APULEIO
Le notizie sulla vita di Apuleio ci
vengono date da Apuleio stesso nelle sue opere “Florida” e “Apologie”.
Nasce intorno al 125 d.C. in una provincia romana da una famiglia abbiente, studia a Cartagine e ad Atene. Viaggia come conferenziere e arriva a Roma dove entra in contatto con molte religioni e molti culti.
Nel 155 incontra Sicinio Ponziano con il quale aveva studiato. Sicinio convince Apuleio a sposare sua madre Pudentilla.
Tre anni dopo Apuleio è citato in giudizio dai parenti della moglie per aver sedotto la donna con arti magiche. La sua difesa è riportata nell’”Apologia” scritta intorno al 160.
L’opera più conosciuta è il Metamorphoseom libri XI, tramandato anche con il titolo Asinus Aureum. Non si conosce la data ma si pensa che sia stato pubblicato prima del processo quindi intorno al 158.
LE FONTI
Apuleio attinge a molte fonti (Omero, Ovidio…).
La metamorfosi animalesche sono un tema antichissimo sia nella letteratura greca e latina, come nella popolare e colta.
LA storia narra di un uomo che viene trasformato in asino.
Nella storia sono inserite anche delle fabule Milesie vere e proprie; Apuleio attinge anche dal romanzo greco.
Abbiamo anche fonti dalla tragedia, dal teatro, dal racconto mitico che sono caratteristiche del romanzo.
Nell’opera ci sono 3 sezioni narrative:
dal libro 1°-3° ci sono le avventure di Lucio fino al momento della trasformazione, parla soprattutto della curiosità di Lucio, passando da un’atmosfera surreale per poi arrivare al clu della storia.
Dal libro 4°-10° Lucio diventa asino, in questa sezione abbiamo il maggior numero di favole e quella più lunga è quella di Amore e Psiche. E’ una parte piuttosto inorganica; per questo è definito romanzo Picaresco (genere che nasce nel 1600 in Spagna), costituito da una serie di episodi che si possono ampliare a dismisura.
Il disordine in Apuleio non è dovuto alla sua incapacità ma costituisce un mezzo per indicare la confusione del mondo.
Il libro 11° parla della conversione di Lucio al misteri di Iside, del ritorno alla forma umana, e all’ iniziazione al Culto di Osiride.
Il culto di Iside fa come da guida all’opera. In antichità c’erano 10 giorni di preparazione prima della conversione ai culti di Iside, che avveniva solo l’11° giorno.
Questo libro sembra separato, il suo intento diventa riportare l’ordine e spiega la vicenda di Lucio. Ha violato le leggi della natura e con la magia ha attirato l’ira della fortuna cieca.
Possiamo notare 2 atteggiamenti in Apuleio:
-raccontare e divertire (funzione svolta per lo più dalle favole)
-intento edificante (svolto dall’11° libro e dalla favola Amore e Psiche.)
La successione di avventure è tipico del percorso iniziatico, per il cammino, per le molte prove per arrivare alla salvezza grazie alla volontà divina. Si nota che l’autore vuole indicare con la storia il suo cammino spirituale.
La seconda trasformazione è voluta dagli Dei. Lucio giunge in Tessalia ospite presso la casa di un amico del padre, la cui moglie è una maga.Lui vuole imparare e conoscere la magia e assiste ad alcune pratiche magiche e grazie ad una servetta si fa dare un unguento per poter diventare per diventare un animale ma sbaglia unguento e diventa un asino.
Dopo una serie di avventure finisce in una casa di ladroni dove incontra una fanciulla, anche lei prigioniera dei ladri. Una serva racconta alla fanciulla la storia di Amore e Psiche per tirarla su di morale.