Diario della Prigionia di Mario Magonio

 
     
 

FEBBRAIO 1945

 
 

Annotazioni storiche

 
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  1 Febbraio 1945                                                                             231 giorni di prigionia  
  Mezzo chilo di pane mi è costato 25 R.M. cioè 250 lire italiane ma avevo fame e fino a domani sera non daranno più pane e la zuppa è poca. Dai giornali si ha notizia che i russi sono a 85 km. da Berlino e questi disperati fanno come se niente fosse. Nel campo polacco, dove ho degli amici e delle amiche, non possono più uscire dopo il lavoro. non so come farò per vedere Lino.  
     
  2 Febbraio 1945                                                                              232 giorni di prigionia  
  Alle 16,30 c'è stato un allarme e su Berlino si vedono le fiamme  
     
  3 Febbraio 1945                                                                              233 giorni di prigionia  
  Verso le 11 nuovo allarme e grosse formazioni di bombardieri americani hanno bombardato Berlino. Da Frederickstrasse ad Alexander Platz è tutto distrutto. Erano circa 1500 aerei e di questi ne sono stati abbattuti circa 89. Finalmente è arrivata la carovana con le cassette che credevamo perse. sono tre mesi che girano per la Germania da un lager all'altro accompagnati dal sig. Pini della San Giorgio, un uomo che impegna tutta la sua buona volontà per portare a termine la sua missione. Ha avuto parole buone per noi ed è stato dal nostro Direttore. Ci ha assicurato che noi siamo dei lavoratori e non dei prigionieri perché reduci da Mauthausen e che quindi abbiamo tutti i diritti come i lavoratori tedeschi. Ci ha raccontato come fu distrutto il primo convoglio a Linz e che in quella città ci sono dei nostri compagni. Dal lager alla ditta ci sono 12 km. di distanza e laggiù gli italiani sono mal visti e molti nelle fabbriche sono anche battuti. Di questo - ha detto - ne farà rapporto alle autorità. con il signor Pini c'è anche la signorina delle Opere Assistenziali Ansaldo del Cantiere Navale. E' una signorina che abbiamo molto ammirato per il suo coraggio e per il suo sangue freddo nel girare la Germania con tutto quello che accade e il pericolo di lasciarci la pelle ad ogni momento. Il signor Pini mi ha parlato di mia moglie e del mio bambino che conosce molto bene, mi ha informato che non sono sinistrati e che la Ditta aiuta i miei cari. Nel pacco era tutto a posto. Mia cara Emma quante cure hai per me e quanto sacrificio avrai fatto per potermi preparare questo pacco. C' è anche una grossa foto di Albertino. come è bello il mio bambino! Ci sono le maglie, le scarpe e le mutande donate dall'Ansaldo che sono veramente belle. Tutto questo ha portato tanta felicità tra noi poveri deportati.      
     
  4 Febbraio 1945                                                                              234 giorni di prigionia  
  Domenica - Abbiamo lavorato otto ore. Il signor Pini ha visitato la fabbrica e ha voluto vedere personalmente dove e come lavoriamo. Nel pomeriggio abbiamo ballato nella vecchia camerata e c'era tanta gente e tante signorine. La signorina della OSASA è venuta a visitarci così potrà dire ai nostri cari che il morale è altissimo anche se il nemico è a pochi km. da Berlino e i bombardamenti sono tremendi. Io come al solito dirigo la sala e la signorina mi ha detto che dirà a mia moglie che bel cosetto che sono. Ero li tutto compreso che cercavo di convincere due signorine polacche a ballare, ma io parlavo genovese e loro il polacco e quindi si può immaginare come ci intendevamo e tutti ridevano.  
     
  5 Febbraio1945                                                                              235 giorni di prigionia  
  Il signor Pini ci ha salutato e alle 10 è partito per un'altro lager. Ha accettato lettere da consegnare ai parenti da tutti quelli che parlano italiano che poi consegnerà e per le terre invase provvederà con la radio. Questa è un opera veramente buona. Da oggi ha ripreso a funzionare la cucina francese e come al solito c'è un poco di baccano ma è tutto a posto. Un ex militare ha preso a cazzotti un francese e lo ha lasciato a terra malconcio. Da quando hanno saputo che abbiamo ricevuto un pacco con del tabacco c'è una processione di gente che viene a chiedercene e ci offre in cambio diversa roba. Io ho ceduto 35 sigarette e della marmellata per un paio di pantaloni pesanti.  
     
  6 Febbraio 1945                                                                              236 giorni di prigionia  
  Siamo al secondo giorno che funziona la cucina francese e per combinazione è mancata la corrente e così hanno tirato giù gli sportelli e non si mangia e se mancherà la corrente per tutta la sera non si mangerà del tutto. Non hanno neanche un poco di intelligenza di accendere una candela! Dall'armadio mi sono mancati sigari e un pacchetto di tabacco di seconda qualità. Nella notte allarmi  
     
  7 Febbraio 1945                                                                             237 giorni di prigionia  
  Nella mia camerata al mio compagno di letto è mancato tutto il tabacco della razione mensile e il pane. Come camerata di gente onesta non c'è da lamentarsi! Il nostro capo Frankis, vedendo due russi che prendevano del carbone, si mise a sgridarli ma loro non si mossero e allora ha preso la rivoltella e ha sparato un colpo in aria. Bella scena! In serata un allarme. Ho comprato una valigetta per 25 sigarette.   
     
  8 Febbraio 1945                                                                             238 giorni di prigionia  
  Due allarmi nella giornata. Da domenica è sempre zuppa, mattina e sera ed è anche poca a causa dei bombardamenti di Berlino. E' roba anche tutta avariata, questa sera c'era una zuppa con orzo pieno di vermi e l'abbiamo mangiata lo stesso.  
     
  9 Febbraio 1945                                                                             239 giorni di prigionia  
  Abbiamo saputo del bombardamento su Genova. Zuppa liquida di erbaggi, niente marmellata e la razione di pane da 750 gr. deve bastare fino a Martedì sera. Neanche due etti al giorno!   
     
  10 Febbraio 1945                                                                           240 giorni di prigionia  
  Il solito allarme. Abbiamo avuto come razione una zuppa di cavoli così cattiva che nessuno ha potuto mangiarla e qualcuno l' ha portata a vedere ai capi. Dicono: Avrete tutti i diritti dei lavoratori tedeschi. Loro mangiano pane di patate con farina bianca e una fettina di salame e a noi quei cavoli. Da una settimana è sempre zuppa.   
     
  11 Febbraio 1945                                                                           241 giorni di prigionia  
  Domenica - Festa e noi ne approfittiamo. Danze alla camerata 8 che è completamente vuota dalle 15 alle 23 ma poi sono venuti i polacchi a mandarci via. Le signorine italiane, russe, francesi e polacche hanno dormito da noi e tutta la notte è stata un baccano....   
     
  12 Febbraio 1945                                                                           242 giorni di prigionia  
  Solito lavoro e solito allarme. Il nostro capo reparto Mastro Vualini se ne è andato via... e che Dio non ce lo rimandi mai più tra i piedi. E' stato trasferito in un'altra ditta e per capo è arrivavo un biondino che è poco tecnico ma sembra buono.  
     
  13 Febbraio1945                                                                             243 giorni di prigionia  
  Zuppa a colazione, mezzo chilo di pane al giorno tranne il mercoledì e la domenica. I grassi sono consegnati giornalmente con il pane. queste le nuove regole da oggi.  
     
  14 Febbraio 1945                                                                           244 giorni di prigionia  
  Fabbrica ferma tutto il giorno per la mancanza di energia elettrica e si lavorerà domenica. Oggi gli allarmi sono stati quattro ma io sono stato al cinema a Frederickstrasse con Lino ed ho visto un bellissimo film a colori. Postdam Platz è tutta distrutta dai bombardamenti.  
     
  15 Febbraio 1945                                                                           245 giorni di prigionia  
  Nell'allarme della notte c'è stato un grande bombardamento a (illeggibile). Al campo continua la fame e la zuppa di rape. Dalle 13 alle 19 hanno tolto la luce a tutto il campo per economia della energia elettrica.   
     
  16 Febbraio 1945                                                                           246 giorni di prigionia  
  Paga 160 R.M. Continua la zuppa a colazione e pane a borsa nera non se ne trova neppure offrendo in cambio tabacco. Oggi sono otto mesi che siamo deportati in Germania.  
     
  17 Febbraio 1945                                                                           247 giorni di prigionia  
  Non ricevo notizie da Genova e anche i miei compagni ricevono poca posta e quella poca è di Dicembre.  
     
  18 Febbraio 1945                                                                           248 giorni di prigionia  
  Domenica - Giornata di lavoro per ricuperare il giorno che è mancata la corrente elettrica. Nella tarda serata abbiamo fatto qualche ballo nella camerata degli Ucraini. Con me c'era anche Lino che poi ha dormito da noi.   
     
  19 Febbraio 1945                                                                           249 giorni di prigionia  
  In mattinata sono stato a Postdam Platz. Lino mi ha portato un chilo di pane e mercoledì ne porterà un' altro ed io in cambio gli do del tabacco.  
     
  20 Febbraio 1945                                                                           250 giorni di prigionia  
  Sono molto accaldato come se avessi la febbre, speriamo che sia solo una indisposizione intestinale. Due allarmi  
     
  21 Febbraio 1945                                                                           251 giorni di prigionia  
  Oggi sarebbe festa ma io che sono sempre fortunato ho dovuto lavorare dalle 7 alle 13 e ho mangiato alle 12 in fabbrica. Gli altri che avrebbero dovuto essere in festa li hanno portati a scavare le trincee e li hanno fatti mangiare alle 17. Sono stato con Lino al parco dello Zoo per comprare delle castagne ma come al solito non ne ho trovate più. Per fortuna sono riuscito ad avere due etti di giardiniera. Dopo 64 giorni ho ricevuto una lettera da casa. Povera donna chissà come se la cava con un bambino piccolo e i continui allarmi. Io pregherò giacché non mi resta altro da fare. Ho anche ricevuto una cartolina da mio fratello che mi dice che sta bene. Ho scritto a casa e a mio fratello.  
     
  22 Febbraio 1945                                                                           252 giorni di prigionia  
  Due allarmi. Belletti ha ricevuto un telegramma. Gli è morta la mamma ed ora cerca di andare a casa con una licenza. Stamani alle 6 mentre si andava al lavoro all'incrocio della strada dell'autobus con quella della fabbrica c'erano due prigionieri ungheresi morti. Una sentinella tedesca era di guardia ai cadaveri. Poveretti chissà da dove venivano, stando alle chiacchiere sembra che siano scappati da qualche lager, ma nella notte con il freddo e la fame cadono e non si muovono più.   
     
  23 Febbraio 1945                                                                           253 giorni di prigionia  
  Eugenia mi ha portato 10 kg. di patate in cambio di tabacco così alla sera potremo farci una zuppa un poco più densa. Uscendo dalla fabbrica con il mio caro amico Persano, che chiamo rattu(1) perché io sono rattin(2), abbiamo visto Natalia, una nostra amica polacca reginetta degli italiani. Natalia è una è una bellissima ragazza, molto ben fatta che se fosse ben vestita come si deve farebbe girare la testa a molti uomini. Ma quando ci vide scappò via arrossendo. Poveretta indossava un paio di zoccoli tutti scassati e ne veniva da scavare nelle macerie in cerca di qualcosa di utile. Quei maledetti cani ci vogliono sempre più umiliare specialmente se vedono che siamo meglio di loro. Ma a me mi fanno un baffo! . Tra me e Persano abbiamo fondato il "Club dei Rattin"  Io sono rattin nero e lui rattin grigio e ne combiniamo di tutti i colori. Il nostro cuoco deve essere stato un fabbricante di colori. Tutte le sere cambia il colore della zuppa ma non il gusto perché sono sempre rape e cavoli. Oggi colore azzurro pallido con sfumature rosate. Il solito allarme serale.
(1) Topo
(2) Topolino
 
     
  24 Febbraio 1945                                                                           254 giorni di prigionia  
  Il solito allarme. Ho scritto ancora a casa e a mio fratello  
     
  25 Febbraio 1945                                                                           255 giorni di prigionia  
  Domenica - Allarme. Durante il lavoro Persano e Consigliere hanno fatto delle parole che sono poi trascese nei fatti, ma sono subito intervenuti gli altri e tutto è cessato. Entrambi sono ancora un poco eccitati. In serata abbiamo fatto due balli nella camerata di Barletta con il fonografo, ma poi c'è stato un allarme e così la serata è finita male.   
     
  26 Febbraio 1945                                                                            256 giorni di prigionia  
  Il lavoro non manca mai. Alle 11,35 un allarme e che allarme. Migliaia di apparecchi hanno bombardato Berlino. La metro non funziona e neppure la Eslam e il servizio ferroviario. Sto in pensiero per le polacche e per Lino che lavorano a Postdam Platz. Le quattro italiane che vengono da noi hanno riferito che è stata bombardata proprio la località dove lavorano.  
     
  27 Febbraio 1945                                                                           257 giorni di prigionia  
  Si legge sulla Gazzetta di Berlino che la Turchia ha dichiarato guerra alla Germania e al Giappone. Nella nostra infermeria si trova un olandese che è morto venerdì. Lo hanno messo in un sottoscala e lo hanno lasciato lì, forse aspettano che risusciti o che muoia anche l'altro olandese che è in agonia da giorni. Qui è come se niente fosse, chi muore o nasce lascia le cose come le trova. Abbiamo avuto il solito allarme.  
     
  28 Febbraio 1945                                                                            258 giorni di prigionia  
  Giornata movimentata. Alle 5 è venuto in camerata il capo lager e ci ha ordinato di andare a fare le trincee. Queste saranno le nostre fosse. Io e Pongoli siamo riusciti a svignarcela passando il campo polacco e poi nei campi, poi abbiamo raggiunto Berlino dove siamo rimasti fino a mezzogiorno. Persano è stato preso con tutti gli altri, sono circa un migliaio tra uomini e donne, francesi,russi,olandesi e italiani ma mentre il treno faceva una fermata è riuscito a scappare. Gli altri arrivati a Nauen sono scesi e sono stati portati in campagna. Nel pomeriggio volevamo andare al cinema ma lo spettacolo era rimandato alle 17,30 per mancanza di corrente e così siamo rientrati al lager. Nel mese abbiamo avuto 54 preallarmi e 31 allarmi con due bombardamenti terroristici su Berlino  
     
 

continua ....

 
 

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