REDDITIZIE SPECULAZIONI IN BORSA ALLA VIGILIA DEGLI ATTENTATI - 2
(Altre testimonianze di preveggenti movimenti in Borsa alla vigilia degli attentati qui.)
Vendita allo scoperto di azioni indica
conoscenza anticipata.
Tratto
da Nexus New Times n. 36.
La vendita allo scoperto di titoli implica l'opportunità di derivare ingenti
profitti cedendo le quote ad una terza parte amica, per poi ricomprarle da essa
allorquando il prezzo cala; storicamente se tale fenomeno precede un evento
traumatico allora è indice di conoscenza anticipata dell'evento stesso.
E' risaputo che la CIA utilizza il software Promis per controllare regolarmente
gli scambi in borsa come possibile segnale di avvertimento di un attacco
terroristico o di condotta economica sospetta.
Una settimana dopo gli attentati dell'11 settembre, il Times di Londra riportò
che la CIA aveva richiesto ai regolatori della Financial Services Authority
londinese di indagare sulla sospetta vendita di milioni di azioni appena prima
degli atti terroristici; si sperava che la traccia di documenti finanziari
potesse condurre ai terroristi; il Times affermava che regolatori di mercato in
Germania, Giappone e USA avevano tutti quanti ricevuto informazioni relative
alla vendita allo scoperto di titoli di compagnie assicurative, aeree e
produttrici di armi, titoli che in seguito agli attacchi caddero a picco.
Richard Crossley, analista e mediatore della City di Londra, ha notato che
qualcuno cominciò a vendere azioni in quantità insolitamente elevate a partire
da tre settimane prima dell'assalto al WTC ed al Pentagono, e ha detto di aver
considerato questo fatto come la prova che qualcuno aveva una conoscenza
anticipata dall'interno in merito agli attentati; egli ha aggiunto: "Cosa c'è di
più orribile del pugnalare al cuore i mercati finanziari occidentali? Ma il
trarne profitto! Non ho parole".
Anche il governo americano ha ammesso che stava indagando su vendite allo
scoperto che rivelavano una conoscenza anticipata della tragedia. Diversi giorni
prima dell'11 settembre si verificò una vendita insolitamente massiccia di
titoli assicurativi e di compagnie aeree che fondamentalmente puntavano alla
caduta di valore dei titoli stessi. L'Interdisciplinary Center, un centro di
ricerca contro il terrorismo che annovera ex agenti dell'intelligence
israeliana, ha riferito che alcuni insider hanno realizzato profitti per quasi
16 milioni di dollari vendendo allo scoperto azioni della American Airlines,
cioè le due compagnie aeree oggetto dei dirottamenti, e della società di
investimenti Morgan Stanley, che occupava 22 piani del World Trade Center.
Apparentemente nessuna di queste transazioni sospette potè essere fatta risalire
e bin Laden, in quanto questo argomento dei notiziari è scomparso
tranquillamente alla vista, lasciando molti a chiedersi se esse facevano
risalire a società americane o ad agenzie di intelligence.
Secondo Michael C. Ruppert, queste transazioni sono state trattate
principalmente dalla Deutsche Bank-A. B. Brown, una società che sino al 1998 è
stata presieduta da A. B. "Buzzy" Krongard, che oggi è il Direttore Esecutivo
della CIA. Oltre a Krongard, fra altri importanti americani che sono stati
collegati sia alla CIA sia alla élite di potere di Wall Street, si annoverano
Clark Clifford, John Forster Dulles ed Allen Dulles (diresse la fallita
invasione della Baia dei Porci e fece parte della Commissione Warren), Bill
Casey, David Doherty, George Herbert Walker Bush, John Deutch, Nora Slatkin e
Hank Greenburg.
Come spiegato dettagliatamente in Rule by Secrecy, la CIA storicamente è sempre
stata sbilanciata a favore dei membri dell'élite di Wall Street che desiderano
far progredire la propria agenda di globalizzazione, ed essa stessa gestisce una
serie di società di facciata le quali per proprio conto investono in titoli ed
obbligazioni in borsa.
Il 12 ottobre, sul OnLine Journal, Ruppert ha affermato: "Sono assolutamente
convinto che la CIA disponesse di una completa e perfetta conoscenza anticipata
degli attacchi, compresi data, ora, luoghi e ubicazione".
Secondo l'emittente radiofonica KSFO, il 10 settembre il sindaco di San
Francisco Willie Brown ha affermato di essere stato avvertito dalla sua
"sicurezza aeroportuale" di non prendere aerei il giorno successivo.
Più sinistro è stato un articolo comparso sull'edizione del Washington Post del
28 settembre, nel quale si affermava che dei funzionari della società di
messaggi istantanei Odigo di New York avevano comunicato che due impiegati in
Israele avevano ricevuto comunicazione scritta che li avvertiva di un attacco al
WTC due ore prima che gli aerei si schiantassero sulle torri; Alex Diamandis,
vicedirettore delle vendite e marketing della società, ha detto che è possibile
che l'avvertimento sia stato inviato anche ad altri membri della Odigo, ma di
non averne ricevuto alcuna conferma.
Le forze armate erano in stato di massima allerta già molti giorni prima
dell'attacco e parecchi sensitivi hanno affermato di avere avuto delle
premonizioni che stava per accadere qualcosa.