FAQ SULL'11 SETTEMBRE 2001
SU COSA CI HANNO MENTITO, COME E PERCHE'


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    Che bisogno c'è di queste FAQ?

 

    In questi anni di ricerche sui fatti dell'11 settembre 2001, sono state accumulate migliaia di pagine di analisi sui vari aspetti della vicenda, nonché migliaia di immagini e centinaia di ore di filmati. E per quanto possa sembrare sconcertante o assurdo, tutto punta verso un'unica direzione: ci hanno mentito spudoratamente.
 
    Su cosa, esattamente? Come? Perchè? Che prove abbiamo?
 
    Ho scritto questa pagina proprio per dare risposte rapide alle domande più comuni e istintive, in modo da evitare onerose perdite di tempo a chi sa poco o nulla dell'argomento e vuole saperne di più, ma non ha mesi da perdere per esaminare l'enorme mole di materiale esistente.
 
    E' consigliabile anche guardare uno dei documentari realizzati dai ricercatori più esperti. Non dicono tutto, ma nel giro di circa 90 minuti riassumono efficacemente i punti principali della questione. Per approfondire il tutto, esiste poi la sezione "Questioni Principali", che tratta più in dettaglio di tutti gli aspetti dell'11 settembre 2001, dal crollo delle Torri, all'aereo del Pentagono, alle incoerenze delle indagini ufficiali, alle obiezioni mosse dai sostenitori della versione ufficiale.
 
    Cominciamo raccontando proprio la versione ufficiale dei fatti.



    La versione ufficiale dell'11 settembre 2001.
 
    L'11 settembre 2001, diciannove terroristi arabi suicidi pieni di un generico odio verso la libertà e la democrazia americana hanno dirottato (armati di taglierini) quattro aerei di linea (per la precisione due Boeing-757 e due Boeing-767 della American e della United Airlines) e ne hanno fatti schiantare due contro le Torri Gemelle del World Trade Center (WTC) di New York, che sono poi crollate in un modo che se davvero non ha impiegato esplosivi allora ha violato varie leggi fisiche, e un terzo contro il Pentagono, per mostrare la propria devozione ad Allah e punire il blasfemo impero capitalista americano.
    Il quarto (il volo UA-93) a quanto ci è stato riferito si è schiantato al suolo nella Pennsylvania occidentale, dopo che i passeggeri hanno contrastato i terroristi, li hanno sopraffatti e in un gesto di eroismo si sono sacrificati schiantandosi in un campo deserto per evitare altre morti.
    Poi, circa sette ore dopo il crollo delle Torri Gemelle, un terzo grattacielo, il WTC-7, ha deciso di crollare sulla propria pianta in sei secondi e mezzo in un modo del tutto identico a una demolizione controllata che, se non ha coinvolto esplosivi come afferma la versione ufficiale dei fatti, ha violato anch'esso molte leggi fisiche.
    Due giorni dopo questi avvenimenti, l'FBI ha tirato fuori dal cilindro, in modo tuttora imprecisato, i nomi e le identità dei 19 dirottat
ori e del mandante, tale Osama bin Laden, e da allora quell'uomo e quei di
ciannove volti sono per tutto il mondo i colpevoli del più grande attentato terroristico della storia (nonostante bin Laden abbia sempre negato ogni coinvolgimento e si sappia da anni che molti dei presunti dirottatori sono probabilmente ancora vivi e del tutto estranei alla vicenda).
 
    Dopo pochissimo tempo dagli attacchi, molte persone in giro per il mondo cominciarono ad accorgersi che in questa storia i conti non tornavano affatto, e iniziarono a discutere fra di loro dei propri dubbi via internet. A loro si unirono in breve molti ingegneri, architetti e fisici che avevano trovato fin da subito molto sospetti i crolli rapidissimi e verticali delle Torri Gemelle e l'estrema scarsità di rottami dell'aereo del Pentagono.
    Ormai, a distanza di anni, sono state scoperte decine di incongruenze, illogicità e impossibilità fisiche nella versione ufficiale dei fatti, e i professionisti di vari settori che ne affermano con decisione la completa falsità sono migliaia (e incalcolabili sono i dubbiosi in giro per il mondo).
 
    Vediamo ora i dubbi più immediati e comuni sulla vicenda.
 


    FAQ generiche:
  1. Chi siete?
  2. Che volete?
  3. Ma parlate del fatto che Nostradamus aveva previsto gli attentati, che nel fumo si vedeva il volto del diavolo, che gli aerei erano ologrammi e cose del genere?
  4. Non è che siete solo degli anti-americani?
  5. Ho sentito che chi teorizza complotti sull'11 settembre è un antisemita.
  6. Ho sentito che diffondete queste assurde teorie complottiste solo per fare soldi.
  7. Non vi vergognate a infangare in questo modo la memoria dei morti di quel giorno?
  8. Insomma, cosa sostiene questo sito?
  9. E' assurdo, perchè avrebbero dovuto farsi una cosa del genere da soli?
  10. Anche se aveva da guadagnarci, il governo USA non avrebbe mai ucciso di proposito 3000 americani solo per questo! E' impensabile.
  11. Quindi voi dite che le Torri Gemelle non sono crollate solo a causa dell'impatto degli aerei e dei successivi incendi, ma sono state demolite in modo pre-pianificato? Come fate a dirlo?
  12. E al Pentagono non si sarebbe schiantato nessun aereo?
  13. Cos'é il WTC-7? Perché sarebbe un enorme punto debole della versione ufficiale?
  14. Quarto aereo? Quale quarto aereo?
  15. Ma allora i passeggeri degli aerei dirottati dove sono finiti?
  16. Ma allora perché Osama bin Laden ha confessato tutto?
  17. Perché siete così convinti che quello che sostenete sia vero?
  18. Potete dimostrare che sarebbe stato teoricamente possibile, per il governo statunitense, attuare un auto-attentato sul proprio territorio? Descrivete passo-passo come avrebbe potuto agire. Come avrebbe potuto minare le Torri, attaccare il Pentagono, far sparire i veri aerei e i loro passeggeri, ecc.
  19. Ma perché avrebbero dovuto inscenare una messinscena così incredibilmente complessa, rischiosa e incoerente?
  20. In ogni caso, per attuare un complotto così colossale sarebbero servite migliaia di persone e una pianificazione impossibilmente complicata, e poi ormai qualcuno avrebbe parlato.
  21. Ricapitolando, cosa possiamo sapere con certezza assoluta di questa faccenda, e su cosa invece possiamo solo limitarci a ipotizzare?
  22. Ma se esistono delle prove certe che la versione ufficiale è falsa, perché nessuno ha ancora fatto nulla a riguardo?
  23. Ma tanto queste cose le dicono solo quattro gatti su internet. Gli ingegneri e gli esperti di tutto il mondo negano tutto quello che dite.
  24. Non potrebbero semplicemente averlo lasciato succedere per poi usarlo come pretesto?
  25. Ok, mi hai incuriosito, voglio saperne di più. Dove trovo altre informazioni?
  26. Però ho sentito che il "cacciatore di bufale" Paolo Attivissimo ha sbufalato ogni singola parola scritta in questo sito.
  27. Ho sentito che il blog UndiciSettembre vi ha completamente smentiti.
  28. Ho sentito che esiste un documento chiamato Crono911 che vi sbugiarda del tutto.
  29. Ho sentito che la rivista americana Popular Mechanics vi ha smentiti punto per punto.
  30. Ma non era uscito anche un articolo su Focus che smentiva tutte queste cose?
 
    1) Chi siete?

    Questo particolare sito è solo opera mia, e non di un gruppo o di un'associazione (e potete contattarmi se avete domande, critiche o suggerimenti).
    Se invece con "chi siete" si intende "voi che sostenete queste cose", allora la risposta è che siamo migliaia (centinaia di migliaia, considerando il resto del mondo) di individui comuni e dubbiosi sulla versione ufficiale dei fatti dell'11 settembre 2001, che hanno cominciato a studiare per conto proprio la questione perché insoddisfatti delle lacunose e contraddittorie spiegazioni ufficiali. E che hanno trovato cose sconcertanti.


 
    2) Che volete?

    Far conoscere tutto ciò che abbiamo scoperto a più gente possibile.
    Dato che TV e giornali quasi non ne parlano (e quando lo fanno evitano accuratamente di menzionare le cose più significative), abbiamo deciso di fare da noi usando internet.




    3) Ma parlate del fatto che Nostradamus aveva previsto gli attentati, che nel fumo si vedeva il volto del diavolo, che gli aerei erano ologrammi e cose del genere?

    Assolutamente no.
Quelle su Nostradamus e sul volto del diavolo nel fumo sono solo innocue leggende metropolitane nate subito dopo l'evento e che sono già state smentite da anni.
   
Non parliamo nemmeno della teoria no-plane, secondo cui gli aerei visibili nei filmati degli schianti sulle Torri Gemelle sarebbero stati solo ologrammi, perché la troviamo una teoria priva di fondamento, che si fonda su semplici stranezze che potrebbero significare molte cose diverse.

    Qui parliamo delle gravi (e numerose) incongruenze e impossibilità fisiche della versione ufficiale dell'11 settembre, che sono state dimostrate scientificamente al di là di ogni dubbio e che ancora nessuno è mai stato in grado di spiegare (un esempio).
 


    4) Non è che siete solo degli anti-americani?


    Nonostante sia possibile incontrare individui che cerchino di sfruttare i dubbi sull'11 settembre come pretesti per sferrare attacchi indiscriminati e ingiustificati all'America nel suo complesso, quasi tutti i ricercatori sull'11 settembre sono semplicemente persone comuni, troppo curiose e dotate di spirito critico per accettare in silenzio le illogicità della versione ufficiale dei fatti. Dire che siamo tutti anti-americani solo perché lo è un singolo individuo su diecimila, sarebbe come dire che siccome alcuni uomini sono criminali allora lo sono tutti.

    A riprova del fatto che dubitare della versione ufficiale dell'11 settembre non significa affatto cercare una scusa per denigrare l'America, esistono moltissime associazioni americane contrarie alla versione ufficiale dell'11 settembre 2001, formate da persone che si sono riunite per scoprire la verità sul peggior attentato terroristico della storia. Vi si possono trovare professionisti di ogni tipo, da ingegneri a medici, da fisici a insegnanti, da attori a chimici. Tutti concordi nel ritenere la versione ufficiale dei fatti scientificamente impossibile.

    Nell'immagine qui a destra è possibile vedere una delle manifestazioni tipiche di queste associazioni (cliccate per ingrandire e per vedere altre manifestazioni simili).
    A meno che non siano anti-americani loro, non lo siamo neanche noi.

    E no, non siamo neanche filo-terroristi.

 


    5) Ho sentito che chi teorizza complotti sull'11 settembre è un antisemita.


    E' assolutamente falso.
    Innanzitutto, più che "teorizzare complotti" noi critichiamo la versione ufficiale dei fatti e ne evidenziamo le incongruenze e le impossibilità fisiche. E' ben diverso.

    Poi, questa diceria secondo cui chi mette in discussione la versione ufficiale lo fa solo perché è un antisemita è nata per via di alcuni ricercatori che sono convinti di aver individuato nel governo israeliano e nel suo servizio segreto, il Mossad, i veri responsabili dell'11 settembre. Ma questa, oltre ad essere una convinzione nient'affatto comune a tutti noi critici, non significa assolutamente essere antisemiti. Proprio come criticare la condotta e le azioni del governo italiano non significa affatto essere anti-italiani.

    A riprova del fatto che le ricerche sull'11 settembre e le critiche alla versione ufficiale non sono affatto una questione etnica o religiosa, esiste perfino un'Alleanza Musulmani-Ebrei-Cristianinata per scoprire la verità a riguardo (se il sito non è più online, ne rimane sempre una copia cache).

 


    6) Ho sentito che diffondete queste assurde teorie complottiste solo per fare soldi.


    E' una delle insinuazioni più comuni messe in giro da alcuni gruppi di persone che si definiscono "debunker" (letteralmente "smontatori" di ipotesi e teorie), e che si sono fatti un punto d'onore nel negare in ogni modo e ad ogni costo che la versione ufficiale dei fatti possa essere errata o contraddittoria, anche a costo di attaccare sul personale chi prova ad avanzare dubbi.
    In realtà gli unici profitti che alcuni siti di ricerca sull'11 settembre (neanche tutti) possono ricavare, sono le donazioni spontanee dei visitatori, che però sono così sporadiche e modeste da arrivare a malapena a coprire i costi dei server e di gestione dei siti, e, in caso di documentari, il costo del DVD. Dato che però i ricercatori che creano questi documentari si assicurano sempre di metterli anche su internet gratuitamente e contemporaneamente all'uscita in DVD, è davvero ridicolo sostenere che si sobbarchino tutta questa fatica (girare un documentario non è certo rapido né economico) per lucrare su una tragedia.

    I pochissimi libri contrari alla versione ufficiale, infine, ormai vendono così poco da non poter certo costituire una fonte di guadagno degna di nota. L'unico che ha venduto molto è stato "L'Incredibile Menzogna", di Thierry Meyssan, e solo perché è stato il primo libro ad affrontare la questione e quello che l'ha resa nota al grande pubblico, suscitando un clamore notevole. Ha venduto parecchio solo perché ha potuto sfruttare il fattore sorpresa (un'enorme sorpresa, in questo caso). Ma ormai il mercato che esisteva per i libri sull'argomento è stato saturato, perché non si tratta più di una novità, e oggi chi ha voglia di comprare e leggersi un libro sui dubbi sull'11 settembre, quando basta un giro su internet per trovare tutte le stesse informazioni gratis?
    Inoltre, solo una minima parte degli scettici e dei ricercatori sull'11 settembre ha scritto un libro a riguardo, forse uno su centomila.
Contrariamente a quanto insinuano i nostri critici, ormai non è più un mercato fiorente (anche a causa della pessima fama di cui godono coloro che rifiutano la versione ufficiale sull'11 settembre e della fatica che approfondire l'argomento richiede). Più che altro, quei libri servono ai pochissimi appassionati di questo argomento come riepilogo complessivo delle ricerche e delle conclusioni raggiunte finora, e sono un tentativo di divulgare le informazioni in nostro possesso anche a chi non è pratico o non si fida di internet (troppe persone sono ancora convinte che qualunque cosa scritta su internet sia falsa a prescindere).

    Dire che siccome sono usciti dei libri sull'argomento allora sono tutte bugie inventate per fare soldi è ridicolo, e significa cercare scuse per evitare di esaminare le prove raccolte. Sono usciti libri sui dubbi sull'11 settembre così come ne sono usciti, e ne usciranno sempre, su qualunque materia. Non c'è nulla di sorprendente o di losco in questo: è normale che quando si parla di una questione qualcuno pensi di scrivere un libro a riguardo, succede per ogni argomento.
    Bisognerebbe esaminare ciò che quei libri dicono, prima di catalogarli come "cumulo di menzogne a scopo di lucro" per il solo fatto che esistono.

    Se poi consideriamo che la stragrande maggioranza dei siti di ricerca sull'11 settembre (come questo che state leggendo ora) non vende assolutamente nulla e non chiede nemmeno donazioni facoltative, potete capire quanto in realtà sia infondata questa critica (che inoltre viene da individui che non si fanno certo scrupoli a vendere i loro libri di "debunking" dell'11 settembre - cosa che si scordano sempre di precisare quando lanciano le loro accuse).



    7) Non vi vergognate a infangare in questo modo la memoria dei morti di quel giorno?

    No, visto che facciamo esattamente il contrario.
    Se c'è una cosa su cui noi critici della versione ufficiale siamo tutti d'accordo, infatti, è che "infangare la memoria dei morti" sarebbe accettare in silenzio menzogne spudorate che servono a tenere nascosta la verità sulle circostanze che hanno portato alla loro morte, e non è certo indagare per saperne di più.

    A dimostrazione di ciò, i primi a muoversi e a farsi sentire per criticare la versione ufficiale e richiedere la verità sono stati proprio i parenti delle vittime di quel giorno, che si sono inoltre riuniti in un'associazione chiamata "Movimento per la Verità sull'11 settembre" ("911 Truth Movement").
    Anche i colleghi dei pompieri morti quel giorno si sono riuniti in un'associazione di vigili del fuoco contraria alla versione ufficiale e decisa a saperne di più ("Fire Fighters For 911 Truth"). Qui ai lati potete vederne i banner.

    L'obiezione secondo cui il nostro lavoro di ricerca "offende la memoria dei morti" è un altro dei tentativi dei difensori della versione ufficiale di attaccarci sul personale per poter respingere tutte le nostre ricerche e i nostri dubbi senza doverli affrontare direttamente. In realtà ascoltare le testimonianze dei parenti delle vittime (visibili nel filmato sottostante) sui risultati delle loro ricerche e su come il governo americano ha evitato di rispondere ai loro dubbi, è stato per tutti noi uno dei principali incentivi a indagare e scavare sempre di più.




    8) Insomma, cosa sostiene questo sito?

    Una cosa molto semplice: che la versione ufficiale degli attentati dell'11 settembre 2001, rilasciata dal governo statunitense e poi ribadita dai vari rapporti ufficiali, non può che essere falsa, in quanto scientificamente impossibile.
   
Non lo affermiamo a cuor leggero: si tratta della conclusione raggiunta dopo anni di studi e ricerche, condotti analizzando scrupolosamente il materiale a nostra disposizione con un approccio rigorosamente scientifico e razionale. (Tali studi sono reperibili in inglese nei siti internet degli scienziati che li hanno svolti, oppure in italiano in questo stesso sito.)
    E non si tratta solo di "zone grigie" da chiarire o di "buchi" nella narrazione da riempire: la versione ufficiale dei fatti si basa su decine e decine di incongruenze, illogicità e impossibilità fisiche. E questo a detta di svariate centinaia di esperti del settore, da ingegneri a fisici, e non di quattro fanatici di complotti su internet, come si tende a credere.
    La faccenda è semplice: o sono vere le leggi fisiche, o è vera la versione ufficiale. Dato che queste due cose si contraddicono, una deve essere falsa.
    (Un elenco di tutte le leggi fisiche violate dalla versione ufficiale dei crolli delle Torri Gemelle è disponibile qui.)
    Con la dimostrazione della falsità della versione ufficiale, lo scopo di questo sito è già raggiunto. Quello che segue è solo per chi è curioso di scoprire davvero cos'è successo davvero.

    Oltre alle prove scientifiche della falsità della versione ufficiale, infatti, nel presente sito si possono trovare anche i numerosi indizi (e, in alcuni rari casi, prove) a favore della teoria secondo cui l'11 settembre sarebbe stato in realtà un auto-attentato pianificato e attuato dal governo e dal complesso militare-industriale americano per raggiungere i propri obiettivi politici, economici e ideologici. I fatti e le scoperte che puntano in quella direzione sono davvero troppi per poter essere ignorati.

    Tengo a precisare però una cosa: anche se si rifiuta completamente la tesi dell'auto-attentato, il fatto che la versione ufficiale sia del tutto falsa (perché fisicamente impossibile) rimane innegabile. Non è affatto detto che solo perché non sappiamo con precisione cosa sia successo, allora non possiamo neanche sapere cosa non può essere successo. Si tratta di due questioni separate e indipendenti.
    "E' difficile scoprire la verità, ma a volte è molto facile riconoscere una falsità."
    (A. Einstein)



    9) E' assurdo, perché avrebbero dovuto farsi una cosa del genere da soli?

    I possibili moventi sono molti e di varia natura, e sono trattati approfonditamente in un'apposita sezione.
    Riassumendo all'osso, i moventi economici consistevano nell'avere un pretesto per invadere le nazioni più petrolifere del mondo e appropriarsi del loro petrolio, e ci sono forti indizi che nel frattempo gli organizzatori di questa operazione abbiano anche colto l'occasione di lucrarci su in vari altri modi (vedi per esempio qui, qui, qui e qui). Dopotutto non può certo essere una coincidenza che i piani per l'invasione di Afghanistan e Iraq fossero già stati approntati fino all'ultimo dettaglio ben prima dell'11 settembre 2001, l'evento che - ufficialmente - ne avrebbe reso "tristemente necessaria" l'invasione.

    E' possibile visionare un filmato che elenca (con tanto di grafici e fonti ufficiali) alcune delle imprese e delle nazioni che hanno riportato notevolissimi benefici economici dagli attacchi dell'11 settembre 2001:


    I moventi politici invece sono ben riassunti in questo articolo: in sostanza, i catastrofici attentati dell'11 settembre 2001 sono serviti agli Stati Uniti come incontestabile lasciapassare per invadere qualunque nazione nel mondo desiderassero, per qualunque motivo, semplicemente affermando di sospettare che quella nazione favorisse in qualunque modo attività terroristiche potenzialmente pericolose per gli USA. Proprio il desiderio di poter invadere legittimamente qualunque nazione ha portato a scegliersi come "nemico da distruggere a ogni costo" un'organizzazione criminale nebulosa, dalla struttura e composizione tuttora ignota e diffusa praticamente ovunque nel globo. In questo modo, si sono assicurati che la loro fantomatica "guerra al terrore" non finirà finché non lo vorranno loro.
    Le parole chiave in questa faccenda sono "sospettare" e "favorire in qualunque modo", perché delineano una gamma di possibili pretesti ampissima e negano la necessità di provare le accuse: ogni nazione può venire accusata di qualunque cosa, dal tenere nascosto un terrorista, all'ospitare delle cellule di alQaeda, allo sviluppare armi batteriologiche, e può venire attaccata senza bisogno di fornire alcuna prova certa a chicchessia. Bastano dei sospetti. Ne è un lampante esempio l'invasione dell'Iraq a causa delle illazioni (mai provate) secondo cui Saddam si stesse preparando ad usare armi di distruzione di massa contro l'occidente: solo di recente la Casa Bianca ha ammesso ufficialmente ciò che tutti già sapevano grazie al buonsenso, dichiarando che in realtà non c'erano mai state armi di distruzione di massa.

    Le motivazioni politiche sono strettamente collegate ai moventi ideologici, che consistevano nell'attuare un piano delineato già nel 1997 da un'ala politica statunitense definita NeoCon (Neo Conservatori). Il piano si chiamava P.N.A.C: Project for the New American Century (Progetto per il Nuovo Secolo Americano), e si basava sull'idea che si dovesse garantire a tutti i costi all'America il controllo indiscusso del pianeta, sia strategicamente che politicamente che militarmente.
    Questo progetto ha perfino un sito ufficiale in cui non fa mistero delle proprie intenzioni. Leggendo gli estratti più significativi di un particolare documento ("Rebuilding America's Defenses") redatto dal PNAC nel 2000, si rimane colpiti in particolare da frasi come questa: "il processo di trasformazione, anche se porterà ad un cambiamento rivoluzionario, sarà verosimilmente un processo lungo, in assenza di un qualche evento catastrofico e catalizzatore, come una nuova Pearl Harbor".
    Quattro anni dopo la fondazione del PNAC, e appena un anno dopo la pubblicazione del sopra citato documento, è avvenuto l'11 settembre 2001, definito fin da subito dai giornali "una seconda Pearl Harbor", che ha poi causato gli enormi e rapidissimi (in termini storici hanno impiegato un battito di ciglia) cambiamenti geopolitici a cui abbiamo assistito negli ultimi anni.

    E' poi significativo che tra i creatori di questo Progetto per un Nuovo Secolo Americano ci siano, tra gli altri (leggiamo dal sito ufficiale): Dick Cheney (che nel 2001 era vicepresidente), Donald Rumsfeld (che era Ministro della Difesa), Paul Wolfowitz (teorico della guerra preventiva e nominato dall'ex-presidente Bush Presidente della Banca Mondiale), e Jeb Bush (fratello dell'ex-presidente Bush e dal 1998 Governatore della Florida, guarda caso proprio lo stato rimasto tristemente celebre nell'elezione di George W. Bush del 2000).
    Non si tratta quindi solo di uno dei tanti ridicoli progetti ideati da fanatici nazionalisti dopo la decima birra, ma di qualcosa di più importante che non può e non deve essere sottovalutato, perché si dà il caso che i sostenitori di questa particolare (e malata) visione del mondo, purtroppo abbiano abbastanza potere da concretizzarla.

    Concludendo, c'è più di un motivo se alcuni esponenti dell'amministrazione Bush (tra cui Donald Rumsfeld e Condoleeza Rice) hanno descritto pubblicamente e ripetutamente gli attacchi dell'11 settembre come "una grossa opportunità per rimodellare il mondo".

   
(Qui sopra, a destra, un grafico che mostra il gradimento dell'amministrazione Bush e del Congresso prima e dopo l'11 settembre. Gli attentati gli hanno fatto guadagnare circa 40-50 punti.)



    10) Anche se aveva da guadagnarci, il governo USA non avrebbe mai ucciso di proposito 3000 americani solo per questo! E' impensabile.

    Impensabile per noi, forse. Uccidere i propri concittadini per ottenere quello che si vuole è inconcepibile per la maggior parte della gente comune, ma esistono svariate prove inequivocabili che non sia affatto impensabile per chi ha in mano il potere di controllare una nazione.

    E' piuttosto famoso il caso dell'Operazione Northwoods, il documento del 1962 in cui venivano proposti all'allora Ministro della Difesa vari tipi di auto-attentato di cui poi si sarebbe incolpata Cuba, in modo da avere un pretesto per invaderla. In particolare veniva suggerito, nero su bianco, di riverniciare un velivolo militare radiocomandato in modo che sembrasse un volo charter pieno di passeggeri (dalle identità fittizie) e poi di abbatterlo incolpando Cuba, oppure di silurare una nave da guerra americana per poi dare la colpa di tutto ai cubani e fare leva sull'indignazione dell'opinione pubblica per ottenere l'approvazione all'invasione. Nel documento vengono inoltre suggeriti attentati terroristici dinamitardi nelle città americane (attuati in modo da sembrare di matrice cubana) e il dirottamento di aerei.
    Per molti anni l'Operazione Northwoods è stata ritenuta solo una leggenda metropolitana, ma quando i documenti vennero finalmente desecretati si scoprì che invece era molto peggio di quanto si raccontasse. Nonostante l'allora presidente John F. Kennedy abbia respinto questo piano, esso è nondimeno la prova indiscutibile della mentalità criminale e spietata che i vertici governativi e militari di una nazione possono sviluppare (e non era frutto di un singolo uomo malato, perché il piano aveva l'approvazione scritta di tutti i membri degli Stati Maggiori Riuniti). E chissà quanti altri piani simili sono ancora secretati (o sono stati insabbiati semplicemente distruggendone la documentazione). Da quando ho scoperto il Progetto MK-Ultra e questi altri assurdi progetti di ricerca, (che vanno dall'uso di gatti-spia all'impiego bellico di facoltà paranormali), francamente non mi stupisco più di nulla, quando si parla del governo americano. Questi progetti non provano che abbiano davvero organizzato e attuato l'11 settembre, ma se non altro dimostrano che sono perfettamente in grado di pianificare una cosa del genere (e anche cose più inverosimili).

    Esistono inoltre numerosi precedenti storici di auto-attentati sfruttati dagli USA come pretesto per entrare in convenienti conflitti militari, dall'affondamento della U.S.S. Maine (che portò alla guerra ispano-americana del 1898), all'affondamento del transatlantico Lusitania (che condusse all'entrata dell'America nella prima guerra mondiale), all'incidente del Golfo del Tonchino (che portò alla guerra in Vietnam), al più celebre di tutti, l'attacco a Pearl Harbor, che portò all'entrata dell'America nella seconda guerra mondiale, permettendole di stabilire per sé l'immagine di "sceriffo del mondo" (che ancora oggi si sforza di conservare) e di mostrare a tutto il mondo (in particolare alla Russia) la propria potenza usando le due bombe atomiche contro il Giappone.
    Tutti questi "attentati" sono stati ormai riconosciuti dalla storiografia ufficiale come clamorose messinscene orchestrate o perlomeno favorite dagli stessi Stati Uniti, ad eccezione dell'affondamento del Lusitania (che però sembra sia stato molto favorito facendo sapere ai tedeschi che la nave trasportava armamenti segreti), e di Pearl Harbor (su cui gli storici sono ancora divisi: alcuni sostengono che sia stato fortemente favorito dagli USA, altri invece che si sia trattato di un ennesimo auto-attentato - il caso Pearl Harbor è trattato in dettaglio qui, perché c'è moltissimo da dire a riguardo).

    E' da ricordare, infine, che nel 2003 Bush propose a Tony Blair un piano che prevedeva di dipingere un aereo spia americano con i colori dell'ONU e di farlo volare illegalmente sopra l'Iraq in modo che Saddam lo facesse abbattere. Dato che se Saddam avesse sparato a un velivolo dell'ONU avrebbe violato le risoluzioni internazionali, in questo modo Bush avrebbe avuto la certezza di poter invadere legittimamente l'Iraq come aveva progettato di fare già da molto tempo. Il piano poi fu accantonato perché non ci fu bisogno di usarlo, dato che l'opinione pubblica americana era già per la maggior parte a favore dell'intervento armato in Iraq, a causa dell'11 settembre.



    11) Quindi voi dite che le Torri Gemelle non sono crollate solo a causa dell'impatto degli aerei e dei successivi incendi, ma sono state demolite in modo pre-pianificato? Come fate a dirlo?

    Lo diciamo perché è l'unica spiegazione fisicamente possibile.
    I crolli di edifici non sono eventi misteriosi e imperscrutabili, ma avvenimenti rigidamente governati da leggi fisiche ben precise. Analizzando queste leggi, si può sapere con certezza cosa può e non può accadere in una data situazione.
    Fortunatamente, tutti i dati che servono per svolgere tali studi (ossia i dettagli sulla struttura delle Torri, sui danni che hanno riportato e sul modo in cui sono crollate), sono di dominio pubblico. In questi anni di ricerche e studi sono state quindi svolte (da vari professionisti del settore) molte analisi fisiche e matematiche che, analizzando istante per istante i crolli delle Torri Gemelle, hanno dimostrato con certezza che si può essere trattato solo di demolizioni controllate, perché la versione ufficiale dei fatti (che cioé si sia trattato di crolli gravitazionali causati dal calore degli incendi e dai danni degli aerei) vìola varie leggi fisiche, ed è pertanto impossibile.

    Per un elenco di tali leggi fisiche, accompagnate da una semplice spiegazione su come e perché ognuna di esse smentisce la versione ufficiale dei crolli, vedete qui.
    Per vedere delle video-interviste con esperti di vari settori (fisica, chimica, ingegneria, demolizioni) che spiegano perché la versione ufficiale dei crolli è scientificamente impossibile, cliccate qui.

    E' anche da precisare che i rapporti tecnici ufficiali, contrariamente a quanto si tende a credere, non hanno affatto spiegato passo-passo come sono avvenuti i crolli, ma si sono limitati a dire: "Il calore ha fatto cedere la struttura, e il crollo è seguito", senza spiegare come e perché sarebbe avvenuto con quelle esatte modalità (velocità, simmetria e totalità di gran lunga eccessive). Senza fare ciò che dovrebbero fare dei rapporti tecnici, insomma.
    In sostanza ci hanno solo detto la conclusione e ci hanno chiesto di credergli sulla fiducia, senza dimostrarci che è ciò che è davvero avvenuto e nemmeno che una simile spiegazione è fisicamente possibile. (Dettagli)

    E' da notare che i crolli delle Torri presentano tutte le caratteristiche delle demolizioni controllate e nessuna dei cedimenti spontanei. Una lista completa di queste caratteristiche e delle prove a riguardo si può trovare qui. Riassumiamo le principali:
    - Crolli di gran lunga troppo rapidi per essere gravitazionali.
    - Svariate testimonianze di esplosioni e flash luminosi prima dei crolli (corroborate anche da rilevamenti sismografici).
    - Polverizzazione totale a mezz'aria delle 90.000 tonnellate di cemento delle Torri e del loro contenuto (fisicamente impossibile).
    - L'incredibile simmetria dei crolli, che inoltre hanno seguito il percorso di maggior resistenza, cosa fisicamente impossibile in un crollo spontaneo.
    - La violenta espulsione laterale di travi d'acciaio di 20-50 tonnellate fino a 150 metri di distanza, spiegabile solo con l'azione di esplosivi.
    - L'ordinato e preciso spezzettamento delle travi d'acciaio delle Torri, tipico risultato di una demolizione controllata impossibile da ottenere altrimenti.
    - La presenza di abbondante acciaio fuso nelle fondamenta delle Torri, che settimane dopo i crolli era ancora liquefatto (dato che l'acciaio fonde a 1.538 °C e gli incendi nelle Torri ne hanno raggiunti solo 1.000 secondo lo stesso NIST, questa da sola è una prova inequivocabile che nelle Torri hanno agito esplosivi o sostanze incendiarie molto più potenti del semplice kerosene).

    E' da ricordare anche che le Torri erano state progettate in modo da poter resistere senza problemi all'impatto di un aereo commerciale della stazza di un 767 che viaggiasse a 965 km/h e col pieno di carburante. E' stato lo stesso progettista delle Torri Frank De Martini ad affermarlo, e il rapporto ufficiale del NIST lo ha confermato. Inoltre le Torri, anche se danneggiate dagli aerei, secondo i progetti avrebbero dovuto resistere senza problemi ai successivi incendi (tutte le prove a riguardo sono raccolte qui).

    Ancora: nelle macerie delle Torri Gemelle sono stati ritrovati molti strani reperti composti da acciaio e cemento fuso che non potrebbero mai essersi formati con un semplice crollo causato da incendi di kerosene, perché hanno richiesto temperature infinitamente superiori a quelle ufficiali (il cemento fonde solo oltre i 1.800 °C).

    Altre analisi rigorosamente tecniche e matematiche che smentiscono la versione ufficiale dei crolli (e che presentano calcoli verificabili da chiunque abbia una calcolatrice), sono consultabili qui, qui, qui, qui, qui, qui e qui.
    Per conoscere l'opinione di affermati esperti di demolizioni controllate riguardo il crollo delle Torri, andate qui e qui.
    Per conoscere i dettagli sul ritrovamento di nano-thermite (una sostanza incendiaria capace di superare temperature di 2.500 °C) nelle macerie del World Trade Center e scoprire perché viene considerata la prova definitiva della demolizione controllata delle Torri Gemelle, andate qui.
    Molto altro materiale riguardo i crolli delle Torri Gemelle e le loro contraddizioni con la versione ufficiale può essere consultato qui.
    (Qui sopra, i banner di due delle numerose associazioni di fisici, ingegneri e architetti che hanno svolto le analisi sugli aspetti tecnici dell'11 settembre 2001.)

    Per avere risposta a domande più precise, leggete le FAQ specifiche sui crolli delle Torri Gemelle.



    12) E al Pentagono non si sarebbe schiantato nessun aereo?

    Ci hanno detto che al Pentagono si è schiantato un Boeing 757. Bene. Ma non sono mai riusciti a spiegarci neanche una di tutte le assurdità di questa storia.

    Ad esempio, secondo l'ingegnere meccanico Michael Mayer (e anche secondo il buonsenso), i danni riportati dal Pentagono sono del tutto incompatibili con l'impatto del Boeing 757 che la versione ufficiale afferma sia sia schiantato sull'edificio.
    Un'immagine eloquente chiarisce facilmente qual è il problema.

    In questi anni, nessuno ha mai saputo spiegarci:
  1. Dove sono finite le ali, la coda e i motori del Boeing 757.
  2. Perché non hanno lasciato danni riconoscibili sulla parete.
  3. Come mai c'erano così pochi resti di un velivolo da 100 tonnellate sul luogo dello schianto.
  4. Come ha fatto questo rottame, se davvero appartiene a un motore del Boeing, a trovarsi all'interno del Pentagono, visto che sulla facciata mancano i fori d'entrata dei motori ed è presente solo quello della fusoliera.
  5. Perché il prato non presentava danni di alcun tipo, anche se i dati ufficiali affermano che il motore sinistro del 757 avrebbe dovuto "ararlo" perché, per via dell'inclinazione dell'aereo, si trovava parzialmente sotto terra.
  6. Cosa ha causato questo foro netto e preciso all'interno del terzo anello del Pentagono (qualunque cosa l'abbia causato, ha trapassato ben 2 muri del Pentagono - gli stessi che ufficialmente sono tanto resistenti da non venire scalfiti dai motori di un Boeing 757 che ci si schianta a 800 Km/h - e ha inoltre seguito un assurdo percorso a zig-zag tra le colonne).
  7. Come mai queste bobine di cavi che si trovavano proprio davanti alla parete del Pentagono colpita non sono state investite e distrutte dall'aereo, e anzi sono rimaste perfino in piedi.
  8. Le stranezze dei pali della luce che sarebbero stati abbattuti dal 757.
  9. L'illogicità e l'impossibilità della traiettoria ufficiale (che non ha mai avuto una risposta accettabile).
  10. Come mai svariati piloti hanno affermato che non sarebbero mai riusciti ad effettuare le manovre aeree (tecnicamente impossibili) che secondo la versione ufficiale i dirottatori avrebbero eseguito dopo appena qualche settimana di esercitazioni su un simulatore di volo o su un Cessna 172.
  11. Com'è possibile che alcune delle finestre in prossimità del punto d'impatto avessero ancora i vetri intatti.
  12. Perché così tanti testimoni affermino all'unanimità e indipendentemente l'uno dall'altro di aver visto un aereo avvicinarsi al Pentagono e poi sorvolarlo senza colpirlo seguendo una traiettoria molto diversa da quella ufficiale (la cosiddetta rotta nord) che rende impossibile che tale aereo abbia abbattuto i pali della luce e poi causato i danni al Pentagono. E perché tali testimoni affermino di non aver visto alcun aereo che abbia seguito la traiettoria ufficiale.
  13. Perché più di 80 filmati dello schianto continuano a venire tenuti nascosti dal governo USA, che ha ammesso di possederli ma continua a rifiutarsi di renderli pubblici, violando in questo modo anche il Freedom Of Information Act.
  14. Perché il Rapporto ufficiale della Commissione 9/11 ha sostenuto che la sicurezza del Pentagono non avesse abbattuto il velivolo che ci si è schiantato (qualunque cosa fosse) perché l'aveva perso di vista fino a un attimo prima dell'impatto, quando la testimonianza dell'ex Ministro dei Trasporti Norman Mineta smentiva chiaramente questa affermazione?
  15. Perché Lloyde England, il guidatore del taxi che ufficialmente venne colpito dal primo palo della luce tranciato dall'aereo che si sarebbe poi schiantato sul Pentagono, ha ammesso in un'intervista (mentre non sapeva di venire registrato) che la scena del taxi colpito era stata pianificata in anticipo ("it was planned") e che si è trovato coinvolto in una cosa molto più grande e pericolosa di lui. E perché subito dopo, quando sapeva di venire ripreso, si è rimangiato tutto ed è arrivato perfino a negare l'evidenza delle fotografie pur di non ammettere che si trattava di una scena pre-pianificata (l'eloquente video-intervista è visibile qui).
    E questi sono solo alcuni dei punti da chiarire nella versione ufficiale.

    Inizialmente le autorità americane avevano affermato che l'aereo del Pentagono si fosse disintegrato all'impatto, ma poi devono aver pensato che si trattasse di una spiegazione troppo inverosimile, per cui ora affermano che si sia completamente fuso nella palla di fuoco sprigionatasi nel momento dello schianto, lasciando solo i pochi resti delle fotografie (che a volte sono privi anche della minima bruciatura).
    Questa teoria, oltre ad essere fisicamente impossibile (l'acciaio fonde a 1.538 °C, i motori del 757 resistono anche a 2.500 °C, e il kerosene bruciando ne raggiunge al massimo 1.100, e solo nelle migliori condizioni possibili), continua a non spiegare i danni incompatibili con uno schianto aereo sulla facciata del Pentagono, né come mai nelle foto della scena subito dopo l'impatto non si veda neanche una goccia di metallo fuso, né come sia stato possibile identificare tramite DNA tutti i passeggeri del volo (il DNA a quelle temperature si degrada), né perché non esistano a tutt'oggi dei documenti ufficiali in cui i pochi rottami trovati al Pentagono vengano attribuiti al volo AA-77 che ci si sarebbe schiantato.

    E' poi da sottolineare che in nessuno dei tre video dello schianto rilasciati che inquadrano l'area dell'impatto (1, 2, 3) si vede la benché minima traccia riconoscibile di un Boeing 757. Nel quarto video rilasciato, quello della stazione di benzina Citgo, la zona colpita non si vede nemmeno.
    Inoltre ci sono forti sospetti di manomissioni in almeno uno di questi filmati (approfondimenti riguardo ai filmati rilasciati e a tutti quelli che continuano a venire tenuti nascosti).

    E nessuna delle simulazioni computerizzate dell'evento che sono state fatte è mai riuscita a spiegare la dinamica dello schianto del Boeing 757 senza "barare clamorosamente": a volte rappresentavano l'aereo dritto anziché inclinato, per evitare di spiegare come mai il motore sinistro non ha arato il prato; altre volte facevano sparire ali, coda e motori come per magia, evitando di spiegare dove finissero all'impatto (forse sperando che gli spettatori non se ne accorgessero); altre ancora riducevano le dimensioni dell'aereo alla metà di quelle reali, oppure addirittura lo trasformavano in una palla di metallo liquido che poi svaniva nel nulla, e così via. Insomma, hanno fatto i salti mortali per cercare di rendere credibile la versione ufficiale dei fatti e spiegarne le assurdità, ma non ci sono mai riusciti. Neanche vagamente.

    Anche la simulazione della manovra di approccio al Pentagono effettuata su un simulatore di volo professionale, che viene sempre portata dai sostenitori della versione ufficiale come "prova" che la manovra non aveva nulla di impossibile, è stata in realtà falsificata accuratamente in modo da confermare la versione ufficiale. In quella simulazione, infatti, la morfologia del terreno è stata completamente cambiata, sono stati tolti vari ostacoli (cartelloni, insegne) che l'aereo avrebbe dovuto attraversare, e il terreno è stato appiattito (annullando il dislivello tra la strada e il Pentagono). (dettagli)

    Dopo tutti questi anni di ricerche, la versione ufficiale di questo incidente continua a risultare impossibile e incoerente sotto tutti i punti di vista. L'intera situazione è incompatibile con lo schianto di un Boeing 757 per le molte ragioni che abbiamo visto, e compatibile solo con l'esplosione di un missile, di un ordigno o di un piccolo velivolo comandato da remoto.

    I sostenitori della versione ufficiale, invece, cercano sempre di ridurre l'intera faccenda all'affermazione - che nessuno di noi ha mai fatto - secondo cui "al Pentagono non c'era nessun rottame del Boeing 757", dopodiché mostrano queste foto di rottami e dichiarano chiusa la questione, come se tutte le altre assurdità e incongruenze sopra elencate non esistessero.

    In realtà, come abbiamo visto, la questione è molto più complessa e articolata di come cercano di farla sembrare, e non si chiude certo solo mostrando qualche fotografia di piccoli rottami che potrebbero tranquillamente essere stati sparsi di proposito per dare credibilità alla messinscena, proprio come suggeriva di fare l'Operazione Northwoods, un documento governativo del 1962 in cui venivano proposti all'allora Ministro della Difesa vari tipi di auto-attentato da effettuare su territorio americano, di cui poi avrebbero incolpato Cuba per avere un pretesto per invaderla. Alcune foto e le fin troppo buone condizioni di alcuni di questi rottami (che non hanno neanche una bruciatura), inoltre, rafforzano l'idea che questo sia esattamente ciò che è successo.

    Per approfondimenti, leggete le FAQ specifiche sull'attentato al Pentagono.
    (Altro materiale riguardo lo schianto al Pentagono può essere trovato qui.)



    13) Cos'é il WTC-7? Perché sarebbe un enorme punto debole della versione ufficiale?

    Perché basta guardare com'è crollato per capire che ci hanno mentito. Non c'è bisogno di essere esperti, basta avere gli occhi.
    (E anche se si è esperti, il risultato non cambia.)

    Il World Trade Center 7 (abbreviato WTC-7) era un grattacielo di 174 metri distante circa 110 metri dalla Torre Nord e 200 dalla Torre Sud. Quando le Torri crollarono, alcune macerie colpirono il WTC-7 e innescarono tre incendi all'interno del grattacielo. Dopo circa sette ore dai crolli delle Torri, il WTC-7 crollò anch'esso completamente al suolo in 6 secondi e mezzo, nonostante le macerie delle Torri avessero provocato (secondo gli stessi rapporti ufficiali) solo danni lievi e superficiali.

    La spiegazione ufficiale, uscita ben 5 anni dopo il fatto (fino ad allora, la questione era stata del tutto ignorata nei rapporti ufficiali della FEMA e del NIST, che nemmeno menzionavano il crollo del WTC-7), afferma che il calore degli incendi all'interno del WTC-7 ha fatto cedere una colonna portante (la numero 79), e tutto il resto della struttura, per qualche motivo che il rapporto ufficiale si guarda bene dallo spiegare, nonostante fosse pressoché intatta è collassata al suolo in una rapidissima e inarrestabile reazione a catena.

    I motivi per definire "ridicola" questa spiegazione del crollo (dettagliatamente smentita) vengono sia dal semplice buonsenso (come può una colonna a un lato di un grattacielo causare il crollo totale e simmetrico di tutto l'edificio? Se davvero è tanto facile ottenere un'implosione così precisa e pulita, perché le compagnie di demolizione impiegano settimane di calcoli e pianificazione?) che da precise considerazioni tecniche (il crollo del WTC-7, come quello delle Torri Gemelle, mostra tutte le caratteristiche di una demolizione controllata e nessuna di quelle di un crollo spontaneo, dalla rapidità del crollo, all'abbondante presenza di acciaio fuso nelle macerie, alla simmetria della caduta, e molte altre ancora).

    In questa pagina vengono esaminate dettagliatamente tutte le assurdità e le impossibilità fisiche della versione ufficiale del crollo. Riassumerle tutte in questa sede è impossibile.
    (Qui si trova altro materiale sul WTC-7).

    A causa delle sue numerosissime e lampanti contraddizioni, la versione ufficiale sul crollo del WTC-7 viene da molti ritenuta l'anello più debole dell'intera versione ufficiale dei fatti. Secondo altri, invece, questo onore spetta alla versione ufficiale sullo schianto del volo UA-93, il quarto aereo dirottato quel giorno.

    (Per approfondimenti, vedi le FAQ specifiche sul crollo del WTC-7.)



    14) Quarto aereo? Quale quarto aereo?

    Quello che secondo la versione ufficiale è praticamente svanito nel nulla.
    Il volo UA-93 (su cui hanno anche fatto un film) è il quarto volo dirottato l'11 settembre 2001 (che avrebbe dovuto probabilmente schiantarsi sulla Casa Bianca). La versione ufficiale afferma che i passeggeri riuscirono a sopraffare i dirottatori e decisero di suicidarsi schiantandosi al suolo in una zona deserta della Pennsylvania per evitare altre morti.

    Qual è il problema con questa storia di eroismo e nobiltà?
    Eccolo, il problema.
    Come si può vedere, il volo UA-93 (un Boeing 757 lungo oltre 47 metri, largo 38 e pesante circa 100 tonnellate), avrebbe lasciato solo una buca nel terreno di al massimo una 20ina di metri di larghezza per 7-8 di lunghezza (bastano le automobili vicino alla buca per capirne le dimensioni). E praticamente nessun rottame. Ancora meno che al Pentagono (voi riuscite a trovarli?).

    Alcuni siti di debunking hanno affermato che la buca in realtà fosse enorme, ben 48 metri per 18, quindi più che compatibile con le dimensioni del 757, ma dovrebbero spiegarci allora queste persone fotografate vicino alla buca quanti metri sarebbero alte. Sei? Sette? La Pennsylvania è forse abitata da giganti?

    Ma questa è solo la punta dell'iceberg. Ci sono anche:
  1. Telefonate che ufficialmente i passeggeri avrebbero fatto ma che sono in realtà tecnicamente impossibili.
  2. Testimonianze di abbattimenti in volo e rumori di missili da parte della gente del luogo.
  3. Bandane, lettere e passaporti dei dirottatori che sopravvivono miracolosamente intatti e senza neanche una bruciatura allo schianto e all'esplosione di oltre 20 tonnellate di kerosene.
  4. Frammenti del vero UA-93 ritrovati a 13 km di distanza dal punto in cui ufficialmente si sarebbe schiantato.
  5. Fotografie di rottami enormi e riconoscibilissimi (anche questi senza bruciature) spuntate non si sa bene da dove dopo 5 anni dall'evento, che vengono contraddette da tutte le fotografie scattate subito dopo lo schianto (che non mostrano alcun rottame più grande di pochi cm), e che inoltre mostrano inequivocabili segni di falsità e manomissione.
  6. Erba secca che non è bruciata nonostante fosse vicinissima a dove avrebbero impattato le ali (in cui erano situati i serbatoi di kerosene).
  7. Uno strano aereo bianco mai identificato che si aggirava nei pressi del punto di schianto durante gli eventi.
    E molto altro ancora.
    Tutte le assurdità riguardo il volo UA-93 (complete di testimonianze, fotografie e filmati) sono trattate in questa pagina.
    Dopo averla letta capirete perché, secondo molti, questa parte della versione ufficiale è la più debole e assurda in assoluto.

    (Per approfondimenti, vedi le FAQ specifiche sullo schianto di UA-93.)



    15) Ma allora i passeggeri degli aerei dirottati dove sono finiti?

    Come già detto nella risposta numero 8, l'unica cosa che è possibile determinare con i dati in nostro possesso è che la versione ufficiale dei fatti è sicuramente falsa, perché contraddice svariate leggi fisiche e molti dati di fatto. Che cosa sia successo davvero non possiamo saperlo con certezza (ad eccezione delle demolizioni controllate delle Torri Gemelle e del WTC-7, di cui possiamo essere sicuri per via del ritrovamento di nano-thermite tra le macerie e di precise leggi fisiche), per il semplice motivo che le prove da analizzare per scoprirlo non esistono più da anni.
    Chiederci quindi dettagli su cosa sia successo davvero è inutile, così come è inutile chiederlo a chiunque altro, dato che si tratta di cose che nessuno può sapere (a parte ovviamente i colpevoli).

    Su questioni come "che fine hanno fatto davvero i passeggeri", quindi, non è possibile avere una risposta certa, ma ci sono comunque alcuni forti indizi che suggeriscono che i passeggeri degli aerei dell'11 settembre fossero perlopiù identità fittizie inventate manipolando i database anagrafici, e in alcuni rari casi si trattasse invece di persone reali con stretti collegamenti con il governo statunitense che hanno probabilmente sfruttato l'occasione per cambiare identità (a meno che questa altissima presenza di governativi e militari nel volo AA-77 non sia solo una coincidenza). E' anche possibile che siano stati coinvolti direttamente nella pianificazione degli attentati e che quindi siano stati eliminati per evitare fughe di notizie.
    E' da notare che i parenti delle vittime dell'11 settembre sembrano essere quasi sempre parenti delle persone morte nei crolli delle Torri Gemelle, e non di quelle morte a bordo degli aerei (con la notevole eccezione di Ted Olson, un individuo, guarda caso, fortemente connesso al governo statunitense, dato che era incaricato di rappresentarlo di fronte alla Corte Suprema).

    Comunque, ripeto, si tratta solo di teorie. Supportate da vari indizi, ma solo teorie. Non è possibile - né è nostra intenzione - spiegare precisamente come sono davvero andate le cose, perché non possiamo saperlo con certezza. Tutto ciò che sappiamo con certezza assoluta è che la versione ufficiale dei fatti è falsa, perché è scientificamente impossibile, illogica e contraddittoria. E il punto della discussione è solo questo.



    16) Ma allora perché Osama bin Laden ha confessato tutto?

    Il problema è che in realtà non ha confessato proprio niente.
    Osama bin Laden ha negato in varie occasioni di avere qualcosa a che fare con gli attentati dell'11 settembre, e in effetti a tutt'oggi non ci sono affatto prove della sua colpevolezza, tanto che l'FBI non lo ricerca nemmeno per gli attentati dell'11 settembre 2001, ma solo per altri crimini, e volendo lui potrebbe fare causa al governo americano per diffamazione, e secondo la legge avrebbe ragione in pieno!

    Rex Tomb, il capo investigativo dell'FBI, ha detto che "non esistono prove concrete che colleghino bin Laden all'11 settembre". Dichiarazione interessante, considerando che pur di trovare bin Laden gli Stati Uniti non hanno esitato ad avviare ben due guerre e ad uccidere milioni di civili.

    Sebbene alcuni sostenitori della versione ufficiale abbiano provato a risolvere questa (per loro) imbarazzante questione, non sono riusciti a fare di meglio che ricordare che l'FBI ha dichiarato alla stampa che Osama bin Laden era il colpevole dell'11 settembre 2001.
    Ma sebbene questo sia ciò che l'FBI ha detto, ciò che ha fatto davvero è stato completamente diverso: non ha infatti mai portato la minima prova a sostegno di questa dichiarazione, né ha mai avviato il minimo procedimento giuridico a carico di Osama bin Laden per gli attacchi dell'11 settembre 2001.
    E per chiunque sia intellettualmente onesto, i fatti dovrebbero contare più delle parole. Se delle dichiarazioni ufficiali vengono contraddette dai fatti, allora quelle dichiarazioni sono aria fritta.

    L'FBI si è probabilmente comportata in questo modo a dir poco bizzarro perché si è trovata in una situazione molto spinosa: da un lato doveva confermare la versione ufficiale del proprio governo, ma dall'altro non poteva avviare accuse giuridiche contro bin Laden perché in quel caso avrebbe dovuto mostrare le prove a sostegno della sua colpevolezza, che non aveva e non ha tuttora.
    L'FBI ha quindi risolto questa situazione MENTENDO: dicendo cioé alla stampa una cosa (che bin Laden era colpevole dell'11 settembre), e poi comportandosi in modo opposto (non mostrandone le prove né avviando alcun procedimento legale contro di lui).
    E l'FBI continua a barcamenarsi così, confondendo la situazione con dichiarazioni contraddittorie e nascondendo i fatti all'opinione pubblica, da anni.

    L'unica cosa che viene comunemente considerata una "prova" della colpevolezza di Osama bin Laden è il famoso video-confessione che l'esercito statunitense ha raccontato di aver ritrovato per puro caso in una casa abbandonata a Jalalabad, e che è stato riconosciuto come falsificato da anni (vedi immagine in alto a destra - e in generale, ci sono forti dubbi su tutti i video che sarebbero arrivati da alQaeda).
    Non esistono prove valide di alcun tipo che siano utilizzabili in tribunale.

    Inoltre, l'intera vicenda manca di senso logico. Non si capisce proprio perchè, dopo aver detto e ripetuto di essere innocente, improvvisamente bin Laden abbia cominciato ad apparire in vari filmati (rigorosamente sgranati e sfocati) vantandosi di essere colpevole e minacciando anche altri attentati. Né si capisce perché non abbia fatto di tutto fin da subito per potersi prendere il merito del peggior attentato terroristico della storia americana, se davvero era stato lui. Normalmente avviene il contrario: ogni volta che avviene un attentato arrivano decine di rivendicazioni fasulle inviate da varie organizzazioni terroristiche che cercano di prendersene il merito in modo che serva alla loro causa, e le autorità devono penare molto per distinguere le rivendicazioni false da quelle vere. Non è mai avvenuto che un gruppo terroristico si prendesse la briga di compiere un attentato (e che attentato!) e poi non lo rivendicasse, rendendo tutta quella fatica inutile per la propria causa.
    I gruppi terroristici non vogliono nascondere i propri crimini: vogliono essere conosciuti e temuti per essi.
Quindi il fatto che bin Laden abbia negato con tanta ostinazione di essere il responsabile degli attacchi dell'11 settembre 2001 è significativo.

    Ma Osama bin Laden non è l'unico accusato di essere la mente dietro l'11 settembre.
    Nel 2007 fece scalpore la notizia che un tale di nome Khaled Sheikh Mohammed aveva confessato di aver pianificato "tutto l'11 settembre dalla A alla Z".
    Peccato che emersero subito molti problemi con la sua confessione, da incongruenze cronologiche (ha ammesso di aver progettato un attentato a un edificio che non esisteva nemmeno quando fu catturato), all'uso di tecniche di tortura durante gli interrogatori (orgogliosamente ammesso dal vice presidente Dick Cheney). E c'è un buon motivo per cui le confessioni ottenute con la tortura non vengono considerate valide.
    Anche una presunta intervista antecedente alla tortura in cui Khaled Sheikh Mohammed dichiarava ad un giornalista di Al Jazeera di aver progettato l'11 settembre, ad un'analisi più attenta si è rivelata tutt'altro che conclusiva e attendibile, visto che il giornalista che afferma di averla fatta è stato scoperto a mentire più di una volta e che non esiste nemmeno la minima prova (un video, una registrazione) che tale intervista sia davvero avvenuta.
    (Tutti i problemi con la confessione di Khaled Sheikh Mohammed sono trattati più in dettaglio in questa pagina.)

    Senza contare che il fulcro della discussione sull'11 settembre sono (e devono rimanere) le prove oggettive e inequivocabili della vicenda (ossia le modalità in cui sono crollate le Torri e il WTC-7, la loro struttura, le caratteristiche dei velivoli coinvolti, ecc.), che vanno analizzate con metodo scientifico per raggiungere conclusioni certe. 
    Anche se spuntassero fuori mille confessioni di terroristi che affermano di aver progettato l'11 settembre, in ogni caso se la fisica dice che il WTC-7 non può essere crollato in quel modo per via degli incendi, o che il volo UA-93 non può essere svanito nel nulla in una buca di una decina di metri, o che l'aereo del Pentagono non può tecnicamente aver seguito la traiettoria ufficiale, allora la versione ufficiale dei fatti rimane comunque falsa. A prescindere da chi confessa cosa.
    Testimonianze e confessioni di sicuro non devono essere ignorate, ma devono venire considerate con cautela, dato che sono tutt'altro che elementi certi e oggettivi. Esiste una gerarchia delle prove, durante i processi, e le testimonianze si trovano sul gradino più basso, perché possono venire inventate, manipolate, fraintese o comprate. Le uniche prove decisive e inoppugnabili sono quelle scientifiche, e quando i due tipi di prova si contraddicono non è certo la testimonianza che deve essere considerata valida.
    Se le tue impronte sono sull'arma del delitto e il sangue della vittima sui tuoi vestiti, allora neanche cento testimoni a tuo favore possono scagionarti.

    AGGIORNAMENTO 02/05/2011:
    I media globali riferiscono (fonte 1, 2, 3) che Osama bin Laden è stato finalmente trovato e ucciso dalle forze statunitensi perché ha "opposto resistenza armata".
    Da subito emergono alcune stranezze: l'unica foto inizialmente mostrata del cadavere è stata evidentemente photoshoppata (la prova è qui, ATTENZIONE: IMMAGINI FORTI), al momento non si conosce l'esistenza di altre foto o filmati, e il governo statunitense ha dichiarato che il corpo è già stato sepolto in mare, secondo dei "riti islamici" non ben precisati e molto dubbi (e smentiti dall'Università egiziana di Al Ahzar, secondo cui la sepoltura in mare non è affatto un'usanza islamica).
    Alcune ore dopo ha cominciato a circolare anche un'altra fotografia fasulla di bin Laden morto. Mentre i telegiornali la trasmettevano, incerti sulla sua autenticità, su internet sono bastati 10 minuti per scoprire che è anch'essa un fotomontaggio (l'immagine linkata è opera dell'utente Tuttle di Luogocomune.net).

    Il sito Infowars ha pubblicato un articolo (ora tradotto in italiano) completo, in fondo, di intervista telefonica con il Dr. Steve Pieczenik, in cui egli spiega che Osama bin Laden in realtà è morto nel 2001, e che un generale dell'esercito USA gli ha confidato che l'attentato dell'11 settembre è stato un auto-attentato organizzato dal governo statunitense.
    Questa testimonianza ha un peso enorme perché il Dr. Steve Pieczenik ha avuto molti impieghi di alto rilievo nel governo USA, è stato Deputy Assistant Secretary of State e/o Senior Policy Planner sotto i Segretari Henry Kissinger, Cyrus Vance, George Schultz e James Baker. Ha scritto 26 best-seller e la sua esperienza nella gestione di crisi governative e internazionali è stata la base di alcuni personaggi creati dallo scrittore Tom Clancy.
    Questo giusto per farvi capire che stiamo parlando non di un anonimo bugiardo, ma di una vera e propria "Gola Profonda" dai più alti livelli del governo USA. Che dice, senza paura di metterci la faccia (be', per ora solo la voce) e il nome, che bin Laden è morto nel 2001 e che l'11 settembre è stato un auto-attentato, e che è pronto a testimoniarlo sotto giuramento in un tribunale federale.
    Sembrerebbe una notizia degna di essere pubblicata. Vediamo se i giornali ignoreranno anche questa.

    Obama nel frattempo ha guadagnato l'11% in popolarità, grazie all'uccisione del Male personificato, e ha deciso di non rilasciare le fotografie del cadavere di bin Laden perché sarebbero troppo efferate e potrebbero "acuire il risentimento del mondo musulmano". (Più dell'invasione delle loro nazioni?)
    A favore della versione ufficiale sulla morte di Osama bin Laden abbiamo quindi solo la parola del governo USA e la testimonianza (di seconda mano) di una dodicenne (la figlia di bin Laden), che avrebbe riconosciuto il cadavere del padre. Inutile dire che nessuna delle due cose è una prova: una è la testimonianza del sospetto colpevole di tutta la faccenda; l'altra è la testimonianza di una bambina (e le testimonianze dei dodicenni non vengono considerate molto attendibili in tribunale per un motivo). Inoltre qui parliamo non di una testimonianza diretta, ma di seconda mano. Di valore del tutto nullo.
    Qualche fotografia - meglio ancora un fimato - ci avrebbe fatto proprio comodo.
    E la scusa secondo cui "tanto i complottisti non si farebbero convincere da qualche foto" non sta in piedi: allora che facciamo, smettiamo di fornire le prove delle nostre azioni perché tanto (secondo noi) non servirebbero? Dato che c'è il rischio di non venire creduti se si mostrano le prove, allora scegliamo di non mostrarle e avere così la certezza di non venire creduti? E' assurdo. E' assurdo che un governo dica castronerie simili, ed è assurdo che quasi nessuno ci trovi niente di strano.

    Consoliamoci della mancanza di prove con i commenti dei lettori di Luogocomune.net alla notizia della morte di bin Laden:


    Ricordiamo, comunque, alcuni principi fondamentali da non perdere di vista:
  • Se anche bin Laden è stato davvero appena scovato e ucciso come detto dal governo USA, in ogni caso tutte le assurdità e le impossibilità fisiche della versione ufficiale dell'11 settembre 2001 riassunte in questa pagina rimangono inspiegabili. La versione ufficiale rimane fisicamente impossibile. La morte di bin Laden non dimostra in alcun modo che l'11 settembre i fatti siano andati come dice la versione ufficiale.
  • In che senso "giustizia è fatta", come ha detto il presidente Obama? Da quando in qua uccidere un uomo solo sospettato di un attentato (dato che non è mai stato formalmente accusato dell'11 settembre) sarebbe giustizia?
  • In che senso uccidere bin Laden avrebbe reso il mondo "un posto più sicuro", come ha detto il presidente Obama? Se davvero alQaeda esiste ed è forte come vuole la versione ufficiale, allora abbiamo appena fatto imbestialire decine di migliaia di terroristi pronti a farsi esplodere e smaniosi di uccidere più occidentali possibili. Se invece alQaeda è solo una montatura, allora uccidere bin Laden non ha cambiato nulla. In che senso il mondo è più sicuro, ora?
  • Provocare la morte di milioni di civili afghani e iraqeni pur di uccidere un solo uomo - sospettato di un crimine - e vendicarsi, adesso è considerata una cosa giusta, o addirittura una "vittoria del bene contro il male", come ha detto il ministro Frattini?
  • Perché una volta finalmente catturato lo "sceicco del terrore", dopo dieci anni di caccia all'uomo in tutto il mondo, il governo statunitense non ha fornito alcuna prova di ciò? Tutto quello che ha fatto è stato dirci che un test del DNA (eseguito dai loro laboratori) ha confermato che si trattava proprio di bin Laden, per poi liberarsi del cadavere. Come si può considerare una testimonianza fornita proprio dal sospettato di un crimine una prova valida? Perché, pur essendo a conoscenza che milioni di persone nel mondo hanno dubbi sulla versione ufficiale dell'11 settembre, il governo USA non ha fatto qualcosa per prevenire i dubbi sulla morte di bin Laden?
    L'epilogo della saga dello sceicco del terrore è stato sospetto e incerto come il resto della storia, non c'è che dire.
    (Per approfondire la stranissima morte dello Sceicco del Terrore, vedi l'articolo "Dieci fatti da chiarire sulla morte di bin Laden".)

    AGGIORNAMENTO 06/08/2011:
    Vari giornali hanno riportato che i Seals che avrebbero ucciso bin Laden sono stati uccisi a loro volta in un attentato talebano che ha abbattuto il loro elicottero. Alcuni ufficiali statunitensi hanno però dichiarato che in realtà nessuno dei Seals morti in quest'attentato aveva partecipato al raid che ha ucciso lo Sceicco del Terrore. Come tutto in questa storia, anche questo episodio rimane da chiarire.



    17) Perché siete così convinti che quello che sostenete sia vero?

    Perché ci basiamo su dati di fatto (ossia i dettagli sulle strutture delle Torri Gemelle, del WTC-7, del Pentagono e dei Boeing 757 e 767, oltre alle fotografie e ai filmati dell'evento) e li analizziamo in modo scientifico (usando matematica e fisica) per scoprire cosa può e cosa non può essere avvenuto quel giorno.
    Non ignoriamo nemmeno le testimonianze e i racconti di persone coinvolti nella vicenda, ma dato che non si tratta di prove certe le prendiamo con cautela e non ci basiamo solo su di esse.

    Che la versione ufficiale dei fatti sia completamente falsa non è più un'opinione da anni: ormai è una certezza. (E se volete accertarvene, armatevi di calcolatrice e verificate voi stessi l'elenco di tutte le leggi fisiche violate dalla versione ufficiale dei crolli delle Torri Gemelle; è questione di semplice matematica, non di opinioni.)

    Per quanto riguarda i dettagli di ciò che è successo davvero, invece, come già detto non possiamo essere sicuri di nulla, per cui esistono solo varie teorie. C'è chi crede che al Pentagono sia stato lanciato un missile, per esempio, e chi invece ritiene più probabile un piccolo velivolo militare guidato da remoto. Su dettagli del genere non ci può essere alcuna sicurezza. Quello su cui possiamo essere del tutto sicuri e siamo tutti d'accordo, invece, è che non possa essersi trattato di un Boeing 757 come afferma la versione ufficiale (Perché ne siamo così sicuri? Vedi la domanda n. 12).
    Lo stesso discorso vale anche per tutti gli altri ambiti della versione ufficiale dei fatti.



    18) Potete dimostrare che sarebbe stato teoricamente possibile, per il governo statunitense, attuare un auto-attentato sul proprio territorio? Descrivete passo-passo come avrebbe potuto agire. Come avrebbe potuto minare le Torri, attaccare il Pentagono, far sparire i veri aerei e i loro passeggeri, ecc.

    Nonostante, come già detto, non sia il nostro scopo spiegare come siano davvero andate le cose (ma solo dimostrare che non possono essere andate come dice la versione ufficiale), è comunque più che possibile dimostrare che quella dell'auto-attentato è una teoria plausibile e verosimile (oltre che scientificamente possibile; una piacevole novità).
    Vediamo come avrebbero potuto attuarlo.

    Come detto da un esperto finlandese di demolizioni, per piazzare delle cariche esplosive nelle Torri Gemelle sarebbero bastati quattro mesi di lavoro, usando solo 30 uomini. Usandone di più ovviamente ci sarebbe voluto ancora meno. Dopotutto, le squadre di demolizioni controllate non sono certo composte da migliaia di individui.
    Considerando la struttura delle Torri, per guadagnare l'accesso alle colonne portanti del "core" interno e poterle minare sarebbe bastato passare dai pozzi degli ascensori, il che sembra l'alternativa più facile, veloce ed efficace. Me lo ha confermato l'ingegner Giuseppe Schiazza, di cui avevo chiesto il parere e che in una e-mail mi ha spiegato: "In Italia, così come negli altri Paesi UE, gli ascensori, una volta installati, vanno affidati a ditte di manutenzione, collaudati e poi, nel tempo, "verificati" con cadenza biennale. Sul tetto della cabina di ogni ascensore moderno, ovunque nel mondo, c'è un comando "a uomo presente" (i tasti cioè vanno tenuti premuti) che consente agli uomini della manutenzione di muoversi su e giù, lungo il "vano di corsa" dell'ascensore. Uno dei test eseguito nel corso delle verifiche (ma anche dei collaudi) consiste nel portarsi sul tetto della cabina, far andare l'ascensore (in salita o discesa, ma a velocità ridotta) e aprire le porte di piano. Se tutto è correttamente progettato e realizzato, l'apertura della singola porta "apre" (cioè interrompe) il circuito elettrico e arresta la corsa dell'ascensore. Inoltre, in ciascun edificio, la linea elettrica alimentante l'impianto ascensore è separata dalle altre linee dell'edificio. Un edificio quindi può restare al buio, ma gli ascensori continuano a funzionare regolarmente. Negli USA, per minare tutto l'edificio hanno probabilmente usato gli ascensori, messi in modalità 'fuori servizio'. Sul tetto della cabina potevano portare i vari componenti della nano-thermite (o di qualunque altra sostanza) e poi "preparare" i vari pilastri per meglio condurre il crollo della Torre. Inoltre gli ascensori "fuori servizio" non davano adito ad alcun sospetto, perché spesso gli ascensori vanno in tilt."
   
Altra notizia molto importante, a riguardo: La società "ACE Elevator" eseguì un ammodernamento degli ascensori di entrambe le Torri Gemelle che finì qualche mese prima l'11 settembre 2001 (durò circa nove mesi). Fu uno fra i più grandi lavori di ammodernamento ascensori della storia (quindi hanno avuto nove mesi di tempo e opportunità per minare le Torri, e hanno finito proprio poco prima degli attentati.) E' poi da segnalare che questo ammodernamento avvenne sotto la supervisione della SecuriCom, azienda di proprietà di Marvin Bush, fratello dell'ex-presidente George W. Bush. Altro dettaglio: la famiglia Bush era legata alla compagnia responsabile della sicurezza del WTC.
    Se a questo aggiungiamo poi che, come si sa da anni grazie alla testimonianza di Scott Forbes, un ex impiegato del WTC (recentemente confermata da Gary Corbett, un altro testimone), immediatamente prima dell'11 settembre 2001 si verificarono delle interruzioni di corrente e degli sgombri delle Torri Gemelle dal 50° piano in su per fare dei non meglio precisati "lavori", che le telecamere di sicurezza durante questi lavori furono spente, che dei testimoni raccontano un continuo via vai di persone con divise da tecnici (ma, come sappiamo, l'abito non fa il monaco) dentro e fuori le Torri, e che i cani fiuta-esplosivo vennero mandati via più o meno in quel periodo senza un motivo valido (fonte 1, fonte 2), allora è davvero molto difficile non unire i puntini e non accorgersi che c'è qualcosa di molto strano, in questa situazione.
    Se, infine, consideriamo con che facilità è possibile per chiunque trasportare degli esplosivi, persino dentro edifici governativi, senza venire fermati dai controlli anti-esplosivo, come dimostrato da questa recente indagine, allora si capisce quanto poco sia complicato piazzare degli esplosivi in un palazzo, volendo. E questa prova è stata fatta da gente priva dell'appoggio del governo e dopo l'11 settembre, con tutte le misure di sicurezza molto più severe che abbiamo oggi. Figuratevi quanto sarebbe stato difficile piazzare degli esplosivi per gente sostenuta dal governo e prima dell'11 settembre, quando le misure di sicurezza erano molto meno rigide di ora.
    L'ipotesi più plausibile, a questo punto, è che le Torri siano state minate durante i nove mesi di ammodernamento degli ascensori e poi, appena due giorni prima degli attentati, usando quelle interruzioni di corrente siano stati sistemati negli edifici i dispositivi per teleguidare gli aerei da remoto esattamente nei punti desiderati (e con una precisione e delle manovre tecnicamente impossibili, con un pilota umano, non dimentichiamoci questo dettaglio).

    Piazzare delle cariche esplosive nel WTC-7 sarebbe stato poi ancora più facile, dato che ospitava gli uffici della CIA, dei Servizi Segreti e del Dipartimento della Difesa (era proprio la tana del lupo). Nemmeno c'era bisogno di inscenare dei finti lavori.
   Idem per quanto riguarda il Pentagono, che guarda caso è proprio "casa" di chi aveva i mezzi e i moventi per imbastire un auto-attentato, e quindi avrebbe potuto farci qualunque cosa (dal far esplodere una bomba su un muro esterno, al lanciarci un missile, al lanciarci contro un aereo militare pieno di cheerleaders, volendo), senza doverne rispondere a nessuno e senza venire controllati da anima viva (è bastato dire, dopo: "Ci dispiace, ma tutte quelle riprese delle telecamere di sorveglianza non possiamo darvele perchè... ecco... ci servono per le indagini. Però potete avere questi 4 fotogrammi sfocati in cui non si vede niente, ecco, tenete. Che non si dica che non siamo trasparenti e che teniamo nascosto qualcosa.").
    I restanti quattro edifici del WTC (il numero 3, il 4, il 5 e il 6) sono rimasti gravemente danneggiati dai crolli delle Torri e da successivi incendi, e sono stati demoliti con esplosivi giorni dopo, per sgomberare l'area (stranamente, anche con danni spaventosamente più gravi delle Torri e del WTC-7, loro non ne hanno voluto sapere di crollare del tutto, e tantomeno in modo pulito, ordinato e simmetrico).

    Infine, sarebbe bastato far finire due aerei militari - verniciati e camuffati da aerei linea - comandati a distanza sulle due Torri in punti precedentemente stabiliti (la tecnologia per farlo è nota dal 1994), per poi innescare con un detonatore a distanza delle piccole cariche di un esplosivo resistente a impatti e calore ma che esplode con un impulso elettrico (come il C4, per esempio, ma ce ne sono molti altri), che a sua volta avrebbe incendiato le cariche di nano-thermite precedentemente posizionate durante i finti lavori dai finti operai (e delle quali sono stati trovati residui nelle macerie del WTC).
    Nota bene: questo è solo UN modo di procedere, non l'unico. Inoltre, le piccole cariche innescanti, date le loro limitate dimensioni, non avrebbero potuto provocare una grande onda d'urto capace di distruggere tutte le finestre e dei grandi botti, ma solo degli scoppi limitati, e infatti gli unici a sentirli sono stati degli individui che erano proprio lì sotto mentre esplodevano. C'è comunque da dire che, a distanza ravvicinata, le esplosioni simultanee di molti inneschi, anche se piccoli, hanno ovviamente un effetto notevole (specialmente su persone non abituate alle esplosioni, che infatti ne sono rimaste sconcertate).
    Inoltre con dei detonatori si potrebbe decidere liberamente quale piano far saltare per primo, e in che ordine farli saltare, se a partire da metà edificio, dal basso, oppure dall'alto. A piacimento.
    Le cariche di nano-thermite avrebbero a questo punto tagliato agevolmente le colonne delle Torri (le cariche usate nelle demolizioni controllate vengono infatti dette cutting charges), se sistemate nel modo giusto, ed ecco che, a meno di non sbagliare calcoli che qualunque società di demolizioni è in grado di fare, è perfettamente possibile far crollare due grattacieli di 400 metri sulle proprie piante in circa 12 secondi. E un terzo grattacielo in 6 secondi e mezzo.
    Anzi, l'unico modo per fare una cosa simile sarebbe proprio una demolizione controllata, secondo centinaia di esperti. Non trascuriamo questo dettaglio.
    Qui è possibile vedere delle immagini (subito successive ai crolli) delle travi portanti delle Torri Gemelle tranciate di netto e con dei rivoli di acciaio fuso che colavano dai bordi, e un semplice diagramma che illustra la procedura di demolizione usando nano-thermite e C-4.

    Ora resta solo da far esplodere nel terreno in Pennsylvania un piccolo ordigno che provochi una buchetta di una decina di metri priva di rottami di aerei, e dire che si trattava del volo UA-93 (altro punto incredibilmente debole della faccenda, come abbiamo visto), i cui passeggeri avevano eroicamente resistito ai malvagi terroristi islamici e si erano sacrificati per evitare altre morti.
    I veri voli UA-93, UA-175, AA-77 e AA-11 sarebbero stati nel frattempo fatti sparire in qualche modo (ce ne sono molti possibili, basta fermarsi a pensarci: rottamarli e riciclarli, ridipingere i numeri di serie e continuare ad usarli normalmente, fonderli, seppellirli nel deserto, calarli nell'oceano, ecc.), e i passeggeri sarebbero potuti essere, a scelta: inesistenti e inventati creando identità fasulle al computer; veri e uccisi per aggiungere credibilità al complotto (chi può uccidere 3000 persone nelle Torri Gemelle di sicuro non si fa scrupoli a ucciderne qualche altra decina); oppure persone vere ma che devono sparire e rifarsi una nuova identità per qualche motivo (e a questo proposito c'è una curiosità interessante).
    In particolare, per quanto riguarda il volo UA-93, le testimonianze di vari abitanti vicini al presunto luogo dello schianto che parlano di un mai chiaramente identificato jet bianco che si aggirava nei paraggi in quei momenti, di rottami di UA-93 trovati fino a 13 km di distanza, e addirittura di rumori di missili prima dello "schianto", fanno supporre fortemente che in quel caso si sia ricorso all'abbattimento in volo dell'aereo e a un piccolo ordigno fatto esplodere a terra, per simulare il dirottamento, la coraggiosa ribellione dei passeggeri e lo schianto al suolo.

    Le successive testimonianze del Boeing 757 che si schianta sul Pentagono possono poi venire "incoraggiate" da governativi e militari (che sanno essere molto persuasivi), oppure precedentemente concordate con dei complici che abbiano legami poco visibili e difficilmente dimostrabili con il governo o l'esercito (amici di amici, cugini di amici, ecc.). Le testimonianze a favore della propria storia verranno poi evidenziate e ripetute il più possibile dai media, mentre quelle contrarie (e ce ne sono parecchie) dovranno essere sistematicamente ignorate, in modo da rafforzare la propria versione dei fatti nelle menti delle persone con un continuo "bombardamento mediatico". Come in ogni operazione di "cover-up". Nulla di nuovo sotto il sole, né di difficile da fare.
    Naturalmente dovrebbe venire manipolata in questo modo anche la finta identificazione tramite DNA di ogni cadavere dei passeggeri del volo AA-77, della cui presenza nelle macerie del Pentagono, ricordo, non è MAI stata fornita nemmeno una singola prova inequivocabile (al massimo sono state prodotte delle fotografie di cadaveri bruciati che però, oltre ad essere troppo pochi e in condizioni irriconoscibili, potrebbero benissimo essere alcuni dei 125 impiegati del Pentagono morti nell'esplosione).
    Inoltre, c'è da dire che identificare ogni singolo cadavere con una tale precisione in caso di catastrofi simili, dove decine di cadaveri sono bruciati, maciullati, compressi, fatti a pezzi e mescolati insieme, è solitamente impossibile.
    Per quanto riguarda poi gli effetti personali dei passeggeri (sia che fossero vittime inconsapevoli uccise e fatte sparire chissà dove, sia che fossero attivamente complici dei governativi), possono essere stati tolti ai passeggeri e poi comodamente danneggiati, affumicati e piazzati sui luoghi di "schianto" al Pentagono e in Pennsylvania. Oppure possono aver tagliato la testa al toro ed essersi limitati a dichiarare di averli ritrovati sui luoghi degli schianti, anche se in realtà non è vero. (Chi si sarebbe preso la briga di controllare?) Nulla di difficile, né tantomeno di impossibile, neanche stavolta. Sono accorgimenti facili da attuare e necessari per completare la messinscena.

    Per evitare che ufficiali militari estranei all'operazione potessero ostacolarla intervenendo per cercare di fare il proprio dovere, poi, è bastato un piccolo accorgimento.
    Tre mesi prima dell'11 settembre 2001, l'ormai ex-Ministro della Difesa, Donald Rumsfeld, decise improvvisamente di cambiare certe procedure che risalivano al 1997 riguardo i dirottamenti nello spazio aereo americano. Rumsfeld stabilì che l'Aviazione Civile (FAA) dovesse avere da quel momento l'esclusiva responsabilità nel dirigere gli interventi delle forze dell'ordine nel caso di dirottamenti (che prima invece condivideva con il NORAD), e che il punto di coordinamento per tali operazioni sarebbe diventato il Comando Militare Centralizzato (NMCC), che sta sotto il DoD (Department of Defense - Ministero della Difesa). In altre parole, appena tre mesi prima degli attentati, guarda caso, le operazioni e il potere decisionale in caso di un dirottamento aereo sul territorio nazionale passarono direttamente sotto l'esclusivo e totale controllo di Donald Rumsfeld, Ministro della Difesa (e co-creatore del PNAC), il quale, sempre guarda caso, si è guardato bene dall'usare queste nuove capacità nel momento di maggior bisogno.
    Inoltre, proprio l'11 settembre 2001 stavano avvenendo in tutto il paese varie esercitazioni militari che prevedevano il finto dirottamento di aerei a scopo terroristico, e tutti i controllori di volo e il personale addetto ne erano stati informati e avevano ricevuto chiari ordini di ignorare ogni eventuale anomalia e di non prendere iniziative. Giusto per evitare ogni rischio di intromissione nella loro bella messinscena da parte di un ufficiale troppo zelante o in cerca di gloria. In particolare è da segnalare l'esercitazione denominata Vigilant Guardian, oltre a tutte le altre esercitazioni che prevedevano finti dirottamenti aerei e che, guarda caso, erano state programmate per l'11 settembre 2001, tutte contemporaneamente, in modo da confondere la situazione oltre ogni speranza.
    In questo modo si è potuto evitare che l'aviazione americana potesse ostacolare il dirottamento di ben 4 aerei di linea, e ci si è anche creati una scusa per dopo: "Ci dispiace se non siamo intervenuti, ma c'erano così tante esercitazioni che non sapevamo quali puntini sul radar erano veri aerei dirottati e quali erano finti... non è colpa nostra, non potete accusarci né di negligenza né di complicità."

    Ed ecco che il vile attentato mirato a innescare il terrore e il risentimento della nazione americana, oltre allo spirito patriottico e alla voglia di vendetta, è servito. Facile e veloce, se hai le risorse e le motivazioni che aveva il governo degli Stati Uniti.
    E ha funzionato dannatamente bene, proprio come previsto, visto cosa è successo subito dopo: improvvisamente il popolo americano, terrorizzato e infuriato, è stato per la maggioranza più che d'accordo a invadere Afghanistan e Iraq, solo perchè il loro presidente aveva affermato che erano delle importanti roccaforti dei mandanti degli attentati dell'11 settembre (senza affatto dimostrarlo)! E' bastato questo.
    Comunque, ripeto, questo è solo UN modo in cui sarebbe stato più che possibile, per il governo USA, effettuare un auto-attentato sul proprio territorio. E non è nemmeno l'unico (i dettagli possono variare, ma l'ipotesi di fondo resta la stessa).
    E' la dimostrazione, insomma, che quella dell'auto-attentato è un'ipotesi perfettamente plausibile e verosimile.

    ATTENZIONE:
    Prima di giudicare il piano troppo complicato o assurdo perché davvero il governo americano possa averlo messo in atto, vi invito a leggere voi stessi il testo dell'Operazione Northwoods, che prevedeva di attuare vari tipi di auto-attentati (da navi affondate, ad aerei americani dirottati o comandati da remoto e distrutti, ad attacchi terroristici) di cui poi incolpare Cuba per avere un pretesto per invaderla.
    Nel documento si suggeriscono perfino cose come inscenare dei finti funerali di militari americani (in realtà inesistenti) per provocare un'utile ondata di indignazione nella popolazione. Viene anche proposto di riverniciare e cambiare numero di serie a dei velivoli in modo da poterli spacciare per aerei civili pieni di passeggeri, quando invece si sarebbe trattato solamente di droni (velivoli senza pilota comandati da remoto).
    Infine, viene detto che per convincere l'opinione pubblica che fosse avvenuto un incidente aereo (in realtà inesistente), sarebbe bastato spargere qualche finto rottame sul luogo dello schianto (forse come questi?).



    19) Ma perché avrebbero dovuto inscenare una messinscena così incredibilmente complessa, rischiosa e incoerente?

    Perché non è stata affatto incredibilmente complessa, rischiosa o incoerente, nonostante la prima impressione sia questa.
    Nella risposta alla domanda precedente abbiamo visto come sarebbe stata fattibilissima, per il governo USA (niente affatto complicata, se hai le risorse di un governo e hai a disposizione mesi o anni per prepararti), né è stata affatto incoerente, dato che analizzandola ci si rende conto che è stata una messinscena psicologicamente e politicamente perfetta, con tutti gli elementi necessari al posto giusto per scatenare un pericoloso mix di indignazione, sete di vendetta e terrore alla "oh-mio-dio-dobbiamo-ucciderli-tutti-prima-che-ci-uccidano-loro!" nel popolo americano, in modo che fosse d'accordo a mandare i propri figli in guerra dall'altra parte del mondo ad uccidere e farsi uccidere (più l'una che l'altra, a dire la verità), rischiando inoltre di ripetere il terribile errore della guerra del Vietnam, una ferita ancora più che aperta nella coscienza americana.
    Niente di meno di quello che è accaduto sarebbe bastato per raggiungere uno scopo simile.
    Un'altra bombetta nel WTC che fa a stento tremila dollari di danni? Un'inezia. Assolutamente insufficiente per giustificare delle guerre.
    Una bomba al Pentagono o in qualche altro edificio governativo? I cittadini avrebbero potuto pensare di non correre il minimo pericolo personale, e che fosse una faccenda privata del governo che non li sfiorava nemmeno (e si sa che finché un problema non ci arriva alla porta di casa, noi ce ne freghiamo). Peggio ancora, non sarebbe stato abbastanza grave e non avrebbe quindi scatenato nessun desiderio di vendetta e nessun angosciante senso di morte imminente nei cittadini. Non ci sarebbe stato quel terrore alla "ammazziamoli immediatamente prima che lo facciano loro, presto!" che è stato indispensabile per portare alla guerra.

    Degli aerei che si schiantano sulle Torri Gemelle, nel bel mezzo dei cittadini, uccidendone anche alcuni, ma senza far crollare le Torri? Già molto meglio, più grave e con un miglior impatto visivo, ma perchè non andare sul sicuro e far crollare completamente le Torri Gemelle, fulcro e simbolo della società capitalistica americana (magari cogliendo anche l'occasione per guadagnarci su, nel frattempo), uccidendo ancora più cittadini (e quindi terrorizzandoli e infuriandoli di più), provocando un impatto visivo incredibilmente superiore e molto più efficace (chi studia psicologia delle folle sa di cosa sto parlando), e per di più eliminando anche il rischio che qualcuno potesse notare qualcosa di strano negli aerei che si erano schiantati sulle Torri ("Ehi, ragazzi, ma questi finestrini sono finti? Non ci sono cadaveri qui dentro? Cos'è questo strano dispositivo attaccato qui? Che razza di aereo civile è questo?!"). Molti piccioni con una fava. Semplice (per un governo) ed efficace.

    L'attentato al Pentagono è servito ad aumentare il senso di pericolo imminente ("Riescono a colpire persino il Pentagono! Il cuore dell'esercito più potente del mondo! Sono un pericolo reale e concreto, non sono solo quattro pecorai in una caverna, dobbiamo fermarli a ogni costo!") e a rendere il tutto più coerente (Ma come? Dei terroristi che ce l'hanno con il governo USA hanno l'occasione di colpire il suo quartier generale militare e non lo fanno, accontentandosi di colpire solo le Torri Gemelle? non avrebbe avuto molto senso).
    Inoltre in questo caso è stato usato qualcosa di più piccolo e molto meno distruttivo di un Boeing da 100 tonnellate per ovvie ragioni: danneggiarci un po' casa nostra da soli per rendere il tutto più credibile va benissimo (anzi, è necessario), ma distruggerla completamente no. Un Boeing 757 sul Pentagono, a oltre 800 Km/h, con 20 o 30 tonnellate di kerosene, l'avrebbe distrutto o reso inutilizzabile almeno per metà, senza contare il rischio di ferire o uccidere il buon Donald Rumsfeld che in quel momento era proprio lì dentro insieme ai suoi uomini (e che sarebbe proprio uno dei principali organizzatori di questa messinscena).
    Farci un buco sul muro (inoltre appena rinforzato) e dover rifare una parete va bene. Distruggerci il Pentagono da soli e magari anche ucciderci per sbaglio no. Basta rifletterci per accorgersi che era il modo più coerente di procedere, e distruggere il WTC-7 è servito a completare l'opera, spazzando via l'intero complesso del World Trade Center, provocando quella spettacolare e più-che-simbolica ferita all'America che è Ground Zero, degna dei migliori sceneggiatori di Hollywood, ed eliminando anche probabili prove presenti nell'edificio, dato che è più che verosimile che l'operazione sia stata orchestrata e diretta proprio da quel grattacielo, vicinissimo alle Torri e che ospitava uffici della CIA e del Ministero della Difesa (il che spiegherebbe anche perchè sul WTC-7 non è stato fatto schiantare alcun aereo: l'intera operazione stava venendo diretta da lì dentro, in quei momenti. Perchè i colpevoli avrebbero dovuto farsi schiantare un aereo addosso da soli? Sarebbe stato un suicidio. Hanno dovuto prima portare a termine tutto, poi sgombrare completamente il palazzo, e poi con comodo premere il detonatore e buttarlo giù con le cariche precedentemente posizionate). Più facile di così.

    Ma il vero colpo di classe, la ciliegina sulla torta, è stato lo schianto di UA-93. Geniale. Un melodrammatico spettacolo strappalacrime mirato a far giurare vendetta agli americani per i loro coraggiosi compatrioti che si sono sacrificati per loro (che film è senza il sacrificio dell'eroe?), e a far gonfiare di orgoglio patriottico il petto di ogni americano ("Noi americani siamo tanto nobili e coraggiosi da sacrificarci per gli altri in quel modo, e questi schifosi terroristi vengono qui ad ucciderci così vigliaccamente! Non la passeranno certo liscia!"). Il che è stato ovviamente anche lo scopo delle impossibili telefonate dagli aerei da parte dei passeggeri disperati: un efficace stratagemma per aggiungere credibilità e drammaticità. E il successivo film sull'argomento non ha fatto che soffiare sul fuoco a intervalli regolari, come era ovvio che sarebbe accaduto (era un'occasione troppo ghiotta per l'industria cinematografica perchè non la cogliessero).

    Per quanto riguarda il rischio di fallimento, infine, per evitarlo è sufficiente, come in ogni operazione militare, predisporre uno o più piani di riserva (che per quanto ne sappiamo possono anche essere stati usati, in effetti). Non parte un aereo per un guasto imprevedibile? Teniamocene altri tre pronti a decollare al posto suo. La carica non esplode? Piazziamone altre due, per stare sicuri. E così via. Precauzioni standard. Per ogni possibile intoppo, almeno uno o due piani di riserva. In questo modo serve un'incredibile catena di coincidenze (ognuna delle quali molto improbabile) per far fallire un'operazione.

    Il motivo per cui non hanno incolpato di tutto dei terroristi afghani o iraqeni, infine, è che il vero scopo politico dell'11 settembre (lasciando un attimo da parte le motivazioni economiche) non era solo fornire un pretesto per invadere Iraq o Afghanistan, ma era ben più ampio. L'obiettivo era regalare agli Stati Uniti un lasciapassare invincibile e incontestabile per invadere, bombardare e depredare qualunque paese favorisse o fosse anche solo sospettato (precisazione molto importante) di favorire in qualunque modo il terrorismo islamico. Non solo l'Iraq o l'Afghanistan, ma qualunque paese.
    Il fattore comune dei terroristi perciò non doveva essere la nazionalità, ma il fatto che fossero tutti estremisti islamici. Poi avrebbero anche potuto essere africani o indiani, non sarebbe cambiato nulla (anche perchè, chi ci avrebbe fatto caso? Quante persone oggi sanno che i terroristi erano sauditi, libanesi ed egiziani, e non iraqeni o afghani?).
    E infatti ha funzionato alla perfezione anche dando ai 19 terroristi nazionalità diverse da quella iraqena o afghana.
    Se invece i dirottatori fossero stati tutti afghani, per esempio, una volta attaccato e sconfitto l'Afghanistan la gente avrebbe potuto pensare: "Bene, giustizia è fatta. Degli afghani ci hanno colpito e degli afghani sono stati colpiti di rimando. Ora possiamo smetterla con la guerra." Ma gli organizzatori dell'11 settembre non volevano rischiare che la volontà popolare potesse cambiare e ostacolarli (come accadde nella guerra del Vietnam). Volevano avere carta bianca e mano libera da lì in avanti per un tempo indefinito. Contro qualunque paese e contro quanti paesi avessero voluto (questo perlomeno era il piano, anche se poi la scoperta che le armi di distruzione di massa non erano mai esistite e che Afghanistan e Iraq in realtà erano pericolosi quanto la Svizzera ha fatto calare notevolmente il sostegno alla guerra).
    Ecco perchè si sono scelti un nemico fumoso, indefinito e non precisamente localizzato come il "terrorismo islamico": per poter attaccare legittimamente ovunque volessero. Ed ecco perchè hanno dato la colpa ad una fantomatica e nebulosa organizzazione chiamata "alQaeda", priva di una localizzazione e di una struttura chiara, che avrebbe "cellule terroristiche" sparse ovunque, in tutto il mondo, e non hanno incolpato invece un gruppo terroristico più ristretto e localizzabile. Tutto in questa operazione ha avuto uno scopo ben preciso.
    E così la "guerra globale al terrore", come la chiamano i telegiornali, continua ancora oggi. E non accenna a terminare.



    20) In ogni caso, per attuare un complotto così colossale sarebbero servite migliaia di persone e una pianificazione impossibilmente complicata, e poi ormai qualcuno avrebbe parlato.

    Migliaia di persone? Forse no.
    Come si è già detto, secondo un esperto di demolizioni per piazzare cariche esplosive nelle Torri Gemelle sarebbero bastate 30 persone per 4 mesi di lavoro (e nelle Torri Gemelle si è verificato un ammodernamento degli ascensori - che avrebbe permesso agli operai di minare le colonne portanti con tutto comodo - di ben 9 mesi, conclusosi poco prima degli attentati e svolto sotto la supervisione della SecuriCom, azienda di proprietà di Marvin Bush, fratello dell'ex-Presidente Bush). Per il WTC-7, molto più piccolo, sarebbero bastate ancora meno persone, e considerando che ospitava uffici della CIA e del Dipartimento della Difesa l'operazione era ancora più semplice. (Dopotutto, le squadre di demolizioni controllate non sono certo composte da migliaia di individui.)
    Per falsificare le telefonate strappalacrime (e bizzarre, nonché tecnicamente impossibili) da parte dei passeggeri degli aerei sarebbe bastata 1 sola persona davanti a un computer con il software di editing audio adatto (ne esistono parecchi in grado di trasformare una sola voce in mille voci diverse, maschili o femminili, adulte o infantili, a piacimento; alcuni li scarichi perfino gratis da internet, ma immagino che l'esercito USA abbia qualcosa di meglio).
    La sparizione dell'aereo di linea diretto al Pentagono avrebbe potuto richiedere una 20ina di persone o anche meno, a seconda del metodo scelto (se riverniciarlo, smontarlo, fonderlo o farlo finire nell'oceano radiocomandandolo - in quel caso sarebbe bastata 1 persona sola!).
    Per il lancio del missile (o del piccolo velivolo comandato da remoto) sul Pentagono, di nuovo, 1 sola persona col dito sul pulsante giusto.
    Per la disseminazione dei finti rottami e degli effetti personali dei passeggeri sui luoghi di "schianto" 5-6 persone sarebbero state anche troppe, dato che c'erano talmente pochi rottami da entrare in un furgoncino sia al Pentagono che in Pennsylvania (il che è proprio uno dei motivi per cui la gente ha cominciato a dubitare della versione ufficiale).
    Per la falsificazione dei videomessaggi di bin Laden (che, da parte sua, si è sempre dichiarato innocente) sarebbe bastata, di nuovo, 1 persona davanti a un computer col programma adatto.
    Per impedire che l'aviazione intervenisse e ostacolasse i finti dirottamenti, come abbiamo detto, è bastato che 1 solo uomo, Donald Rumsfeld, prendesse in mano l'intero potere decisionale in caso di dirottamenti aerei e tenesse l'aviazione a terra.
    Per ordinare le esercitazioni militari che hanno confuso la situazione e impedito all'aviazione di capire cosa stesse accadendo esattamente, sarebbero bastati alcuni ufficiali (anche solo 5-6) di rango sufficientemente elevato e appositamente selezionati (forse gli stessi che dopo gli attentati sono stati misteriosamente promossi invece di venire accusati di incompetenza?).
    Infine, per spingere i mass media a ripetere la versione ufficiale dei fatti su TV e giornali fino a imprimerla indelebilmente nell'immaginario collettivo, è bastata l'autorevolezza del governo e la generale tendenza dei media a non contraddire mai ciò che proviene dall'alto (e magari anche qualche telefonata "di incoraggiamento" da parte di uno o più artefici della messinscena, per spiegare loro esattamente cosa avrebbero dovuto dire).
    Quindi, concludendo, 60-70 persone al massimo.
    Anche meno, se consideriamo che alcuni compiti avrebbero potuti essere svolti dalle stesse persone in momenti diversi.

    Come abbiamo detto nella risposta n. 18, prima di giudicare il piano troppo complicato o assurdo perché davvero il governo americano possa averlo messo in atto, vi invito a leggere voi stessi il testo dell'Operazione Northwoods, che prevedeva di attuare vari tipi di auto-attentati (da navi affondate, ad aerei americani dirottati o comandati da remoto e distrutti, ad attacchi terroristici) di cui poi incolpare Cuba per avere un pretesto per invaderla. Nel documento si suggeriscono perfino cose come inscenare dei finti funerali di militari americani (in realtà inesistenti) per provocare un'utile ondata di indignazione nella popolazione. Viene anche proposto di riverniciare e cambiare numero di serie a dei velivoli in modo da poterli spacciare per aerei civili pieni di passeggeri, quando invece si sarebbe trattato solamente di droni (velivoli senza pilota comandati da remoto).
    Viene anche detto che per convincere l'opinione pubblica che fosse avvenuto un incidente aereo (in realtà inesistente), sarebbe bastato spargere qualche finto rottame sul luogo dello schianto (forse come questi?).
    (Forse è il caso di alzare il vostro limite di incredulità, quando si parla di operazioni sotto copertura pianificate dal governo americano, soprattutto considerando che si tratta di individui in grado di spendere milioni di dollari in progetti di ricerca esilaranti e ridicoli.)

    E per quanto riguarda il rischio che qualcuno dopo parli e riveli tutto, per evitarlo è sufficiente, come in ogni operazione sporca che deve restare riservata, ricorrere a una piccola squadra di specialisti addestrati proprio per svolgere questo tipo di missioni, che credano fermamente nella "causa", che possano essere tenuti sotto stretta e continua sorveglianza, e che alla peggio possano venire eliminati senza clamori, e soprattutto ricorrere alla modulizzazione (anche detta "compartimentalizzazione"): l'operazione deve essere divisa in vari moduli o compartimenti, ossia tante piccole sotto-operazioni, e ad ognuno degli addetti a queste sotto-operazioni non deve mai venire fornito il quadro complessivo dell'intera faccenda, ma solo un piccolo incarico chiaro e preciso, staccato da tutte le altre parti dell'operazione e da cui è impossibile dedurre il quadro generale (e degli incarichi più delicati da cui è possibile dedurlo invece si occuperà la summenzionata piccola squadra addestrata a questo scopo). In questo modo, proprio come i vari operai di una catena di montaggio, che fanno ognuno la propria piccola parte senza nemmeno rendersi conto di cosa stanno costruendo, nessuno avrebbe potuto capire cosa stesse facendo davvero e perché. Proprio come è avvenuto con la costruzione della bomba atomica: degli oltre 100.000 individui che hanno partecipato al Progetto Manhattan, solo poche decine di persone sapevano che cosa stavano facendo. Gli altri lavoravano al buio, senza sapere a cosa stavano prendendo parte davvero. (Fonte)

    E, nel caso qualcuno si insospettisca, gli si può sempre mentire dicendogli che era un'esercitazione o un'altra operazione differente, oppure dirgli chiaramente che non sono affari suoi e che gli conviene tenere la bocca chiusa, tanto che prove concrete può avere? Che pericolo può rappresentare, se non è in possesso nemmeno del quadro complessivo? E, più importante, anche se capisse cosa è successo davvero, riuscisse a raccogliere prove e testimonianze, e avesse il coraggio di esporsi e di rischiare le ire del proprio governo... anche se questo improbabile superuomo esistesse davvero, basterebbero la chiusura mentale e il disinteresse della maggior parte della gente e l'assenza di copertura mediatica per rendere inutile ogni suo sforzo. Ogni sua parola, prova o testimonianza verrebbe deliberatamente fraintesa, discussa fino a distorcerla e messa in dubbio al minimo pretesto, e non si arriverebbe da nessuna parte. Oppure verrebbe del tutto ignorata.
    Dopotutto, quanti oggi sanno che un tale di nome James Files (con forti e note connessioni con esercito e CIA) ha confessato l'assassinio di John F. Kennedy? Quasi nessuno, perché la notizia è stata passata deliberatamente in sordina nei mass media, e anche quei pochi che l'hanno saputo non hanno potuto fare niente di più che discuterne tra di loro. Eppure si trattava dello scenario migliore immaginabile: il colpevole che decide di rilasciare una confessione volontaria, completa, coerente con tutti i fatti e con ogni altra testimonianza a disposizione, e per di più disinteressata (perché non ci ha guadagnato nulla: ha perfino rifiutato di lavorare con Oliver Stone su un film a riguardo). Eppure, neanche questo è bastato a far saltare la copertura.

    E quanti sanno che Lloyde England, il guidatore del taxi che ufficialmente sarebbe stato colpito da un palo della luce tranciato dall'aereo che poi si sarebbe schiantato sul Pentagono, ha ammesso in una video-intervista (mentre non sapeva di venire registrato) che si trattava di una messinscena pre-pianificata?
    Una notizia simile non avrebbe dovuto finire in prima pagina? Non se ne sarebbe dovuto parlare, vista la sua incredibile importanza, che dimostra definitivamente che l'11 settembre si è effettivamente verificato un complotto di qualche tipo? Perché nessuno ne sa niente, al di fuori dei pochi che indagano per conto loro sull'11 settembre?

    Per tenere nascosti i complotti più grandi, dopo tutto, bastano sempre l'assenza di spazio mediatico e l'indifferenza della gente. (E alla peggio cosa impedirebbe al governo che si è reso colpevole di tutta questa operazione di uccidere questo coraggioso superuomo e distruggere le sue prove, se davvero cominciasse a fare troppo baccano?)
    Il pericolo di fughe di informazioni e di "pentiti" ad alti livelli che decidessero di parlare, comunque, è stato risolto molto facilmente dando un contentino a chiunque fosse di livello abbastanza alto da partecipare coscientemente all'operazione o da poterla intuire. Ecco perchè molti ufficiali responsabili della sicurezza statunitense, che dopo aver permesso il verificarsi del peggior attentato terroristico della storia americana in teoria avrebbero dovuto essere licenziati e/o incriminati per manifesta incompetenza, sono stati invece tutti promossi.
    Si ottiene più con le lusinghe...
    (Per quanto riguarda la pianificazione "impossibilmente complicata", in realtà non è stata poi così complicata come sembra a prima vista.)

    E' da ricordare sempre anche il fatto che molte delle famiglie delle vittime dell'11 settembre sono state pagate dal governo statunitense perché tenessero la bocca chiusa ed evitassero di sollevare polveroni, come racconta Barry Zellman in questo video, al minuto 2:48.
    Le famiglie che hanno avuto il coraggio di rifiutare i soldi e di mettersi contro il proprio governo in un momento in cui chiunque lo facesse veniva visto come un terrorista e un nemico da eliminare, sono state una minoranza (e sono quelle che hanno fondato il Movimento per la Verità sull'11 settembre).

    Infine, è da tenere presente che operazioni governative e militari segrete e moralmente ripugnanti sono sempre avvenute, e spesso sono riuscite a rimanere segrete per decenni, nonostante l'alto livello di organizzazione necessario per attuarle e l'elevato numero di persone coinvolte.
    Gli esempi più eclatanti sono l'esperimento di Tuskegee del 1932 (in cui la popolazione locale venne contagiata di proposito con la sifilide e poi lasciata soffrire e morire senza essere curata per studiare come si sviluppava la malattia), e le sperimentazioni su cavie umane in Guatemala degli anni '40 (in cui circa 700 guatemaltechi vennero infettati intenzionalmente e a loro insaputa con le malattie veneree più comuni, come gonorrea e sifilide, per controllare se la penicillina fosse efficace o meno contro di esse).
    Entrambe operazioni statunitensi segrete, entrambe riprovevoli, entrambe rimaste ignote al grande pubblico per oltre 60 anni.
    (E si tratta solo della punta dell'iceberg: decine di altre operazioni governative e militari segrete, sia americane che di altre nazionalità, dopo essere state credute per decenni delle leggende metropolitane si sono rivelate più che reali. Si veda questo articolo a riguardo con ben 33 esempi - è disponibile una traduzione italiana solo parziale, purtroppo.)

    AGGIORNAMENTO (04/05/2011):
    Alla fine qualcuno ha parlato, e per di più si tratta di un celebre personaggio dell'ambiente governativo statunitense.
    Il Dr. Steve Pieczenik ha infatti rilasciato un'intervista telefonica all'Alex Jones Show in cui ha affermato che l'11 settembre 2001 è stato un auto-attentato e che bin Laden è morto nel 2001. Pieczenik si è anche detto più che disponibile a confermare la sua testimonianza in un tribunale federale. (Qui l'articolo tradotto e l'intervista telefonica.)
    Questa testimonianza ha un peso enorme perché il Dr. Steve Pieczenik ha avuto molti impieghi di alto rilievo nel governo USA, è stato Deputy Assistant Secretary of State e/o Senior Policy Planner sotto i Segretari Henry Kissinger, Cyrus Vance, George Schultz e James Baker. Ha scritto 26 best-seller e la sua esperienza nella gestione di crisi governative e internazionali è stata la base di alcuni personaggi creati dallo scrittore Tom Clancy.
    Un personaggio troppo influente e famoso per venire "silenziato", insomma.



    21) Ricapitolando, cosa possiamo sapere con certezza assoluta di questa faccenda, e su cosa invece possiamo solo limitarci a ipotizzare?

    Dopo anni di indagini, possiamo sapere con certezza le seguenti cose:
    Questi sono fatti certi, al cento per cento. Ognuno, partendo da questi fatti, può trarre le proprie conclusioni.
    Ci sono anche altre cose, come che la maggior parte dei dirottatori sembrano essere ancora vivi e innocenti, che sono supportate da moltissime testimonianze e indizi ma, dato che non si tratta di prove assolutamente certe, per scrupolo le ho lasciate fuori dalla lista.

    Per quanto riguarda tutto il resto, ossia questioni come: cosa esattamente si è schiantato sul Pentagono, che fine ha fatto il volo UA-93, chi era coinvolto esattamente nell'operazione, che fine hanno fatto davvero i passeggeri dei voli dirottati, ecc., possiamo solo partire da indizi e non da prove certe, e ipotizzare una risposta il più verosimile e logica possibile.



    22) Ma se esistono delle prove certe che la versione ufficiale è falsa, perché nessuno ha ancora fatto nulla a riguardo?

    Anche se qui in Italia notizie del genere vengono curiosamente filtrate (diciamo così) dai media, in realtà sono molti anni ormai che in America tutte le numerose associazioni contrarie alla versione ufficiale, capeggiate dal Movimento per la Verità sull'11 Settembre, chiedono a gran voce (con frequenti manifestazioni) una nuova indagine, questa volta condotta da una commissione indipendente e super partes (anziché alle dirette dipendenze del governo com'era la prima), che faccia davvero luce su quanto è accaduto e porti i responsabili davanti alla giustizia una volta per tutte, ma finora il governo si è limitato semplicemente a ignorarle.

    E quando un governo si rifiuta di rispettare le promesse di democrazia e giustizia che aveva formulato (e ripetuto fino a stordirci), spetta solo ai cittadini muoversi per rimediare.
    Informare i cittadini dei motivi per cui è necessario agire è il primo passo (nonché lo scopo di questo sito).
    Per quanto l'11 settembre sia una "faccenda americana", le sue conseguenze sono state e rimangono tuttora incalcolabili anche sulla mentalità e sulle azioni del resto del mondo, Italia compresa. E' quindi fondamentale non ignorare questa vicenda solo perché può sembrare che non ci riguardi, o le conseguenze potrebbero essere spiacevoli (la storia insegna).

    Prima sono venuti a prendere gli zingari,
e noi non abbiamo detto niente perché non eravamo zingari;
    poi sono venuti a prendere gli ebrei,
e noi non abbiamo detto niente perché non eravamo ebrei;
    poi sono venuti a prendere i comunisti,
e noi non abbiamo detto niente perché non eravamo comunisti;
    infine sono venuti a prendere noi,
e nessuno ha detto niente.
    (Martin Niemoller.)



    23) Ma tanto queste cose le dicono solo quattro gatti su internet. Gli ingegneri e gli esperti di tutto il mondo negano tutto quello che dite.

    Questa è una cosa che si sente spesso ripetere (soprattutto dai debunker, quegli individui decisi a ogni costo a negare che la versione ufficiale dei fatti possa essere falsa), ma in realtà basta dare un'occhiata ai vari sondaggi svolti sull'argomento e alle moltissime associazioni contrarie alla versione ufficiale e composte da ogni tipo di persone (da scienziati a operai, da fisici a giornalisti, da ingegneri ad attori, da militari ad esperti di demolizioni) per capire che si tratta di un'affermazione del tutto falsa.

    I sondaggi mostrano che ormai la maggior parte (oltre l'80%) della gente comune ritiene che la versione ufficiale dei fatti sia falsa (in parte o del tutto), e ci sono migliaia di esperti di ogni settore che l'hanno smentita dettagliatamente, punto per punto, mettendoci anche la faccia e il nome (basta dare un'occhiata a tutte le analisi e agli studi pubblicati nei loro siti - molti dei quali sono stati tradotti e pubblicati proprio in questo sito).

    Si può ascoltare l'opinione di molti esperti di vari campi (fisica, chimica, ingegneria, architettura, demolizioni controllate, prevenzione antincendio) direttamente dalle loro bocche in questa playlist, che costituisce una sorta di anteprima del documentario "Explosive Evidence: Experts Speak Out" ("Prove esplosive: parlano gli esperti") che uscirà prossimamente ad opera dell'associazione Architetti e Ingegneri per la verità sull'11 settembre:


    Anche centinaia di ufficiali militari e governativi, sia americani che stranieri, non credono alla storia ufficiale e hanno fatto molte domande che ancora aspettano risposte.
    Contare tutti i dubbiosi e i ricercatori indipendenti sparsi nel mondo, poi, è davvero impossibile (sono probabilmente milioni).

    Ma anche se fossimo davvero solo "quattro gatti su internet", in ogni caso se delle leggi fisiche affermano al di là di ogni dubbio che la versione ufficiale non avrebbe potuto verificarsi, allora quella versione è sicuramente falsa, a prescindere da quante persone lo dicono e da dove lo fanno.



    24) Non potrebbero semplicemente averlo lasciato succedere per poi usarlo come pretesto?

    Questa posizione è piuttosto popolare, perché permette in un colpo solo di non passare né per "ingenuo che crede a tutto quello che dice il governo" né per "matto complottista".
    Il problema però è che richiede che la versione ufficiale dei fatti sia vera, ossia che gli attentati dell'11 settembre siano stati davvero pianificati e attuati da bin Laden e da 19 terroristi islamici come ci è stato raccontato.
    Dato che però, come abbiamo detto, ci sono prove certe (perché di carattere scientifico) che la versione ufficiale sia completamente falsa (che le Torri siano state demolite, che al Pentagono non si sia schiantato nessun Boeing 757, ecc.), la teoria secondo cui "hanno lasciato che accadesse per poi approfittarsene" risulta insostenibile.
    Le cose non possono essere andate come il governo statunitense ha raccontato. E' fisicamente impossibile. O sono vere le leggi della fisica, o è vera la versione ufficiale.

    A questo punto bisogna chiedersi se un'organizzazione terroristica islamica avesse davvero le risorse per attuare la demolizione controllata delle Torri Gemelle e del WTC-7, e per mettere in atto il finto schianto del 757 sul Pentagono e quello del volo UA-93, e soprattutto perché mai avrebbe dovuto fare una cosa del genere, visto che sarebbe stato sconveniente e inefficace per i suoi scopi (ossia colpire e danneggiare il più possibile il malvagio e blasfemo impero capitalista americano).
    Per esempio: far crollare le Torri lateralmente, addosso agli edifici vicini, sarebbe stato molto più facile e avrebbe causato danni immensamenti maggiori che farle crollare verticalmente e ordinatamente come è avvenuto. Stesso discorso per il WTC-7, il grattacielo di 174 metri che è crollato precisamente sulla propria pianta lasciando pressoché intatti gli edifici accanto e limitando i danni.

    Anche inscenare un finto schianto aereo al Pentagono non avrebbe avuto il minimo senso. Né avrebbe avuto senso, per loro, limitarsi a lanciarci contro un missile e fare così pochi danni. Se questi terroristi avevano la possibilità di danneggiare il cuore dell'esercito statunitense, ed erano in possesso delle risorse e dell'organizzazione sufficiente per minare e demolire le Torri Gemelle e il WTC-7 senza che nessuno se ne accorgesse, perché non hanno fatto qualcosa di più serio al Pentagono, invece di limitarsi a danneggiare un'ala quasi deserta perché in ristrutturazione?
    Senza contare la messinscena dello schianto di UA-93, che non avrebbero avuto davvero motivo di organizzare.

    Non si capisce, infine, perchè non abbiano invece fatto esplodere una bomba o fatto schiantare un aereo su una o più centrali nucleari americane, causando delle nuove Chernobyl proprio nel cuore degli Stati Uniti. Immaginate quanto sarebbe stato devastante quello.

    Riflettendo sugli attentati dell'11 settembre 2001, sembra che i terroristi abbiano cercato di danneggiare il loro acerrimo nemico più nell'orgoglio che nella pratica. Quel tanto che bastava per farlo reagire violentemente, ma non abbastanza da ferirlo davvero, né dal punto di vista economico né militare.



    25) Ok, mi hai incuriosito, voglio saperne di più. Dove trovo altre informazioni?

    Un buon inizio è la sezione "Questioni Principali", che tratta più in dettaglio di tutti gli aspetti dell'11 settembre 2001.
    Oltre a questo, i migliori siti italiani sull'11 settembre sono Luogocomune.net e ComeDonChisciotte.org. Soprattutto il primo ha un'ampissima sezione a riguardo e centinaia di forum di discussione (anche molto tecnici) su ogni minimo dettaglio della vicenda. Avete dei dubbi che in questo sito non vengono trattati? Quello è il posto giusto.
    Se poi conoscete l'inglese, allora avete di che leggere per settimane in moltissimi siti americani in cui centinaia di esperti di vari settori trattano dettagliatamente ogni questione dell'11 settembre.
    Se invece preferite avere un comodo riassunto in 90 minuti delle questioni principali, basta guardare uno di questi documentari in italiano (o sottotitolati).

 


    26) Però ho sentito che il "cacciatore di bufale" Paolo Attivissimo ha sbufalato ogni singola parola scritta in questo sito.


    Sì, l'hanno sentito in parecchi. In realtà è avvenuto il contrario. Ogni volta che Attivissimo ha provato a difendere la versione ufficiale di un aspetto dell'11 settembre, è stato puntualmente e dettagliatamente smentito (spesso da più parti).
    Leggete pure voi stessi:

.
    Esiste perfino un intero blog (BufalAttivissimo) dedicato esclusivamente a smascherare le bugie e le scorrettezze che Attivissimo sforna a getto continuo sull'11 settembre.
    Anche il Servizio Anti-Attivissimo (parte 1, 2, 3, 4) di Gianluca Freda fa un ottimo (per quanto ormai datato) lavoro di sottolineatura delle bugie e dei trucchi più comuni di Attivissimo.

    E' bene prendere con le molle qualunque cosa detta da questo personaggio, perché 
ha dimostrato spesso di poter tranquillamente mentire sapendo di farlo, se gli conviene, e di non esitare un attimo a usare ogni trucco dialettico e scorrettezza logica concepibile, pur di dare l'impressione di avere ragione.
    In un solo discorso, può spaziare dalle omissioni di dati che lo smentiscono, alle false impressioni date di proposito, alle bugie implicite sottintese indirettamente, agli attacchi personali rivolti a chiunque lo contesti (così può evitare di affrontare ciò che quella persona dice effettivamente), ai continui cambi di argomento ogni volta che si trova in difficoltà, al dribbling di ogni domanda scomoda, alle affermazioni false pronunciate con tono di assoluta certezza e con falsa autorità (sfruttando la naturale tendenza delle persone a credere istintivamente a chiunque affermi qualcosa con sicurezza e convinzione totale, dato che ci risulta difficile credere che qualcuno possa mentire in modo così sfrontato).
    Il 
video qui sopra è molto eloquente, riguardo il campionario di scorrettezze di Attivissimo, e mostra le prove a sostegno di ogni singola accusa.

    Insomma, controllate e verificate sempre con estrema attenzione che qualunque cosa detta da lui corrisponda a verità (almeno quando parla di 11 settembre; per cose come i gatti bonsai o le fotografie di fantasmi invece è più che affidabile).

    Altre risposte alle obiezioni avanzate da Attivissimo e da altri sostenitori della versione ufficiale si possono trovare qui.

    AGGIORNAMENTO (13/10/2011):
    Il webmaster di Luogocomune.net ha creato un'altra video-smentita, LE BUFALE DI ATTIVISSIMO, dato che Attivissimo ha continuato a inventare nuove bugie (e a ripetere le vecchie, per inciso) anche dopo essere stato smentito dettagliatamente:


 


    27) Ho sentito che il blog UndiciSettembre vi ha completamente smentiti.


    Si tratta di un blog scritto e gestito da Paolo Attivissimo e che riporta le stesse obiezioni e le stesse teorie del suo sito, per cui valgono le stesse smentite elencate nella risposta precedente.
    Se avete da fare un'obiezione che non viene trattata in quelle smentite, chiedete pure a me personalmente.

 


    28) Ho sentito che esiste un documento chiamato Crono911 che vi sbugiarda del tutto.


    Pochi sanno che esiste anche una dettagliata risposta a quel documento, chiamata Crono912, che rivela come Crono911 sia in realtà un mucchio di falsità e di fallacie logiche.
    Crono912 smentisce frase per frase Crono911, rivelando, oltre al pressapochismo e alla superficialità dell'autore, anche la sua malafede (basti dire che gli attacchi rivolti alle persone sono quasi più frequenti di quelli rivolti alle affermazioni).

 


    29) Ho sentito che la rivista americana Popular Mechanics vi ha smentiti punto per punto.


    Tempo fa fece scalpore (soprattutto in America, ma anche qui in Italia) la notizia che la celebre rivista Popular Mechanics aveva riunito una squadra di esperti altamente qualificati che aveva smentito punto per punto tutte le obiezioni mosse dai critici della versione ufficiale, dimostrando una volta per tutte come essa fosse perfettamente veritiera, logica e coerente.
    L'entusiasmo non durò a lungo. Dopo appena poche ore, molti ricercatori dell'11 settembre scoprirono che la smentita di Popular Mechanics affermava una lunghissima lista di falsità, e decisero di trattarle una per una in una dettagliata contro-smentita, per dimostrare come in realtà lo studio di Popular Mechanics non facesse altro che ripetere le stesse menzogne per cui i rapporti ufficiali venivano criticati da anni, senza apportare nessun miglioramento alla situazione.

    Anche Luogocomune.net pubblicò subito una video-smentita (in chiave ironica, per sottolineare l'assurdità di molte affermazioni della rivista americana).
    E' infine da ricordare la circostanza in cui Popular Mechanics è stata scoperta a manipolare deliberatamente le prove per confermare la versione ufficiale.

    Anche il libro di Popular Mechanics "Debunking 9/11 Myths" riveduto e corretto (poco e male) è stato accuratamente smentito.
 


    30) Ma non era uscito anche un articolo su Focus che smentiva tutte queste cose?


    Anche la rivista italiana Focus ha provato a smentire una volta per tutte le cosiddette "teorie complottiste" (che in realtà sono perlopiù obiezioni alla versione ufficiale, e non teorie vere e proprie), ma nel suo tentativo ha finito per mettere insieme una tale accozzaglia di errori e menzogne spudorate da meritarsi un'accurata smentita punto per punto.

    Inoltre Focus si era rivolto a un "esperto esplosivista e demolitore", tale Danilo Coppe, per supportare le sue analisi.
Il webmaster di Luogocomune.net, accorgendosi che molte delle affermazioni di Coppe erano errate e/o assurde, lo contattò per rivolgergli 20 domande sull'argomento, e le risposte misero in evidenza come in realtà Coppe fosse molto poco informato sulla questione (la maggior parte delle volte evita di rispondere dicendo "non ne so abbastanza per rispondere", ma allora perché è così sicuro di avere ragione?).
    Alla fine, come si può leggere, il bilanci
o complessivo delle risposte è stato pesantemente a sfavore della versione ufficiale, che quindi rimane, a quanto pare, indifendibile, visto che nessuno di quelli che la sostengono si è mai dimostrato in grado di difenderla punto per punto in una discussione approfondita.
   
    Anche nella recente intervista che ha rilasciato al blog UndiciSettembre di Paolo Attivissimo, in cui ha ribadito la sua fede nella versione ufficiale, Danilo Coppe ha dimostrato di non conoscere la materia o di volerla deliberatamente fraintendere. Non si spiegherebbero altrimenti tutti gli errori e le falsità che colleziona (qui sotto, una video-smentita):






    FAQ specifiche:



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