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Nedo Luschi

Abbiamo conosciuto Nedo Luschi quando, trasferiti da poco a Livorno nel -ormai lontano- 1983, abbiamo pensato di rallegrare il nostro nuovo appartamento con qualche pianta. Già perché il nostro primo incontro con il Maestro è avvenuto tra i fiori e le piante nella sua serra di Via Roma. Incontro indimenticabile per la singolarità, la livornesità (il Maestro non ce ne voglia) del "personaggio" e, soprattutto, per quel qualcosa di profondo e sofferto che emanava dalla sua personalità. Solo dopo, in occasione del "Premio Rotonda", abbiamo scoperto e apprezzato il Luschi Pittore.

Ora, in occasione della personale di Villa Trossi Uberti, dedichiamo al Maestro questa pagina.  
     
si riporta una testimonianza sul Maestro di Luciano Bonetti:  


Il pittore livornese Nedo Luschi, classe 1917, allievo di Beppe Guzzi, fondatore con Mario Borgiotti e Renzo Casali della Mostra "Rotonda d'Ardenza" nel lontano 1953, presidente onorario del Gruppo Labronico, deve essere apprezzato, oltre che per la qualità della pittura e per la netta personalità, per la coerenza che nell'arco di oltre 60 anni ha sempre dimostrato; iniziò a dipingere giovanissimo subito attirando l'attenzione dei colleghi più anziani (Nomellini, Romiti, March, Natali, Guzzi, Borgiotti ecc.), del pubblico e della critica. Fu fra i fondatori del gruppo "Mario Puccini" con altri noti pittori e frequentò successivamente l'Accademia di Brera; molte le sue personali e le presenze a rassegne nazionali ed internazionali tra le quali la "Quadriennale Romana" e "Artegiro". Vincitore di molti premi. Ampia la sua tematica affrontata con una tecnica "materica": abbondanti i colori sulle sue tele e pennellate irruente, decise, spontanee; pittore innamorato del vero, un vero interpretato con un linguaggio personalissimo, riconoscibile a prima vista. Nessuna incertezza nelle sue interpretazioni eseguite sempre col proposito di afferrare l'essenziale del tema affrontato, sempre eliminando i particolari inutili. Un moderno, dunque, scaturito però dalla gloriosa tradizione post-macchiaiola, tradizione che Luschi ha sempre rispettato ed amato.

Lungo tirocinio, lunga gavetta: coi pittori della vecchia guardia c'era poco da scherzare, se un giovane non era dotato Nomellini e Guzzi non esitavano a sbatterlo fuori. Luschi non ebbe difficoltà a superare l'esame e gli anziani subito lo accolsero fra loro sostenendolo ed incoraggiandolo. Pittore moderno, ho scritto, ma sempre alla ricerca di armonie, sempre alla ricerca del bello, non il bello sdolcinato ed opportunistico, ma l'essenza del bello.

Vasta tematica, ripeto, ma con predilezione per la figura ed i fiori, per le nature morte, senza comunque trascurare il paesaggio ed il mare Labronico.

Un pittore autentico, spontaneo, "lirico", che ha sempre evitato le strade facili, i vincoli commerciali.

Concludo con alcune frasi di Mario Borgiotti: "Espressione della vitalità che anima la corrente pittorica Labronica e con la possibilità di inserirsi nel proprio tempo; gioia del colore e libera costruzione delle immagini: tale la testimonianza d'arte offerta da Nedo Luschi".

[ Nedo Luschi - La coperta - 1967 ]

[ Nedo Luschi - Miss Italia Viareggio - 1957 ]

[ Nedo Luschi - Composizione nella serra - 1992 ]

[ Nedo Luschi - Maila - 1992 ]
(per ingrandire, cliccare sulle immagini)


Ricordiamo la 

Mostra monografica dedicata a
Nedo Luschi opere 1944-1996

COMUNE DI LIVORNO
FONDAZIONE
TROSSI UBERTI

[ Nedo Luschi - Donna con fiori - 1948 ]

   

 

Villa Trossi Uberti
Via Ravizza, 76
Ardenza - Livorno
luglio - settembre 2002


"L'arte e la vita di Nedo Luschi
onorano l'Italia e Livorno"
 

 Gaetano Gifuni
Segretario Generale
Presidenza Repubblica