostrarlo qui a Bologna. Sapete più o meno come mi
muovo in campo: mi piace la palla, non è un segreto.
Come è chiaro che in difesa devo aumentare di almeno
qualche livello la mia efficacia». A Manu piace avere il
gioco in mano, ma riesce a cavarsela bene anche quando si
tratta di non concludere: per dimostrarlo però di rado
avrà i 30 che gli erano concessi a Reggio Calabria.
«Non sarà un problema se non partirò titolare, come è
molto probabile che sarà quando ci saremo tutti. Giusto
così: le rotazioni non mancheranno, essere nei primi
cinque conterà relativamente, gli esterni della Virtus
sono tanti e tutti fenomenali, i minuti però non
aumenteranno. Dovrò dare più qualità che quantità. Le
occasioni non mancheranno, il mio obiettivo è essere in
grado di fare qualcosa di utile. La Virtus è obbligata a
tornare a vincere trofei pesanti, spero di dare una mano.
Magari anche con qualche giocata spettacolare per gasare
il pubblico Bologna per me è un punto darrivo: per
la pallacanestro, questo è uno dei posti dove si vince e
si guadagna di più. Lo sarà anche di partenza, devo
ancora crescere come giocatore». 01-09-2000 - Da "Il Resto del Carlino" Frosini: "Tanjevic, mi hai deluso" di M. Becca Si è
presentato al primo allenamento già rodato ed ha così
superato senza particolare fatica le prime 'cure' del
preparatore Cuzzolin. Alessandro Frosini, l'unico centro
fisso nel travagliato scorso campionato, con l'arrivo di
Griffith e Jestratjevic ha forse temuto per il suo posto
in squadra ed ha voluto presentarsi già tirato. «No,
non è stato quello. Ero fermo da un po' di tempo ed
allora ho sentito il bisogno di andare in palestra». La
comitiva azzurra è in procinto di partire. Lei che ha 99
presenze è stato lasciato a casa dopo esser stato
chiamato in primavera per le visite mediche. Prima tegola per i bianconeri: Matjaz Smodis nel corso dell'allenamento ha riportato lo stiramento del retto femorale della gamba destra. Intanto David Andersen ha ripreso ieri pomeriggio gli allenamenti con la Virtus. Era atterrato in mattinata all'aeroporto Marconi proveniente dall'Australia, dopo aver disputato in Nuova Zelanda, con la maglia della nazionale juniores australiana, le qualificazioni per i Mondiali Juniores 2000. La segreteria della Virtus, infine, informa che gli abbonamenti per la stagione 2000/1 possono essere ritirati presso le filiali Carisbo dove sono stati sottoscritti e che sono validi per l'ingresso in occasione dell'incontro del prossimo 7 settembre per la prima gara ufficiale che vedrà al PalaMalaguti (ore 20,30) la Kinder opposta alla Bipop Reggio Emilia. |