QUATTORDICI PUNTI SULL'11 SETTEMBRE TRATTI DAI RAPPORTI UFFICIALI
Quattordici punti, e un paio di
virgole.
Tratto da
www.luogocomune.net.
Gli scienziati e gli ingegneri del 9/11 Truth
Movement non demordono. Dopo aver ampiamente dimostrato l’impossibilità dei
crolli passivi per le Torri Gemelle e il WTC7, hanno deciso di “punzecchiare” i
loro colleghi del NIST con un documento sottilmente ironico - ma altamente
efficace - riguardo ai crolli stessi.
Invece di litigare sui punti di disaccordo, suggeriscono i firmatari del
documento, attestiamoci sui punti su cui concordiamo, e partiamo da quelli per
una discussione costruttiva, “che renda gli edifici più sicuri nel futuro”.
Il risultato è sottilmente feroce, in quanto gli stessi scienziati dimostrano
che con le sole affermazioni fatte dal NIST, e senza stare a scomodare nessuna
“teoria complottistica”, la versione ufficiale crolla miseramente su se stessa.
Ecco il documento completo:
Quattordici Punti di accordo con i rapporti
ufficiali governativi sulla distruzione del World Trade Center
Di Steven E. Jones, Frank M. Legge, Kevin
R. Ryan, Anthony F. Szamboti, James R. Gourley.
I rapporti di FEMA e NIST contengono la versione ufficiale sulla distruzione del
World Trade Center, avvenuta l'11 settembre 2001. In questa lettera vogliamo
porre le basi per una discussione costruttiva e chiarificatrice, focalizzandoci
sui punti di comune accordo con FEMA e NIST, e rifiutando nel contempo diverse
credenze errate sui crolli del WTC.
L’undici settembre 2001 le Torri Gemelle del World Trade Center (WTC) furono
colpite da aerei. Nell’arco di due ore ne conseguì la distruzione totale di
questi due grattacieli, ad una velocità vicina a quella di un corpo in caduta
libera, mentre un altro grattacielo (WTC7), che non era stato colpito da aerei,
è crollato dopo circa sette ore, alle 5.20 del pomeriggio.
Il parlamento nazionale ha specificatamente incaricato il National Institute
of Standards and Technology (NIST) di “determinare come e perché il WTC 1 e
2 siano crollati in seguito agli impatti iniziali degli aerei, e come e perché
sia crollato il WTC 7.” [1]
La Federal Emergency Management Agency (FEMA) [Protezione Civile, ndt]
aveva perseguito in precedenza gli stessi obiettivi.
A FEMA e NIST non è stato chiesto in maniera specifica di determinare in che
modo sia stato il fuoco a causare i crolli, ma ambedue hanno chiaramente scelto
quella soluzione, lasciando nel contempo molte domande senza risposta.
Il nostro scopo in questo caso è di gettare le basi per una discussione
scientifica, elencando gli argomenti sui quali ci troviamo d’accordo con NIST e
FEMA.
Compredere i meccanismi che hanno portato alla distruzione del World Trade
Center permetterà a scienziati e ingegneri di fornire un ambiente più sicuro a
chi farà uso in futuro di edifici di questo tipo, e andrà a beneficio dei
pompieri che rischiano la loro vita nel tentativo di salvare quelle altrui.
1) WTC7 - LA QUESTIONE DEL CROLLO
FEMA: "I particolari sugli incendi del WTC7 e sul modo in cui questi abbiano
causato il crollo del palazzo rimangono ad oggi sconosciuti. Per quanto il
carburante diesel presente nell’edificio contenesse una notevole energia
potenziale, l’ipotesi più accreditata ha solo una bassa probabilità di essersi
verificata. Ulteriori ricerche, investigazioni, ed analisi sono necessarie per
risolvere la questione.” <2>
FEMA ha analizzato lo straordinario crollo del WTC7, il grattacielo di 47 piani
che, pur non essendo stato colpito da un aereo, è crollato circa sette ore dopo
la seconda torre.
Siamo certamente d'accordo che l’ipotesi più accreditata di FEMA, basata sugli
incendi, "ha solo una bassa probabilità di essersi verificata".
Il rapporto conclusivo del NIST sul WTC7 ha subito notevoli ritardi, ed è atteso
con ansia. Risulta infatti difficile spiegare in modo soddisfacente il crollo
completo e rapido del WTC7 con la sola ipotesi basata sugli incendi.
2) RESISTENZA ALL'IMPATTO DEGLI AEREI
FEMA: "Le torri del WTC erano state progettate per resistere all'eventuale
impatto di un Boeing 707 che stesse cercando di atterrare in un vicino
aereoporto..." <2>
NIST: "Sia il WTC1 che il WTC2 si erano stabilizzati dopo l'impatto dei
velivoli, rimanendo in piedi per 102 e 56 minuti rispettivamente. L'analisi
complessiva dei danni strutturali ha mostrato che entrambe le Torri avevano
considerevoli margini di riserva". <4>
Sì, siamo d'accordo, così come lo sono altri lavori già pubblicati
ufficialmente: "Le Torri di 110 piani del World Trade Center erano state
progettate per resistere nel loro insieme alle forze causate dall'impatto
orizzontale di un velivolo commerciale di grande dimensioni.” Perché allora si è
verificato un crollo totale? <5>
John Skilling, uno dei principali ingegneri strutturali per le Torri del World
Trade Center, è stato intervistato nel 1993, dopo che un’auto-bomba è esplosa
nella Torre Nord: "Abbiamo considerato ogni possibile evento immaginabile
riguardo agli edifici, persino un aereo che lo colpisse su un fianco," ha detto
John Skilling, capo ingegnere strutturale...
Preoccupati sin da quando un aereo colpì l'Empire State Building [che non
crollò], il gruppo di Skilling ha eseguito un’analisi che ha mostrato che le
Torri avrebbero sopportato l'impatto di un Boeing 707.
"La nostra analisi ha indicato che il problema più grande sarebbe il fatto che
tutto il combustibile (dall'aereo) finirebbe nell'edificio. Ci sarebbe un
terribile incendio, con moltissimi morti", ha detto. "Ma la struttura resterebbe
in piedi."
Skilling, un noto esperto in grattacieli, non pensa che una sola auto-bomba da
90 Kg. possa abbattere o arrecare seri danni strutturali ad una torre del Trade
Center.
Le colonne di sostegno sono intervallate a breve distanza, e anche se molte
finissero fuori uso, le altre reggerebbero il carico.
Anche se Skilling non è un esperto di esplosivi, dice che ci sono persone che
hanno conoscenze sufficienti sulla demolizione di edifici per far crollare una
struttura come il Trade Center.
"Immagino che se si prendesse il migliore esperto in questo tipo di lavori e lo
si incaricasse di demolire questi edifici con esplosivi, scommetto che ci
riuscirebbe." <6>
Quindi, il team di Skilling ha mostrato che un aereo commerciale non avrebbe
potuto far crollare una Torre del WTC, così come l'Empire State Building non
crollò quando fu colpito da un aereo, e ha spiegato che un esperto in
demolizioni con esplosivi potrebbe demolire gli edifici. Noi su questo siamo
d'accordo.
3. LA “TEORIA PANCAKE” (“SPIATTELLAMENTO”) NON HA BASI VALIDE
NIST: "Le conclusioni del NIST non supportano la teoria 'Pancake' del crollo,
che si basa su un progressivo cedimento dei piani nelle torri WTC... Quindi i
pavimenti non sono crollati progressivamente, causando il fenomeno di
spiattellamento" <3>.
Siamo d’accordo: la teoria del crollo 'Pancake' è errata e deve essere respinta.
La “Teoria Pancake” era stata proposta nel primo rapporto FEMA, e fu poi
sostenuta dal documentario “Perché sono crollate le torri" prodotto da NOVA. <7>
La “Teoria Pancake” sui crolli è fortemente appoggiata da un articolo di Popular
Mechanics, insieme a un certo numero di altre idee senza credibilità. <8>, <9>
Noi peraltro concordiamo con il NIST sul fatto che la “Teoria Pancake” non abbia
fondatezza scientifica, e debba essere accantonata in serie discussioni sulla
distruzione delle Torri WTC e del WTC7.
4. LE ROBUSTE COLONNE CENTRALI
NIST: "Come indicato più sopra, le colonne centrali erano progettate per reggere
circa il 50% dei carichi gravitazionali". <4>
"La 'struttura a cappello' [sulla sommità delle Torri, ndt] collegava le colonne
centrali alle pareti perimetrali, permettendo agli edifici di reggere gli
effetti dell'impatto dei velivoli e dei conseguenti incendi per un tempo molto
più lungo - consentendo così ad un ampio numero di occupanti di evacuare in
sicurezza ". <10>
“La Pacific Car and Foundry di Seattle, Washington ha costruito i
pannelli di colonne esteriori strettamente distanziate che davano agli edifici
il loro aspetto particolare. La Stanray Pacific di Los Angeles, Cal, ha
costruito l'enorme contenitore e le colonne a flangia larga che costituivano il
sostegno centrale. Il corpo centrale dell'edificio, che sosteneva i principali
carichi gravitazionali, è stato realizzato da un misto di robuste colonne
scatolari, fatte con lastre alte tre piani, e da colonne in pesante laminato a
flangia larga."
"Le colonne centrali erano progettate per reggere il carico gravitazionale
dell'edificio, ed erano caricate a circa il 50% della loro capacità prima dell'
impatto dei velivoli... Le colonne esterne erano caricate al solo 20% circa
della loro capacità prima dell'impatto del velivolo". <11>
Siamo totalmente d'accordo sul fatto che le torri WTC includessero "massicce"
colonne in acciaio interconnesse nel corpo centrale degli edifici, in aggiunta
alle colonne della pareti esterne. Le colonne del nucleo centrale (core)
supportavano molto del carico gravitazionale, quindi le torri chiaramente NON
erano vuote all'interno.
Tuttavia la falsa idea che le torri fossero dei “tubi vuoti", con i pavimenti
sorretti solo dalle colonne perimetrali, è ampiamente diffusa. Ad esempio, un
noto professore di ingegneria strutturale ha affermato che "il progetto
strutturale delle Torri era unico nel fatto che la struttura di supporto in
acciaio era costituita da colonne strettamente spaziate nei muri di tutti e
quattro i lati. La struttura risultante era a un tubo... ". <12>
In realtà le Torri erano state costruite con una struttura centrale capace di
reggere carichi considerevoli, così come lo erano le colonne perimetrali, e su
questo punto siamo d'accordo con il NIST nello smentire le errate credenze
popolari.
5. PRATICAMENTE IN CADUTA LIBERA
NIST: [Domanda:] "Come hanno potuto crollare le torri WTC in soli 11 secondi
(WTC 1) e 9 secondi (WTC 2), velocità approssimabili a quella di una sfera
lasciata cadere da una simile altezza nel vuoto (senza nessuna resistenza
dell'aria)?“
[Risposta:] ...Come documentato nella sezione 6.14.4 del NIST NCSTAR 1, questi
tempi di caduta dimostrano che "... la struttura al di sotto del livello di
inizio del crollo ha offerto una resistenza minima alla massa dell’edificio che
si trovava sia al livello dell'impatto che sopra di esso. L'energia potenziale
liberata dal movimento discendente della grande massa di edificio ha di gran
lunga superato la capacità della struttura intatta al di sotto di assorbire
quell'energia attraverso energia di deformazione. Dal momento che i piani al di
sotto del livello di inizio del crollo hanno offerto così poca resistenza alla
enorme energia liberata dalla massa in caduta, la sezione dell'edificio
superiore è scesa sostanzialmente in caduta libera, come si è visto nei video".
<3>
Siamo in parte d'accordo con questo, sul fatto che l'edificio "è sceso
sostanzialmente in caduta libera, come si è visto nei video."
Questo è un importante punto di partenza.
(A causa delle nubi di polvere che impedivano la vista, è difficile determinare
l'esatto tempo di caduta, ma l’affermazione che gli edifici "sono crollati
sostanzialmente in caduta libera" sembra corretta se si analizzano le
accelerazioni, per le Torri WTC ed anche per il WTC 7.) <13> , <14>
Inoltre, siamo d'accordo con il NIST che "i piani al di sotto del livello di
inizio del crollo hanno offerto poca resistenza" al crollo. Noi però ci
domandiamo: come può essere successo?
Il NIST parla di "energia di deformazione", che per le grandi colonne centrali
delle Torri sarebbe stata notevole, e avrebbe dovuto descriverla
quantitativamente (cosa che non ha fatto), prima di sostenere che la "struttura
intatta" sottostante non avrebbe rallentato il moto in maniera significativa.
Oltre a questo, evidentemente il NIST dimentica una legge fondamentale della
fisica, nel trattare con tale disinvoltura gli stupefacenti crolli “in caduta
libera" di ciascuna Torre, ovvero la Legge di Conservazione della Quantità di
Moto.
Questa legge della fisica dice che le centinaia di migliaia di tonnellate di
materiale incontrate sul percorso devono rallentare la [caduta della] parte
superiore dell’edificio, indipendentemente dalla deformazione, che può solo
rallentare la caduta ancora di più. (Energia e Quantità di Moto devono restare
inalterati.)
Diverse ricerche apparse su pubblicazioni ufficiali hanno sostenuto che questa
negligenza del NIST (che non ha spiegato la caduta a velocità prossima alla
caduta libera) è una grave lacuna nella loro analisi. <13>, <14>
Il NIST ignora l’ipotesi di una demolizione controllata, che ottiene il crollo
completo degli edifici a velocità prossima a quella di caduta libera, togliendo
di mezzo il materiale [che oppone resistenza] grazie all’uso di esplosivi.
Esiste quindi una spiegazione alternativa, che concorda con i dati disponibili
senza violare le fondamentali leggi della fisica.
Dovremmo poter concordare, dall’osservazione di un crollo a velocità vicine a
quelle della cauda libera, che le demolizioni controllate sono un modo per
ottenere un completo crollo a velocità prossime a quelle di caduta libera.
Mentre ci piacerebbe vedere i calcoli del NIST che spiegano i crolli a velocità
prossima alla caduta libera senza l’uso di esplosivi.
Ci aspettiamo dal NIST una spiegazione che soddisfi la [Legge di] Conservazione
della Quantità di Moto e di Energia per la rapida e completa distruzione di
tutti e tre i grattacieli WTC l’undici di settembre, oppure un ragionamento o
ipotesi alternativa che rispettino la Conservazione della Quantità di Moto e di
Energia in questi crolli a velocità prossime alla caduta libera.
6. TEST DI RESISTENZA AGLI INCENDI, NESSUN CEDIMENTO
NIST: "Il NIST ha dato mandato ad Underwriters Laboratories, Inc. di effettuare
dei test per ottenere informazioni sulla resistenza agli incendi di strutture
come quelle nelle torri WTC... Tutti e quattro i campioni di prova hanno
sostenuto il carico per cui erano progettati per circa 2 ore senza crollare...
Il Team Investigativo è stato cauto nell’utilizzare questi risultati
direttamente nella formulazione di ipotesi di crollo. Oltre alle questioni di
scala sollevate dai risultati di prova, gli incendi nelle torri l'11 settembre e
la conseguente esposizione cui sono stati sottoposti i piani, sono state
sostanzialmente diverse dalle condizioni nei forni di prova. Tuttavia, i
risultati [della prova empirica] hanno stabilito che questo tipo di costruzione
era in grado di sostenere un grande carico gravitazionale senza crollare, per un
considerevole periodo di tempo rispetto alla durata degli incendi l'11 di
settembre". <4>
Siamo d'accordo che il NIST abbia realizzato effettivi test di incendio e che
tutte e quattro le "strutture come quelle delle torri WTC" hanno superato i test
di resistenza al fuoco "senza crollare."
Siamo anche d'accordo sul fatto che "gli incendi nelle torri l'11 settembre ...
sono stati sostanzialmente diversi dalle condizioni nei forni di test": i forni
di test erano più caldi e hanno bruciato più a lungo.
Il NIST potrebbe voler eseguire una serie di prove diverse nel tentativo di
verificare alcune altre ipotesi sulle origini dei crolli.
Nella sua forma attuale, tuttavia, non abbiamo alcun elemento di prova fisico a
sostegno di un cedimento totale a causa di incendio dai reali test di resistenza
al fuoco. Al contrario, questi test reali indicano che gli edifici non avrebbero
dovuto crollare completamente.
Inoltre, abbiamo centinaia di casi di incendi in grattacieli a struttura di
acciaio, e crolli completi non sono mai avvenuti.
Ma gli esperti hanno detto che nessun edificio simile [al WTC7], un moderno
grattacielo rinforzato in acciaio, è mai crollato a causa di un incendio fuori
controllo, e gli ingegneri hanno cercato di capire esattamente cosa è successo,
e se debbano essere preoccupati per altri edifici simili in tutto il paese...
Anche se la protezione anti-incendio era destinata a sopportare incendi ordinari
per almeno due ore, gli esperti hanno detto che edifici della dimensione del
World Trade Center 7, che sono trattati con tali rivestimenti, non sono mai
crollati in un incendio di qualsiasi durata.
La maggior parte di altri tre edifici del complesso, i World Trade 4, 5 e 6 sono
rimasti in piedi nonostante abbiano subito danni di tutti i tipi, incluso gli
incendi. <15>
L'esperto di ingegneria anti-incendio Norman Glover concorda: Quasi tutti i
grandi edifici subiranno un incendio durante il periodo del loro utilizzo.
Nessun importante grattacielo è mai crollato a causa di un incendio... Il WTC
[stesso] è stato teatro di un simile incendio nel 1975; tuttavia, l'edificio è
sopravvissuto con un danno di lieve entità ed è stato riparato ed è tornato in
servizio. <16>
Ciò nonostante tre di questi grattacieli (WTC 1, 2 e 7) sono crollati
completamente in un solo giorno, 9/11/2001, e non sono potuti tornare in
servizio. C'è ancora molto da capire, in questo caso.
7. INCENDI DI BREVE DURATA
NIST: "Il primo incendio causato dal carburante del jet è durato al massimo
pochi minuti." <4> "In qualsiasi punto, il perdurare di temperature vicine a
1000°C [nell'aria, non nell'acciaio] è stato di circa 15/20 minuti. Per il resto
del tempo, le temperature sono state calcolate vicino a 500° C, o inferiori".
<4>
Siamo d'accordo. Ma allora, dato che gli incendi sono stati brevi e frammentari,
come hanno fatto entrambe le torri a subire un improvviso cedimento della
struttura in acciaio lungo una vasta area di ogni torre, e come può essere stato
così simmetrico e completo il crollo di tutti e tre i grattacieli? <13>, <14>,
<17>
Noi vorremmo un confronto su questi punti.
8. GLI INCENDI DEL WTC NON FONDONO L'ACCIAIO
NIST: "Il NIST non ha mai sostenuto che l'acciaio nelle torri WTC si sia fuso a
causa di incendi. Il punto di fusione di acciaio è di circa 1500 gradi Celsius
(2800 gradi Fahrenheit). I comuni incendi nei palazzi e degli idrocarburi (ad
esempio, carburante d'aereo) generano temperature fino a circa 1100 gradi
Celsius (2000 gradi Fahrenheit). Il NIST ha riferito che la temperatura massima
degli strati superiori di aria fosse di circa 1000 gradi Celsius (1800 gradi
Fahrenheit) nelle torri WTC (ad esempio, vedere NCSTAR 1, figura 6-36) ". <3>
Concordiamo. Ci troviamo anche d'accordo con il Prof. Thomas Eagar su questo
punto: gli incendi sono la parte più fraintesa dei crolli WTC. Ancora oggi, i
media ci dicono (e molti scienziati credono) che l'acciaio si sia fuso.
Si sostiene che il carburante d'aereo bruci raggiungendo temperature molto alte,
soprattutto con così tanto carburante presente. Questo non è vero... La
temperatura degli incendi presso il WTC non era insolita, e non sicuramente in
grado di fondere l'acciaio. <18>
Ci troviamo in notevole accordo, quindi: gli incendi al WTC non erano in grado
di fondere l'acciaio.
Naturalmente, al NIST può risultare difficile spiegare il materiale fuso che
fuoriusciva dalla Torre Sud subito prima del crollo, come le prove di
temperature ben oltre i 1100 °C riportati dal NIST. <13>
Siamo disponibili a discutere le ragioni per le alte temperature osservate.
9. DISTRUZIONE DEGLI ELEMENTI DI PROVA DI ACCIAIO DEL WTC
NIST: "Il NIST è in possesso di 236 elementi strutturali in acciaio dagli
edifici del World Trade Center (WTC). Questi pezzi rappresentano una piccola
frazione dell'enorme quantità di acciaio esaminata nei vari cantieri di recupero
in cui i detriti sono stati inviati man mano che il sito del WTC veniva
sgomberato. Si stima che tra il 0,25% e il 0,5% delle 200.000 tonnellate di
acciaio utilizzati per la costruzione delle due torri sia stato recuperato." "La
mancanza di acciaio WTC 7 preclude qualsiasi test sui materiali di quella
struttura... ". <1>
Quindi, solo una piccola frazione di acciaio dalle torri WTC, e nessun pezzo
d'acciaio dal WTC 7, è stato analizzato dal NIST. Che cosa è successo al resto
dell 'acciaio presente sul luogo del crimine?
Per più di tre mesi, l’acciaio delle strutture del World Trade Center è stato, e
continua ad essere, tagliato e venduto per rottamazione.
Elementi di prova cruciali che potrebbero rispondere a molte domande su come
reagiscono i grattacieli durante un incendio, si trovano su una lenta nave
diretta verso la Cina, e forse non saranno mai più visti in America fino a
quando non acquisterete la vostra prossima auto.
Questa distruzione degli elementi di prova dimostra l'incredibile ignoranza dei
funzionari di governo rispetto all’importanza di un approfondita investigazione
scientifica sui più grandi crolli causati da incendi nella storia del mondo.
Ho setacciato i nostri standard nazionali per le indagini sugli incendi, NFPA
921, ma da nessuna parte si trova una deroga che consente la distruzione degli
elementi di prova per gli edifici di oltre 10 piani di altezza. <19>
E anche se solo una piccola frazione dell 'acciaio è stato salvato per il test,
è chiaro che una "enorme quantità" dell'acciaio del WTC è stato esaminato sia
per o dal NIST, e che i campioni selezionati sono stati scelti per la loro
importanza per l'investigazione del NIST. <20>
La distruzione di circa il 99% dell'acciaio, elemento di prova della scena del
crimine, è stata sospetta ed è probabilmente illegale. Speriamo che su questo si
possa essere d'accordo.
10. UN INSOLITA FIAMMA LUMINOSA E UN LIQUIDO CHIARO E LUMINOSO. (WTC 2)
NIST: "Una insolita fiamma è visibile all'interno di questo incendio. Nell'alto
della fotografia {Fig 9-44} spicca una fiamma molto luminosa, al contrario del
tipico colore giallo o arancione delle fiamme circostanti, che genera un
pennacchio di fumo bianco." <4>
"Il NIST riferisce (NCSTAR 1-5A) che poco prima delle 9:52 del mattino, un
bagliore è apparso nella parte superiore di una finestra dell'80° piano del WTC
2, quattro finestre dal bordo est sulla facciata nord, seguito dal fuoriuscire
di un liquido incandescente. Questo flusso di liquido è durato
approssimativamente quattro secondi prima di cessare. Molti di questi flussi di
liquidi sono stati osservati vicino a questa posizione nei sette minuti che
portano al crollo di questa torre "3.
Siamo d'accordo e ci congratuliamo con il NIST per l'inclusione di queste
osservazioni di un "insolita fiamma ... che sta generando un pennacchio di fumo
bianco" <4> "seguita dal flusso di un liquido incandescente" che ha "un bagliore
arancione" <3>.
Per quanto riguarda la "fiamma molto luminosa... che sta generando un pennacchio
di fumo bianco", il NIST di fatto esclude la combustione di alluminio, in quanto
"l'alluminio non è in grado di incendiarsi alle normali temperature di
incendio..." <3>.
Ancora una volta, siamo d'accordo.
Le origini di questa fiamma molto luminosa e dei relativi flussi di un liquido
incandescente color arancio rimangono questioni aperte nella relazione del NIST.
Il NIST ha aperto una linea di indagine molto appropriata attraverso la
pubblicazione di questi indizi significativi, <3>, <4> fornendo un importante
punto di partenza per ulteriori discussioni che noi auspichiamo.
11. ATTACCO AD ALTA TEMPERATURA SULL'ACCIAIO, E SULFIDAZIONE
FEMA (basandosi sul lavoro di un team investigativo del Worchester Polytechnic
Institute): "Campione n. 1 (dal WTC 7)... le prove di un attacco corrosivo
dell'acciaio a temperature estreme, incluse l'ossidazione e la sulfidazione con
successiva fusione intergranulare, sono state immediatamente visibili nella
microstruttura prossima alla superficie.”
Siamo d'accordo che le prove fisiche per "attacchi corrosivi a temperature
estreme" che comportano zolfo sono interessanti. Qui abbiamo motivi per un
interessante discussione: Come sono state raggiunte queste "temperature estreme"
negli edifici WTC? Qual è la fonte dello zolfo che ha attaccato l'acciaio in
questi edifici? Le risposte a queste domande ci possono aiutare a trovare la
spiegazione per il "crollo totale" delle Twin Towers e del WTC 7 che stiamo
tutti cercando.
I ricercatori WPI hanno pubblicato i loro risultati <2>, <21> e hanno richiesto
"uno studio approfondito" di questo fenomeno di "ossidazione e sulfidazione" "ad
alta temperatura". Tuttavia questi risultati sono stati ignorati dal NIST nelle
loro successive relazioni sulle distruzioni delle Torri. <3>, <4> La loro
incapacità di rispondere a questa anomalia documentata è una sorprendente
fenomeno in sé stesso.
E' auspicabile che il NIST vorrà spiegare e correggere questa svista
considerando i dati di sulfidazione ad alta temperatura nella loro relazione sul
crollo del WTC7 da lungo attesa. L'esistenza di temperature estreme durante la
distruzione del WTC è ormai stabilita chiaramente. <22> Sembra che il NIST abbia
inavvertitamente trascurato questa prova, e ci offriamo di esaminare la
questione con loro, alla ricerca di conoscenza e sicurezza.
12. MODELLAZIONE E VISUALIZZAZIONE AL COMPUTER
NIST: "Il caso più grave (che divenne Caso B per il WTC 1 e Caso D per il WTC 2)
è stato utilizzato per l'analisi globale di ogni torre. Serie complete di
simulazioni sono state quindi effettuate per i casi di B e D. Quando queste
simulazioni hanno deviato dalle prove fotografiche o dalle testimonianze dei
testimoni oculari [ad esempio, il completo crollo avvenuto], i ricercatori hanno
corretto l'input, ma solo entro la gamma della realtà fisica. Così, ad
esempio... le forze di trazione sulle colonne perimetrali dovuta dai piani che
si sono abbassati sono stati adeguati... <4> "Il ruolo primario dei pavimenti
nel crollo delle torri è stato quello di fornire le forze di trazione verso
l'interno che hanno indotto l'incurvamento verso l'interno delle colonne
perimetrali. <4> "I risultati sono stati una simulazione del deterioramento
strutturale di ogni torre dal momento dell'impatto dei velivoli fino al momento
in cui l'edificio è diventato instabile, vale a dire, è stato pronto per il
crollo... “<4>
Siamo d'accordo che NIST abbia ricorso a complesse simulazioni al computer e
senza dubbio abbia "corretto l'input" per tenere conto della distruzione delle
Torri, dopo che le prove fisiche di resistenza anti-incendio non hanno
supportato la loro teoria di crollo preordinata.
Ma il risultato finale di tali modelli di computer manipolati, che sono stati
forniti senza visualizzazioni e senza sufficienti dettagli per poter essere
validati, è certamente interessante. Un articolo della rivista New Civil
Engineer dice: “Gli investigatori del disastro del World Trade Center [al NIST]
si rifiutano di mostrare le visualizzazioni al computer del crollo delle Twin
Towers nonostante le richieste provenienti da ingegneri strutturali e
anti-incendio, riporta la NCE”.
Le visualizzazioni dei meccanismi di crollo sono abitualmente utilizzate per
convalidare il modello di analisi degli elementi finiti utilizzato dagli
investigatori [del NIST]... Un celebre ingegnere strutturale statunitense ha
detto che il NIST ha ovviamente dedicato enormi risorse allo sviluppo dei
modelli di impatto e di incendio. "In confronto il modello strutturale globale
non è così sofisticato", ha detto. "Il software utilizzato [dal NIST], è stato
spinto a nuovi limiti, e ci sono state numerose semplificazioni, estrapolazioni
e scelte soggettive." <23>
Ulteriori commenti dettagliati sulle simulazioni al computer del NIST sono
forniti da Eric Douglas. <24>
Vorremmo discutere il modello al computer e le estrapolazioni effettuate dal
NIST e la necessità di utilizzare visualizzazioni numeriche e strumenti grafici
per controllare e convalidare le analisi di elementi-finiti.
13. MANCANZA DI UNA SPIEGAZIONE PER I CROLLI COMPLETI
NIST: "Questa lettera è in risposta alla vostra richiesta di correzione del 12
aprile 2007... non siamo in grado di fornire una spiegazione esauriente dei
crolli completi" <25>
Questa ammissione del NIST dopo la pubblicazione di circa 10.000 pagine sul
crollo delle Torri mostra ammirevole candore, ma può giungere come un leggero
shock alle parti interessate, tra cui il Congresso, che ha incaricato il NIST di
trovare una spiegazione esauriente.
Siamo d'accordo che il NIST finora non ha fornito una spiegazione esauriente per
i crolli completi.
Infatti essi si preoccupano di chiarire che la loro relazione si ferma prima del
crollo, portando l'inchiesta solo fino al punto in cui ogni torre "è stata
pronta per crollare". <4>
Offriamo aiuto per trovare la sfuggente "piena spiegazione dei crolli completi"
delle torri World Trade Center che hanno ucciso così tante persone innocenti,
nella speranza che ciò non accada di nuovo. Abbiamo alcune idee e possiamo
supportarle con dati sperimentali. <13>, <22> Il nostro interesse è nelle prove
fisiche e di analisi che portano ad una piena comprensione della distruzione del
WTC.
14. RICERCA DI RESIDUI DI ESPLOSIVI O DI THERMITE
Da una FAQ del NIST: [Domanda:] "L'investigazione del NIST ha cercato elementi
di prova che le torri WTC siano state abbattute con delle demolizioni
controllate? L'acciaio è stato testato per trovare residui di esplosivi o
thermite? La combinazione di thermite e zolfo [chiamato thermate] "taglia
l'acciaio come un coltello caldo attraversa il burro." [Risposta:] Il NIST non
ha eseguito test per cercare tracce di questi composti nell'acciaio ". 3
Siamo d'accordo; non vi è alcuna prova che il NIST abbia cercato tracce di
thermite o esplosivi. Questa è un altra notevole ammissione. Cercare tracce di
materiali pirotecnici, incluso la thermite in particolare, è specificato nel
codice NFPA 921 che riguarda le indagini su incendi ed esplosioni.
Residui insoliti possono rimanere dal combustibile iniziale. Questi residui
potrebbero derivare dalla thermite, dal magnesio, o da altri materiali
pirotecnici. <26>
Tracce di thermite in residui (scorie solidificate, polveri, ecc.) ci direbbero
molto sul crimine e sulla causa di migliaia di feriti e di morti. Si tratta di
una procedura standard per le indagini di incendi ed esplosioni. Forse il NIST
saprà spiegare perché non hanno cercato questi residui? Il codice precisa che
gli investigatori della scena dell'incendio devono essere pronti a giustificare
una tale esclusione. <26>
Al NIST sono stati chiesti chiarimenti su questo importante problema di recente,
da parte del reporter investigativo Jennifer Abel:
Abel: ".. che dire di questa lettera in cui NIST ha detto di non aver cercato le
prove di esplosivi?"
Neuman [portavoce a NIST, citato nella relazione WTC]: "Vero, perché non vi era
alcuna prova di ciò."
Abel: "Ma come sapete non c'è alcuna prova se non la cercate?"
Neuman: "Se stai cercando qualcosa che non c'è, stai sprecando il tuo tempo... e
il denaro dei contribuenti". <27>
L'evidente evasività di questa risposta potrebbe essere divertente, non fosse
per il fatto che l'approccio del NIST qui riguarda la vita di tante persone
innocenti.
Noi non riteniamo che cercare residui di thermite o altri residui specificati
nel codice NFPA 921 sia "sprecare il proprio tempo."
Noi possiamo essere in grado di aiutare anche in questo caso, perchè abbiamo
cercato tali residui nei resti del WTC utilizzando metodi analitici
d'avanguardia, in particolare nella voluminosa nube di polveri tossiche che si è
prodotta quando sono crollati gli edifici e sono stati uccise migliaia di
persone, e gli elementi di prova sull'uso di thermite sono numerosi. <13>, <22>
CONCLUSIONI
Abbiamo elencato quattordici punti in cui siamo d'accordo con FEMA e NIST nelle
loro indagini della tragica e sconvolgente distruzione del World Trade Center.
Siamo d'accordo che le Torri siano crollate a velocità prossime a quelle di
caduta libera, e questo è un importante punto di partenza.
Siamo d'accordo che molte credenze popolari abbiano dimostrato di essere
infondate, come ad esempio l'idea che l'acciaio negli edifici si sia sciolto a
causa di incendi, o che le torri fossero dei tubi vuoti, o che siccome vi è
stato un crollo completo i piani avvrebbero dovuto subire un effetto "pancake".
Siamo d'accordo che il crollo del WTC7 di 47 piani (che non è stato colpito da
alcun aereo) è difficile da spiegare dal punto di vista di un meccanismo indotto
da un incendio, e che il NIST ha rifiutato (finora) di cercare residui di
esplosivi. <3>, <22>, <27>
La nostra squadra investigativa vorrebbe iniziare una corrispondenza con il team
investigativo del NIST su queste basi, tanto più che essi hanno candidamente
ammesso (in una risposta ad alcuni di noi nel mese di settembre 2007): "Non
siamo in grado di fornire una spiegazione esauriente sui crolli completi". <25>
Ci stiamo offrendo di discutere di questi temi in modo civile, come una
questione di cortesia scientifica e di ingegneria e come dovere civile. La vita
di migliaia di persone può facilmente dipendere da questo.
RICONOSCIMENTI
Grazie per le utili discussioni a: Jim Hoffman, Dr. Gregory Jenkins, Dr.Jeffrey
Farrer, Prof. Kenneth Kuttler, Prof. David R. Griffin, Gregg Roberts, Brad
Larsen, Gordon Ross, Prof. David Griscom, Prof. Graeme MacQueen, i ricercatori
di AE911Truth.org e STJ911.org.
Traduzione per luogocomune.net di Riccardo Pizzirani (Sertes).
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