Raccontar(si) 3 - Prato, Villa Fiorelli, 30 agosto-6 settembre 2003 | ||
Il progetto di massima Raccontar(si), uno stage della Società Italiana delle Letterate in collaborazione con l'Associazione Il Giardino dei Ciliegi di Firenze e l'Università di Firenze, è un progetto di formazione per mediatrici interculturali rivolto a donne di ogni età, diplomate, laureande o laureate. Il progetto ha come presupposto il rispetto e riconoscimento delle differenze che esistono tra noi, e come metodo la lettura del genere in un'ottica trans- e interculturale. Suo scopo è potenziare le risorse di cui siamo portatrici, e costruire una comunità di pratica basata sullo scambio di informazioni, impegno e risorse. La coalizione delle forze coinvolte nel progetto vuole aprire nuove possibilità di fertile sinergia tra il mondo accademico, il territorio, le istituzioni e l'associazionismo femminile. Il gruppo che propone questo corso di lett(erat)ure comparate al femminile costituisce una rete di studi delle donne. Nel suo immaginario sociale, “il pensiero della differenza” non è separabile dai presupposti degli "studi culturali". Un effetto della postmodernità è la trasversalità culturale, sociale, etnica, l’orientamento sempre più inter- e multidisciplinare, con una conseguente precarietà di confini. Comparare al femminile significa per noi porre in relazione dialogica la cultura italiana con quella europea, e le culture europee con quelle extraeuropee. Ci interessa partecipare attivamente alla costruzione di nuove e complesse identità in un’ottica transnazionale ecologista, pacifista, antirazzista, attenta alle differenze e alle affinità tra cui quelle di genere. Legate a questo nostro immaginario sociale stanno mappe cognitive, radicate nell’indagine storica della soggettività e del corpo femminile, che evidenziano i passaggi, le dislocazioni dai margini al centro e viceversa, i transiti tra culture e linguaggi. Quel campo di eterogenee esperienze letterarie che costituisce il continuum testuale e immaginario della letteratura delle donne è il terreno della nostra indagine. Sentiamo la necessità di rivedere al femminile il canone letterario evidenziando le strutture di potere che lo producono; di richiamare l’attenzione alla costruzione discorsiva del genere, nonché al ruolo svolto da questo tipo di costruzione nella tecnologia del consenso; di fare emergere valori, confini e differenze multiculturali per introdurre la pedagogia della diversità e curare le sue applicazioni didattiche in ottemperanza alla direttiva del Consiglio dei ministri e delle direttive CEE sulle pari opportunità. |
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