DewFall
Legacy of Soul
Anno
2004
Voto
7/10
Website
www.dewfallband.com
Download
Questo demo, del gruppo barese DewFall (confermato per il MetalCamp ‘05 che si svolgerà il 24,25 e 26 giugno a Tolmino in Slovenia) lascia sicuramente un'impressione positiva sin dal primo ascolto. Il demo che è arrivato presso Webforce’zine, composto da sei tracce, è qualcosa dallo spiccato senso compositivo del genere heavy metal. Nessun tipo di pretesa ad eccessive articolazioni, solo brani diretti, veloci e facilmente orecchiabili. L’ultima fatica dei DewFall apre con un intro parlato che spalanca le porte a Legacy of Soul, pezzo veloce e tirato, canzone ideale per presentare al meglio la band. Riffs concisi, duetti di chitarra, soli melodici e ben strutturati conferisco al pezzo qualcosa di speciale. Il cd prosegue con On the road, pezzo molto heavy rock, scandito da una ritmica altrettanto veloce quanto simpaticamente orecchiabile; l’intro di basso e poi un mini solo di chitarra prima della vera partenza del pezzo che conclude (almeno secondo il mio orecchio) con un mediocre rutto (nel vero senso della parola). Il pezzo successivo, Remembrace (Once Upon a Time), è una bellissima ballad, con una partenza dolce e melodica di arpeggi e soli. La parte centrale è arricchita da chitarre più taglienti e importanti che lasciano libero sfogo al chitarrista per un altro ben riuscito solo. Il quinto pezzo, Fateful Temptation, dalle sonorità più cupe, è anch’esso a mio avviso ben strutturato e ben composto e che comunque rientra decisamente nel tipo di sound che questa band ci propone. Infine, il sesto e ultimo pezzo, intitolato Will to Kill, riprende ancora le sonorità delle prime canzoni, con ritmiche sia taglienti che, allo stesso tempo, melodiche e che si sviluppa con un ritornello davvero ben riuscito che dona alla song la caratteristica tipica della canzone metal! Arriviamo dunque alle critiche negative di questo lavoro. Innanzitutto, sebbene non così terrificante come a volte succede, la produzione non è ai massimi livelli. Le chitarre sono un po’ sgonfie di vista e la batteria non è equalizzata al meglio, la cassa la trovo a un volume eccessivo rispetto al rullante e al charleston. Inoltre in questo disco si possono rilevare notevoli e frequenti sprecisioni a livello ritmico, soprattutto per quando riguarda la linea di batteria, la doppia cassa che, a tratti, suona decisivamente “strana”. I soli di chitarra sono quasi sempre ben curati e pensati ma purtroppo, in qualche passaggio, non sembrano essere troppo intonati. Il basso non è niente male, voglio dire, sebbene non ci siano cose assurde e tecnicamente impossibili da eseguire, riesce comunque ad emergere e a dare una solidità costante e precisa a tutti i pezzi. Inoltre, ultimo appunto negativo riguarda la voce. Il cantante ha sicuramente doti invidiabili, ma secondo il mio modestissimo parere, sarebbe bene curare tutte le lacune di tecnica con uno studio maggiore. Concludendo credo che, per quanto riguarda la parte compositiva, sia opportuno aspettarci delle buone novità in futuro per questa band che ha sicuramente tutte le basi per riuscire ad emergere.
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