Torna alla 2a Pagina

 

Watchemonne, o L'Oratore

Dipinto da:
Charles Bird King
Washington, 1838

Home 
Prima Pagina 
Seconda Pagina 
Terza Pagina 
Quarta Pagina 

 

Egli era più un uomo di pace che di guerra, si vantava questo Iowa col colonnello McKenney.

Il momento di cui andava più orgoglioso, disse al sovrintendente indiano, fu quello che la sua gente chiamava "quello in cui incominciò a fare doni." Avvenne quando un gruppo di guerrieri Sauk e Fox uccise due guerrieri Iowa. Entrambe le tribù erano pronte a dichiarare guerra, ma l'Oratore insistette che i capi di ambo le parti sedessero e fumassero la pipa prima che i primi colpi fossero sparati. Agendo come intermediario, fece in modo che i Sauk e Fox compensassero le famiglie degli uomini uccisi con coperte, cavalli e un barile di whiskey. La pace fu ristabilita.

Un po' di tempo dopo alcuni giovani Iowa rubarono quattro cavalli a dei coloni bianchi. Per gli Indiani ciò era pericoloso; i bianchi potevano usarlo come un pretesto per iniziare una guerra, o potevano arrivare i temibili Dragoni da Jefferson Barracks in St. Louis, che avrebbero ucciso un Indiano piuttosto che parlare con lui.

Watchemonne indì un consiglio e fu ordinato ai guerrieri di restiruire i cavalli. I giovani guerrieri sfidarono i capi e insistettero che avrebbero combattuto se gli uomini bianchi avessero cercato di riprendersi le loro proprietà.

Piuttosto che rischiare una divisione all'interno del suo popolo, Watchemonne comprò i cavalli e li restituì ai loro proprietari. McKenney scrisse: "Questo atto gli valse grande credito tra la gente della frontiera, che da allora lo ha sempre trattato con fiducia e parlato a sua lode."

Quando McKenney cercò con l'aiuto di Watchemonne di risalire alle origini degli Iowa, il capo gli disse che il ricordo dell'uomo più anziano risaliva a quando "essi attraversarono quel lago"-il lago Pepin tra il Minnesota e il Wisconsin.

Suo padre, che aveva appreso la storia tramandata da otto generazioni, insisteva che essi avevano vissuto sulle coste del lago finché si suddivisero nelle tribù Winnebago, Omaha, Missouri e Iowa perché "era il volere del Grande Spirito che essi non dovessero essere stazionari, ma viaggiare di posto in posto, coltivando terre sempre diverse... essi continueranno ad avere buoni raccolti e figli sani finché obbediranno a questa legge della loro natura."

Watchemonne rivelò anche a McKenney che il cuore della nazione era custodito all'interno di una borsa sacra di medicina, conservata all'interno di una tenda che aveva i lembi sempre abbassati e in cui le donne non potevano entrare.

Gli etnologi credono, in base a somiglianze nelle tradizioni, che le cosiddette tribù Chiwere, Oto, Iowa e Missouri, si siano separate dai Winnebago e spostate ad ovest nella regione del fiume Missouri.

Nel periodo in cui Watchemonne si trovava a Washington, gli Iowa stavano ancora piangendo la morte di Nuvola Bianca, avvenuta quattro anni prima. Watchemonne fu felicissimo quando McKenney gli diede una litografia del ritratto del capo più amato. Il sovrintendente indiano si vantò: "Egli la giudicò di una straordinaria somiglianza."

Quando il ritratto raggiunse il villaggio Iowa, la gente, che non aveva mai visto un illustrazione o un dipinto, fu così stupita dalla somiglianza col loro capo che "non osavano porvi lo sguardo sopra."

[Back][Risultati Sondaggio][Riempi il Modulo][Links]