16 marzo 2007

 

Comunicato Stampa

 

Sportello di Aiuto e Prevenzione all'Usura

Solo la denuncia può liberare dall’usura, e solo la prevenzione può evitare situazioni a rischio. Questi i punti fermi dello Sportello di Aiuto e Prevenzione all’Usura, presentato oggi presso la Camera di Commercio Etnea dalla Confesercenti di Catania.

Cos’è e come funziona
Lo Sportello è rivolto a tutti i cittadini che si trovano, o che stanno per entrare, in una situazione di indebitamento, di grave crisi finanziaria, di varie difficoltà economiche. Sarà aperto presso la sede della Confesercenti provinciale di Catania, in Viale Vittorio Veneto 14, ogni martedì e giovedì mattina dalle 9:30 alle 12:00 ed il mercoledì pomeriggio dalle ore 15:00 alle ore 18:00. Il servizio, gratuito, sarà gestito da operatori volontari che agiranno con le loro specifiche professionalità e sulla base di una motivazione personale. L’attività di aiuto e prevenzione sarà formata da tre momenti: il “contatto telefonico” (ai numeri 095. 388274 oppure 348.4051662) in cui si valuteranno le ragioni della telefonata; il “primo ascolto”, durante il quale si raccoglieranno informazioni sulla problematica; l’“equipe” di professionisti che cercherà di risolvere tutte le questioni connesse al disagio economico e consentire il pieno reinserimento della persona. Lo scopo dell’iniziativa, infatti, è di attivare meccanismi di responsabilità in coloro i quali richiedono l’aiuto dello Sportello.
L’equipe di professionisti è formata dall’avvocato penalista Enzo Guarnera, dai civilisti Elena Cassella, Luca Giammusso, Ines Belfiore, Dario Di Giorgio, Maria Antonella Tranchida, Sandra Mazzola, Alberto Caffarello, Antonio Guarnera, Roberto Marino, Leonardo Grasso, dall’esperto in analisi aziendale avv. Francesco Marino, dal criminologo Salvatore Vitale, dal commercialista Francesco Sinatra, dallo psicoterapeuta Giancarlo Costanza e dalla psicologa Annamaria Ciccia.

Il libro “L’usura, le usure”
Nel corso dell’incontro la giornalista Bianca La Rocca ha presentato per la prima volta a Catania il volume “L’usura, le usure. Temi, modi e luoghi di un fenomeno antico e moderno”, scritto insieme a Lino Busà.

Interventi
Sono intervenuti i più altri rappresentanti delle Forze dell'Ordine, il presidente della Provincia di Catania Raffaele Lombardo ed il sindaco Umberto Scapagnini: “Il mio sostegno a questa iniziativa è totale - ha dichiarato il primo cittadino della città etnea - perché l'usura è un fenomeno di patologia sociale, che coinvolge i commercianti ed investe l'intera società, ramificandosi in tutte le direzioni”. “La legalità - ha proseguito il presidente della Camera di Commercio di Catania Piero Agen, presente insieme al suo vice Francesco Costanzo - è al 1° punto del Consiglio Camerale. Senza legalità non si fa impresa, e non si fa impresa senza sviluppo”. Presenti anche i deputati Salvo Raiti e Dino Fiorenza.

I dati dell’Associazione
“Nell'anno 2006 - ha dichiarato il presidente dell’Associazione Antiracket Antiusura Etnea Gabriella Guerini - l'AS.A.A.E ha avuto 112 contatti telefonici, che si sono concretizzati in 99 incontri in sede. Nell'80% si trattava di sovraindebitamento e difficoltà di accesso al credito, nel 15% di probabile usura, mentre il restante 5% aveva avuto richieste estorsive. Si vede, dunque, che ciò che spinge le persone a chiedere aiuto è quasi sempre il bisogno di denaro. Fra loro, il 70% sono piccoli e piccolissimi imprenditori (commercianti ed artigiani) ed il resto famiglie monoreddito e pensionati. Molti di essi hanno fatto ricorso in passato al prestito usuraio, e qualcuno è ancora sotto usura, ma è difficile che lo riconoscano o, se lo riconoscono, non sono ancora decisi a denunciare. Un primo passaggio è far comprendere che solo la denuncia può liberarli e consentirci di intraprendere tutti i passi necessari al loro recupero. Quello che abbiamo compreso da tanti ascolti è la necessità della prevenzione: dare strumenti, formazione e informazione per evitare che le persone si trovino in situazioni a rischio. Abbiamo effettuato, perciò, cicli di conferenze sul sovraindebitamento delle famiglie, nel corso dei quali abbiamo dato informazioni sulla corretta gestione del budget della famiglia (da intendere come “impresa familiare”), su quali sono i limiti di indebitamento possibili, su come controllare gli estratti conto bancari e su come paragonare le offerte delle finanziarie”.
“La Confesercenti - ha aggiunto il presidente della Confesercenti di Catania Maurizio Morabito - è impegnata a dare sostegno ed informazioni alle piccole e medie imprese: per scegliere il fido giusto per l'attività intrapresa, per l'avvio di nuove attività di formazione mirate alla cultura della legalità, per conoscere gli strumenti messi a disposizione dalle leggi antiracket ed antiusura”.
“L’usura è la conseguenza devastante di un sistema alla deriva - ha commentato don Marcello Cozzi, sacerdote nella diocesi di Potenza, presidente della Fondazione Antiusura “Interesse Uomo” e vice presidente nazionale F.A.I. - in cui l’approccio con il denaro andrebbe affrontato a monte. Da poco tempo, inoltre, esso è la nuova frontiera delle mafie, che hanno trovato un modo nuovo di entrare nell’economia legale”.
“Negli ultimi 2 anni in Sicilia - ha sottolineato il presidente nazionale della Federazione Italiana Antiracket F.A.I. Giuseppe Scandurra - la nostra attività ha portato a 65 denunce e 100 costituzioni di parte civile, con l'arresto e la condanna di numerosi soggetti per migliaia di anni di carcere”.
“La prevenzione, la formazione delle coscienze e l'informazione - ha proseguito Flavia Panzano, giudice del Tribunale di Catania - sono alcuni degli strumenti più efficienti. Purtroppo, infatti, a 10 anni di distanza dall’entrata in vigore della legge antiusura, è difficilissimo arrivare alla denuncia e, quando ciò accade, la natura di questo reato impone una particolare lunghezza dell’indagine e poi dei processi. Le pene sono state inasprite in modo costante: prima del ’96, per i reati di usura la pena massima era di 5 anni di reclusione; dopo il ’96, è stata aumentata a 6 anni; adesso, con la legge “ex Cirielli”, si è arrivati a 10 anni. Ma con la riduzione dei tempi di prescrizione”.
A prendere parte all’incontro anche Mario Caniglia (coordinatore regionale F.A.I.), Antonio Mazzeo (coordinatore provinciale F.A.I.), rappresentanti di Confcommercio, Cia, Cidec, Lega delle Cooperative, Cgil, Cisl e Uil.

L’Ufficio Stampa Confesercenti Catania - Francesca Marchese - 349.6344440