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  di Carlo Cenciarelli:

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INSONNIA ALIENA…(TA)

 

Roma, 20 marzo 1990, ore 24 circa

Come altre volte, cercavo con la passeggiata notturna nel giardino di casa, la contromossa giusta all'insonnia che, da diverso tempo, mi perseguitava.
Non volevo essere schiava dei farmaci, questo il motivo delle passeggiate.
Quella sera, stranamente, mi sentivo più nervosa del solito. Percepivo nell'aria una tensione strana, come se fossi circondata da campi magnetici che ostacolavano tutti i miei movimenti.
Mentre analizzavo questa sensazione, mi sentii di colpo strappare da terra.
Mi ritrovai circondata da luci di diversi colori, di un'intensità pari a quella del sole, ma stranamente non disturbavano la vista. Non avevo ancora preso coscienza di dove fossi, quando vidi apparire di fronte a me, come in un'immagine proiettata, un essere vivente che immediatamente, con sicurezza, classificai come alieno: molto alto, corpo magro, collo lungo, con sopra una piccola testa senza capelli e due occhi grandi, con lo sguardo dolce di bambino.
La pelle, che paragonai a quella delle lucertole, mutava di colore continuamente.
Ero terrorizzata, ma nello stesso tempo affascinata.
Ad un tratto quell'immagine mosse verso di me il braccio destro, molto lungo, la cui mano, dalle dita affusolate, si poggiò sopra la mia testa.
Non ebbi più paura; avvertii però la sensazione d'aver indossato un casco e immediatamente il mio cervello iniziò un'attività frenetica che non potevo controllare; non riuscivo a fermare le immagini e i pensieri che sentivo scorrere velocemente dentro di me.
Il tutto durò una decina di minuti, credo.  Appena quell'essere tolse la sua mano dalla mia testa, tutto ritornò alla normalità; rimaneva solo una sensazione di freddo nel punto dove si era posata la mano.
Lo vidi sorridere e, così come mi era apparsa, quella immagine improvvisamente sparì, come se qualcuno avesse spento il proiettore.
Per un po' rimasi sola in mezzo a quella intensa luce colorata. Ancora frastornata mi ritrovai nel buio del mio giardino.
Sono passati ormai alcuni anni da quella notte e ancora non sono riuscita a capire se quello che accadde fu realtà o un sogno ad occhi aperti.
Per certo so che, da quella notte, non ho più sofferto d'insonnia, e che ogni anno, il 20 marzo alle ore 24 circa, quando inizia la primavera, avverto, come quel giorno, la sensazione d'avere un casco sulla testa, immagini e pensieri che scorrono senza poterli fermare, e di essere circondata da intense vibrazioni.
Di tutto questo sono misteriosamente serena e contenta.
Forse qualcosa è accaduto e sta ancora accadendo e probabilmente non è una brutta cosa.
     Spero che il tempo non mi smentisca.