La voce coi passi precipitosi nel corridoio

rimbalzò calda sul ventre delle bagnanti

si franse nei colori surreali

sogni, graffiti inconsci ilari segni

dalle pareti, esitò nelle tende, nelle foglie

della fucsia fiorita,

irruppe nella stanza.
 
 
 
 
 
 

« Dove sei? » chiese,

gli occhi frugando in ogni angolo.
 
 
 
 
 
 

Ma non ci fu risposta.

E si ruppe in frantumi nello specchio.
 
 




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