Descrizione del percorso
Il percorso è di 135 Km ma il vantaggio
è di avere fatto circa 1000 m. di dislivello in funivia.
E' quindi questo un raro "anello" in quanto il dislivello in discesa è
di 1000 metri maggiore del dislivello in salita!!!
In pratica un anello in discesa.
E' consigliabile affrontare il giro in
bicicletta solo
d'estate a causa della quota e della possibilità di cambiamenti repentini
delle condizioni atmosferiche.
Occorre munirsi di almeno due borracce
(e anche di più) in quanto la piana di Campo Imperatore è arida e si
rischia, quasi sicuramente, di rimanere senz'acqua.
Si può arrivare in macchina uscendo al
casello autostradale di Assergi nel versante aquilano del Gran Sasso e
ci si reca alla base della funivia di Fonte Cerreto. Da qui si
sale a bordo della funivia portando a bordo della cabina (la quale
trasporta 100 persone ed è consentito trasportare la bici, pagando un
piccolo supplemento).
Si gode la salita in meditazione e... senza fatica si giunge
all'albergo che fu rifugio di Mussolini. Qui Marco Pantani
vinse una tappa del Giro d'Italia, il 22 maggio 1999, in una fredda e
nevosa
giornata.
Inizia il percorso in bicicletta; dopo
una discesa di un paio di chilometri si inizia a percorrere la
bellissima piana di Campo Imperatore in direzione Vado di Sole.
Il panorama che si offre al ciclista è meraviglioso e unico!!!
Molti
film e spot pubblicitari sono stati girati in questa zona dove d'inverno
si pratica lo sci di fondo.
Si supera Vado di Sole facendo una salitella di circa un
chilometro e si inizia a scendere nel versante pescarese e subito dopo
in quello teramano, in mezzo ai boschi, per raggiungere il
caratteristico abitato di Castelli,
paese famoso fin dal 1600 per le sue ceramiche esportare nelle
corti di tutta Europa.
Quindi si prosegue puntando verso
Isola del Gran Sasso e dopo aver fatto una breve sosta al limitrofo
santuario di San Gabriele si continua verso Ornano Grande,
poi Tossicia, quindi Montorio al Vomano.
Da Montorio si inizia a risalire la bellissima e stretta valle del
Vomano, puntando verso il passo delle Capannelle (quota 1300 m)
facendo una salita lunga ma pedalabilissima (la pendenza inizia all'1%
per poi gradualmente aumentare fino al 5%). La valle è bellissima,
incassata nella roccia e qui al tempo dei Romani, passava la via Cecilia
(che qualche anziano locale ancora chiama la Salaria), come testimoniato dai recenti ritrovamenti.
Qusto tratto è stato ribattezzato la Strada maestra del Parco
in quanto è diventata strada essenzialmente turistica.
Giunti proprio sulla sommità del passo, invece di iniziare a scendere
occorre girare a sinistra in direzione Assergi. Si sale ancora per circa
un paio di chilometri verso passo San Vincenzo e quindi inizia la
lunga discesa (di circa 10 Km) fino quasi al casello dell'autostrada (da
dove si era usciti), quindi svoltando a sinistra si risale per circa un
paio di chilometri verso Fonte Cerreto e si riprende la macchina.
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Fare il giro in
verso contrario, puntando all'inizio verso il passo delle Capannelle,
comporta poi dover risalire una durissima e lunghissima salita,
nella zona di Castelli, di oltre 30 Km con
fortissimo dislivello e pendenze notevoli.
Si rischia di rimanere in mezzo al bosco senza avere la forza di
continuare a salire, rischiando di rimanere in trappola nel versante
teramano!!!
La salita che
conduce al valico di Vado di Sole è lunga e impegnativa. Chi non ha il
rapporto giusto rischia di dover scendere appena superata la piazza di
Castelli, a causa della pendenza che sfiora il 10%.
Ogni fine luglio, l'itinerario viene proposto
con la Granfondo del Gran Sasso, una gara ciclistica per cicloamatori con partenza e arrivo a Montorio
al Vomano.
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