Il canto gregoriano, forse l'espressione più alta dell'arte romanica, tenne viva in Italia l'attività musicale liturgica per secoli e favorì molteplici innovazioni. Il monaco benedettino Guido d'Arezzo, teorico e insegnante di musica, fu il primo ad identificare le sei note nella scala musicale con le sillabe UT, RE, MI, FA, SOL, LA. |
|
Esse erano le sillabe iniziali di un inno a San Giovanni:
(Assolvi, San Giovanni, il
peccato di un labbro contaminato, perché i sacerdoti possano
far echeggiare con voce leggera le tue gesta meravigliose) |
|