WTC-7: LA CHIAVE DELL'11 SETTEMBRE
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E'
proprio vero, è un peccato che non esistano "prove" per
dimostrare le demolizioni controllate, altrimenti la diatriba sull'11
settembre sarebbe finita già da un pezzo. Specialmente per
il WTC-7, che non era stato colpito da aerei, basterebbe una prova
qualunque, per confermare in maniera inconfutabile quello che
già sospettano tutti coloro che non hanno ancora perso
l'abitudine di ragionare con il proprio cervello.
E invece nulla.
Abbiamo solo la prova provata che la notizia del crollo imminente
dell'edificio fu data dalla CNN con almeno mezz'ora di anticipo.
Abbiamo la prova provata che la stessa BBC riprese quella notizia,
trasformando addirittura la frase "sta per crollare" in "è
crollato", venti minuti prima che ciò accadesse.
Abbiamo uno spezzone TV con dei pompieri che si allontanano
dall'edificio 7 dicendo "Dobbiamo venire via, stanno per buttare
già tutto".
Abbiamo il proprietario del WTC-7 che in un'intervista si lascia scappare
- o forse dichiara apposta - che l'edificio è stato "tirato
giù", usando termini specifici dei demolitori di professione.
E abbiamo infine la diretta di un'esplosione, a pochi isolati di
distanza, con un pompiere che dice allarmato ai fratelli "venite
indietro, il sette sta esplodendo".
Troppo poco, ci rendiamo conto, anche solo per suggerire che WTC-7 sia
stato demolito a comando. Specialmente di fronte al fatto che nessuno
riesca a spiegare altrimenti come possa essere caduto. Ma il
nostro Marco Bollettino, testardo incorreggibile, ha voluto comunque
raccogliere queste "non prove", per chi vuole
continuare a sognare che un giorno gli uomini si decidano a guardare in
faccia la realtà delle cose, costi quello che costi. M.M.
World Trade
Center 7: la chiave dell'11 Settembre
Di Marco Bollettino.
Tratto da
www.luogocomune.net.
La scorsa settimana abbiamo pubblicato un video della BBC in cui
l'inviata a New York, Jane Standley, annunciava l'avvenuto crollo del
Solomon Brothers Building, meglio conosciuto come World Trade Center 7,
con una ventina di minuti di anticipo
sul crollo effettivo, mentre il
grattacielo di 47 piani faceva capolino, ancora ben integro, alle sue
spalle.
Il video
è stato autenticato dal sito Archive.org che l'aveva
originariamente pubblicato, e non è il solo a mostrare come
la stampa avesse ricevuto notizia del crollo imminente dell'edificio
numero sette, con molto anticipo sull'effettivo collasso.
Ecco infatti il video della emittente gemella, BBC News 24 (le 21:54
ora di
Londra equivalgono alle 16:54 di New York) e quello della CNN, dove
Aaron Brown annunciava,
con oltre mezz'ora di
anticipo, che l'edificio numero sette stava per
crollare o stava crollando ("either collapsed or collapsing").
Quindi i media erano stati informati con anticipo della possibilità del crollo non di uno degli edifici del complesso del World Trade Center, magari uno dei più danneggiati come il Marriot Hotel (il WTC-3):
Marriot
Hotel
...ma proprio
del World Trade Center 7.
Com'è possibile? Prima e dopo l'11 Settembre nessun edificio
con struttura in acciaio è mai crollato totalmente a causa
di incendi e pare molto strano che il pomeriggio di quel giorno venisse
previsto ed annunciato il crollo “spontaneo”
dell'edificio mentre poi le cause dello stesso sono state definite
“un mistero”, e lo stesso
NIST,
a distanza di quattro anni dall'inizio dell'indagine, non ha ancora
terminato il suo rapporto investigativo, rinviandone più
volte la data di pubblicazione.
O forse la spiegazione è un'altra?
Parlano i
soccorritori
Craig Bartmer
è un ex ufficiale di polizia di New York ed
è stato tra i primi ad accorrere a Ground Zero per dare una
mano. Ora soffre di una malattia respiratoria dovuta alle polveri
tossiche che ha inalato sul luogo.
Craig era nei pressi del World Trade Center 7 quando, alle 5:20 circa,
l'edificio è venuto giù.
Ecco la sua intervista, realizzata da Dylan Avery, della quale vi
forniamo una trascrizione parziale:
“Stavo
camminando attorno all'edificio – racconta Bartmer
– ed ho visto un buco, ma non così grande da far
crollare l'edificio. Sì c'erano sicuramente degli incendi
nell'edificio, ma non ho sentito nessun rumore di cedimenti, nessun
indizio che l'edificio stesse per crollare.
Poi, all'improvviso, la radio è esplosa e tutti hanno
iniziato a gridare 'Via da lì! Via da li!' E' stato in quel
momento... ho guardato in alto ed è stato qualcosa che non
avrei mai immaginato di vedere in tutta la mia vita. L'edificio ha
iniziato a piegarsi su se stesso... Qualcuno mi ha afferrato per la
spalla ed ho iniziato a correre, con i detriti che colpivano il terreno
dietro di me, e per tutto il tempo potevi sentire “boom,
boom, boom, boom, boom.”. Penso di saper riconoscere
un'esplosione quando la sento... Sì aveva dei danni ma non
così gravi come dicono”.
Indira Singh,
l'11 Settembre, era una volontaria EMT (Emergency Medical
Technician), responsabile per l'organizzazione di centri di soccorso
per i feriti. Ecco il suo racconto a Bonnie Faulkner, durante il
programma radiofonico "Guns and Butter":
Singh:
“Posso dire che per mezzogiorno o l'una ci hanno detto che
dovevamo spostarci dal centro di soccorso alla Pace University un po'
più lontano perché l'edificio 7 stava per venire
giù o per essere buttato giù”
Faulkner: “Hanno proprio usato le parole
«buttare giù?» e chi era a
dirvelo?”
Singh: “I pompieri. Ed hanno proprio usato le parole
«dobbiamo buttarlo giù»”
Kevin McPadden,
un ex dell'aviazione militare, specialista nelle
operazioni di ricerca e salvataggio, si era recato a Ground Zero per
sua iniziativa e rimase lì per quattro giorni a cercare dei
sopravvissuti nelle macerie. Mentre si trovava nei pressi del centro
operativo della Croce Rossa, gli fu comunicato che il World Trade
Center 7 stava per essere buttato giù.
McPadden: “Ci
dissero che dovevamo stare al di là perché
stavano pensando di tirar giù l'edificio, perché
non erano sicuri che fosse stabile, così avevano stabilito
un perimetro di sicurezza perché sapevano che stava per
accadere qualcosa. Bene, ci hanno fatti spostare un po' più
il là... e dopo qualche minuto hanno iniziato a venire
giù... delle persone hanno iniziato a tornare indietro in
strada. Ho visto un ingorgo di 5 bus di NY carichi di gente che voleva
partecipare alle operazioni di ricerca e salvataggio, diretti verso
l'edificio 7 – delle persone si sono messe in mezzo alla
strada per tenerli fuori di là e poi, proprio in quel
momento, l'edificio 7 è venuto giù”
Attenzione!
L'edificio sta per esplodere!
Ma non sono queste le uniche testimonianze a suggerire una deliberata
demolizione del World Trade Center 7.
In questo video della CNN, infatti, dapprima
si sente un'esplosione in sottofondo, e poi vi sono degli addetti ai
lavori ed un poliziotto, che invitano ad allontanarsi dall'edificio (il
Wtc7) , perché questi sta “per
esplodere” (is
about to blow up):
In quest'altro video, girato sempre dopo il crollo delle Twin Towers (le strade sono coperte dei detriti causati dal crollo), si sente (dal minuto 4:52) una forte esplosione nelle vicinanze. Subito dopo il pompiere che si sta avvicinando dice "The seven is exploding" ("il 7 sta esplodendo"), al che uno risponde "I know" ("Lo so") e l'altro: "Don't worry about me" (“Non preoccupatevi per me”).
L'opinione
dell'esperto di demolizioni.
Se l'esperto demolitore Danilo Coppe non ha voluto
esprimersi esplicitamente in merito alle cause del crollo del World
Trade Center 7, invece un suo collega olandese, Danny Jowenko,
è stato molto chiaro nel suo giudizio:
Sarebbe quindi
stata sicuramente una demolizione, il lavoro di una equipe di
professionisti, a far
crollare il World Trade Center 7, e non gli incendi.
Lo stesso Jowenko, intervistato telefonicamente da Jeff Hill,
ha confermato la sua opinione, senza
alcun ripensamento, anzi rincarando la dose:
Jowenko non
solo conferma che “l'edificio non poteva assolutamente
crollare a causa degli incendi” ma aggiunge
anche che il
termine “pull it” significa proprio demolire e che,
dopo l'uscita del report della FEMA in cui si ipotizza che siano stati
gli incendi a causare il crollo, nessuna ditta di demolizioni americana
si può permettere di affermare il contrario, pena perdere il
lavoro (Jowenko dice “You are gone, end of the
story”).
“Pull
it” Revisited.
Dopo questa carrellata di testimonianze, ecco che diventa molto
più semplice capire perché i media erano stati
avvisati con anticipo del crollo, perché tutti erano stati
fatti allontanare in anticipo e perché l'edificio numero
sette è venuto giù in quella maniera.
Inoltre, diventa molto più comprensibile, questa affermazione del
proprietario, Larry Silverstein
Anche se
c'è sempre qualcuno che sosterrà che Silverstein
intendesse "tirarlo giù con le funi, come i tendoni del
circo"...
Marco Bollettino (Ashoka).
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Per approfondimenti sul crollo del WTC-7 vedi anche:
Perchè il
WTC-7 è crollato?
Risposte alle obiezioni
degli scettici sul crollo del WTC-7.
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