I FALSI DIROTTATORI



AEREI, DIROTTATORI E AUTOMOBILI

Una prova delle bugie e della fabbricazione di prove contro i presunti dirottatori dell’11/9 (molti dei quali fra l'altro sono tutt'altro che morti).


Un’altra misteriosa vittima nello schianto degli aerei?

L’11 settembre del 2000, esattamente un anno prima che i Boeing di linea si schiantassero contro il World Trade Center e il Pentagono, un incidente aereo di dimensioni assai minori avvenne in Florida. Due piccoli aerei entrarono in collisione e uno dei due piloti (entrambi morti nell’incidente) era un uomo di nome Amer Bukhari, il cui nome apparve un anno dopo sulla lista dei passeggeri del Volo 11, il primo aereo a schiantarsi sulle Torri del World Trade Center.

L’indagine dell’FBI partì, come è facile immaginare, con l’esaminare le liste dei passeggeri in cerca di possibili sospetti, e tentando poi di rintracciare il loro domicilio e i loro movimenti anteriori all’11 settembre. Dalla lista vennero scelti alcuni passeggeri sui quali si concentrarono le indagini nei giorni immediatamente successivi all’attacco. Ecco i loro nomi:

* Mohamed Atta
* Adnan Bukhari
* Ameer Bukhari
* Abdul Alomari
* Amer Kamfar 

Con l’eccezione di Atta, che si presume aver ricevuto il suo allenamento al volo presso l’aviazione di Huffman, tutte queste persone sono (o erano) piloti sauditi residenti a Vero Beach, in Florida, in abitazioni molto vicine tra loro, in quanto:

- Abdul Alomari (e famiglia) e Amer Kamfar vivevano allo stesso indirizzo.
- Adnan Bukhari (e famiglia) era vicino di casa di Alomari.
- Ad Ameer Bukhari viene attribuito lo stesso indirizzo di Adnan Bukhari.

Immaginatevi lo sconcerto dell’FBI quando si venne a sapere che Adnan Bukhari era ancora vivo, Ameer Bukhari era morto un anno prima e Abdul Rahman Alomari e Amer Kamfar erano entrambi vivi in Arabia Saudita. Non ci volle una grande immaginazione per capire che almeno quattro delle cinque persone del Volo 11 avevano rubato nomi e identità ad altre persone.

(Sarebbe facile dedurne che anche quella di Atta doveva essere un’identità fittizia, ma questo va oltre lo scopo di questo articolo.)

Ciò pose un problema ai nostri investigatori, perché è davvero difficile stabilire chi abbia utilizzato queste identità. Inoltre generò una domanda spinosa: che bisogno c’era di rubare tutte queste identità proprio a dei piloti? Non sarà che qualcuno stava cercando di creare l’illusione che i dirottatori avessero guidato gli aerei contro gli edifici?

 
Piloti scomparsi

Quasi ad avallare la versione ufficiale, Alomari e Kamfar partirono all’improvviso nelle due settimane precedenti agli attacchi. Bukhari aveva rimandato in patria la famiglia ma era rimasto nel nostro paese. Ancora una volta questa sembrerebbe essere più che una coincidenza alla luce del fatto che tutti i loro nomi erano sulle liste dei passeggeri. Secondo la CNN:

“Poiché le linee aeree saudite stanno eliminando gli ingegneri di volo dai loro equipaggi di tre membri, Richie ha detto che la compagnia nell’ultimo anno ha mandato i suoi ingegneri di volo in Florida per seguire corsi di pilota. Ha anche detto che alcuni ingegneri hanno portato a termine il corso, suggerendo che questo potrebbe spiegare perché alcuni di essi abbiano recentemente lasciato la zona di Vero Beach”.

Chiunque abbia davvero organizzato gli attacchi deve aver attentamente osservato i movimenti di queste persone e doveva essere a conoscenza del fatto che sarebbero tornate a casa poco prima dell’11 settembre 2001.


Immaginiamo una storia…

Era stato detto, a suo tempo, che i due Bukhari avrebbero preso a noleggio una Nissan Altima all’aeroporto di Logan e con quella sarebbero andati fino a Portland il giorno prima degli attentati. L’auto fu trovata abbandonata all’aeroporto di Portland. Al mattino i due avrebbero poi preso una coincidenza aerea per Boston (il volo US Airways 5930 delle 6.00) prima di salire a bordo del Volo 11.

Ma come per magia, un bel giorno la storia cambiò. Se cercate su internet “Nissan Altima” e “Atta”, troverete ora la notizia che erano stati Atta e Alomari a noleggiare la Nissan Altima all’aeroporto di Logan e a guidarla fino a Portland, dove avrebbero preso la coincidenza per Boston. Questa versione non ha alcun senso, poiché all’aeroporto di Logan era stata ritrovata una Mitsubishi bianca che si era detto fosse stata presa in affitto da Atta. Perché mai uno dovrebbe prendere a noleggio una macchina, abbandonarla all’aeroporto di Logan e poi affittarne un’altra per andare a Portland?

Diamo un’occhiata a come si è modificata la lista dei dirottatori:

Dirottatore originario          Nuovi dirottatori
  Mohamed Atta                       Mohamed Atta
  Adnan Bukhari                      Waleed Alshehri
  Amer Bukhari                        Wail Alshehri
  Abdul Alomari                       Abdulaziz Alomari
  Amer Kamfar                        Satam Al Suqami


Non è una straordinaria coincidenza che il passaporto di Satam al Suqami sia stato rinvenuto intatto a pochi isolati dal World Trade Center? A quanto pare, qualcuno aveva deciso di procurarsi un po’ di identità che non fossero così palesemente rubate, anche se alcune di esse sono ancora controverse.


L’affidavit dell’FBI

Questa piccola bugia riguardante l’auto ha però un effetto dirompente su queste altre prove.
A questo indirizzo trovate una copia scannerizzata dell’affidavit presentato dall’agente speciale James Lechner, in cui si rende conto di molte questioni importanti:

- Il contenuto della Nissan Altima
- Il contenuto del bagaglio di Atta che, guarda caso, non era stato caricato sulla coincidenza aerea.
- La telefonata fatta da un’assistente di volo in cui vengono indicati i numeri delle poltrone occupate dai dirottatori.

Sappiamo già che il legame tra Atta e la Nissan Altima è falso. Se Atta è davvero salito sul volo 11 a Boston, senza prendere la coincidenza, allora è probabile che anche la borsa abbandonata all’aeroporto sia un falso: contenuti in parte rubati, in parte inventati (ma alcuni di noi lo stanno dicendo da un sacco di tempo…). Possiamo concludere che, in questo caso, anche la telefonata dell’assistente di volo potrebbe essere un’invenzione?


Un bel modo di ringraziare…

Un impiegato della FAA (Federal Aviation Administration) di nome James Hopkins ha deciso di fornire un piccolo aiuto ricercando nel database della FAA i nomi di Adnan Bukhari e Mohamed Atta. E’ saltato fuori che un uomo di nome Bukhari aveva seguito un corso di sicurezza aerea all’Accademia della FAA (in Oklahoma) nel 1991 e 1998. Quando ha portato questi fatti all’attenzione dei propri superiori, è stato licenziato. Per fortuna è poi riuscito ad ottenere che il suo lavoro gli venisse restituito, ma questo è per dire quanto in certi ambienti questo Bukhari sia un argomento che scotta.      

 

 

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