LE DICHIARAZIONI DEI POMPIERI PRESENTI AL CROLLO DELLE TORRI GEMELLE
(Gli
originali sono
qui e
qui.
Traduzione di
Ashoka per www.luogocomune.net.)
Dall'intervista a
Stephen Gregory:
(pag. 13 e
seguenti.)
«DOMANDA: Riesci a
ricordare se, in un momento qualsiasi, particolarmente mentre eri a
West Street, se qualche società aveva dei veicoli
parcheggiati nelle vicinanze?
RISPOSTA: No. Mi ricordo di essere sceso
con un ufficiale, dalla scala 146, Luogotenente Evangelista, che alla
fine mi ha chiamato un paio di giorni dopo per sapere come stavo.
Entrambi, non so di nuovo per quale ragione - non so quanto questo
possa essere valido, con tutto quello che mi stava capitando in quel
momento - ma per qualche ragione ho pensato, mentre guardavo nella
direzione del Trade Center prima che venisse giù, prima che
il num. 2 venisse giù, di aver visto dei flash
nella parte bassa dell'edificio. In una chiacchierata con il
luogotenente Evangelista, senza che io gliene avessi parlato, lui mi
ha chiesto se avessi visto anch'io quei flash davanti
all'edificio ed io fui d'accordo con lui perché pensai
– in quel momento non sapevo cosa potesse essere. Intendo
che, avrebbe potuto essere un effetto dell'edificio che collassava,
cose che esplodono ma vidi un flash flash flash e poi
sembrò che l'edificio venisse giù.
«DOMANDA: Riesci a ricordare se, in un momento
qualsiasi, particolarmente mentre eri a West Street, se qualche
società aveva dei veicoli parcheggiati nelle vicinanze?
RISPOSTA: No. Mi ricordo di essere sceso
con un ufficiale, dalla scala 146, Luogotenente Evangelista, che alla
fine mi ha chiamato un paio di giorni dopo per sapere come stavo.
Entrambi, non so di nuovo per quale ragione - non so quanto questo
possa essere valido, con tutto quello che mi stava capitando in quel
momento - ma per qualche ragione ho pensato, mentre guardavo nella
direzione del Trade Center prima che venisse giù, prima che
il num. 2 venisse giù, di aver visto dei flash
nella parte bassa dell'edificio. In una chiacchierata con il
luogotenente Evangelista, senza che io gliene avessi parlato, lui mi
ha chiesto se avessi visto anch'io quei flash davanti
all'edificio ed io fui d'accordo con lui perché pensai
– in quel momento non sapevo cosa potesse essere. Intendo
che, avrebbe potuto essere un effetto dell'edificio che collassava,
cose che esplodono ma vidi un flash flash flash e poi
sembrò che l'edificio venisse giù.
DOMANDA: Era nella sezione inferiore dell'edificio
o su dove c'era l'incendio?
RISPOSTA: No, era nella sezione inferiore
dell'edificio. Hai presente quando demoliscono un
edificio, come lo fan esplodere, quando viene giù?
Quello è ciò che penso di aver visto.
E non gliene ho parlato io, me l'ha chiesto lui. Mi disse che non
sapeva se era pazzo ma voleva soltanto chiedermelo perché
ero accanto a lui. Mi chiese: “Non hai visto niente
sull'edificio?”. E gli risposi “Cosa intendi per
niente?”. E disse “Non hai visto nessun
flash?”. E risposi “Si, vero, credevo di averli
visti solo io”. Rispose “No, li ho visto
anch'io”.
Non so se significhi qualcosa. Intendo dire, lo so che mentre
l'edificio stava venendo giù e sta tirando giù
tutto ci potrebbero essere state esplosioni elettriche, avrebbe potuto
essere qualsiasi cosa. Ma è strano che due persone si
trovano d'accordo ad aver visto la stessa cosa senza averne parlato
prima. Cioè io non lo conoscevo prima, era in piedi vicino a
me e basta. Non l'avevo mai incontrato prima nella mia vita. Lui sapeva
chi io fossi credo per il nome sulla mia giacca e mi ha chiamato, te
l'ho detto, per dirmi: “Come va? Come stanno tutti? Ah, oh,
e... per caso non è che... mi pare un po' strano
no?”
DOMANDA: Anche nelle immagini televisive si visto bene che, prima del
primo crollo, c'è stata un'esplosione ai piani
più alti.
RISPOSTA: So dell'esplosione ai piani alti. Ma questa era al
livello del mio sguardo. Non dovevo guardare così
(puntando verso l'alto), ma così (guardando diritto). Non
sto dicendo che fosse al primo o al secondo piano, ma è da
qualche parte in quell'area lì che ho visto i
flash.»
Dall'intervista a
Ryan Williams:
(pag. 15 e
16.)
«Quindi abbiam scoperto, penso fosse intorno alle
3:00, che pensavano che
l'edificio7
stesse per crollare. Quindi ovviamente abbiam fatto uscire
tutti i ragazzi fuori dal fabbricato e la prima preoccupazione era di
far uscire tutti e penso che ci abbiam messo almeno un'ora e mezza, due
per portare tutti fuori.
[...]
Così ci abbiam messo un po', e appena abbiam
finito di far uscire tutti ecco che l'edificio è crollato (per
approfondimenti sul crollo del WTC-7
clicca qui).»
Dall'intervista a
John Amato:
(pag.
3 e seguenti.)
«...nel mentre ci avvicinavamo a Chambers Street,
continuando a camminare, tuttavia nessuno ci aveva ancora parlato del
crollo. Ci dirigemmo giù dalle parti di Barclay e Vesey
street, che è giusto ad un isolato dal cavalcavia sopra West
Side Highway.
Quello che si sentiva era un rombo sordo in strada. Suonava
come un terremoto. Quando ero un ragazzino mi trovai in mezzo
ad un terremoto e mi diede le stesse sensazioni. Guardai, e
mi fu possibile vedere l'antenna in cima al tetto che veniva
direttamente giù.»