Essere, non essere, eccoci qui
a chiederci ancora una volta
(non è mai troppo tardi)
se non sarebbe meglio non essere mai nati.
E a guardare
dal buio cantuccio del nulla
la colorata (disperata?) scena del mondo.
Ah, com'è bello
nuotare, tuffarsi, danzare
come una piccola foca
nel liquido amniotico del nulla
e dolcemente abbaiare
al diffuso chiarore d'una luna invisibile
sul segreto tam-tam
del grande cuore del nulla.
Ah, com'è bello
nuotare, tuffarsi, danzare.
Ma non sono forse queste
le parole dell'essere?
Nel suo grembo
siamo le piccole onde
in cui noi stessi nuotiamo e danziamo
e per pensare al nulla
non abbiamo che i suoi splendenti colori
la sua musica.