Diario della Prigionia di Mario Magonio

 
     
 

AGOSTO 1944

 
 

Annotazioni storiche

 
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  1 Agosto 1944                                                                                  47 giorni di prigionia  
  Fra i miei compagni di lavoro c'è un vero genovese di Portoria, un ex giocatore di calcio della Andrea Doria, abita in Via Capraia e si chiama Morasso, ho circa 45 anni, parliamo insieme volentieri e ci ricordiamo tante cose di Genova e di persone che entrambi conosciamo. E' ammogliato con tre bambini e mi parla molto del più piccino, un bimbo di pochi anni che per lui è tutto e mi racconta delle sue prodezze  ma poi la sua voce si fa rauca e allora si parla d'altro. Gente del popolo che fanno sacrifici e che sono pronti a tutto per il bene dei loro cari. siamo rinchiusi in questo lager con una sola colpa, quella di essere stati presenti al lavoro, solo i vagabondi si sono salvati da questa ingiusta deportazione. quando saremo di nuovo liberi cittadini e ci incontreremo in quella Genova che tanto sospiriamo non dimenticherò che è stato per me un vero compagno e avrò per lui una simpatia di cameratismo operaio.   
     
  2 Agosto 1944                                                                                  48 giorni di prigionia  
  Questa sera abbiamo avuto come cena pasta asciutta con un sugo dolce come la marmellata. L' ho mangiata perché avevo fame e bisogna abituarsi a tutti i gusti.  
     
  3 Agosto 1944                                                                                  49 giorni di prigionia  
  Ho scritto a casa. Sto in pensiero e cerco di farmi coraggio. qui fa molto caldo e solo la notte viene un poco di fresco. Siamo sempre senza vestiti e non parlano di darcene.  
     
  4 Agosto 1944                                                                                  50 giorni di prigionia  
  Fra i miei compagni c'è un tipo che deve aver sofferto molto. Sembra uno scheletro. Nello spazio di pochi mesi ha perso la moglie e il padre. sua moglie era ammalata di un male che non perdona e nel dare alla luca una bambina si è aggravata e le autorità le hanno tolto la piccola. Cresce in un nido sul Lago Maggiore senza i baci della mamma e senza i suoi sorrisi. Lei è poi morta lasciandolo solo. Ora si trova qui con noi e il suo viso stravolto e il passo malfermo denotano che il dolore lo ha distrutto. non cerco di parlargli ma non lo evito e lo lascio nel suo dolore non sapendo come aiutarlo. si chiama Benatti è di Sestri Ponente ed ha circa 35 anni. Non è un operaio ma vive qui con noi. In Germania c'è posto per tutti.     
     
  5 Agosto 1944                                                                                  51 giorni di prigionia  
  Alcuni tra noi hanno i pidocchi e questo mi impensierisce e mi fa malinconia. Non abbiamo biancheria da cambiarci e siamo sempre con i vestiti di 52 giorni fa.  
     
  6 Agosto 1944                                                                                  52 giorni di prigionia  
  Domenica - Lavoro ore 5. Abbiamo avuto alcuni allarmi e sono stati colpiti 18 stabilimenti a Marienfeld, un sobborgo di Berlino dove sappiamo lavorano 100 operai genovesi di quelli del 16 giugno. Si sono salvati tutti ma dicono che hanno avuto moltissima paura. Nella notte altri allarmi ma senza incursioni.  
     
  7 Agosto 1944                                                                                  53 giorni di prigionia  
  Sono molto amico di Pastorino, un giovane di 38 anni nativo di Masone e padre di una bambina di sette anni. Lavorava alla Siac con suo fratello e sono stati presi entrambi. Era con una canottiera e ancora con quella è adesso e in verità freddo ne ha preso quanto ne ha voluto. A perso notizie di sua fratello quando eravamo a Mauthausen e non sà dove è stato trasferito. Aveva già un fratello in Germania, prigioniero dell' 8 settembre 1943. Ci facciamo buona compagnia, non ha pretese ed è di buon cuore.  
     
  8 Agosto 1944                                                                                  54 giorni di prigionia  
  Uno strano tipo e il compagno Belletti, avrà circa 28 anni ed era sposato da appena 10 giorni. Erano pochi giorni che aveva ripreso il lavoro quando lo hanno deportato. E' innamorato del suo armadietto. Ha scatole di lamette, stracci e straccetti e tutto gli serve, mi ricorda Garrone del romanzo Cuore di De Amicis. Traffica sempre, compra e vende abiti usati, baratta sigarette con pane ed altri generi alimentari. Ha un portamento diritto e calmo e non si piega mai sul lavoro, la Germania può stare tranquilla che a lui la pelle non la prenderà. Si regola nel mangiare come un penitente, di quattro fettine di pane ne fà una ventina e ogni tanto si comunica con una di quelle. Non da fastidio a nessuno, tutto gli va bene ed è sempre attaccato al suo compagno di letto come il cane di San Rocco. Io lo stimo e lo apprezzo e non scarto la sua compagnia e gli auguro di poter tornare presto a casa da sua moglie e di potersi godere quello che ha lasciato a metà. Ne ha il diritto, io credo!.  
     
  9 Agosto 1944                                                                                  55 giorni di prigionia  
  Oggi hanno dato un supplemento che da diritto ad un chilo di pane, due etti di salame e uno di burro a chi fa più di 72 ore alla settimana. In mattinata hanno anche separato i russi dagli ucraini che sono stati sistemati in un altro campo. Abbiamo anche noi un trio. Non è il trio Lescano e neppure il Capinera ma è il trio Desana - Roba - Murta, tre compagni tutti di Sestri, lavoravano alla San Giorgio, che stanno sempre insieme. Di Murta mi piacciono la mutande, un modello che si apre davanti, dietro e anche sui fianchi. Non rimane indietro neanche l'amico Desana con le calze tipo "Rebus" non hanno tacco, neppure piede e poca gamba ma sono calze! Roba è più civile non ha niente ma un buon stomaco che va bene per il tempo di guerra. Mi parla della sua bambina che ha l'età del mio. Lui ha un solo proponimento , perdonerà tutti, ma guai se al suo ritorno non ritroverà la sua famiglia unita e sana e salva. Desana lo conoscevo da giovane, lavoravamo insieme alla San Giorgio, traffica un pochino e fa del podismo dal banco al cesso almeno 20 volte al giorno. Anche questo è un metodo per far passare il tempo. Murta brontola volentieri, ma non è cattivo. sono tutti è tre lavoratori che sanno il fatto loro e sono di buona compagnia. Con me sono cordiali e discutiamo volentieri insieme perché lavoriamo vicini di banco.   
     
  10 Agosto 1944                                                                                 56 giorni di prigionia  
  Sono arrivati altri profughi dalla Polonia e sono stato a fare visita al loro lager Vi sono anche donne, alcune sposate con il marito, e dormono come noi uno sopra l'altro in letti a castello. Sono insieme ai francesi. Nella notte abbiamo avuto un allarme. La cena di questa sera era pappina con orzo e semola zuccherata e con il gusto di amarena e così proprio non sono riuscito a mangiare. Tra i miei amici c'è uno di Certosa che si chiama Pongoli e avrà circa 30 anni, è un appassionato escursionista e un ex calciatore, buon operaio calibrista proviene dallo stabilimento San Giorgio. E' intimo amico di Persano e come i veri amici sono sempre insieme, mangiano insieme, dormono uno sopra l'altro  e se uno ha la lingua lunga l'altro non sta zitto di certo, si fanno una bella compagnia e la fanno anche agli altri. Pongoli è un conoscitore di molte cose ed è intelligente. Non ha moglie ma ama sua madre e parlando di lei la nomina col vezzeggiativo Marietta. E' uno di quegli uomini che nonostante l'età non dimenticano di avere una madre che oltre che mamma è anche confidente pronta a serrare nel cuore di mamma le gioie e le pene del figlio, ed egli sa purtroppo in questo momento quante amarezze sono chiuse in quel cuore. Io gli sono amico e vado sovente con lui e quel bel cosino di Persano. Le donne qui al campo si vedono passare a braccetto con altri prigionieri, si baciano davanti a tutti e vengono al refettorio da noi in costume da bagno come se niente fosse, sembra un vero...... tutti si abbracciano e si baciano e godi popolo che intanto è tempo di guerra e si vede che tutto si rompe.. e rompi pure che è tutto pagato.    
     
  11 Agosto 1944                                                                                 57 giorni di prigionia  
  Sono arrivati altri profughi dalla Polonia, sono donne e bambini e vecchi tutti filo tedeschi,(1) saranno circa 200. Un bel tipo è il compagno Bazzurro, avrà 30 anni ed è di Voltri ma abita a Prà. e' il vero tipo del dotto di provincia, lui sa tutto, è dottore, tornitore, pescatore, erbivoro, carnivoro e tutto sa. Se per disgrazia ti trovi a fare una discussione amichevole con lui si scatena il cielo, ti ubriaca di fattore qua e fattore là, volteggia le mani e la braccia che sembrano pale da mulino si piega e si contorce come un Tony da circo (2) ti sputacchia in faccia e ne esci con l'impressione di aver subito un attacco aereo e non hai capito niente. Non è cattivo, anzi è di buon cuore. Per fortuna non dorme nella mia camerata. 
(1)
Si tratta di polacchi che avevano accettato di andare a lavorare volontariamente in Germania con le famiglie per sfuggire alle miserie del loro paese e che dato la loro scarsa qualificazione i tedeschi confinavano nei campi. Agli occhi degli altri prigionieri erano dei collaborazionisti.
(2
) Clown da circo     
 
     
  12 Agosto 1944                                                                                 58 giorni di prigionia  
  Allarme durante la notte. Il nostro compagno Pesce è da una settimana in ospedale e non possiamo andarlo a trovare perché è ammalato di difterite ed è in isolamento. Un bel colpo ce lo ha giocato il nostro capotecnico, ci ha dimostrato ancora una volta che cuore ha. Sabato scorso gli avevamo domandato se ci lasciava fare festa domenica perché siamo sporchi e abbiamo da fare una pulizia alla camerata, egli con magnanimo cuore esce con la proposta di chi vuol lavorare di domenica. Naturalmente nessuno rispose e allora disse che chi non avesse lavorato avrebbe perso il supplemento di pane perché lui può fare come vuole.
Alcuni rifiutarono ed altri, io compreso, abbiamo accettato di lavorare. E così nacque una discussione tra noi. io stesso mi giudico egoista perché per un poco di pane non ho saputo reagire contro questa malvagità e approvo chi ha saputo farlo ma capisco chi per fame si sacrifica a lavorare anche quando è festa. E questo a parte la questione politica, noi non diamo contributo alla Germania perché lavorando diamo più danno che guadagno.
 
     
  13 Agosto 1944                                                                                 59 giorni di prigionia  
  Domenica - Ho lavorato 6 ore e mezza. Nel pomeriggio ho fatto la pulizia e dopo in compagnia di Amadio e Morasso siamo stati a fare colazione in campagna dove c'è una birreria con orchestra francese ed è un bellissimo posto. Oggi ne ho visto una bella! Nel pagliericcio di un nostro compagno, che stanotte non poteva dormire perché sentiva strani rumori, abbiamo trovato una nidiata di topolini che potevano avere un giorno di vita. Quindi adesso se ci troviamo dei pidocchi addosso non è niente in confronto a quando troveremo infestato dai topi la camerata.In serata sono stato al campo polacco e vi erano delle donne con bambini che piangeva, non seppi il perché ma immagino si trattasse di cattive notizie per bombardamenti e invasioni delle loro città. Al pianto di quelle madri che stringevano i loro figli al petto non provai pietà, ormai il mio cuore non ha pietà per nessuno! Loro hanno voluto così ed anch'io ho un figlio e una sposa che sono stato costretto a lasciare soli sotto i bombardamenti. Nulla sanno di me e io nulla so di loro. Chi avrà asciugato il loro pianto? e il mio bambino che invano mi attese quella sera e le altre, non mi vedrà e non potrà avere le mie carezze e i miei baci. Niente pietà! Spero che Dio mi perdonerà e avrà pietà di me.  
     
  14 Agosto 1944                                                                                 60 giorni di prigionia  
  Oggi giornata di paga 98,75 R.M. Gli assegni famigliari sono 26 R.M. ma I francesi invece ne prendono 45 R.M. e non si sa il perché. Le trattenute sono molte e non ne sono persuaso. La paga base è di 93 feny ora. se non si facesse dello straordinario non si guadagnerebbe neanche tanto per il vitto. Una tuta da lavoro costa 22 R.M. Nella notte abbiamo avuto un allarme. Ho scritto a casa per la 13ma volta e non ho ancora ricevuto una lettera di risposta. Abbiamo inviato una lettera in Italia con un soldato tedesco che partiva per il fronte italiano. Ho comprato un pane a borsa nera a 18 R.M. che sono pari a 180 lire invece delle solite 360 come borsa nera questa non è male.   
     
  15 Agosto 1944                                                                                  61 giorni di prigionia  
  Oggi perché è festa il nostro capo ci ha fatto fare 11 ore di lavoro più due di straordinario e così sono 13 in tutto. Dalle 5 che mi sono alzato sono usciti dalla fabbrica alle 21 e per contorno a mezzanotte abbiamo avuto il solito allarme con intervento delle batterie e abbiamo visto i passaggi degli aerei. Abbiamo avuto notizia degli sbarchi Alleati a Tolone e Marsiglia.  
     
  16 Agosto 1944                                                                                 62 giorni di prigionia  
  Abbiamo cambiato campo. Siamo passati al campo Francese vicino alle camerate degli olandesi. La nuova camerata è vecchia e sporca e i letti sono dei cimiciai. I nuovi compagni di camerata non mi vanno ma per fortuna io , Morasso e Pastorino siamo vicini. Oggi in Ditta ho assistito ad una scena spiacevole. Vi sono dei prigionieri politici che sono comandati da prigionieri tedeschi , condannati per pene comuni, che hanno la libertà di picchiare i prigionieri politici stranieri e di ciò ne  approfittano. Il magazziniere è stato picchiato perché si era seduto e per punizione è stato passato ai manovali. L' ho visto in serata che faceva pena, è un uomo serio, dicono un professore. Questo fatto mi ha toccato il cuore, voglia Iddio aiutarlo! Nella notte allarme aereo con fuoco di sbarramento.     
     
  17 Agosto 1944                                                                                 63 giorni di prigionia  
  E' una giornata grigia, mi ritrovo molto stanco ed ho i piedi indolenziti a causa degli zoccoli di tipo olandese che indosso. con lo sfregamento mi hanno prodotto delle piaghe, non ho calze o stracci da proteggermi i piedi e le tele di sacco che uso mi irritano ancor di più le piaghe.   
     
  18 Agosto 1944                                                                                  64 giorni di prigionia  
  In fabbrica abbiamo un salame di barbiere con sei garzoni e tre signorine per la permanente. Ce ne serviamo durante le ore di lavoro con il permesso del capo. La spesa per barba e capelli e di 1 marco ma la barba non la fanno mai. Nella notte allarme  
     
  19 Agosto 1944                                                                                  65 giorni di prigionia  
  La Germania, dice un cartellone, è veramente la nostra amica e raffigura un soldato tedesco che ti porge una mano. Oggi ne ho avuto la prova. In compagnia di Pastorino e di altri due prigionieri ci diedero da montare due verricelli su cavalletti alti 5 metri. tutto da montare a braccia nonostante ci fosse una gru locomobile da poter usare. Il capo se ne stava a vederci lavorare urlando come un cane. per dare un idea di come il lavoro era pesante pensate che io alla sera ho regalato due sigarette, che per noi sono più che denaro, ai prigionieri che lavorarono con noi. Alla sera abbiamo dormito solo sulle reti dei letti perché nella camerata hanno fatto le stufe. Mi sono alzato al mattino che sembravo San Lorenzo sulla graticola.  
     
  20 Agosto 1944                                                                                  66 giorni di prigionia  
  Qui al campo corre voce che sia caduta Parigi. Per la prima volta dopo 66 giorni di prigionia indosso un abito civile. Un vestitino a righette con un giacchettino stile prima comunione grazie all'amico Pesce che si trova all'ospedale e così ne ho approfittato e sono andato a Berlino con gli amici Persano, Pongoli e Magliochetti armati del nostro bravo cucchiaio e pane perché nei ristoranti non danno posate. Partiti per Spandau West con un omnibus a due piani e di lì con la metro ferrovia elettrica siamo giunti a Frederickstrasse. Berlino grande metropoli antica, case costruite in mattoni parte a vista e parte rivestiti di calce. Circa lo 80% sono andate distrutte dai bombardamenti. Ho ammirato il nuovissimo teatro dell'Opera di Berlino, come estetica non ha niente da fare con il nostro Carlo Felice. Ho visto la la grande via Underdenlinden dove il Fuhrer passava in rivista le truppe. E' una via larga almeno 50 metri lunga a vista d'occhio parcheggiata da parchi alberati da olmi e per questo la chiamano la via degli olmi. Nel centro di Berlino passa un lurido canale navigabile da vaporetti da diporto. Nel passare sotto i ponti abbassano le ciminiere. Siamo stati a mangiare allo Automatico, un locale popolare, non molto grande e di automatico c'è solo la birra, gli altri sono piatti che si prendono al banco e si mangiano dritti in piedi.Dopo siamo stati a mangiare in un Hastaus (1) dove si mangia senza tessera, un ambiente niente di speciale. Ci sono dei tavoli per i cibi caldi e il rimanente si mangia in piedi. Abbiamo incontrato degli amici di Genova che avevano notizie di Genova perché avevano ricevuto posta e dei pacchi mandati dallo stabilimento. Le vetture tramviarie sono del tipo vecchio come quelle di Sanremo ma con il rimorchio. Hanno ancora la cordicella interna per suonare come ai tempi di quel povero Simonetti tanto caro ai critici giornalisti Genovesi. 
1) Gasthaus   
 
     
  21 Agosto 1944                                                                                 67 giorni di prigionia  
  Abbiamo avuto la distribuzione di 14 scatole di fiammiferi. tra i miei compagni c'è uno della provincia di Frosinone e precisamente di Isola del Liri, si chiama Magliochetti 40 anni ed è una figura simpatica, magro, magari con un poco troppi cappelli riccioluti come i calzolai siciliani, mangia molto e molto si da d' attorno, non lo disgusta il doppio piatto di pappina. Non è esagerato come Lenarduzzi ma se ce n'è ce ne sta! Come commerciante è pari grado del suo compagno di letto Belletti trafficano e commerciano insieme come i ladri di Pisa. Nella gita a Berlino aveva il suo bravo cucchiaio in tasca, non si curava di arti e di monumenti ma cercava solo se vedeva qualche Hastaus(1) aperta per poter mettere qualcosa sotto i denti. E' un lavoratore e non gli pesa il lavoro, è un ottimo elemento ed ama molto la sua famiglia composta di moglie e un figlio di 11 anni. Abita a Sestri e proviene dalla San Giorgio. Io gli sono amico e lavoro volentieri con lui perché è capace e c'è molto da imparare da lui. 
(1)
Gasthaus
 
     
  22 Agosto 1944                                                                                 68 giorni di prigionia  
  Oggi è stata una giornata nera con un caldo soffocante a causa anche dei finestroni di vetro spesso ai lati del capannone che fanno come una lente. Inoltre non sto bene perché ho sempre i piedi doloranti. Il capo, dopo la caduta di Parigi, è di umore nero e chi ci rimette siamo noi. L'abbiamo sempre addosso e grida come un cane con quella voce maledetta.   
     
  23 Agosto 1944                                                                                 69 giorni di prigionia  
  Oggi hanno distribuito una camicia, un paio di mutande, due pezze da piedi il tutto per la somma di 11,20 R.M. Era roba di nessun valore ed appartenente ad altri prigionieri, ma ci accontentiamo. Dopo 70 giorni che siamo in Germania  ho fatto una proposta che è stata accettata. Abbiamo fondato il Gruppo Sportivo Italia e abbiamo organizzato una sede. Io ne ho preso la direzione coadiuvato da Morasso e Bonanno.  
     
  24 Agosto 1944                                                                                 70 giorni di prigionia  
  Corre voce qui nel campo che la Romania ha fatto un colpo di stato e che è stato assassinato il capo dello stato Generale Antonescu. In Francia pare che vada tutto a rotoli in favore degli Alleati. Nella notte abbiamo avuto più allarmi con incursione.  
     
  25 Agosto 1944                                                                                 71 giorni di prigionia  
  Giornata movimentata. Stamani c'è stata la conferma della Romania e di ciò l'amico Sacco ne ha fatto consapevole Marangon. Egli sentendo questa notizia nella speranza di rivedere presto la sua bambina gli ha preso una crisi, appoggiandosi ad una macchina con le mani nei cappelli, è scoppiato in singhiozzi come un bambino. io non riuscii a dirgli una parola buona perché la gola mi si stringeva e dovetti andar via. Ma un giorno che sarà realtà abbracceremo veramente i nostri bambini che per noi Italiani sono tutta la nostra vita. Nel pomeriggio, dopo un allarme e aver mangiato carne di cinghiale che puzzava di cadavere, il capo era arrabbiato come un cane perché aveva schiaffeggiato un prigioniero senza averne diritto e i suoi capi gli avevano fatto rapporto. Abbiamo ricevuto una notizia che non ritengo vera: Le truppe tedesche in Italia si sono ritirate oltre i confini.   
     
  26 Agosto 1944                                                                                 72 giorni di prigionia  
  La notizia dell' Italia non era vera. Uno di noi non si è lasciato prendere per il naso ed ha caricato di pugni un francese che voleva fare della cagnara con noi. Egli è Dusmanovich, un giovane di 18 anni una di quelli che preferiscono darle che prenderle e così ne ha dato una prova. Fa parte di un gruppetto composto da cinque giovani, tutti della San Giorgio, che non hanno altra preoccupazione che quella della scarsità di mangiare.  
     
  27 Agosto 1944                                                                                 73 giorni di prigionia  
  Domenica - Nella mattinata ho lavorato e nel pomeriggio con la compagnia di domenica scorsa sono andato a Berlino a mangiare. con noi c'era un gruppo appartenente ad un altro lager. Eravamo all'angolo della via Underdenlinden lin quando ci ferma un giovane con una voce da scaricatore del porto che di domanda in dialetto genovese: "Dove a lè a stradda da maina?"(1) E' proprio un tipo della coglia e ci ha raccontato che si trova a Berlino da diversi mesi. E' stato fatto prigioniero durante uno dei primi scioperi e lavorava al Meccanico di Sampierdarena. Tentò una volta la fuga ma fu ripreso sul Brennero, era nascosto sotto un vagone ma alla frontiera passavano dei militi con un martello col manico lungo e se il colpo non risponde guardano sotto il pianale. Per punizione ha avuto 30 bastonate sulle natiche, uno conta e l'altro picchia e il poveretto se le prende tutte. Dopo gli hanno inflitto una punizione di 30 giorni di lavoro manuale a cibo razionato. Ora lavora a Berlino in una tipografia. Ci ha regalato alcune marche per la margarina che ti permettono di chiedere in un ristorante un piatto condito con grassi. Ci siamo accordati per incontrarci di nuovo domenica prossima al suo lager e ci farà avere dei tagliandi per pane, carne e grassi. A Berlino ci sono molti italiani, sono i primi badogliani lasciati liberi.
(1) dove è la strada della marina? 
 
     
  28 Agosto 1944                                                                                 74 giorni di prigionia  
  Il nostro capo ci fa fare mezzora di più alla sera e così sono 12 ore di lavoro al giorno.Qui corrono voci che se fossero vere sarebbe la fine.Un mio compagno è Bonanno, è genovese e proviene dalla San Giorgio ma ha sempre lavorato per conto suo in generi commerciabili. E' molto istruito e parla francese e così talvolta ci è utile per capirci. E' disturbato di mal di stomaco e per questo è stato ricoverato all'ospedale ma ne è uscito come quando era entrato e deve lavorare come noialtri. E' sposato ed ha un figlio di tre anni. E' molto amico di Pongoli e Persano e formano così un'altro trio. Io gli sono amico e lavoriamo bene insieme.   
     
  29 Agosto 1944                                                                                 75 giorni di prigionia  
  Corrono buone voci, speriamo bene! Oggi è la festa della Madonna della Guardia. Eravamo 800 genovesi quella sera del 16 giugno quando la tradotta passò sotto quel monte e i nostri occhi rossi dal pianto si alzarono e videro quel santuario tanto caro a noi genovesi. Dai nostri cuori scaturì un voto, tutti lo fecero ma nessuno lo disse. Oggi sono 75 giorni che siamo in questa lontana terra di Germania, siamo 25 genovesi rinchiusi in un lager tra stranieri di ogni razza e religione, fra delinquenti e prigionieri politici ed alziamo lo sguardo al cielo e ti invochiamo Maria Santissima, tu che per opera divina concepisti un figlio e dei Giudei te lo rapirono, guarda ora i tuoi figli rapiti e a te ci rivolgiamo o Madre Santissima in questo giorno che tutta Genova ti onora. Sono certissimo che il mio piccolo, che non ha ancora 3 anni,  la sua mamma lo farà inginocchiare davanti a una tua immagine e con la sua vocetta angelica pregherà per il suo papà affinché ritorni presto a baciarlo e accarezzarlo come quelle sere. Madre Divina accogli le sue innocenti preghiere e asciuga le lacrime di quella madre e sposa che in questo ti implora e accogli il nostro voto scaturito da un cuore ferito e abbi pietà di noi. Abbiamo ricevuto la paga su 155 R.M. che abbiamo guadagnato ci pagano solo un acconto di 85 R.M. che non bastano a niente.    
     
  30 Agosto 1944                                                                                76 giorni di prigionia  
  Da un giornale Italiano abbiamo avuto notizia di un bombardamento aereo su Genova il 14 agosto scorso. Chissà i miei cari come se la saranno cavata e se la mia casa sarà ancora in piedi. Tra questo mio dolore mi rimane solo la preghiera per conforto e prego Iddio che mi conservi il mio piccino e mia moglie che presto mi dia la gioia di abbracciarli.  
     
  31 Agosto 1944                                                                                 77 giorni di prigionia  
  L'amico Consigliere è intervenuto in mio aiuto con un paio di pinze da elettricista. Abbiamo in fabbrica un gabinetto dentistico ma questa settimana non funzionava ed io, colto da un terribile mal di denti, non ho avuto altra scelta che farmelo togliere da Consigliere. Qui le storie bisogna lasciarle da parte. Il compagno Roba ha ricevuto posta dall' Italia. dopo 77 giorni che siamo in Germania questa è la prima lettera che arriva. E' stata impostata a Milano in risposta a una lettera scritta il 30 Luglio, le altre spedite prima non sono mai arrivate. Roba ha letto la lettera e poi l' ha letta a tutti. Sua mogli parla della bambina che alla sera prega Santa Teresina che faccia tornare il suo papà , è molto triste e la vita le pesa, vive con angoscia sapendo il marito a Berlino  e pregare è l'unico suo conforto. Chissà il mio bambino e mia moglie come stanno? Solo Dio vedrà e saprà giudicare questa inumana cosa e ci darà la forza di sopportarla.     
 

continua ....

 
 

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