IL PENTAGONO RIVELA: NON C'E' MAI STATO NESSUN LEGAME TRA IRAQ E AL-QAEDA
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WASHINGTON - Il regime di Saddam Hussein
non collaborava con Al Qaeda prima dell'invasione americana in Iraq. E le
prove sui presunti legami tra la rete terroristica di Bin Laden e il regime
baathista di Saddam sono scarse, se non del tutto inconsistenti. E'
questa la conclusione di un rapporto del Pentagono appena desecretato di cui
riferisce oggi il
Washington Post.
Il rapporto, a firma di Thomas F. Gimble, ispettore generale, contiene anche
nuovi dettagli sull'opinione diffusa all'interno della comunità
dell'intelligence, prima dell'invasione in Iraq, che il governo di Bagdad e
alcuni membri di Qaeda avessero solo pochi, limitati contatti, e che i rapporti
che suggerivano il contrario fossero basati su informazioni dubbie e non
confermate.
Uno dei più accaniti sostenitori della sospetta alleanza tra l'organizzazione
terroristica del miliardario saudita e il deposto regime iracheno era, e
continua ad essere tutt'oggi, il vicepresidente americano Dick Cheney. Proprio
questa, insieme all'accusa di possedere armi di distruzione di massa, fu la
principale motivazione addotta da Washington per sferrare l'intervento
militare che portò alla caduta di Saddam.
In un passaggio, etichettato come "segreto", il rapporto in particolare bolla
come "inappropriata" la valutazione di uno specifico ufficio chiave del
Pentagono, sotto la guida di Douglas J. Feith, che, in un briefing al team del
vicepresidente nel settembre 2002 definì il rapporto fra Al Qaeda e il regime di
Saddam come "maturo" e "simbiotico": giudizio assolutamente non condiviso dal
resto dell'intelligence.
Il rapporto del Pentagono tra gli altri documenti ne cita uno della Cia, datato
giugno 2002, in cui si afferma: "Nel complesso le nostre informazioni non
forniscono prove decisive su una cooperazione relativa a specifiche
operazioni terroristiche".
I presunti rapporti tra il regime di Saddam e Al Qaeda, in definitiva, non
potevano essere dimostrati, prima della decisione dell'amministrazione Bush di
invadere l'Iraq. Del resto, sottolinea il Washington Post, gli
interrogatori a cui sono stati sottoposti Saddam e i gerarchi del regime,
durante la loro prigionia, hanno confermato che Bagdad non aveva stretto
alcuna alleanza strategica con Al Qaeda. Un altro rapporto della Cia, datato
agosto 2002, descriveva l'intelligence irachena e Al Qaeda come "due
organizzazioni che si stavano studiando e tentavano di sfruttarsi a vicenda".
Stessa conclusione cui era giunta la Defence Intelligence Agency (Dia), prima
della guerra, affermando che non c'erano specifiche informazioni "a riprova
delle relazioni" tra l'Iraq e il braccio iracheno di Al Qaeda guidato da Abu
Musab Al Zaraqwi, il terrorista giordano ucciso in un raid aereo delle forze Usa
nel giugno 2006.
Repubblica.it
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Infine, dopo più di cinque anni, si scopre la
verità: l'America ha invaso e occupato l'Iraq, con tutti i migliaia di morti che
ne conseguono, e ha impiccato Saddam Hussein per niente. Lo ha fatto
senza nessun motivo plausibile e giustificabile. Che non ci fossero armi di
distruzione di massa già si era venuto a sapere da tempo, ma adesso viene a
cadere anche l'ultima patetica scusa made in USA: "Abbiamo dovuto invadere
l'Iraq per proteggerci da altri attentati perchè l'Iraq collaborava con
Al-Qaeda".
Falso. Falso. Falso. Spudoratamente falso.
E la cosa grave è che non lo hanno scoperto adesso, per cui potrebbero
giustificarsi dicendo: "Scusate, ci siamo sbagliati". Lo sapevano già da
molto prima di scatenare una guerra contro l'Iraq, ma, pur di attaccare l'Iraq,
hanno deciso di fingere che la realtà fosse diversa.
Perchè questo accanirsi contro un paese che non c'entrava nulla neanche
vagamente con gli attentati dell'11 settembre, nemmeno secondo la versione
ufficiale dei fatti? Perchè è un paese pieno di
meraviglie naturali, probabilmente...