PER COMPIERE GLI ATTENTATI, I MUSULMANI HANNO SOSPESO LE LEGGI DELLA FISICA!



(Originale in inglese qui. Traduzione tratta da qui.)

 

I Musulmani hanno sospeso le leggi della fisica!
di J. McMichael (jmcmichael@care2.com)

Ho cercato di essere patriottico.

Ho cercato di credere. Ho guardato quei giganti alti un quarto di miglio cadere al suolo decine e decine di volte. Ho ascoltato tutti gli annunciatori e gli esperti spiegare cosa fosse accaduto. Ed ho cercato di rimuovere la mia colpevole mancanza di fiducia, torturandomi, tramite il telecomando, nel rivedere le sconvolgenti immagini in TV.

Ma, da quel minuscolo pensatore che sono, non riesco a liberarmi dagli insegnamenti dei miei padri. Ho paura di essere inadeguato ai tempi, tagliato fuori dalle ultime scoperte scientifiche a causa della mia incapacità di abbandonare la forma mentis del Secondo Millennio.

Ma lasciamo perdere la mia persona. Parliamo invece della Scienza e della Tecnologia del 21esimo Secolo. Quelli tra voi che ancora dubitano, dovrebbero imparare la verità ufficiale meccanicamente cosicché possano nascondere la loro ignoranza.

Ecco gli avvenimenti dell'11 settembre ridotti all'osso:

Torre Nord: colpita alle 8:45, crollata alle 10:29

Torre Sud: colpita alle 9:03, crollata alle 9:50

(Fonti: http://www.infoplease.com/spot/sept112001.html e http://www.public-action.com/911/jmcm/info.html)

L'uso del carburante di aereo per sciogliere l'acciaio e' davvero una trovata sorprendente. E' anche sorprendente che, finora, nessuno e' stato in grado di riprodurre il fenomeno, il che dimostra che i terroristi erano gente in gamba. Ma, con tutti i mezzi che avrebbero potuto adoperare, cosa hanno usato quei brillanti terroristi? Carburante per jet, che costa, sul libero mercato, circa 80 cents il gallone.

Cerchiamo di riflettere. Un aereo pieno di carburante colpisce la Torre nord alle 8:45 del mattino, ed il carburante prende a bruciare per un po' con alte fiamme e fumo nero.

Intorno alle 9:03, ora in cui il secondo aereo centra la Torre sud, le fiamme sono pressoché spente e dall'edificio esce solo il fumo nero (vedi immagine qui a destra e qui). La mia piccola mente mi dice che il primo fuoco e' ormai estinto, ma qualcosa continua a bruciare lentamente, rilasciando carbonio nel fumo. Un fuoco che produce fumo nero e fuligginoso e' o di bassa temperatura o mancante di ossigeno - o entrambi.

Ma, intorno alle 10:29 del mattino quel fuoco della Torre nord ha causato ciò che io trovo sorprendente. Esso ha causato la fusione della struttura in acciaio della costruzione, provocando una reazione a catena culminata nel crollo dell'edificio.

E, con ancora meno carburante a disposizione per alimentare il fuoco (perchè quasi tutto è esploso all'esterno dell'edificio, come si può vedere sempre dall'immagine qui a destra), la Torre sud e' crollata solo 47 minuti dopo la collisione, anche stavolta generando una distruzione completa. In questo caso è bastata la metà del tempo occorso per distruggere la Torre nord (centrata in pieno e danneggiata in modo molto più grave).

Ho cercato di non pensarci. Ho cercato di non pensare al fuoco generato da petrolio che, bruciando per 104 minuti, diventa sempre più caldo fino a raggiungere i 1538 gradi Celsius (2800 gradi Fahrenheit) necessari a fondere l'acciaio (l'acciaio e' formato per il 99% da ferro, sicché è necessaria una temperatura in grado di fondere il ferro, che fonde a 1538° C. Il punto di fusione del ferro si può controllare qui ).

Ho cercato di non chiedermi come quel fuoco abbia raggiunto temperature che solo l'ossigeno imbottigliato o l'aria compressa possono produrre.

Inoltre ho cercato di non pensare alla enorme quantità di acciaio presente nell'edificio - 200.000 tonnellate (fonti: http://www.infoplease.com/spot/wtc1.html e http://www.public-action.com/911/jmcm/wtc1.html). Ho cercato di dimenticare che l'acciaio bollente e' come sciroppo che cola su di un piatto: il calore fluisce verso le parti piu' fredde dell'acciaio, raffreddando la parte che cerchi di riscaldare. Se lo versi abbastanza fortemente e velocemente, lo sciroppo si ammucchierà un po'. E con un' altissima temperatura portata a livello molto rapidamente, puoi riscaldare una parte dell'oggetto, ma il calore rapidamente si disperderà e la parte diventerà fredda nel momento in cui si cesserà di inviare calore (e gli incendi si erano spenti molti minuti prima del crollo).

Se il crollo della Torre nord e' stato causato dall'acciaio riscaldato, come mai ci sono voluti 104 minuti per raggiungere la temperatura critica? (Fonte: http://www.infoplease.com/spot/sept112001.html). Dovrei credere che il fuoco e' bruciato per tutto quel tempo diventando sempre piu' caldo fino a raggiungere la temperatura di fusione? O che e' bruciato in maniera stabile fino a che 200.000 tonnellate di acciaio, fondendo, si sono ripiegate su sé stesse - e tutto cio' a causa di un solo serbatoio di carburante di jet? (Fonte per la quantità di acciaio nel WTC: http://www.infoplease.com/spot/wtc1.html).

Per fortuna, sulla pagina web della BBC, ho trovato questa nota : "Il fuoco ha raggiunto gli 800 gradi Celsius - abbastanza per causare la fusione dei supporti d'acciaio dei grattacieli". Questa e' una delle cose che vi avevo annunciato all'inizio: nel 20esimo secolo, l'acciaio fondeva a 1538 gradi Celsius (vedi per conferma anche http://www.chemicalelements.com/elements/fe.html o un qualunque libro di chimica del liceo), ma nel 21esimo secolo esso fonde a 800 gradi Celsius (1472 F).


Immagine presa dal sito della BBC. Notare come la rappresentazione della struttura interna sia completamente ERRATA (è disegnata in modo da farla apparire molto più sottile e fragile di quanto fosse in realtà). Alcune foto della costruzione delle Torri in cui è visibile la VERA struttura interna (4 volte più grande) sono visibili qui.
 

Una rappresentazione della VERA struttura interna delle Torri. Notare la differenza di dimensioni della struttura di sostegno interna rispetto a quella voluta dalla BBC.

Ciò potrebbe essere spiegato come un errore del giornalista - 800-900 gradi e' la temperatura adatta a forgiare il ferro battuto. Un elemento soffice come il ferro battuto, naturalmente, non sarebbe mai usato come struttura portante di un grattacielo. (le descrizioni del ferro ghisa, del ferro battuto, dell'acciaio e delle temperature relative sono riportate qui in inglese).

Un po' più giù, la pagina della BBC ripete il numero 800 gradi C in grassetto, e l'articolo specifica che l'informazione proviene da Chris Wise, "Ingegnere Strutturale". Un professionista del genere avrebbe mai potuto permettersi una citazione così erronea su una pubblicazione globale?

Sento che sta tornando quel terribile cinismo che mi induce a dubitare anche delle parole del maggiore anchorman televisivo. Per favore, considerate quest'articolo come una richiesta d'aiuto, e non lasciate che esso influenzi la vostra giusta fiducia. La perdita della fede che l'America ha nei suoi leaders non deve divenire l'ultimo problema causato dagli attacchi ai grattacieli.

Nella mia mente malata, immagino i vari piani delle Torri come una pila di vecchi 33 giri, con l'unica differenza che essi erano quadrati e non circolari. Essi erano sistemati l'uno sull'altro intorno ad una struttura centrale consistente di colonne d'acciaio sistemate a mo' di cintura intorno alle 103 colonnine di ascensori. (Fonti: http://www.skyscraper.org/tallest/t_wtc.htm e http://www.civil.usyd.edu.au/wtc.htm).

Con questa spina dorsale che sosteneva il peso dell'edificio, i vari piani erano uniti e resi stabili da un'altra serie di 240 colonne d'acciaio nella cintura esterna, ravvicinate e completamente circondanti la struttura. La struttura risultante era cosi' stabile che la cima delle Torri oscillava solo di tre piedi con vento forte. Gli architetti la chiamavano "un tubo all'interno di un tubo".

Gli esperti in TV ci hanno detto che le giunture tra i livelli e le colonne centrali si sono fuse (chi ha detto i puntelli dei piani, chi le colonne centrali, chi le colonne esterne, a seconda dell'esperto, alla faccia della precisione e dell'affidabilità) e questo ha provocato il crollo e la caduta di un piano sull'altro. Come dei domino, praticamente. (Fonti: qui e
qui ). E' la teoria cosiddetta del "pancaking" adottata come spiegazione ufficiale dei crolli delle Torri.

Nei primi anni '70, quando le Torri furono costruite, il WTC era la piu' alta costruzione mai edificata nella storia dell'uomo. Se consideriamo il materiale umano impiegato nella costruzione dell'opera, ingegneri, architetti, geometri, costruttori, ispettori di sicurezza, certamente immaginiamo che essi siano stati molto scrupolosi e attenti ad ogni minimo dettaglio. Per ogni bullone calcolato, state certi che ne sono stati usati almeno tre o quattro di rinforzo. Se ci fosse stato anche un minimo dubbio sulla qualità dell'acciaio di un solo pilone, sicuramente sarebbe stato scartato. Dopo tutto, qualsiasi imperfezione avrebbe attratto l'attenzione della metà del mondo civilizzato e nessuno vuole farsi un cattivo nome a cosi' alto livello - in particolare se l'imperfezione avesse procurato delle vittime. E a quanto pare fecero un buon lavoro, visto che all'attentato del 1993 (500 chili di tritolo) e al devastante incendio del 1975 (sei piani bruciarono per tre ore carbonizzandosi completamente) resistettero alla perfezione.

Non conosco la specificazione esatta del WTC, ma so che, in molti esercizi, un membro strutturale deve essere fisicamente capace di sostenere una pressione tre volte superiore a quella effettivamente richiesta.

Come conferma anche il libro "Engineering and Technical Handbook"  di McNeese e Hoag, Prentice Hall, terza edizione, Settembre 1959:

Pagina 47 (tabella) capitolo "Fattori di sicurezza dei vari materiali", il fattore di sicurezza minimo obbligatorio per una struttura in acciaio è del 600%. Una struttura in acciaio deve essere progettata per reggere un carico pari a sei volte il suo carico massimo. I calcoli vengono fatti 6 volte in eccesso per stare tranquilli che la struttura non ceda nemmeno in situazioni critiche.

Dal momento che in nessuno di quei piani quel giorno si teneva una svendita di pianoforti a coda o una convention di elefanti, certamente nessuno di essi era pressato al massimo (anzi, molti piani erano anche deserti perchè in attesa di essere ancora affittati). Quindi, ogni piano avrebbe dovuto essere in grado di sostenere il suo peso piu' quello di altri due piani al di sopra di esso. Come minimo.

Ho l'impressione che il WTC sia stato progettato secondo criteri di sicurezza ben piu' elevati rispetto al ponte autostradale medio. Ogni piano era costituito da una ragnatela di tralicci d'acciaio. Tralicci radiali correvano dal perimetro del piano alle colonne centrali, ed anelli concentrici di tralicci si collegavano ai tralicci radiali, formando una vera e propria ragnatela d'acciaio. (Fonte:
http://public-action.com/911/jmcm/BBCNews/DOCS/1540044w.gif).

Dove i tralicci radiali si collegavano alle colonne centrali, immagino delle giunture simili alle grandi flange bullonate in cui le travi maestre si incontrano su di un ponte.

Gli esperti ci dicono che il calore del fuoco ha sciolto l'acciaio, facendo fondere le giunture della struttura. Per poter indebolire quelle giunture, il fuoco avrebbe dovuto riscaldare i bulloni o le flange fino al punto in cui i bulloni si fossero aperti. Ma qui c'e' un altro elemento che mi causa dei problemi: tutte le giunture tra il piano e le colonne centrali avrebbero dovuto riscaldarsi nella stessa misura per poter cedere tutte allo stesso momento, e nella stessa misura di tutte le giunture delle colonne della cintura esterna, su tutti i lati, oppure sarebbe caduto un solo lato del pavimento, danneggiando il piano sottostante e provocando delle ovvie distorsioni nella superficie dell'edificio, oppure facendo in modo che la cima della Torre fosse sbilanciata e pendente da un lato.

                            

Ma non vi sono state irregolarità del genere nella caduta della struttura principale degli edifici. Essi sono caduti in maniera perfettamente verticale, come un castello di carte nelle mani di un mago.

Il fatto è ancora più sconcertante se si considera che il primo aereo ha impattato un solo lato della Torre nord, causando (come potreste pensare) un indebolimento di quel lato in cui le colonne esterne sono state colpite, con un fuoco molto più intenso su quel lato, piuttosto che al lato opposto. Ed il secondo aereo è addirittura finito all'angolo della Torre sud, con una angolazione che ha causato la fuoriuscita verso l'esterno di gran parte del carburante (vedi qui).

Eppure la Torre sud e' crollata anch'essa in perfetta simmetria, distribuendo polvere in ogni direzione, come una stella del Quattro di Maggio che brucia al suolo.

Oh, aspettate! Qui c'è una foto che mostra gli ultimi piani della Torre sud barcollanti diagonalmente.

Perche' non vi e' alcun rapporto di questo cubo di cemento armato ed acciaio (ampio 60 metri, profondo 60 metri e alto 90 metri) che cade da almeno 300 metri sulla strada al di sotto?

Ma l'esperto di implosione Mark Loizeaux, presidente della Controlled Demolition Inc. di Phoenix, MD, e' dell'opinione che sia accaduto: osservando i crolli sullo schermo TV, Loizeaux dice che la Torre sud, alta 410 metri, colpita all'altezza del 60esimo piano, e' caduta come a ciascuno piacerebbe cadessero gli alberi (Fonte: http://www.public-action.com/911/jmcm/USYDENR).

Ho rivisto al videoregistratore il crollo della Torre sud. In quella ripresa, i piani superiori discendono come un'unita' completa. Ad ogni modo, l'unita' dei piani superiori era inclinata, come dimostra la pagina della BBC, e scivolava giù, dietro le costruzioni intercorrenti come un pezzo di scenografia da palcoscenico.

Questa scena e' la piu' inquietante di tutte. Poiché i piani superiori non sono crollati (la connessione tra le colonne centrali e i piani erano intatte), questo assemblaggio, questo enorme cubo di cemento armato e acciaio del tutto intatto, si sarebbe presentato ai piani inferiori come un livello SENZA un buco centrale. In che modo dunque avrebbe potuto, senza buco centrale, scivolare lungo l'asse delle colonne centrali (come le perle di una collana scivolano lungo il filo) insieme agli altri piani? Le colonne centrali dove sarebbero finite se non avessero potuto penetrare i piani superiori durante il crollo?

L'unico modello che posso prospettare per tale situazione e' il seguente: se il fuoco ha causato la fusione delle giunture dei piani cosicché il crollo è cominciato a partire dal 60esimo piano verso il basso, i piani superiori avrebbero dovuto restare sospesi nell'aria, sostenuti solo dalle colonne centrali. Questa situazione avrebbe determinato una instabilità immediata ed i 40 piani superiori sarebbero crollati (per usare l'immagine di Loizeaux) come se i 180 metri superiori fossero caduti da un albero di oltre 400 metri.

Questo modello è valido anche per la Torre nord. Secondo la "dottrina del domino" (o del "pancaking") elaborata da Chris Wise, il crollo è iniziato solo a partire dal piano in cui si era schiantato l'aereo e quindi c'era fuoco, non dalla cima. Ma allora, come è potuto accadere che la parte SOPRA la breccia provocata dall'aereo è semplicemente sparita, si è polverizzata PER PRIMA durante il crollo, invece di precipitare al suolo come un blocco intatto di migliaia di tonnellate di cemento armato ed acciaio?

La cosa sorprendente e' che nessuno (tranne Loizeaux) ha mai menzionato questo fenomeno, ed ancora meno ha descritto l'evento sismico che esso deve aver provocato.

Dove sono le rovine del luogo in cui e' precipitato questo cubo di 60 metri x 60 metri x 40 piani di acciaio e cemento? 40 piani avrebbero dovuto causare un raggio di devastazione di circa 150 metri nel circondario.

Ma ritorniamo al fuoco. Il carburante liquido non brucia per troppo tempo. Di solito esso evapora (o bolle) mentre brucia ed il vapore brucia mano a mano che bolle. Se la temperatura ambiente supera la temperatura d'ignizione del carburante e vi è abbondanza di ossigeno, il processo provoca un'esplosione che consuma il carburante.

Il carburante di jet bolle ad una temperatura al di sopra dei 176 gradi Celsius (350 F) ed il vapore appare tra le fiamme a 250 gradi C (482 F). In un ambiente di 800 gradi C (1.500 gradi F), del carburante di jet sparso su pareti, pavimento e soffitto si consumerebbe molto rapidamente, bollendo.

Dunque, o brucerebbe o esaurirebbe l'ossigeno e si estinguerebbe. O semplicemente si disperderebbe attraverso delle finestre aperte (molti newyorkesi hanno sostenuto di aver sentito odore di carburante nella zona). In nessun caso una costruzione piena di carburante disperso avrebbe potuto sostenere un fuoco di 800 gradi C (1.500 F) per 104 minuti - a meno che esso non sia stato alimentato da ossigeno pressato, aria compressa, o qualcosa di atipico rispetto ad un fuoco scoppiato in un ufficio. Di sicuro, i tappeti, le pareti in carta, le scrivanie occasionali - niente di cio' che e' presente in un ufficio puo' produrre quella temperatura. Cosa stava bruciando?

Ok, poiché e' stato menzionato, vi dirò che mi sorprende anche la quantità di polvere di cemento armato (fonte: http://www.civil.usyd.edu.au/wtc.htm#why). Nessun cemento armato che io conosca si polverizza in quel modo. La mia esperienza di cemento armato mi dice che, sotto pressione, esso si sbriciola, ma raramente si trasforma letteralmente in polvere. Guardiamo le foto - e' davvero una polvere finissima che si alza in nuvole consistenti, spargendosi per centinaia di piedi dal crollo. E la gente sul terreno vede poco piu' di un opaco muro di polvere - con grandi quantità di essa che coprono le strade e le costruzioni intorno. (Vedi molte immagini della nube di cemento polverizzato qui). Cosa e' avvenuto?

Qui ho bisogno di un'iniezione piu' forte di fiducia. Mi piacerebbe trovare una foto di tutti quei piani impilati l'uno sull'altro, proprio nel modo in cui avrebbero dovuto essere caduti - qualcuno ha una foto del genere? Mi e' stato detto che il peso cumulativo di tutti quei piani caduti l'uno sull'altro ha causato il crollo, ma non si e' visto alcun cumulo di piani sul "ground zero". Solo polvere finissima, come farina (effetto ottenibile solo tramite demolizioni controllate).

Le foto effettuate dal satellite mostrano le rovine del WTC simili ad una fossa di cenere.
Vedi: http://www.serendipity.li/wot/psyopnews2/numbersixafter_closeup.jpg

Un amico mi ha detto che un certo Dott. Robert Schuller e' andato in televisione per parlare del suo viaggio tra le rovine. Nell'intervista, egli ha detto che tra le macerie non vi era un solo blocco di cemento armato. Degli originali 387.000 metri cubici di cemento armato e acciaio non restava che polvere. Come e' potuto accadere?

C'è un altro punto su cui sento di aver bisogno d'aiuto - le colonne centrali d'acciaio. Quando i piani sono crollati, quelle colonne centrali d'acciaio alte oltre 410 metri (almeno da terra al luogo dell'incendio) avrebbero dovuto restare spoglie e prive di supporto nell'aria, come lunghissime dita puntate al cielo, e quindi inclinarsi e cadere al suolo intatte o a pezzi, urtando palazzi lontani centinaia di metri dal WTC come alberi giganteschi abbattutisi in una foresta. Non ho visto alcuna foto di queste colonne in piedi, cadenti o giacenti al suolo. Né ho sentito alcuna notizia di danni causati da esse. Si sono completamente sbriciolate durante il crollo (cosa tipica nelle demolizioni controllate, dove le travi portanti vengono tranciate da cariche esplosive piazzate appositamente, che spezzettano le travi in modo da renderle più facilmente gestibili).

Ora so che quei terroristi erano molto più preparati di me in queste cose. Se avessi dato un'occhiata ai loro piani kamikaze condotti con jet commerciali avrei concluso che potevano essere spettacolari, sì, ma non significativamente dannosi. Ed inoltre il WTC non era un obiettivo militare strategico (anzi, era da tempo obsoleto e troppo costoso da mantenere, oltre che assicurato per 7 miliardi di dollari giusto il mese prima degli attentati).

Se io fossi stato un terrorista kamikaze, avrei cercato, ad esempio, di colpire le Torri ad un punto piu' basso per essere certo di causare i maggiori danni possibili. Ma, come potete vedere, quei terroristi erano cosi' certi che le Torri sarebbero magicamente crollate comunque, che il pilota che ha colpito la Torre nord ha scelto un angolo a soli 20 piani dalla cima.

Anche il pilota kamikaze della Torre sud non e' andato molto oltre - ha colpito a 35-40 piani dalla cima.

Apparentemente, i terroristi avevano considerato l'intero scenario - l'incendio causato dal carburante, il lento indebolimento della struttura, la completa e orribile polverizzazione degli edifici - fenomeni che le commissioni di architetti ed ingegneri civili newyorkesi che avevano approvato il progetto non avevano mai immaginato potessero verificarsi.

Quindi anche se, giustamente, odiate quei terroristi, dovete ammettere che sono stati geniali.

Alcuni ingegneri sono stati sorpresi da questo mutare degli eventi - in apparenza ciascuno lo certificava per le collisioni aeree, ma quasi nessuno è rimasto sorpreso quando entrambe le collisioni hanno causato le terribili catastrofi in entrambe le torri. In effetti, i loro balbettii e incertezze e circumlocuzioni sono state degne di politici consumati:

"Infine, l'indebolimento e l'inconsistenza dei materiali causati dal fuoco, uniti all'iniziale danno provocato dall'impatto, hanno fatto crollare il sistema di tralicci che sosteneva un piano, o le restanti colonne perimetrali, o il cuore interno, o una combinazione di essi". (http://www.civil.usyd.edu.au/wtc.htm#why)

In centinaia di anni di alte costruzioni cittadine, in tutta la storia dell'ingegneria, questo genere di crollo non è mai avvenuto. Mai. Né è mai stato predetto da alcun esperto interpellato nella costruzione del WTC che potesse avvenire. Eppure, adesso che è avvenuto (e non una, non due, ma TRE volte in un giorno solo), tutti capiscono subito ciò che è accaduto senza mai avere il minimo dubbio, e nessuno se ne stupisce.

Ho trovato solo una persona che, candidamente, ha ammesso di essere sorpreso: un ingegnere del Nuovo Messico, Van Romero, altamente specializzato, ha ritenuto che il crollo avrebbe potuto verificarsi solo con l'aiuto di esplosivi per le demolizioni, ed ha ingenuamente osato rendere pubblico il suo pensiero.

Romero è l'ex direttore dell'Energetic Materials Research and Testing Center, che studia i materiali esplosivi e gli effetti delle esplosioni sulle costruzioni, sugli aerei e sulle altre strutture.

Romero ha affermato che ha basato la sua opinione sui video mandati in onda sugli schermi televisivi nazionali ed ha detto che il crollo delle Torri assomiglia ai crolli delle implosioni controllate usate per demolire vecchie strutture. "Sarebbe difficile attraverso un aereo dare l'avvio ad un evento del genere", ha detto Romero durante un'intervista telefonica da Washington, D.C.

Romero ha detto che lui ed un amministratore della Tech erano nell'area della metropolitana di Washington quando un aereo si abbatté sul Pentagono. Lui e Denny Peterson, vice-presidente per l'amministrazione e la finanza, erano diretti ad un ufficio presso il Pentagono per discutere di programmi di ricerca sulla difesa per la Tech. Se fu un'esplosione a causare il crollo, la detonazione potrebbe essere stata causata da piccole quantità di esplosivo sistemate in punti strategici, dichiarò.

Per essere più precisi, gli esplosivi sarebbero stati sistemati in più di due punti per Torre. (Fonte: http://www.public-action.com/911/jmcm/ABQjournal)

Dieci giorni dopo aver dichiarato che tutta la spiegazione sul crollo delle Torri era del tutto impossibile, tornò sugli schermi TV per abiurare ed ammise che tutta la faccenda era perfettamente naturale e non sorprendente. Mi chiedo cosa sia accaduto in quei dieci giorni per avergli fatto cambiare idea così subitaneamente. La ritrattazione è ora esibita al posto dell'originale nella web page dell'Albuquerque Journal.

E, dunque, a dimostrare quanto sia stato normale il fenomeno del "crollo degli edifici", anche i palazzi Sei e Sette del WTC "crollarono":

Altri edifici - incluso il Salomon Brothers di 47 piani (WTC 7) - sprofondò in seguito, indebolito dai precedenti crolli, ed altri edifici vicini possono ancora crollare, hanno spiegato gli ingegneri. (Fonte: http://news.bbc.co.uk/1/hi/world/americas/1540044.stm).

Sembra che nessun edificio nell'area, senza alcun riguardo per le caratteristiche architettoniche, sia immune dalla "sindrome del crollo galoppante" versione WTC. Nel 20esimo secolo non è mai accaduto, ma benvenuti nelle leggi fisiche dell'universo del Terzo Millennio, dove cose mai accadute nei secoli precedenti e giudicate sempre impossibili possono verificarsi tre volte contemporaneamente in un giorno solo.

Scusatemi, ma questa disquisizione non mi ha dato il sollievo che cercavo. Devo tornare al lavoro.

Credo nel Presidente, nella bandiera e nella Statua della Libertà. Credo nell'onestà dell'FBI e nell'umiltà dei militari. Credo in tutti gli anchormen televisivi che si sforzano di imparare la verità, di conoscere la verità e di dire la verità al pubblico.

E credo che tutti in America siano così ferrati nelle leggi fisiche discusse sopra che si rivolterebbero con furia contro chiunque cercasse di insinuare un dubbio nelle loro menti.

Passatemi quel telecomando, per favore. Io credo, <clonk>, io credo, <clonk>, io credo...



J. McMichael. http://www.Public-Action.com

(per la conversione da gradi Celsius a gradi Fahrenheit, vai a http://www.vaxxine.com/mgdsite/celcon.htm)

Traduzione a cura di http://www.arabcomint.com.

 

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RISPOSTE AD ALCUNE OBIEZIONI DEI LETTORI.
 

Alcuni mi hanno scritto (o commentato pubblicamente) che il crollo del WTC è stato un evento perfettamente normale causato dal calore del fuoco.

Lasciatemi a questo punto ricordare alcuni particolari e fare alcune precisazioni.

Citando l'ingegnere strutturale Chris Wise, il sito della BBC ha dichiarato che i supporti dell'acciaio nel WTC hanno raggiunto gli 800 gradi Celsius (1500 gradi Fahrenheit) e si sono fusi (Fonte: http://news.bbc.co.uk/hi/english/world/americas/newsid_1540000/1540044.stm). Questo è naturalmente errato, ed ho fornito un collegamento ad una tabella di chimica per indicare che l'acciaio si fonde a 1538 gradi C (circa 2800 gradi F). 

Si noti che la dichiarazione (che l'acciaio del WTC si è fuso) non è mia. La dichiarazione viene dalla pagina della BBC, citando Chris Wise, e da altri "esperti" in televisione. 

I critici hanno obiettato che l'acciaio NON SI FONDE a 800 gradi C, ma si ammorbidisce e perde resistenza, abbastanza per far crollare le Torri. Ci chiedono di credere che i supporti d'acciaio diventino come liquirizia una volta riscaldati con un po' di fuoco. 

La "Corus Steel" è una società internazionale che commercia acciaio per costruzioni edili (www.corusconstruction.com). Un grafico in una pagina PDF tratta dal loro sito mostra come diminuisce la resistenza dell'acciaio quando è riscaldato:

Si noti che l'acciaio per costruzioni edili a 550 gradi C (1022 gradi F) ha il 60% della resistenza dell'acciaio alle temperature normali. Questo indebolimento dell'acciaio è il presunto responsabile del crollo catastrofico delle torrette. Questa dichiarazione genera tre domande a cui rispondere per determinare se questo fenomeno potrebbe aver davvero causato il crollo del WTC.


Domanda 1: Quanta resistenza l'acciaio dovrebbe perdere affinchè il WTC crolli?

Nell'articolo originale, ho citato la mia esperienza che la struttura di un edificio in acciaio deve essere capace di sostenere sei volte il carico massimo che è possibile applicargli. 

Risulta che questa regola è applicabile soltanto ai carichi dinamici, cioè i carichi (strutturali) non statici delle costruzioni commerciali. Da allora, sono stato informato di un assistente tecnico strutturale commerciale che il rapporto standard per i carichi statici è 6. Cioè se un ponte è costruito per sopportare 1 tonnellata, significa che in realtà è capace di sopportare 6 tonnellate senza crollare. 

Tornando al fuoco al WTC, possiamo vedere che avrebbe indebolito la struttura al 60%. Questo indebolimento non avrebbe potuto causare il crollo, perchè è ancora ampiamente nei margini di tolleranza che abbiamo appena visto. La struttura d'acciaio dovrebbe essere ridotta al 16% della resistenza per cedere. 

Quindi, anche se il fuoco avesse riscaldato l'acciaio a 550 gradi C (1022 gradi F), l'indebolimento non sarebbe stato sufficiente per far crollare le Torri.


Domanda 2:  Che temperatura l'acciaio dovrebbe raggiungere per provocare questa perdita di resistenza?

La tabella di Corus sull'azione del fuoco sull'acciaio indica che l'acciaio dovrebbe essere riscaldato a circa 760 gradi C (1400 F) per indebolire la resistenza dell'acciaio al 16%.

C'è un altro cambiamento che avviene nell'acciaio a temperature superiori a 550 gradi C: diminuisce l'elasticità e diventa plastico. L'elasticità significa che quando l'acciaio viene piegato, è in grado di ritornare alla posizione originale. La plasticità significa che l'acciaio se piegato resta deformato e non torna più alla posizione originale. 

Elastico o no, la nostra unica preoccupazione è determinare il punto sul grafico in cui l'acciaio sarebbe indebolito a 16%, e quel punto è di 760 gradi C (1400 F). 

Per l'acciaio, 550 gradi C (1022 F) è comunque una soglia importante, e noi non dobbiamo trattarla con leggerezza. Se una torre d'acciaio fosse riscaldata a 550 gradi C, la perdita di elasticità farebbe in modo che la torre non possa più tornare alla posizione originale dopo una raffica di vento, e una serie di raffiche potrebbe far crollare la torre, se la tensione superasse la resistenza ridotta dell'acciaio riscaldato.

Il punto è che la temperatura raggiunta durante l'incendio del WTC non è stata nè di 800 gradi, nè di 760, nè di 550. E' stata molto inferiore, come vedremo nella prossima risposta, al massimo fu di 360 gradi C, e solo per pochissimo tempo. Le Torri hanno avuto tutto il tempo di raffreddarsi (l'acciaio ha una capacità di dispersione del calore altissima) fino a ridurre l'indebolimento della resistenza praticamente a zero, come è evidente dal fatto che il fumo delle Torri era diventato nero molti minuti prima del crollo, e dal fatto che nel piano colpito dall'aereo (che quindi era la zona sottoposta al calore maggiore) sono stati visti dei superstiti. Come avrebbero potuto esserci dei superstiti se ci fosse stato un calore di 500, 700 o 800 gradi C? Ecco una foto e un video che ritraggono una superstite nella Torre Nord. Ora vediamo quale temperatura massima poteva esserci al WTC.


Domanda 3:  Qual era la temperatura del fuoco nel WTC? Ha raggiunto la temperatura critica d'indebolimento?

Ora lasciatemi fare una congettura sul reale calore del fuoco. 

Fortunatamente, un certo numero di studi sono stati fatti riguardo questo tipo di circostanze. In Europa, i parcheggi per le automobili su più piani spesso sono costruiti in acciaio, e la possibilità che un veicolo prenda fuoco è una possibilità molto concreta. Un veicolo parcheggiato, caricato con benzina o diesel, con le gomme, l'olio per motori, il catrame del motore, la tappezzeria, il liquido idraulico, ecc. può causare un incendio dal calore elevato. Un certo numero di altri veicoli potrebbero essere parcheggiati vicino a quello che si è incendiato e potrebbero prendere fuoco anche loro, con una conflagrazione generale. Tutte le automobili potrebbero contenere qualunque cosa infiammabile o meno.

Questi materiali sono simili ai materiali che si trovavano negli uffici bruciati del WTC: carburante per reattori (che è un kerosene raffinato, molto simili al diesel usato in alcune automobili), petrolio, tappezzeria, plastica, carta, metallo, ecc. 

Un compendio dei risultati di questi studi è pubblicato a questa pagina PDF della "Corus Steel".

Presumibilmente, un'automobile potrebbe condurre il fuoco e infiammare altre automobili parcheggiate vicino. Come spiegato nella tabella qui sotto, "la temperatura massima che è stata raggiunta [durante la prova] nei parcheggi di quattro nazioni diverse, è di 360 gradi C (680 F)" e l'acciaio per costruzioni edili ha una resistenza di gran lunga sufficiente per sostenere gli effetti di tutti i tipi di incendi che possono avvenire.

Qui è il paragrafo in questione, completo: "i parcheggi ad intelaiatura d'acciaio sono stati rigorosamente testati con il fuoco in 4 paesi diversi. Queste prove dimostrano che la maggior parte dell'acciaio non protetto nei parcheggi ad intelaiatura d'acciaio ha resistenza sufficiente per sostenere gli effetti di tutti i tipi di incendi che possono accadere. La tabella elenca le temperature massime raggiunte nelle prove in quattro paesi. Queste possono essere paragonate alle temperature caratteristiche dei guasti dei fasci che sorreggono le lastre del pavimento e le colonne isolanti rispettivamente di 620 e di 550 gradi C."

Si noti che la descrizione non limita la durata del fuoco. Da questa non sembra importare se il fuoco abbia bruciato tutta la settimana o appena per due ore. Nessuna menzione è fatta, come qualcuno ha suggerito (dall'interpretazione errata di altri grafici che coinvolgono la durata dell'incendio), che il calore prolungato determina l'indebolimento progressivo dell'acciaio. L'indebolimento è sempre lo stesso, a prescindere dalla durata dell'incendio, e dipende unicamente dalla temperatura raggiunta, che non aumenta all'aumentare della durata.

Qui ci sono i dati della tabella della Corus Steel:

E questa è la traduzione in italiano della tabella (i fasci sono travi orizzontali, le colonne sono travi verticali):

Prove del fuoco in grande scala Massima temperatura dell'acciaio
Paese Fascio Colonna
Il Regno Unito  275 C (527 F) 360 C (680 F)
Il Giappone  245 C (473 F) 242 C (467 F)
Gli U.S.A.  226 C (438 F) -
L'Australia  340 C (644 F) 320 C (608 F)

Un fuoco in un parcheggio d'automobili d'acciaio è un evento molto impreciso, ed il riscaldamento dei supporti dell'acciaio varia ampiamente nelle prove. La temperatura dei fasci (orizzontali) ha variato da 226 C negli U.S.A. a 340 C in Australia; e la temperatura delle colonne ha variato da 242 C nel Giappone a 360 C nel Regno Unito. Nessuna parte dell'acciaio è stato protetto con l'isolamento termico che è usato comunemente nelle costruzioni come grattacieli e uffici, compreso il WTC (dopo l'incendio del 1975 ci fu sui giornali una polemica furiosa proprio per via dell'assenza di tale isolante termico, e quindi si provvide a dotare le Torri dell'isolante adatto).

Questa è risposta definitiva: la temperatura massima raggiunta dai supporti d'acciaio (tra l'altro non protetti termicamente) in quelle prove è stata di 360 gradi C (680 F), ed è lontanissima dalla prima soglia critica dell'acciaio per costruzioni edili, 550 gradi C, che inoltre sarebbe stata lo stesso insufficiente a far crollare il WTC.

Alcuni possono sostenere che c'era più combustibile coinvolto nell'incendio del WTC che in un parcheggio, anche se il parcheggio era pieno di centinaia di automobili con i serbatoi pieni. Consideriamo però che la quantità di acciaio nel WTC era molte volte superiore a quella presente nel parcheggio, e che le travi portanti delle Torri erano molto più spesse (42 x 91 cm) di quelle nei parcheggi sottoposti alle prove del fuoco. Se il calore sviluppato da carburante, plastica, gomma, e altri materiali vari nei test dei parcheggi in media era meno della metà di quello necessario ad indebolirne a sufficienza la struttura, come si può pensare che sarebbe stato sufficiente ad indebolire la quantità molte volte maggiore di acciaio presente nel WTC fino a farlo crollare? Senza contare che l'incendio nelle Torri non è stato uniforme e diffuso per tutta la struttura come quello nelle prove dei parcheggi, ma ha interessato solo la zona colpita dall'aereo.

Penso che la questione a questo punto sia chiusa. Il calore generato dagli incendi non era nemmeno lontanamente sufficiente ad indebolire la struttura del WTC tanto da farla crollare. Quindi, le Torri non sono crollate spontaneamente. Sono state demolite. (Vedi qui, qui e qui per altre prove a sostegno della demolizione controllata).

 

J. McMichael.

 

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