Il
fatto di cronaca nera aveva scosso non solo Mesana e dintorni
così mi avevano inviato per delle interviste.
Arrivai verso sera e prima di andare a cena mi feci indicare
il fiume. Fiume
più che altro un torrente
birbone come sanno esserlo quelli di montagna. L'acqua vi scorreva
allegramente, quasi cantando in una pace soave; acqua tersa e
serpeggiante fra sassi levigati; dava l'idea di essere gelida.
O per lo meno a me vennero i brividi.
Nel punto indicatomi era alta tre metri.
Nella
prima intervista mi trovai di fronte Roberto titolare di una
piccola impresa edile. Bell'uomo sulla quarantina, franco, aperto,
cotto dal sole, vigoroso e che si commosse fino alle lacrime
nel raccontare.
" Lo avevo conosciuto tramite mia figlia che frequentava
il campo ROM come volontaria e come studente di psicologia. Aveva
un nome curioso che non riuscivo a tenere a mente e a pronunciare
bene: quanto rideva quando ci tentavo! Così gli avevo
affibbiato un soprannome. E a lui piaceva. Gli avevo promesso
che se finiva per bene la scuola dell'obbligo lo avrei preso
con me per insegnargli il mestiere. Avevo notato che era molto
interessato e me lo trovavo sempre tra i piedi sui cantieri.
Gli facevo fare qualche piccola incombenza e lo retribuivo con
piccole mance, sa per vedere se non andava a rubacchiare.
Quel terribile giorno ero sul tetto, felice, stavo issando la
bandiera per la copertura avvenuta.
.. Vedo arrivare di
corsa più del vento un ragazzino di là dal paese
verso il fiume
Non l'ho riconosciuto! Ma nel momento
in cui si è verificata la tragedia ho avuto come una fitta
al cuore
ho pensato di morire per un infarto
Ho strillato,
strillato perché mi rendevo conto come sarebbe andata
a finire, ma tutto inutile. Sono sceso e con gli atri siamo andati
fin laggiù, ma
tutto inutile. "
Eva
mi raggiunse nell'albergo dove ero alloggiato. Non aveva voluto
ricevermi a casa sua. Non c'era ancora ritornata. Si sentiva
sconvolta. La sua età era intorno ai 35 anni e si parlava
e sparlava molto intorno a lei in paese. Era stata a Roma per
fare la ballerina; era apparsa anche in Tv ci teneva a precisare.
Aveva fatto piccole particine in film. Vestiva vistosamente con
profusione di spacchi, scolli, fasciature e profumi. Stranamente
aveva un trucco discreto, quasi acqua e sapone. Certamente un
tipo ma con un non so che di malinconia esistenziale appiccicata
addosso che ti faceva desiderare di salutarla al più presto.
Dice invece che a molti era proprio questo fatto che li attirava
come le mosche
. una donna fragile da aiutare, coccolare,
in tuo potere ecc. ecc.
Raccontava dondolando le gambe che teneva accavallate, con lo
sguardo perso nel vuoto o forse sul panorama fuori della vetrata.
Il suo respiro era spezzettato, il racconto strascicato come
sotto una forte emozione.
" La casa era in un disordine totale. Tutte le mie cose
personali giacevano a terra, sparse un po' ovunque. I ladri erano
ancora lì. Due. Due ragazzotti; uno molto più piccolo
dell'altro. Il grande stava riempiendo le tasche del piccolo
che pareva barcollare sotto le mani dell'altro. Poi gli ha dato
l'ordine di fuggire verso il fiume. Non li avevo mai visti prima.
Ma non li saprei descrivere. Il piccolo è fuggito come
il vento mentre il grande mi ha tramortito con un cazzotto in
pieno petto. Quando mi sono risvegliata tutto era già
successo. Sì, sono rientrata in possesso dei miei gioielli
la sera stessa. Tutti. Per un valore di 18 milioni. Non sono
riuscita nemmeno a toccarli e credo che non ne indosserò
più nessuno. Né quelli, né altri. "
Infatti non aveva indosso nemmeno un anellino.
Il
campo ROM poco fuori il paese non ha bisogno di descrizione.
Era il solito campo ROM! Sono stato accolto con poca
simpatia
.. e con una lunga lamentela di cose che lo Stato italiano
e la gente non fa per loro.
I genitori del ragazzo undicenne non si sono fatti vedere. Ma
una ragazzina, di soppiatto, fuori del campo, mi ha fatto scivolare
in tasca, con la destrezza che solo loro conoscono, qualcosa.
Una foto.
Il
sommozzatore Claudio Rivelli non era del luogo, ma qualcuno lo
aveva avvertito della mia presenza e mi venne a cercare.
" Quel giorno ,come altre volte purtroppo, mi allertarono
i Carabinieri. E con loro, i vigili del fuoco, i militi della
Pubblica Assistenza arrivai al fiume in un baleno. Ma era sempre
troppo tardi!
Il corpo era adagiato sul fondo. Che effetto! Una lunga collana
di perle a più giri lo teneva legato ad un grosso masso
o così pareva. Sul volto una espressione di meraviglia,
di grande meraviglia, come quando uno vede una cosa che proprio
non se l'aspetta, ma gli fa piacere. Che effetto! "
Il
pescatore, un noto avvocato di città, era stato il testimone
oculare e quello che, buttatosi prontamente in acqua, aveva tentato
di salvare lo zingarello che non sapeva nuotare. Disse solo:
" Già quando l'ho visto arrivare ho notato che qualcosa
lo appesantiva, impacciava nella corsa. Si è distratto
per trafficare con le tasche e non ha prestato attenzione alla
rientranza del fiume in quel punto.
Mi sono reso conto
ho gridato
.
Un attimo ed è andato giù come se avesse una macina
al collo. Quei gioielli nelle tasche? Chi lo sa!? Ho tentato
ma andava giù come
.."
Le parole gli sono morte in gola.
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